Piante officinali

Le piante officinali, care alla moderna fitoterapia, sono conosciute ed utilizzate fin dall’antichità per le loro proprietà curative, la maggior parte delle quali sono state oggi confermate dalle ricerche scientifiche. Ne esistono di tantissime varietà utili a fronteggiare i più comuni disturbi grazie alla sinergia di sostanze in esse contenute.

Le piante officinali sono sostanzialmente dei prodotti naturali dotati di specifici principi attivi che possono essere di diverso genere: antinfiammatori, sedativi, tonificanti, depurativi, ecc. e trovarsi particolarmente concentrati in diverse parti della pianta: fiori, foglie, corteccia, boccioli, ecc. Tra le più note e utilizzate piante officinali vi sono: aloe, arnica, artiglio del diavolo, betulla, biancospino, calendula, camomilla, cardo mariano, echinacea, eucalipto, ginko biloba, iperico, lavanda, malva, menta, passiflora, ribes nero, rosa canina, salvia, tè verde e timo.

Nel corso dei secoli sono stati ideati diversi sistemi per utilizzare al meglio le piante officinali e oggi esistono rimedi naturali fitoterapici sotto diverse forme: tinture madri, gemmoderivati, estratti secchi, oli essenziali e altro.

Le tinture madre sono soluzioni idroalcoliche che si realizzano a partire dalla pianta fresca o secca raccolta in un determinato periodo (quello in cui i suoi principi attivi sono più presenti) che varia da specie a specie. Le piante vengono fatte macerare nell’alcool per diversi giorni (da 20 a 40) con un rapporto tra erba e alcool generalmente di 1:10.

I gemmoderivati sono preparati della moderna fitoterapia ricavati dai boccioli e dalle gemme delle piante officinali nel periodo primaverile. Nei giovani getti sono racchiuse tutte le migliori proprietà della pianta e lasciandoli macerare in una soluzione composta da acqua, alcool e glicerina, tutte le loro potenzialità passano dalla pianta alla soluzione alcolica.

Gli oli essenziali vengono estratti con modalità diverse, la più utilizzata è attualmente la distillazione a vapore ma nel caso ad esempio degli oli essenziali di limone, pompelmo, arancio e mandarino, questi si ottengono tramite una particolare spremitura della loro scorza. Ricordiamo che gli oli essenziali sono rimedi molto concentrati ed efficaci da utilizzare con parsimonia (ne bastano spesso poche gocce).

Le diverse piante officinali, indipendentemente dalla forma in cui le troviamo disponibili, si utilizzano sia a scopo preventivo che terapeutico ma è sempre bene farlo sotto consiglio di un esperto in quanto non sono esenti da possibili effetti collaterali o interazione con i farmaci tradizionali.

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