Origano, erba aromatica ricca di benefici: ecco a cosa fa bene e quando non usarlo

L’origano è una pianta aromatica molto diffusa nell’area mediterranea e possiede diverse proprietà benefiche per la salute. Vediamo a cosa fa bene e perché usarlo più spesso.

L’immagine dell’origano ci induce a pensare a uno degli alimenti italiani più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo: la pizza! L’inconfondibile essenza di origano e la sua ampia diffusione sul nostro territorio, lo rendono una delle erbe aromatiche più conosciute dell’area mediterranea.

Origano fresco e secco sopra un tavolo

Si tratta di una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, che cresce molto facilmente sia in vaso e sia a terra. È conosciuto anche come erba acciuga (questo nome deriva dal fatto che in passato veniva usato per aromatizzare e conservare le acciughe) o erba delle montagne. Il nome “origano” deriva dal greco “oros” che significa montagna e “ganos” che significa gioia in quanto questa pianta è in grado di abbellire e colorare le pendici delle montagne stesse. Nella stagione estiva, infatti, l’origano fiorisce, presentando infiorescenze disposte a pannocchia che variano dal colore bianco al viola.

Le proprietà dell’origano, tra cui quella digestiva e sgonfiante, sono conosciute da centinaia di anni e pertanto questa spezia viene utilizzata frequentemente anche in campo cosmetico ed erboristico, oltre che in ambito culinario.

Origano: le varietà più comuni

Esistono diverse tipologie di origano: la più diffusa è l’origano comune, conosciuto anche con il nome scientifico di Origanum vulgare, ed è la tipologia di origano più utilizzata in cucina, grazie al suo aroma forte e pungente. Esso è maggiormente diffuso nell’Italia settentrionale.

Altre tipologie di origano risultano essere più delicate, come l’origano greco, tipico della Grecia e più adatto al condimento di carne e pesce, o l’origano maggiorana o “Persia”. Un’altra tipologia di origano che presenta al contrario un sapore ancora più pungente rispetto alla varietà comune è l’origano di montagna, che presenta anche una maggiore resistenza al freddo rispetto alle altre varietà citate. Nell’Italia meridionale e in particolare in Sicilia e Sardegna troviamo l’origano meridionale, che predilige le boscaglie, o l’origano siciliano, che necessita invece di suoli aridi.

Concludendo, l’origano cresce facilmente in tutte le zone del nostro Paese e in alcuni casi viene ancora raccolto a mano dai contadini e fatto essiccare, per poi essere venduto come origano selvatico.

Origano: calorie e valori nutrizionali

L’origano fresco è un alimento poco calorico, contenente un piccolo quantitativo di proteine e di grassi e una discreta quantità di carboidrati e in particolare di fibre. Dal punto di vista dei valori nutrizionali, 100 g di origano fresco contengono 80 kcal, mentre 100 g di origano secco ne contengono circa 400, ma non spaventiamoci e ricordiamoci che l’alimento secco è particolarmente concentrato, perde la quantità naturale di acqua e viene utilizzato in cucina in quantità molto ridotte, bel lontane dai 100 grammi!

Dal punto di vista dei nutrienti l’origano presenta un quantitativo molto elevato di calcio, fosforo, ferro di potassio: rappresenta quindi una fonte importantissima di minerali essenziali, specialmente nella forma essiccata, che ha una maggior concentrazione di questi micronutrienti. Per quanto riguarda le vitamine, questa erba aromatica (così come molte altre) è una ricca fonte di vitamina C e contiene una discreta quantità di vitamine del gruppo B e di beta carotene.

Infine sono molto numerosi i composti fenolici come il timolo, il linalolo, l’acido caffeico, l’apigenina, la narigenina e la luteolina: queste sostanze meno conosciute sono tuttavia responsabili di molti dei benefici dell’origano. Nella tabella seguente vi riportiamo i valori nutrizionali di 100 mg di origano fresco.

Valori nutrizionali per 100g di origano fresco:
kcal 80
Proteine 2,2 g
Grassi 2 g
Carboidrati 9,7 g
Fibre 8,4 g
Sodio 3 mg
Potassio 330 mg
Calcio 310 mg
Ferro 8,6 mg
Fosforo 39 mg
Niacina 6,22 mg
Vitamina B6 1,21 mg
Beta-carotene 810 ug
Folati 274 ug
Vitamina E 1,69 mg
Vitamina C 45 mg
(fonte: Bda_ieo)

Origano: i benefici per la salute

Le diverse sostanze presenti nelle foglie e nell’olio essenziale permettono all’origano di esercitare diversi effetti benefici sulla nostra salute. In particolare, tra i suoi effetti principali ci sono quelli a carico dell’apparato digerente, poiché aiuta a stimolare la digestione e favorire la riduzione del gonfiore addominale. Svolge, inoltre, azione antibatterica ed è utile per le vie respiratorie, ma non solo. Di seguito approfondiremo insieme i benefici più conosciuti e supportati da studi scientifici.

✓ Attività antimicrobiche

La capacità dell’origano di inibire la crescita di alcuni microrganismi patogeni è conosciuta fin dall’antichità. Questa proprietà dell’origano è dovuta alla presenza di alcuni composti fenolici e in particolare del carvacrolo, sostanza che ha mostrato la più alta attività inibitoria nei confronti del batterio Listeria monocytogenes. Diversi studi scientifici che hanno confrontato la capacità antibatterica di diversi oli essenziali hanno concluso che quello di origano, insieme a quello di timo, risultano i più efficaci nei confronti di diversi batteri patogeni, tra cui Escherichia coli e Bacillus cereus [1].

Pertanto, l’origano può essere definito un buon antibatterico naturale. Per scoprirne altri, vi invitiamo a leggere: Antibiotici naturali: quali sono e perché aiutano.

✓ Utile contro la candida

Alcuni studi hanno valutato positivamente la capacità dell’olio essenziale di origano di inibire la crescita del fungo Candida Albicans sia in vitro, che in vivo [1]. In caso di candida, quindi, potrebbe essere utile l’applicazione locale di alcune gocce di olio essenziale di origano unito ad un cucchiaino di olio vettore (come jojoba, mandorle oppure oliva). Se volete scoprire altri rimedi utili contro la candida vi invitiamo a leggere: Candida: come vincerla con i rimedi naturali più utili ed efficaci.

✓ Proprietà antiossidanti

L’origano contiene diverse sostanze con proprietà antiossidanti. Tra queste è importante citare due composti fenolici: il carvacrolo e il timololo, abbondanti nell’olio essenziale di origano, che hanno mostrato un forte potere antiossidante e la capacità di prevenire la perossidazione lipidica. Pertanto, il consumo regolare di questa erba aromatica può fornire un aiuto in più per contrastare l’eccesso di radicali liberi e lo stress ossidativo [1].

✓ Benefici per l’intestino

La pianta dell’origano è riconosciuta da tempo per avere attività antispasmodiche ed essere efficace in caso di difficoltà digestive o crampi intestinali e meteorismo. Inoltre, grazie alle sue proprietà carminative, aiuta a combattere il gonfiore addominale che può verificarsi a seguito di un pasto abbondante. In tal senso può essere assunto anche sotto forma di tisana da bere dopo un pasto. Troverete la ricetta più avanti nel testo.

✓ Attività antinfiammatoria

Diversi studi hanno mostrato la capacità del carvacrolo e del timololo di diminuire i processi infiammatori. In studi sui topi, per esempio, il carvacrolo ha diminuito il livello di prostaglandine, alcune molecole tipiche dei processi infiammatori. Allo stesso tempo, questa molecola comporta anche un aumento delle molecole anti-infiammatorie come le citochine IL-10. Tutto questo conferisce all’origano la capacità di alleviare infiammazioni di varia natura [2].

✓ Benefici sulle vie respiratorie

L’origano, ed in particolare il suo olio essenziale, è conosciuto per le sue ottime proprietà benefiche a carico delle vie respiratorie. Si rivela infatti benefico in caso di tosse, bronchite e affezioni delle vie respiratorie grazie alle sue proprietà antinfiammatorie ed espettoranti, mentre le sue proprietà antisettiche e balsamiche lo rendono un alleato nel combattere il raffreddore. Per trarre beneficio in tal senso, può anche essere utile bere una tisana di origano, eventualmente associato al timo, altra pianta aromatica molto benefica per le vie aeree.

✓ Benefici sulla salute cardiovascolare

Tra i maggiori fattori di rischio cardiovascolare rientra senza dubbio l’aterosclerosi, un processo infiammatorio che può provocare un’ostruzione delle arterie. Alla base di questa problematica vi sono, fra le altre cose, anche un eccesso di colesterolo cattivo che viene ossidato nelle arterie e diversi processi infiammatori.

In tale contesto, l’origano può rivelarsi un valido alleato poiché alcuni dei componenti del suo olio essenziale contribuiscono sia a diminuire i livelli di colesterolo e trigliceridi, associati a un aumento del rischio cardiovascolare, sia a diminuire i processi infiammatori. Inoltre il carvacrolo agisce come agente ipotensivo, migliorando ulteriormente la salute cardiovascolare [3].

✓ Effetti positivi sulla glicemia

Alcuni componenti presenti nell’origano (in particolare timolo e carvacrolo) hanno mostrato interessanti attività ipoglicemizzanti. Pertanto, l’assunzione di origano (e di altre erbe aromatiche come il rosmarino) può essere utile anche in caso di diabete o in presenza di sindrome metabolica [3].

✓ Azione antiproliferativa

In diversi studi condotti su animali sono stati mostrati gli effetti antitumorali e antimutageni dei componenti dell’olio essenziale di origano. In particolare, alcuni esperimenti hanno mostrato un effetto inibente la crescita cellulare in alcuni tipi di tumori come quello del colon, del seno e del fegato. Ricordiamo che sono comunque necessarie ulteriori ricerche per approfondire maggiormente questa interessante caratteristica [3].

Quanto origano si può mangiare?

L’origano è una pianta dalle numerose proprietà benefiche e viene utilizzato in cucina soprattutto come insaporitore. Di conseguenza la quantità di origano utilizzata è generalmente ridotta, non superiore ai 10-15 g al giorno per le foglie fresche o 3-4 g al giorno per quelle secche (circa un cucchiaino).

In generale, tuttavia, non esistono delle indicazioni specifiche sulle quantità di origano da assumere giornalmente, anche in considerazione dell’assenza di interazioni documentate tra l’origano e l’utilizzo concomitante di farmaci. Il suggerimento è quello di utilizzare l’origano anche giornalmente, sempre senza esagerare, per insaporire le proprie pietanze e fare il pieno di tutti i preziosi nutrienti. Inoltre, possiamo sfruttare il suo sapore intenso per ridurre il consumo di sale da cucina, a tutto beneficio della salute.

Come usare l’origano in cucina: idee per consumarlo

L’origano è una spezia molto diffusa in cucina e viene utilizzata in diverse ricette tradizionali, come quella della pizza margherita. Varietà diverse di origano si adattano a pietanze differenti: l’origano comune infatti, a causa del suo sapore pungente, viene più comunemente utilizzato per insaporire i primi piatti e si abbina perfettamente alla salsa di pomodoro, ma anche ad altri ortaggi come patate, zucchine, melanzane o piselli.

Piante di origano dal sapore più delicato, invece, possono essere utilizzate per insaporire piatti a base di carne, di pesce o di molluschi. In generale, ricordiamo che l’origano essiccato ha un sapore più delicato rispetto a quello fresco.

Esso può essere utilizzato sia a crudo e sia durante la cottura delle pietanze, dipendentemente dalla tipologia di ricetta. In cottura, la pianta fresca perderà alcune delle sue proprietà benefiche, ed è per questo motivo che l’origano fresco viene più frequentemente aggiunto al termine delle preparazioni.

Per un’idea originale sull’utilizzo dell’origano in cucina vi suggeriamo di provarlo per condire un piatto di alici marinate o delle zucchine grigliate. In alternativa, una buona bruschetta preparata con pane, olio, pomodorini e origano è una delizia facile da preparare che ci permette di gustare questa preziosa erba aromatica.

L’origano essiccato ha le stesse proprietà di quello fresco?

Dal punto di vista nutrizionale l’origano essiccato e quello fresco presentano alcune differenze: come vi abbiamo accennato precedentemente, l’origano essiccato risulta essere più calorico e molte dei micronutrienti sono più concentrati. Tuttavia, generalmente, si utilizza un quantitativo minore di origano secco e pertanto queste differenze potrebbero risultare scarsamente importanti.

Risulta invece fondamentale sottolineare che l’origano essiccato non presenta più alcuni dei nutrienti citati nella nostra tabella: per esempio non si ritrova più la vitamina C, che è un’importante vitamina antinfiammatoria, o i folati, importanti per diverse attività metaboliche, oltre che per la produzione dei globuli rossi e la chiusura del tubo neurale durante la gravidanza.

Quindi, per sintetizzare, l’origano secco ha una concentrazione maggiore di minerali ma è privo di vitamine; di contro, l’origano fresco conserva tutte le vitamine ma ha una concentrazione di minerali inferiore rispetto a quello secco.

Come si raccoglie e si fa a essiccare l’origano fresco?

Per poter essiccare l’origano, così da poterlo conservare nelle proprie case più a lungo, è necessario raccogliere i rametti freschi all’inizio del periodo della fioritura, nei mesi di luglio e agosto, legare i rametti con una corda appenderli in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato e lasciarli così per una o due settimane, fino a quando le foglie non risultano secche e fragili al tatto.

Se volete un metodo più agevole, potete riporre i rametti appena raccolti su una teglia da forno, in modo che siano ben distanziati fra loro, quindi riponeteli in forno ventilato a 50°C e lasciate per circa 2 o 3 ore. In alternativa è possibile utilizzare un essiccatore, ossia un elettrodomestico che svolge proprio la funzione di essiccare gli alimenti per conservarli a lungo.

Tisana di origano: a cosa fa bene e come prepararla

La tisana di origano può essere utilizzata come bevanda calda utile per migliorare la digestione, ma risulta utile anche per le sue proprietà antisettiche in caso di raffreddore, tosse o influenza.

Per la sua preparazione si consiglia di utilizzare 10-15 g di origano fresco oppure 1 cucchiaino di origano secco per ogni tazza di tisana. Il procedimento è semplice: si porta ad ebollizione l’acqua, si spegne il fuoco e si versano le foglie di origano, quindi si lascia in infusione 10 minuti prima di filtrare e bere ancora caldo. Dato l’aroma intenso dell’origano, non è necessario dolcificare la bevanda.

Se volete potenziare l’effetto digestivo, potete aggiungere in infusione anche alcune foglie di menta, dell’alloro e/o delle spezie carminative come cumino, anice o zenzero. Se invece volete aumentare l’effetto espettorante o utile per il raffreddore, potete aggiungere un cucchiaino di timo o di eucalipto e unire un cucchiaino di miele.

Per saperne di più sulla preparazione delle tisane e la scelta delle piante giuste, vi invitiamo a leggere: Come preparare una tisana perfetta: metodi e consigli utili.

Olio essenziale di origano: benefici ed usi

L’origano, come diverse piante officinali, viene utilizzato da moltissimo tempo per preparare un olio essenziale dalle molteplici proprietà benefiche. L’olio essenziale di origano si presenta come un liquido giallastro, molto profumato. Esso contiene un’elevata quantità di due composti fenolici che abbiamo già visto sopra: il carvacrolo e il timolo, che sono responsabili del profumo di quest’olio.

Esso può essere utilizzato per via interna (ne bastano 1 o 2 gocce) per migliorare la digestione, oppure per effettuare suffumigi utili in caso di tosse o raffreddore grazie alle sue proprietà antimicrobiche. Sulla pelle risulta utile in caso di lesioni cutanee, prurito e per trattare delle ferite o la candida. Nei cosmetici viene utilizzato anche per contrastare l’acne o la pelle grassa.

Aggiunto all’acqua calda nella vasca da bagno, favorirà il rilassamento muscolare e aiuterà a contrastare tensioni localizzate. Applicato sui capelli, invece, avrà un effetto rinforzante e utile contro la forfora (specialmente se abbinato al tea tree oil e all’olio essenziale di rosmarino).

Come per altri oli essenziali, è bene non applicarlo puro sulla pelle ma sempre unito ad un olio vegetale vettore, come ad esempio l’olio di mandorle, di oliva o di jojoba. Generalmente si utilizzano alcune gocce di olio essenziale unite ad un cucchiaino di olio vettore, tuttavia i quantitativi potrebbero variare e vi consigliamo, a tal proposito, di farvi consigliare da personale esperto o dal vostro erborista di fiducia.

Origano: le possibili controindicazioni

Non sono note particolari controindicazioni dell’origano se viene assunto come condimento per aromatizzare le ricette o sotto forma di tisana, tuttavia si sconsiglia il suo utilizzo in caso di allergie alla pianta. Inoltre le persone che soffrono di ulcere gastriche, intolleranza ai salicilati o di reflusso gastro-esofageo dovrebbero limitarne il consumo o discuterne l’utilizzo con il proprio medico curante. Se utilizzate l’olio essenziale, è bene non eccedere con i dosaggi e fare riferimento a quanto riportato sulla confezione.

Bibliografia

  • [1] Antimicrobial Activity of Basil, Oregano, and Thyme Essential Oils – jmb.or.kr
  • [2] Essential Oils of Oregano: Biological Activity beyond Their Antimicrobial Properties – PubMed (nih.gov)
  • [3] Essential Oils of Oregano: Biological Activity beyond Their Antimicrobial Properties – PubMed (nih.gov)

Dott.ssa Stefania Cocolo

Biologa nutrizionista laureata in Biotecnologie molecolari e bioinformatica presso l’Università degli studi di Milano. Ha conseguito la specializzazione in Biotecnologie industriali e ambientali presso l’Università degli studi di Milano.

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