Timo, uno degli alimenti più ricchi di calcio e ferro: ecco proprietà e benefici

Il timo è una piccola pianta aromatica da sempre utilizzata per la cura del raffreddore e in caso di problematiche digestive e che possiede una peculiare composizione nutrizionale, che lo rende uno dei cibi più ricchi di ferro e calcio.

Il timo è una pianta aromatica soventemente utilizzata in cucina per insaporire ricette di carne o di pesce. Il timo, tuttavia, è anche da molti italiani conosciuto come rimedio per il mal di gola, la tosse e i fastidi respiratori connessi alla stagione invernale.

Timo fresco in mazzetti legati

Il Thymus vulgaris, dal nome scientifico di questa pianta, fa parte della famiglia delle Lamiaceae ed è tipica del bacino del mediterraneo dove cresce spontaneamente in zone soleggiate, oltre a essere coltivata senza particolari difficoltà.

Questo arbusto sempreverde è caratterizzato da numerosi steli sottili e ramificati, che tendono a lignificare dopo 4-5 anni di vita, e da numerose piccole foglie di color verde-grigio. In primavera compaiono anche i fiori, di colore bianco o rosa, che possono essere usati, insieme alle foglie, per la preparazione di tisane aromatiche.

Gli utilizzi del timo sono molteplici, sia in cucina per pietanze, tisane e per la preparazione del famoso miele al timo, sia come rimedio fitoterapico dalle proprietà che approfondiremo di seguito.

Timo: proprietà e valori nutrizionali

Dal punto di vista delle caratteristiche e dei valori nutrizionali, che vi descriveremo a breve, è necessaria una breve ma doverosa premessa: dobbiamo sempre tenere conto che le quantità di erbe aromatiche che utilizziamo nei nostri piatti sono quasi trascurabili. Inoltre, il timo secco è più ricco di minerali e povero di alcune vitamine (in particolare acido folico) rispetto alla pianta fresca.

Il timo, in particolare, è una delle erbe aromatiche più caloriche con più di 100 calorie per 100 gr di alimento. Rispetto ad altre piante come basilico, origano e prezzemolo contiene anche una maggiore quantità di carboidrati. Tenendo conto di quanto premesso, questo non dovrà spaventarci: non consumeremo certamente 100 gr di timo ad ogni pasto!

Rispetto alle altre piante già citate, il timo contiene anche una quantità maggiore di fibra e l’indice glicemico è da considerarsi sempre basso: anch’esso può dunque essere utilizzato anche in presenza di obesità o dismetabolismi.

Le proprietà del timo sono in parte dovute alle sue caratteristiche nutrizionali e alla sua composizione in minerali, nonostante è bene ricordare che la quantità di erbe aromatiche consumate giornalmente è ridotta. Tuttavia è importante sottolineare che tra tutti gli alimenti presenti nella banca dati italiana da noi consultata, il timo (secco) è l’alimento più ricco di ferro in assoluto e uno tra i primi tre più ricchi di calcio.

Infatti, il timo secco contiene 123,6 mgr di ferro per 100 gr di prodotto e le nostre linee guida consigliano un’assunzione giornaliera di ferro pari a 10 mgr (o 18 per la donna fertile). È evidente, quindi, che anche tenendo conto di assunzioni ridotte di timo, il suo contributo non è trascurabile! Discorso analogo a quello appena fatto anche per il calcio: 100 gr di timo (secco) contengono infatti 1890 mg di calcio, pari a quasi il doppio del quantitativo di calcio consigliato giornalmente a un uomo adulto!

Altri minerali ben rappresentati nel timo sono il fosforo, anch’esso utile per la formazione dello scheletro, il potassio, la cui carenza può comportare ipertensione arteriosa e lo zinco, fondamentale per mantenere le corrette funzioni immunitarie e per la fertilità.

Per quanto riguarda le vitamine, quelle maggiormente rappresentate sono quelle del gruppo B come riboflavina, niacina, vitamina B6 e acido folico, ma soprattutto tiamina (o vitamina B1), necessaria per la produzione di energia a partire dai carboidrati semplici e complessi. Teniamo a precisare, tuttavia, che i quantitativi maggiori di minerali li troviamo nella pianta secca. Vediamo di seguito la tabella con i valori nutrizionali del timo fresco.

Valori nutrizionali per 100g di timo fresco:
Kcalorie 112 kcal
Acqua 88 gr
Proteine 3 gr
Grassi 2,5 gr
Carboidrati 15,1 gr
Di cui carboidrati solubili 15,1 gr
Fibra 12,3 gr
Indice glicemico 5
Tiamina 0,16 mgr
Riboflavina 0,22 mgr
Vitamina B6 0,31 mgr
Niacina 1,6 mgr
Folati 40 ugr
Calcio 630 mgr
Fosforo 67 mgr
Sodio 18 mgr
Potassio 270 mgr
Ferro 41,2 mgr
Zinco 2,1 mgr
(fonte Bda-Ieo)

Timo: benefici per la salute

Le proprietà del timo sono conosciute da tempo immemore e, infatti, esso veniva utilizzato anche in tempi antichi per la cura del raffreddore e dei disturbi intestinali. In tempi più recenti l’utilizzo del timo non è stato abbandonato, ma veniva utilizzato come antispasmasmodico, carminativo, deodorante, disinfettante, espettorante, sedativo e tonico. Di seguito desideriamo presentarvi alcuni benefici del timo studiati e dimostrati.

✓ Proprietà antifungina

Sono molteplici gli studi che confermano questa virtù del timo e dei suoi estratti. In particolare è stata accertata la capacità dell’olio essenziale di timo di uccidere funghi come la Candida albicans, l’Aspergillus niger e il Cryptococcus neoformas. È importante sottolineare che le specie di timo esistenti in natura sono moltissime e che non tutti gli oli essenziali hanno mostrato la stessa efficacia.

✓ Proprietà antiossidante

La presenza di timolo dona al timo proprietà antiossidanti, in grado di contrastare il processo di perossidazione lipidica e di combattere lo stress ossidativo. In particolare si ritiene che la specie di timo più utile in tal senso sia il timo selvatico, molto diffuso nel continente europeo.

✓ Attività antitumorale

Questa proprietà benefica del timo è correlata alla presenza, nell’olio essenziale, di carvacrolo, una sostanza che ha mostrato in vitro attività citotossica nei confronti delle cellule tumorali.

✓ Attività epatoprotettiva

Nonostante da tempo il timo venga utilizzato anche in caso di ipercolesterolemia, poche sono le conferme presenti in tal senso in letteratura. Un recente studio che vi presentiamo, ha mostrato però l’attività epatoprotettiva dell’estratto di timo in caso di assunzione di alcol. In questo studio la somministrazione contemporanea di alcol e timo ha permesso di confermare che il timo migliorava la funzionalità epatica e diminuiva lo stress ossidativo a livello del fegato.

✓ Timo in fitoterapia

Oltre a quanto vi abbiamo già detto in riferimento alle proprietà del timo, vogliamo concludere ricordando il suo utilizzo in fitoterapia. In particolar il timo può essere utilizzato per uso esterno per la medicazione di ferite o di piaghe infette e come collutorio per le infezioni del cavo orale.

Si conferma inoltre la sua utilità, quando assunto come tisana, nei confronti di raffreddori o cattiva digestione, anche quando accompagnata da gonfiori addominali.

È infine considerato un blando diuretico e un rimedio emmenagogo, in grado cioè di stimolare l’afflusso di sangue verso l’area pelvica e favorire in alcuni casi le mestruazioni. Quest’ultima proprietà permette tuttavia di intuire le controindicazioni del timo, di cui vi parleremo nell’ultimo paragrafo

Timo: alcuni consigli di utilizzo

Come tutti sappiamo il timo può essere utilizzato sia fresco, sia secco. Le foglie e i fiori di questa pianta, in particolare, possono essere utilizzati per la preparazione di tisane e infusi, dalle proprietà precedentemente citate.

Il timo secco e macinato invece può essere utilizzato per insaporire le pietanze e inoltre si ritiene che l’aggiunta di timo ai legumi durante la cottura non solo renda il piatto più gustoso, ma permetta anche di ridurre il gonfiore addominale spesso legato al loro consumo.

Timo: controindicazioni e potenziali effetti negativi

Per quanto riguarda le controindicazioni del timo, considerata la sua attività emmenagoga, è da sconsigliare durante la gravidanza. Non sono note altre controindicazioni e interazioni farmacologiche, tuttavia, prima di assumere estratti in concomitanza all’uso di farmaci, è consigliabile chiedere il parere del proprio medico.

Coltivazione del timo

Il timo è una pianta che si può coltivare facilmente in vaso in quanto non richiede troppe cure e attenzioni. In questo modo avremo sempre a disposizione la pianta fresca e appena raccolta, ancora ricca di tutti i nutrienti utili alla nostra salute.

La prima cosa importante da fare per coltivare timo in casa è quella di scegliere un vaso dalle dimensioni adeguate, generalmente si consiglia un vaso di almeno 30 cm di diametro e abbastanza profondo. Il terreno deve essere leggero e drenante, possibilmente con un pH leggermente alcalino.

Il timo cresce bene nelle zone soleggiate e ben ventilate, potete quindi riporlo tranquillamente sul davanzale di casa, anche se esposto al sole diretto per alcune ore al giorno. Le annaffiature saranno abbondanti solo nel periodo iniziale di crescita della pianta e, successivamente, potranno essere ridotte alle sole volte in cui il terreno risulta particolarmente arido e secco. Il timo non teme molto neanche il freddo: a primavera sarà sufficiente potare i rametti di timo più rovinati dalle intemperie invernali.

Per raccogliere il timo possiamo potare i piccoli rametti, la pianta sopporta bene i tagli e non subirà danni da questa pratica. Una curiosità: tenere il timo in una zona molto soleggiata, ne migliorerà anche l’aroma e il sapore.

Curiosità
Nel medioevo il timo veniva generalmente donato dalle donne ai cavalieri e combattenti insieme agli altri doni in quanto si pensava donasse coraggio durante la battaglia.

Dott.ssa Stefania Cocolo

Biologa nutrizionista laureata in Biotecnologie molecolari e bioinformatica presso l’Università degli studi di Milano. Ha conseguito la specializzazione in Biotecnologie industriali e ambientali presso l’Università degli studi di Milano.

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