Cardo mariano, detox e protettivo del fegato: ecco proprietà, uso e controindicazioni

Il cardo mariano è noto per le sue proprietà protettive sul fegato, la sua azione antiossidante e antinfiammatoria, ma non solo. Scopri le proprietà, gli utilizzi e le controindicazioni del cardo mariano.

Il Cardo Mariano è una pianta erbacea della famiglia delle Asteracee che può raggiungere anche il metro di altezza, con foglie verde scuro e caratteristiche macchie bianche lungo le venature e presenta margini spinosi. Nell’ultimo tratto della pianta vi si trovano i fiori di color porpora attorniati di spine.

Immagine di cardo mariano con fiori sbocciati e chiusi

Fiorisce d’estate, producendo fiori di un bel colore violetto, circondati da brattee spinose e riuniti in piccoli gruppi. Cresce spontaneamente nelle zone mediterranee, dove si può trovare facilmente in campi incolti, nei pascoli o ai margini di sentieri. La parte utilizzata a scopo terapeutico sono i frutti maturi (chiamati impropriamente semi).

Questa pianta fa per te se:

  • Cerchi un rimedio per depurare il fegato
  • Vuoi fare un ciclo stagionale di depurazione
  • Vuoi migliorare la salute del fegato
  • Cerchi un rimedio antinfiammatorio
  • Stai cercando un rimedio digestivo
  • Sei esposto ad agenti tossici
  • Bevi regolarmente alcool in buone quantità
  • Hai problemi al fegato
  • Non assumi statine

Cardo mariano: proprietà benefiche

Il cardo mariano è apprezzato da secoli per le sue proprietà decongestionanti e detossificanti, che agiscono soprattutto sul fegato. Semi e fiori della pianta vengono utilizzati per ottenere un gruppo di sostanze denominato silimarina e costituito da alcuni flavonoidi e altre componenti quali oli polinsaturi, taxifolina, quercetina e lapigenina. Vediamo di seguito l’approfondimento sulle proprietà del cardo mariano.

✓ Protettivo per il fegato

La silimarina è entrata nell’elenco di sostanze utilizzate per il trattamento di dispepsia, cirrosi e danno epatico dovuto a intossicazioni da alcuni funghi velenosi. Si suppone che la silimarina sia in grado di stabilizzare la membrana delle cellule epatiche e lo fa proteggendola dai danni provocati dai radicali liberi. Sembra, infatti, che estratti di cardo mariano siano in grado di catturare queste sostanze tossiche, impedendo loro di formare con le membrane cellulari i lipoperossidi, molecole estremamente tossiche per il fegato.

✓ Disintossicante

Uno studio clinico ad oggi ancora in corso ha lo scopo di valutare l’effetto di un farmaco a base di silimarina estratta dal cardo mariano per la cura di pazienti affetti da insufficienza epatica provocata da intossicazione con funghi velenosi come l’Amanita phalloides. Il motivo? Sembra che le sostanze contenute in semi o fiori di questa pianta siano in grado di combattere il danno al fegato provocato dalle amatossine presenti nel fungo.

✓ Stimola la produzione di latte materno

Esistono studi secondo cui le sostanze presenti nel cardo mariano abbiano proprietà galattogene, cioè in grado di stimolare la produzione di latte materno in donne puerpere. Questo avviene perché il cardo mariano contiene fitoestrogeni, che regolano la produzione ormonale femminile.

Una ricerca ha mostrato che donne che assumevano cardo mariano micronizzato producevano più del 60% di latte in più rispetto a puerpere che non lo assumevano. Tuttavia, sono necessari altri studi per meglio comprendere questo aspetto.

✓ Antinfiammatorio e antivirale

Alcuni studi di piccole dimensioni suggeriscono che estratti a base di cardo mariano somministrato per endovena abbiano la capacità di migliorare la condizione del fegato in pazienti affetti da epatite C. La somministrazione orale, al contrario, non sembra avere gli stessi effetti benefici su questa patologia. Alla base dell’attività antivirale sembra esserci la capacità di inibire il processo di replicazione del virus.

✓ Possibile attività antitumorale

Composti a base di cardo mariano hanno mostrato attività antitumorale in vitro, cioè su colture di cellule. Esistono inoltre studi svolti su modelli animali, per lo più topi, che hanno mostrato effetti positivi nella protezione contro il cancro della pelle. Tuttavia, studi sugli esseri umani non hanno rivelato risposte definitive su questo argomento e sono necessari ulteriori approfondimenti a riguardo.

✓ Protettivo per la pelle

Negli ultimi anni, alcuni componenti del cardo mariano, tra cui principalmente la silimarina, vengono utilizzati per la sintesi di prodotti cosmetici anti age o contro le irritazioni. Un composto a base di cardo mariano è stato impiegato in uno studio sui topi, dimostrando funzione protettiva sia contro i raggi ultravioletti, agendo come una crema solare, sia svolgendo un’azione anti infiammatoria.

Questa pianta è in grado di ridurre i meccanismi legati all’infiammazione e diversi studi mostrano che potrebbe essere utilizzata per combattere alcune malattie infiammatorie che colpiscono la cute. È l’attività antiossidante promossa dal cardo mariano che gli permette di proteggere la pelle da agenti chimici esterni e dai raggi UVB e che potrebbe svolgere un ruolo nel rallentare l’invecchiamento della cute, migliorandone il tono e l’aspetto.

✓ Contro le emorroidi

Secondo la medicina popolare, il cardo mariano è dotato di proprietà antiemorragiche e, per questo motivo, può aiutare a combattere le emorroidi, in particolare se utilizzato per via esterna.

✓ Digestivo

Un altro uso popolare del cardo mariano riguarda i disturbi digestivi e l’appetito. In particolare, questa pianta può stimolare l’appetito favorendo la digestione, soprattutto quella di cibi grassi.

Come assumere il cardo mariano

La parte del cardo mariano utilizzata per ottenere i suoi benefici terapeutici sono i semi (o meglio, i frutti) e i fiori, che vengono prodotti in estate. Le tisane, gli estratti e la tintura madre possono essere utilizzati per ottenere un effetto depurativo e detossificante sul fegato.

Grazie a questa sua proprietà, l’assunzione di cardo mariano, sempre sotto supervisione medica, può essere indicata per cicli di depurazione stagionale (in particolare in autunno e in primavera), per chi fa uso considerevole di alcool, nel trattamento delle intossicazioni epatiche, in caso di steatosi epatica o cirrosi. I prodotti a base di cardo mariano, se assunti prima dei pasti, possono anche aiutare a stimolare l’appetito. Inoltre, questa pianta rientra spesso in prodotti specifici per abbassare il colesterolo.

Se decidete di assumere un prodotto a base di cardo mariano a fini terapeutici, consultate prima il vostro medico: è sempre bene, infatti, accertarsi che la pianta sia indicata per la situazione di ognuno. Vediamo di seguito i principali modi per utilizzare il cardo mariano e trarne beneficio.

1 Tisana al cardo mariano

Per preparare un decotto, misurate circa un cucchiaio raso di semi di cardo mariano e uniteli ad 1 tazza d’acqua, quindi portate tutto ad ebollizione. Dopo 5-6 minuti di bollore, spegnete il fuoco e lasciate riposare per altri 10 minuti. Filtrate e bevete lontano dai pasti per usufruire della sua azione disintossicante e protettiva nei confronti del fegato. Il sapore della tisana al cardo mariano potrebbe risultare piuttosto amaro, se volete mitigarne il gusto potete dolcificare con un po’ di miele o aggiungere semi di finocchio e menta durante la preparazione della tisana.

Per un ciclo di depurazione stagionale, si consiglia di assumere la tisana 2 o 3 volte al giorno (iniziando dal primo mattino) per circa 20 giorni consecutivi, un tempo necessario affinché il cardo mariano abbia i suoi effetti positivi nei confronti del fegato.

2 Integratori

Uno dei modi migliori per sfruttare le qualità del cardo mariano è quello di assumere integratori a base di estratti in quantitativi standardizzati. A tale scopo, un buon integratore di cardo mariano dovrebbe contenere estratto secco titolato in silimarina (minimo all’1%) ed essere assunto in dosaggi compresi tra i 600 e i 1200 mg al giorno suddivisi in due somministrazioni, preferibilmente lontane dai pasti. In ogni caso, fate sempre riferimento a quanto riportato sulla confezione acquistata.

3 Tintura madre

La tintura madre è un estratto idroalcolico ottenuto dalla macerazione della pianta ed è un valido metodo per utilizzare il cardo mariano e trarne vantaggio. Può essere assunta nella misura di 40 gocce diluite in acqua 3/4 volte al giorno, meglio lontano dai pasti per ottenere l’azione depurativa sul fegato. Se ne assumete 40 gocce prima di un pasto, l’effetto sarà di stimolare l’appetito e favorire la digestione. Meglio invece evitare la tintura madre se volete depurarvi dopo eccessivo consumo di alcool, in questo caso è più indicata la preparazione di decotti o l’assunzione di estratti.

Per gli appassionati, la tintura madre può essere preparata in casa a partire da 20 grammi di semi diluiti in 200ml di alcool a 60 gradi, che devono essere lasciati a macerare per circa 8-10 giorni.

4 Creme ed impacchi ad uso esterno

Per beneficiare delle proprietà lenitive e anti infiammatorie sulle cute, potete utilizzare creme e preparati cosmetici con estratti di cardo mariano, da utilizzare seguendo le istruzioni del singolo prodotto.. In alternativa, è possibile preparare un unguento a base di semi polverizzati, mescolati con un cucchiaio di olio. Spalmate il composto sulla zona interessata della cute e fate un impacco che deve riposare per circa 10 minuti.

Chi dovrebbe assumere cardo mariano

Tutti coloro che bevono alcool, in quantità maggiori di quelle consentite, (12 grammi di alcool per le donne e 24 grammi per gli uomini), dovrebbero assumere regolarmente cardo mariano, così come dovrebbero farlo tutti quelli che sono esposti a tossici ambientali e farmaci tossici per il fegato, compresi coloro che si sottopongono alla chemioterapia.

Questa pianta, con i suoi effetti protettivi, è in grado di normalizzare le funzioni epatiche, sempre che si segua un corretto regime alimentare e uno stile di vita sano. Sarebbe, quindi, consigliabile l’assunzione del cardo mariano a tutti quei soggetti che:

  • Bevono troppo alcool;
  • Sono affetti da cirrosi (anche con episodi di ascite);
  • Sono affetti da malattie epatiche, come epatiti o steatosi epatiche;
  • Si sottopongono ad assunzione di farmaci epato-tossici, compresa la chemioterapia;
  • Vogliono depurare fare cicli di depurazione stagionali;
  • Hanno un avvelenamento iatrogeno (da passata assunzione di farmaci).

Bisogna ricordare, poi, che il cardo mariano è in grado di riattivare il sistema di guarigione riportando l’organismo in una situazione di omeostasi (equilibrio) perduta. Aiuta quindi a combattere gli effetti delle tossine accumulate, anche per lo stress, rallentando la formazione di radicali liberi e rallentando quindi anche l’invecchiamento.

Cardo mariano: controindicazioni e potenziali effetti negativi

Il cardo mariano non ha particolari controindicazioni e gli effetti collaterali provocati sono solitamente lievi e causati principalmente da un uso eccessivo. Tra gli effetti indesiderati troviamo disturbi gastrointestinali, diarrea e un temporaneo aumento della concentrazione di enzimi epatici.

Inoltre, il cardo mariano può avere un’influenza su specifici enzimi epatici che sono coinvolti nel metabolismo dei farmaci. È quindi possibile che estratti a base di questa pianta possano interferire con statine o altri farmaci per ridurre i lipidi presenti nel sangue, contraccettivi orali, inibitori delle proteasi utilizzati nella terapia contro l’HIV o epatite C o chemioterapici. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un esperto che possa consigliare le modalità d’uso più sicure in base allo stato di salute.

Prezzo e vendita

Sono molti i prodotti a base di cardo mariano, che può essere associato ad altre erbe, per potenziarne gli effetti benefici. In commercio, disponibili in farmacie, supermercati biologici o negozi specializzati, anche online, esistono tisane, concentrato fluido o totale, tintura madre e opercoli o compresse. Questi prodotti possono essere a base di estratto, sommità fiorite o semi e tintura madre. Il cardo mariano può essere associato anche ad altri tonici (ad esempio al tarassaco, anch’esso depurante, o all’astragalo, che stimola il sistema immunitario) a seconda della necessità del momento.

Il prezzo varia da 4-5 euro per le tisane, gli infusi o i the, ma può salire fino a diverse decine di euro se si acquistano creme o cosmetici per uso esterno. La tintura madre costa intorno ai 10 euro, mentre gli estratti variano tra 10 e 20 euro circa. Quando decidete di acquistate un prodotto specifico, leggete attentamente il foglietto illustrativo per comprendere posologia e dosi consigliate. È importante tenere presente che prodotti a base di cardo mariano contengono sostanze attive sull’organismo. Prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento quindi, è importante consultare il proprio medico curante.

Curiosità
Una storia narra come la pianta di cardo mariano si sia chinata per nascondere Maria, Giuseppe e Gesù di Nazareth, per nasconderli dagli emissari di Erode, assoldati per uccidere tutti i neonati del Paese. Fu durante questo momento che le foglie si macchiarono del latte materno di Maria, da cui deriva l’aggettivo “mariano”.

Consulenza scientifica e redazionale a cura di Valentina Torchia, biotecnologa medica

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2 commenti

  1. Ciao Gabriele, puoi utilizzare tutta la pianta di cardo, che deve essere essiccata (meglio se all’ombra e non al sole diretto).

  2. Volevo sapere se semi o fiori del cardo mariano devono essere essiccati prima dell’uso, oppure preparare tisane – per cura epatica – direttamente dalla pianta raccolta.
    Inoltre le foglie e il tronco sono utilizzabili?

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