Albicocche, antiossidanti e ricostituenti: ecco proprietà, benefici e controindicazioni

Ricchissime di proprietà, le albicocche sono preziose contro i radicali liberi e utili per la salute di cuore, occhi, pelle e capelli. Scopri tutti i benefici delle albicocche e le possibili controindicazioni.

L’albicocca è un frutto tipicamente estivo dell’albero albicocco o Prunus Armeniaca, appartenente alla specie delle Rosacee. La pianta dell’albicocco è originaria dell’Asia ed è stata diffusa in Europa dai Romani dopo la conquista dell’Armenia, da cui ha origine il nome. Attualmente, i maggiori produttori di albicocche a livello mondiale sono Italia, Spagna, Stati Uniti, Francia e Grecia.

Albicocche fresche in un cesto di vimini

La pianta è abbastanza resistente, arrivando a raggiungere anche i 10 metri di altezza allo stato selvatico. Viene coltivata in zone a clima temperato e fiorisce in primavera, mentre la maturazione dei frutti, a seconda della specie, avviene tra giugno e la fine di luglio. In realtà la varietà Pindos si raccoglie già tra fine maggio e inizio giugno mentre la maggior parte matura a giugno e luglio, come la valleggia, tipica della Liguria.

L’albicocca ha una forma ovale, con dimensioni e colore diverse a seconda della varietà. È caratterizzata da un buccia vellutata che può andare dal dorato al rosso. Vediamo ora quali sono le varietà di albicocche più diffuse.

Tipi di albicocche: le varietà più diffuse

Le albicocche sono frutti tipici della stagione estiva e particolarmente apprezzati per le relative proprietà nutrizionali e organolettiche. Esse si distinguono per le tante varietà presenti sul territorio italiano: a tal proposito, segue una descrizione di quelle più note.

  • Albicocca Pindos: l’albicocca Pindos spicca tra le varietà a fioritura precoce, ed è possibile raccoglierla a fine maggio. Si tratta di un frutto di medie dimensioni e dal sapore non troppo dolce;
  • Albicocca Reale d’Imola: originaria della Cina e diffusa in Emilia Romagna, questa varietà di albicocche si caratterizza per le dimensioni importanti e il profumo marcato. La colorazione della buccia è gialla con sfumature di rosso, mentre il sapore è dolce e a tratti acidulo. Si tratta di una varietà a fioritura precoce (marzo-maggio) e con maturazione nei primi di luglio;
  • Albicocca di Valleggia: tipica dell’area savonese e giunta in modo casuale dall’Oriente, l’albicocca di Valleggia si distingue per le caratteristiche della sua buccia, che è sottile e colorata di un un tenue arancio, interrotto da macchie rosse sparse. Si tratta di un frutto di piccole dimensioni, sebbene il suo sapore sia intenso, dolce e aromatico;
  • Albicocca Amabile Vecchioni: dal sapore “amabile”, per l’appunto, i frutti di questa varietà sono grandi e di forma ovale, delimitati da un involucro giallo-arancione. La fioritura si colloca nel mese di marzo, mentre la maturazione nei primi di giugno;
  • Albicocca Tyrinthos: questa varietà è tipica dell’Italia Settentrionale e matura tra fine maggio e inizio giugno. Si tratta di frutti grandi e dalla colorazione chiara, tendente al giallo. La polpa è poco succosa e presenta un sapore delicato;
  • Albicocca Vesuviana: raccogliendo diversi biotipi di albicocca (es.: la Portici, la Cafona, la Pellecchiella, la Prete, ecc.) questa denominazione fa riferimento a una coltivazione decisamente vasta che si estende in tutta l’area vesuviana. Ricchissimo di potassio, il terreno di quest’area conferisce ai suoi frutti un sapore dolce e caratteristico. Si tratta di albicocche dal profumo importante e dalla colorazione giallo-arancio punteggiata di rosso. La maturazione è precoce e la raccolta avviene a metà giugno.

Nonostante ne esistano diverse tipologie, generalmente il gusto e le proprietà benefiche sono simili in tutte le varietà di albicocca. Vediamole insieme.

Albicocca: calorie e valori nutrizionali

Le albicocche fresche sono ricche di acqua e povere di grassi e quindi di calorie, apportando solo 48 calorie per 100 grammi. Come tutti i frutti hanno un buon quntitativo di carboidrati, minerali, vitamine e sostanze dal potere antiossidante. Presentano inoltre un buon quantitativo di fibre, utili contro la stipsi in quanto accelerano il transito intestinale, donano un maggiore senso di sazietà e aiutano a ridurre la glicemia e il colesterolo. Hanno inoltre un basso indice glicemico (35).

Sono ideali quindi per uno spuntino sano per reidratarsi e fare il pieno di vitamine, sali minerali e antiossidanti, anche nel contesto di un regime ipocalorico. Diamo ora uno sguardo ai valori nutrizionali delle albicocche e le caratteristiche degli elementi maggiormente rappresentati.

Valori nutrizionali per 100g di albicocche:
Acqua 86,35 gr
kcal 48
Proteine 1,4 g
Grassi 0,39 g
Carboidrati 11,12 g
Fibre 2 g
Calcio 13 mg
Potassio 259 mg
Magnesio 10 mg
Fosforo 23 mg
Vitamina C 10 mg (16,7% RDA)
Vitamina B1 0,03 mg (2,1% RDA)
Vitamina B2 0,04 mg (2,5% RDA)
Vitamina B3 0,6 mg (3,3% RDA)
Vitamina B5 0,24 mg (4% RDA)
Folati 9 µg (4,5% RDA)
Vitamina A (RAE) 96 µg (12% RDA)
Beta-Carotene 1094 µg
Vitamina E 0,89 mg (8,9% RDA)
Vitamina K 3,3 µg (4,7% RDA)
Luteina + zeaxantina 89 µg
Indice glicemico 35
Colesterolo 0 g

Albicocca: proprietà nutrizionali

Le albicocche sono ricche di minerali, soprattutto potassio e betacarotene che è il precursore della Vitamina A. Buono anche il quantitativo della Vitamina C e della Vitamina E. Nelle albicocche sono molto presenti sostanze ad attività antiossidante, oltre le vitamine già citate, come la luteina e la zeaxantina, ma anche quercetina.

  • Potassio: le albicocche hanno un buon contenuto in potassio. Questo minerale regola la pressione arteriosa, abbassandola, in quanto favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, combattendo di conseguenza anche la ritenzione idrica. Regola anche il battito cardiaco;
  • Beta-carotene: si tratta di un pigmento naturale a cui è dovuta la colorazione giallo-arancione di frutta e verdura, come appunto le albicocche. Nel nostro organismo viene convertito in Vitamina A o retinolo di cui rappresenta quindi il precursore.  La vitamina A è essenziale per mantenere la funzionalità degli occhi, inclusa la visione notturna, e per la crescita e la differenziazione cellulare. Il betacarotene presenta una forte attività antiossidante, contrastando i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e del cancro;
  • Vitamina C: questa vitamina è un potente antiossidante e fortifica il sistema immunitario, contrastando raffreddore e influenza. E’ essenziale per la sintesi di collagene e favorisce l’assorbimento del ferro, combattendo l’anemia;
  • Vitamina E: oltre ad essere un antiossidante, questa vitamina ha un’azione vasodilatatrice e stimola il sistema immunitario, previene le malattie cardiovascolari, il diabete e i tumori;
  • Luteina e zeaxantina: sono due carotenoidi ad azione antiossidante contenuti nella retina dell’occhio, proteggendola dai danni delle radiazioni luminose. Prevengono inoltre cataratta e degenerazione maculare;
  • Quercetina: si tratta di un flavonoide ad azione antiossidante ma anche antinfiammatoria e stimolante sul sistema immunitario.

Albicocche: benefici per la salute

La ricchezza di sostanze funzionali, conferisce alle albicocche proprietà utili alla nostra salute. In breve, le albicocche fanno bene alla pelle e agli occhi, prevengono la stitichezza, hanno proprietà antiossidanti e fanno bene alla salute cardiovascolare, ma non solo. Vediamo in dettaglio i benefici che apporta un consumo regolare di questi frutti.

Infografica su 5 benefici delle albicocche

✓ Hanno potere antiossidante

Nelle albicocche sono presenti numerose sostanze antiossidanti tra cui le Vitamine C ed E, i flavonoidi (in particolare la quercetina), il betacarotene, la luteina e la zeaxantina. Esse sono in grado di proteggere dagli effetti dannosi dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della formazione di cellule cancerose. Inoltre, gli antiossidanti svolgono un ruolo importante nel contrastare lo stress ossidativo, una condizione che può porsi, nel lungo periodo, alla base di numerosi disturbi, tra cui le malattie cardiovascolari [1].

✓ Promuovono la salute cardiovascolare

L’alto contenuto di antiossidanti, in particolare di betacarotene, presente nelle albicocche, è fondamentale per ostacolare l’ossidazione del colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) prevenendo la formazione delle placche aterosclerotiche e, di conseguenza, proteggendo la salute del cuore.

✓ Proteggono la pelle

Il consumo di albicocche è utile per proteggere la cute in quanto il betacarotene in esse contenute stimola la produzione di melanina, una sostanza che è responsabile dell’abbronzatura e che protegge la pelle dai raggi solari. Inoltre, la presenza di vitamina E e vitamina C contribuisce a ridurre i danni ossidativi provocati dai raggi uv sulla pelle e, in particolare la vitamina C, stimola la produzione di collagene.

✓ Prevengono la stipsi

Tra le proprietà delle albicocche ricordiamo anche la capacità di prevenire la stitichezza. La presenza di fibre infatti, aiuta a stimolare la peristalsi intestinale, favorendo l’espulsione delle feci e la disintossicazione da tossine e sostanze estranee. La funzione lassativa è completata dalla presenza di uno zucchero chiamato sorbitolo. Le fibre presenti nelle albicocche, poi, favoriscono la salute della flora batterica intestinale, con effetti positivi sull’intestino.

✓ Proteggono e migliorano la vista

Le albicocche favoriscono la salute degli occhi. Questo perché la retina dell’occhio presenta due importanti antiossidanti ossia la luteina e la zeaxantina, sostanze presenti anche nel frutto e che sono in grado di filtrare la luce e quindi di proteggere l’occhio dai danni fototossici. Proteggono inoltre la retina dai danni ossidativi provocati dai raggi uv.

✓ Riducono la pressione arteriosa e regolano il battito cardiaco

Le albicocche sono una buona fonte di potassio, un minerale che lavora a stretto contatto con il sodio per mantenere l’equilibrio dei liquidi nel corpo. Pertanto, il potassio contenuto nelle albicocche ha un’azione regolatrice sui fluidi corporei, riducendo ritenzione idrica e pressione arteriosa, e sul battito cardiaco.

✓ Utili in caso di spossatezza o convalescenza

Le albicocche, grazie all’abbondanza di sali minerali e vitamine, sono remineralizzanti e rappresentano un valido aiuto in caso di spossatezza magari dovuta al caldo eccessivo o durante l’attività fisica. Ottime quindi come spuntino per ritrovare un po’ di energia.

Le albicocche aiutano a dimagrire?
48 Kcal ogni 100 grammi di polpa e tante fibre altamente digeribili, rendono l’albicocca un frutto amico della dieta e del peso forma. Inoltre, come abbiamo visto, si rivelano perfette anche per lo spuntino di metà mattina e pomeriggio, donando la giusta carica per arrivare al successivo pasto senza sentire troppo i morsi della fame.

Scarica: Le proprietà delle albicocche

Quante albicocche mangiare al giorno?

Una porzione di albicocche è pari a 150 gr, che corrispondono a circa 2-3 albicocche intere di medie dimensioni. Le linee guida per la corretta alimentazione consigliano il consumo di 2 o 3 porzioni di frutta al giorno, pertanto è possibile consumare fino a 6-9 albicocche al giorno. Tuttavia, per una dieta varia ed equilibrata, è consigliabile variare la frutta consumata durante il giorno, alternando il consumo di albicocche ad altra frutta di stagione. Per quanto riguarda le calorie a porzione, il quantitativo di 3 albicocche fornisce poco meno di 80 calorie, in quanto il peso di una singola albicocca di medie dimensioni è circa 50 grammi.

Diverso criterio per le albicocche disidratate, la cui densità calorica ne limita il consumo giornaliero a 40 g (3-4 albicocche). Per quanto concerne le albicocche sciroppate, è preferibile consumarne fino a 100 g (1-2  albicocche), al fine di non incorrere nell’eccessivo apporto di zuccheri.

Albicocche: come utilizzarle e consumarle

Per mantenere intatte tutte le proprietà delle albicocche è necessario consumarle fresche, magari a colazione o come spuntino spezza fame durante la giornata. Possono essere utilizzate anche per preparare rinfrescanti frullati, macedonie con altra frutta di stagione, estratti o per fare un buonissimo succo.

Fare il succo di albicocca in casa è abbastanza semplice. Nello specifico, per preparare circa 1 litro e mezzo di succo sono necessari 1/2 kg di albicocche, 1 litro di acqua, 150 grammi di zucchero e il succo di un limone. Come prima cosa lavate e private le albicocche del nocciolo, tagliatele a fette e unitele insieme agli altri ingredienti in una pentola; a questo punto mettete la pentola sul fuoco e, una volta raggiunto il bollore, lasciate cuocere per 10-15 minuti; infine frullate il composto con l’aiuto di un mixer ad immersione. Prima di travasare il succo in barattoli di vetro sterilizzati si procede alla rimozione dell’eventuale schiuma formatasi sulla superficie.

Il succo di albicocca fatto in casa è sicuramente un’alternativa gustosa per consumare questi frutti, tuttavia è doveroso ricordare che la cottura e la presenza di zucchero ne alternano i valori nutrizionali iniziali, apportando anche una perdita vitaminica dovuta alle alte temperature.

Oltre al succo, in commercio esistono anche albicocche sciroppate, candite o sotto forma di confettura. Inoltre si possono trovare anche in forma essiccata: in questo caso avranno un contenuto in potassio maggiore rispetto al frutto fresco. Questo frutto se integrato in una dieta sana, porta benessere e tanto gusto sulle nostre tavole.

Albicocche secche, sciroppate o fresche: caratteristiche e differenze

Oltre che nelle differenti varietà, le albicocche sono reperibili anche nelle diverse “versioni” fresca, sciroppata e secca (o disidratata). Vediamo in dettaglio le caratteristiche di queste 3 varianti.

1 Albicocche fresche

Le albicocche fresche sono frutti estivi ricchi di acqua e micronutrienti. Tra questi, spiccano la vitamina A e la vitamina C, ma anche il potassio, il fosforo e il calcio. Non mancano il beta-carotene, la zeaxantina e la luteina, quali componenti antiossidanti. Questi frutti rappresentano, inoltre, una buona fonte di fibre. Dal punto di vista energetico, 100 g di albicocche fresche apportano circa 48 kcal.

2 Albicocche secche

Disponibili anche fuori stagione, le albicocche secche (o disidratate) sono frutti privati della frazione acquosa. Si tratta dunque di albicocche meno voluminose e dai tempi di conservazione più lunghi. Le sostanze nutrienti risultano più concentrate, determinando anche, a parità di peso, un apporto calorico maggiore rispetto alla controparte fresca: 100 g di albicocche secche apportano circa 240 kcal.

3 Albicocche sciroppate

Traendo origine dai vecchi metodi di conservazione della frutta di stagione, le albicocche sciroppate prevedono l’immersione dei frutti freschi, siano essi interi o tagliati a pezzi grossolani, all’interno di uno sciroppo composto di acqua e zucchero. La preparazione di questo prodotto prevede dei passaggi a temperature elevate, che determinano la perdita di nutrienti termolabili come la vitamina C e alcune sostanze antiossidanti. L’immersione della frutta nello sciroppo determina, inoltre, la dispersione dei sali minerali. Si tratta, in aggiunta, di un alimento più zuccherino, e dunque più calorico, rispetto alle albicocche di partenza: 100 g di albicocche sciroppate apportano circa 63 kcal.

Per il contenuto di acqua e nutrienti, le albicocche fresche costituiscono la scelta più appropriata, sebbene la versione secca (o disidratata) rappresenti una rapida fonte di energia e di ottimi costituenti nutrizionali anche fuori dalla stagione estiva.

Albicocche: controindicazioni e potenziali effetti negativi

Le albicocche non presentano particolari controindicazioni. Il consumo dovrebbe essere moderato da coloro che soffrono di calcoli ai reni. Attenzione ovviamente alle allergie personali. Nonostante i pochissimi effetti collaterali, è bene ricordare che, come gli studi dimostrano, sono spesso coinvolte nelle allergie crociate. Chi è intollerante al polline delle graminacee (aprile-giugno) potrebbe presentare alcuni sintomi allergici anche consumando albicocche.

Per quanto riguarda invece i semi dell’albicocca, è bene considerare che essi contengono amigdalina, una molecola che si trasforma in cianuro una volta ingrerita. Il cianuro, come noto, è una sostanza altamente tossica, pertanto l’ente europeo per la sicurezza alimentare ha stabilito una dose di sicurezza pari a circa 3 noccioli per gli adulti e mezzo nocciolo per i bambini. Questi quantitativi apportano rispettivamente 370 e 60 mg di amigdalina, con uno sviluppo quasi irrilevante di cianuro (pari a 25 volte meno della più bassa dose considerata letale). Ricordiamo che questo aspetto riguarda solo i noccioli e non il frutto intero.

Guarda il nostro video:

Curiosità

  • Dai noccioli di albicocca si estrae un olio molto usato a livello cosmetico sia per i capelli che per la pelle. Ha infatti un forte potere rinforzante, emolliente, idratante e antirughe.
  • I semi di albicocca sono chiamati armelline, vengono usati in pasticceria per preparare sciroppi e liquori. Essi contengono la vitamina B17 che è in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali, tuttavia è presente anche un alto contenuto di cianuro che ne fa limitare il consumo.

Dott.ssa Barbara Ziparo

Biologa nutrizionista, laureata con 110 e lode in Scienze della Nutrizione Umana, iscritta all’albo dei biologi.

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6 commenti

  1. Grazie per le indicazioni preziose. Ho letto che le albicocche secche sono anche suggerite come una importante fonte di ferro. Mi domando se vero, e se questo vale anche per quelle fresche o se maturano questa proprietà con l’essiccazione. Grazie!

  2. Gentile dott.ssa, gradirei sapere se nel caso delle albicocche vendute secche, così come ad es. x i fichi secchi, le aziende produttrici usano qualche sistema di igienizzazione della frutta , oltre il semplice lavarle con acqua…grazie

    1. Gentile Sabrina, a meno che non si tratti di prodotti biologici, la frutta disidratata viene trattata con sostanze come l’anidride solforosa (E220), di cui è obbligatorio fornire l’indicazione in etichetta. Lo scopo è quello di ridurre il rischio di contaminazione microbica e fungina. I processi di lavorazione aziendale prevedono, in ogni caso, un attento controllo chimico-biologico, a partire dalle coltivazioni fino alle fasi di confezionamento. Grazie allo stretto monitoraggio sulle condizioni igieniche, anche le aziende “bio” forniscono prodotti tendenzialmente sicuri. Tenga presente, tra l’altro, che il processo di disidratazione a cui la frutta viene sottoposta si oppone alla vita microbica.

  3. Ieri, guardando la TV, in un film un nonno, che viveva in campagna a contatto con la natura, insegnava, fra altre cose, al proprio nipotino che era andato a trovarlo e che viveva in città, a non bere acqua dopo di avere mangiato delle albicocche appena raccolte dall’albero. Vorrei sapere se effettivamnte l’assunzione di acqua dopo di avere mangiato delle albicocche può in qualche modo creare qualche disturbo o problema per il nostro organismo. Grazie, per la riposta anticipatamente. Saluti, Fabio.

    1. Caro Fabio, non sono a conoscenza di alcun motivo per cui non si potrebbe bere dopo aver mangiato delle albicocche. Le albicocche sono certamente un frutto di per sé molto idratante, ma nulla osta a idratarsi ulteriormente con un bel bicchiere d’acqua dopo averle mangiate. A meno di particolari problemi di salute per cui bisognerebbe stare attenti ai quantitativi di acqua assunti, bere acqua fa sempre bene!
      Un saluto.

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