Malva: proprietà, usi e controindicazioni

La malva è una pianta già conosciuta nel Medioevo e oggi si usa per alleviare infiammazioni delle vie respiratorie e del tratto gastrointestinale. Facile da trovare, può essere colta nei prati o acquistata sottoforma di infuso o estratto. Scopriamo le proprietà della malva e i suoi utilizzi erboristici.

La Malva è una pianta perenne della famiglia delle Malvacee, che comprende numerose piante, tra cui quella del cotone. La Malva sylvestris è senza dubbio la più importante della famiglia e quella con maggiore attività terapeutica.

Immagine con fiori e foglie di malva in un prato

Originaria dei climi temperati di Europa, Nord Africa e Asia, è una pianta erbacea dai fiori rosa con sfumature lilla e cresce spontanea nei prati e nei luoghi incolti di pianura e collina. Ha un fusto alto fino a 80 cm, le foglie sono lungamente picciolate, con 5 o 7 lobi a margini ondulati e ricoperte di peli.

Se ne utilizzano principalmente le foglie e i fiori, raccolti in Giugno e Luglio e lasciate seccare all’aria aperta, all’ombra. La malva è facile da reperire e considerata ricca di proprietà benefiche per la salute: le foglie e i fiori vengono infatti impiegate in fitoterapia per alleviare diversi sintomi.

Malva: proprietà benefiche

Alla malva vengono attribuite numerose proprietà utili per il benessere umano, che affondano nel passato della medicina tradizionale e nel folklore: nel Rinascimento, questa pianta veniva infatti considerata “omnimorbia” ovvero veniva utilizzata per contrastare quasi tutti i mali.

Ancora oggi, però, la malva viene utilizzata per alleviare i sintomi di alcuni disturbi. Le più note proprietà della malva sono probabilmente quella emolliente per l’intestino e sedativa sulla tosse, dovute principalmente alle mucillagini di cui è ricca. Queste sostanze, che somigliano per consistenza al muco dell’organismo umano, sono composte principalmente da acido glucorononico, acido galatturonico e zuccheri, come fruttosio, glucosio e saccarosio. Nei fiori sono presenti anche malvina e malvidina, antociani responsabili del caratteristico colore. Vediamo di seguito le proprietà terapeutiche di questa pianta.

✓ Antinfiammatoria ed espettorante

La malva ha una riconosciuta capacità antinfiammatoria delle mucose orali, per esempio contro gengiviti, ascessi e mal di denti, oppure anche in caso di mal di gola, tosse (soprattutto in caso di tosse secca) e bronchiti. Le responsabili di questa azione sono le mucillagini, che facilitano lo scioglimento e l’eliminazione del muco e conferiscono alla malva proprietà bechiche ed emollienti.

✓ Antibatterica

Alcuni studi hanno dimostrato che estratti di malva sono in grado di svolgere un’azione antibatterica contro diverse specie, tra cui per esempio alcuni ceppi di Stafilococco aureo. Al contrario, l’attività antifungina è modesta, ma presente contro alcuni ceppi di Candida (Candida cefyr e Candida albicans).

✓ Emolliente

La malva deriva il suo nome dal latino “mollire” che significa “ammorbidire, sedare”. Fra gli usi tradizionali di questa pianta vi è infatti quello di emolliente e lenitivo delle mucose irritate, svolgendo una buona azione anche a livello gastrico. Per questo motivo, tra le proprietà della malva vi è anche quella di alleviare i sintomi della gastrite e i bruciori allo stomaco.

✓ Lassativa

Grazie alla capacità delle mucillagini di gonfiarsi, una volta raggiunto l’intestino, la malva favorisce l’evacuazione ed è pertanto un utile rimedio contro la stitichezza. Può essere utilizzata anche per calmare disturbi al tratto gastrointestinale, come diarrea o dolori addominali.

Per cosa viene utilizzata la malva

La malva può essere utilizzata per sedare le infiammazioni del cavo orale, sottoforma di sciroppo, tisana o infuso. Contro le irritazioni cutanee, tra cui ferite o punture d’insetto, si possono applicare foglie di malva fresche direttamente sull’area dolorante. In caso di stipsi o diarrea, è possibile usare la malva attraverso tisane, specifiche formulazioni di microclisma, oppure di compresse da assumere oralmente.

Per alleviare l’acidità di stomaco è particolarmente utile la tisana alla malva, con la quale si possono creare mix di piante per un’azione maggiore, a seconda dello scopo. Per questo vi consigliamo di farvi aiutare dall’erborista, che vi consiglierà le associazioni più indicate per lo specifico disturbo.

Per evitare qualsiasi problema inoltre, consultate sempre il vostro medico di fiducia o il farmacista, che vi aiuteranno a scegliere la tipologia di prodotto e l’applicazione più adatta al vostro disturbo.

Infografica sui benefici della malva

Come assumere la malva

Se vogliamo utilizzare i fiori freschi, la malva deve essere raccolta da giugno a ottobre: in particolare, i fiori devono essere raccolti appena sbocciati o quando sono ancora in boccio. Le foglie e i fiori possono essere consumati come alimento, come una qualsiasi insalata.

L’estratto secco può essere assunto alla dose di 700-1.000 milligrammi al giorno, in due somministrazioni, meglio se lontano dai pasti. La tintura madre preparata dalla pianta fresca e intera può essere assunta alla dose di 40 gocce tre volte al giorno, lontano dai pasti in poca acqua.

Per preparare un infuso, misurate 5 grammi di fiori o 10 grammi di foglie per mezzo litro di acqua, che deve essere bollente. Dopo 5-10 minuti di infusione, potete filtrare e avrete la bevanda pronta.

Per il decotto, invece, utilizzate 10 grammi di foglie per 1 litro di acqua e lasciate bollire per circa 10-15 minuti, infine filtrate. Potete utilizzarlo per fare degli sciacqui alla bocca o dei gargarismi in caso di mal di gola. Potete anche usarlo per un bagno rilassante ed emolliente, versando circa 200/300 ml di decotto nell’acqua della vostra vasca, prima di immergervi.

La malva rientra anche nella preparazione di colliri e di creme dall’azione emolliente e antinfiammatoria, utili ad esempio contro secchezza e prurito alla pelle ma anche per contrastare brufoli e piaghe.

È importante sottolineare che non esiste una dose precisa stabilita a priori ed è sempre meglio consultare il foglietto illustrativo, nel caso di prodotto acquistato, o chiedere consiglio a medico, erborista o farmacista.

Malva: controindicazioni e potenziali effetti negativi

Non sono state riportate, fino ad oggi, particolari controindicazioni o effetti collaterali dell’assunzione di malva. Tuttavia, per il suo utilizzo in gravidanza e allattamento, meglio chiedere consiglio al proprio medico.

Malva: prezzi e dove si compra

In commercio esiste una grande varietà di prodotti a base di malva tra cui: sciroppi, microclismi, compresse, bustine, creme, colliri e tisane. I prodotti possono essere a base di estratto, foglie e fiori essiccati o tintura madre.

I prodotti a base di malva sono facilmente reperibili in farmacia o erboristeria, e anche in alcuni supermercati, in particolare quelli che trattano prodotti biologici. Il prezzo varia a seconda della formulazione, più economica la tisana (5-8 euro a confezione), mentre per uno sciroppo si spende qualcosa in più, arrivando fino ai 18-20 euro a confezione.

Consulenza scientifica e redazionale a cura di Valentina Torchia, biotecnologa medica

Viversano.net

VIVERSANO.net è il sito di riferimento per la sana alimentazione, i rimedi naturali per essere sempre in forma e in salute e la cosmesi naturale. Siamo online dal 2012 con la missione di creare una risorsa utile ed affidabile per promuovere uno stile di vita più sano e naturale.

Leggi anche

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *