Alloro, antinfiammatorio e benefico per l’intestino: ecco proprietà, benefici, uso e controindicazioni

L’alloro è una pianta dal profumo intenso e dalle numerose proprietà. Spaziando dalle applicazioni culinarie alla fitoterapia, l’alloro trova una collocazione importante come alleato per la salute umana.

L’alloro, il cui appellativo tassonomico è Laurus nobilis, è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauraceae e nativa delle aree meridionali dell’Europa. Sebbene le sue origini siano mediterranee, l’alloro viene facilmente coltivato anche in territori più remoti. Ampiamente utilizzato in ambito culinario, medicinale e cosmetico, l’alloro è dotato di una spiccata versatilità, rivestendo una discreta importanza commerciale. [1]

Foglie e pianta di alloro

Nei paragrafi che seguono, verranno considerati i diversi aspetti che rendono l’alloro una pianta dalle mille risorse. Più nel dettaglio, verranno prese in esame le sue caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche, con specifico riferimento alle potenziali applicazioni fitoterapiche. Infine, verrà approfondito il ruolo dell’alloro in cucina, non senza alcuni spunti pratici.

Alloro: le proprietà nutrizionali

Trattandosi di un alimento di natura vegetale, non stupisce che l’alloro vanti alcune caratteristiche che si addicono alla ricerca del benessere. L’alloro, infatti, contiene diverse vitamine e sali minerali.

Tra questi ultimi spicca il ferro, un minerale coinvolto nel trasporto dell’ossigeno a livello ematico e cruciale per la salute umana. La quantità di foglie di alloro contenuta in un comune cucchiaio da cucina (circa 1,8g) è in grado di apportare 0,8mg di ferro, corrispondenti all’8% del fabbisogno medio calcolato per un individuo adulto di sesso maschile.

Oltre al ferro, sono riscontrabili altri minerali rilevanti, quali il calcio, la cui quantità contenuta in un cucchiaio di alloro corrisponde a circa 15mg e il cui ruolo nell’organismo è legato, per lo più, alla salute delle ossa.

Tra le vitamine idrosolubili caratterizzanti l’alloro, è degna di nota la vitamina C, conosciuta per le sue marcate proprietà antiossidanti. Un cucchiaio di alloro apporta circa 0,8mg di vitamina C. In aggiunta, l’alloro contiene numerose vitamine del gruppo B, quali la riboflavina, la niacina, la tiamina e i folati, fondamentali per il metabolismo energetico.

Per quanto concerne le vitamine liposolubili, tra i nutrienti dell’alloro spicca la vitamina A, coinvolta in molti aspetti fisiologici: un cucchiaio ne apporta circa 5,56μg.

In quanto alimento vegetale, l’alloro è privo di colesterolo e, al contrario, è ricco di fibra alimentare (26,3g per 100g), notoriamente utile per la funzionalità intestinale, per l’azione prebiotica e per l’effetto benefico sui picchi glicemici.

Come facilmente deducibile dalla tabella sottostante, 100g di foglie di alloro apportano un quantitativo trascurabile (2,28g) di acidi grassi saturi, tendenzialmente noti per il loro impatto negativo sulla salute cardiovascolare. Considerando, inoltre, che una frazione degli acidi grassi in questione sia costituita da acido laurico, ovvero un acido grasso a catena media scarsamente aterogeno, e che, in quanto spezia, l’alloro venga generalmente consumato in quantità molto inferiori rispetto al valore di riferimento riportato in tabella, appare ovvio che la presenza di acidi grassi saturi sia del tutto irrilevante.

Sebbene gli acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi siano anch’essi presenti nelle foglie di alloro in quantità molto esigue (rispettivamente 2,29g e 1,64g per 100g), è comunque degna di nota la coesistenza non sbilanciata degli acidi grassi essenziali delle serie omega-6 e omega-3, il cui rapporto dietetico dovrebbe mantenersi ottimale al fine di consentire un buon equilibrio tra fattori pro- e antinfiammatori.

Per completezza, segue la tabella riportante i valori nutrizionali dell’alloro riferiti a 100g di foglie.

Valori nutrizionali per 100g di alloro:
Acqua 5,44g
Energia 313kcal
Proteine 7,61g
Grassi totali 8,36g
di cui saturi: 2,28g (totali)
di cui monoinsaturi: 1,64g (totali)
di cui polinsaturi: 2,29g (totali)
Colesterolo 0g
Carboidrati 74,97g
Fibra 26,3g
Calcio 834mg
Ferro 43mg
Magnesio 120mg
Fosforo 113mg
Potassio 529mg
Sodio 23mg
Zinco 3,7mg
Rame 0,416mg
Manganese 8,167mg
Selenio 2,8μg
Vitamina C 46,5mg
Tiamina (Vit. B1) 0,009mg
Riboflavina (Vit. B2) 0,421mg
Niacina (Vit. B3) 2,005mg
Vitamina B6 1,74mg
Folati totali 180μg
Vitamina A 309μg
(fonte USDA)

Alloro: i benefici per la salute

Come accennato in precedenza, l’alloro trova applicazioni in diversi ambiti, occupando, fin da tempi remoti, un posto di rilievo anche all’interno della fitoterapia. Diversi studi condotti sulla composizione chimica delle foglie e dei frutti di alloro hanno infatti dimostrato la presenza di numerosi composti bioattivi, quali terpenoidi, antocianine e altri flavonoidi. Tali componenti chimici sono responsabili di alcune proprietà fitoterapiche attribuite alla pianta [2]. In seguito, verranno prese in esame le diverse attività benefiche associate al consumo di alloro, con particolare riferimento alle relative evidenze scientifiche.

✓ Attività antimicrobica: l’alloro e la sua azione contro le infezioni

Studi in vitro condotti sugli estratti fogliari di alloro hanno dimostrato le relative potenzialità antimicrobiche verso il batterio gram-positivo Staphylococcus aureus, un agente patogeno coinvolto in diversi processi infettivi.

Ulteriori studi hanno fornito conferma del potere battericida degli oli essenziali di alloro su ceppi batterici aggiuntivi. Tra questi, sono degne di nota le specie gram-negative Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa, e la specie gram-positiva Enterococcus hirae. Allo stesso modo, è stato dimostrato l’effetto fungicida su alcune specie fungine dei generi Aspergillus e Penicillium, oltre che sui componenti del genere Alternaria. [2][3]

Le evidenze di cui si è appena fatto accenno spiegano i benefici dell’alloro nell’ambito delle infezioni acute e giustificano il suo tradizionale utilizzo nel trattamento di diversi stati infettivi, come quelli a carico della cute e del cavo orale.

✓ Attività antiossidante: l’alloro e la protezione dei tessuti

Una ulteriore proprietà dell’alloro, dimostrata mediante studi in vitro e in vivo, è rappresentata dal suo potere antiossidante. È stata infatti osservata la capacità degli estratti fogliari di alloro di neutralizzare diversi radicali liberi. Questi ultimi sono responsabili dello stress ossidativo che si traduce in danni metabolici e strutturali a carico delle cellule, ripercuotendosi sulla salute dell’organismo umano in toto.

Più nello specifico, uno studio in vivo condotto su un modello murino, ha consentito di attribuire agli estratti di alloro un verosimile effetto neuroprotettivo, in virtù dell’inibizione di alcune specie reattive dell’ossigeno e del danno cellulare da esse indotto sulla materia cerebrale. [2]

Ulteriori evidenze ottenute da indagini in vitro e in vivo, hanno inoltre fornito evidenza del potenziale effetto gastroprotettivo degli estratti di alloro. Alcuni danni tissutali a carico della mucosa gastrica sono infatti correlati allo stress ossidativo e alla collegata risposta infiammatoria. Entrando nel merito delle evidenze sperimentali, l’attività antiossidante dei flavonoidi e dei polifenoli contenuti negli estratti di alloro sembra esplicarsi in un effetto antiulcera. Infine, relativamente a diversi modelli animali, i flavonoidi contenuti negli estratti di alloro sembrano essere responsabili di un’attività citoprotettiva (protezione della mucosa gastrica) [4]. Le evidenze suddette giustificano il comune utilizzo dell’alloro nel trattamento delle affezioni a carico del sistema gastrointestinale.

✓ Attività analgesica e antinfiammatoria: l’alloro e il trattamento del dolore

L’alloro viene tradizionalmente utilizzato per la realizzazione di infusi e impacchi volti ad alleviare alcune condizioni dolorose, quali reumatismi e infiammazioni articolari. Al fine di verificare la scientificità di queste applicazioni, sono stati effettuati studi sperimentali sulla relativa efficacia degli oli essenziali di alloro.

Evidenze in vivo hanno correlato alcuni composti bioattivi presenti negli oli essenziali fogliari a un potenziale effetto analgesico e antinfiammatorio, comparabile all’effetto esercitato dai comuni farmaci analgesici e antinfiammatori non steroidei presenti in commercio. [5]

✓ Attività di repellenza per insetti: l’alloro come pesticida naturale

Sebbene si tratti di un’attività che incide in maniera soltanto indiretta sulla salute umana, è opportuno spendere alcune considerazioni sul ruolo dell’alloro come insetticida naturale.

Le infestazioni da insetti costituiscono, in effetti, un problema di grande rilievo nella conservazione degli alimenti, spingendo le aziende produttive a ricorrere a svariati agenti pesticidi al fine di conservare la commestibilità e le condizioni igienico-sanitarie delle merci. Tuttavia, la natura chimica e le quantità di utilizzo di alcuni pesticidi sintetici, fanno sì che anche gli stessi rientrino, in maniera alquanto paradossale, tra le potenziali minacce per la salute umana.

È in questo contesto che si collocano l’alloro e gli studi scientifici condotti sui relativi oli essenziali. Evidenze sperimentali in merito hanno infatti confermato la loro attività repellente su alcune specie di insetti, attribuendo all’alloro una buona efficacia come pesticida naturale da utilizzare in luogo dei prodotti di sintesi. [2][6]

✓ Attività digestiva e carminativa: l’alloro nella medicina popolare

Rientrando a pieno titolo tra le piante medicinali di uso popolare, l’alloro vanta un ruolo fitoterapico nel trattamento dei disturbi funzionali a carico del tratto digerente. In particolare, le infusioni realizzate a partire dalle foglie di alloro sembrano essere efficaci nel facilitare i processi digestivi. In aggiunta, l’alloro sembra attenuare le condizioni di meteorismo, configurandosi come rimedio carminativo. [7]

Quanto alloro si può mangiare

Un quantitativo di alloro considerato standard è pari a circa 3 o 4 foglie, che possono essere utilizzate per la preparazione di tisane, zuppe, sughi, marinature, brasati e persino in alcuni dolci (famosa, ad esempio, è la nociata romana). Per quanto riguarda i benefici visti sopra, invece, alcuni studi mostrano effetti positivi di questa pianta nei dosaggi di 1 – 3 grammi di foglie macinate al giorno, da assumere per almeno 30 giorni [8].

Si possono mangiare le foglie di alloro? Sono commestibili?

Talvolta si crede che le foglie di alloro vadano tolte dopo la cottura poiché tossiche e non commestibili, tuttavia ciò non è del tutto vero. Se da un lato è vero che l’alloro comune (Laurus nobilis) è commestibile e non risulta tossico per l’uomo, è altrettanto vero che le foglie risultano comunque dure e coriacee, motivo per cui potrebbero rendere i piatti poco palatabili e aumentare il rischio di soffocamento se ingerite. Per lo stesso motivo, inoltre, le foglie ingerite possono creare problemi intestinali, talvolta anche gravi, come ferite o perforazioni. Pertanto, è sempre consigliabile non mangiare le foglie intere di alloro e rimuoverle prima di consumare un pasto, oppure macinarle finemente.

Come usare l’alloro in cucina: consigli pratici e abbinamenti

Per quanto concerne gli utilizzi che vanno oltre la fitoterapia, è possibile usufruire dei benefici dell’alloro anche in cucina.
Le foglie integre o macinate di alloro si prestano molto bene all’arricchimento dei cibi. L’aroma intenso e dolciastro rende questa spezia particolarmente indicata per esaltare il sapore delle carni e dei pesci, risultando adatta alle marinature o alla semplice guarnizione delle portate.

Nel periodo invernale, l’alloro può essere efficacemente utilizzato per aromatizzare fantasiose minestre di legumi, addizionando al preparato dei “mazzetti” di foglie di alloro, con o senza l’aggiunta di ulteriori erbe, in modo che possano sprigionare tutti i propri aromi. Affinché il risultato sia soddisfacente, le erbe aromatiche dovrebbero essere rimosse soltanto a fine cottura.

Unitamente ad un olio d’oliva di buona qualità, l’alloro può essere efficacemente impiegato per la realizzazione di vellutate vegetali con le quali mantecare il riso, ottenendo dei primi piatti dal sapore particolare.

Inoltre, l’alloro può costituire un’ottima opzione per la preparazione di un olio d’oliva aromatizzato, da poter utilizzare nel condimento di piatti raffinati. Il procedimento generale consiste nel disporre alcune foglie di alloro fresche o essiccate in un recipiente di vetro scuro, e nel coprire le stesse con un olio d’oliva di ottima qualità. Il preparato potrà essere utilizzato al termine di un periodo di macerazione di circa due settimane. L’intensità del sapore finale può variare a seconda delle quantità di partenza. In generale, è consigliabile partire da 4-5 foglie di alloro per circa 300 ml di olio, tuttavia, nulla vieta di utilizzare più alloro e ottenere un composto dal sapore più deciso.

Il medesimo principio può essere applicato alla preparazione di un aceto aromatizzato all’alloro. Allo stesso modo, l’alloro è particolarmente indicato anche come erba aromatica da aggiungere alle conserve di verdure, generalmente associato ad altre erbe e spezie.

Infine, l’alloro può arricchire alcuni piatti dolci, realizzando creme o sciroppi aromatizzati con i quali insaporire torte e dolci monoporzione. A titolo di esempio, la cosiddetta nociata costituisce un dolce tradizionale del Centro Italia e vede le foglie di alloro come parte integrante della sua preparazione.

Tisana di alloro: i benefici e la ricetta

Uno degli espedienti per beneficiare delle proprietà dell’alloro consiste nella preparazione di tisane. La classica tisana con foglie di alloro viene comunemente consumata nel periodo invernale, al fine di alleviare gli stati febbrili. Particolarmente noto è inoltre il suo utilizzo ai fini digestivi e carminativi.

La versione più semplice della tisana di alloro prevede lo sminuzzamento di poche foglie di alloro essiccate (o fresche) e la loro immersione in circa 200 ml di acqua, che verrà successivamente portata in ebollizione per 2-3 minuti, trascorsi i quali si spegne il fuoco e si lasciano le foglie in infusione per altri 7-10 minuti. Il liquido viene infine filtrato ed eventualmente dolcificato. Per una maggiore efficacia, sarebbe opportuno consumare la tisana quando è ancora calda.

Alla tisana con solo alloro è possibile abbinare anche altri ingredienti che ne potenziano una o più proprietà. Tra gli abbinamenti migliori ci sono quelli con lo zenzero, la malva, i semi di finocchio, la camomilla, la salvia o la cannella.

5 benefici della tisana di alloro

Controindicazioni dell’alloro

Per quanto concerne le disquisizioni sulla presunta tossicità dell’alloro, è importante introdurre alcune informazioni circa la specie botanica Prunus laurocerasus, impropriamente nota come “alloro lauroceraso”. Quest’ultimo appartiene alla famiglia delle Rosaceae, ed è spesso confuso con l’alloro propriamente detto, ovvero il Laurus nobilis, in ragione della forte somiglianza nella morfologia delle foglie. Al di là delle fattezze simili, il Prunus laurocerasus è una pianta tossica per via del suo contenuto di acido cianidrico. [9] Questa sostanza velenosa non è invece presente nell’alloro, il quale non presenta alcuna tossicità per l’uomo.

Relativamente alle controindicazioni associate all’alloro, è importante specificare che, come accade per qualsiasi altro alimento o fitoterapico, è sempre buona norma accertarsi della sua compatibilità con eventuali allergie o sensibilità, così come delle sue potenziali interazioni con eventuali terapie farmacologiche in atto.

Assodate queste possibilità, l’utilizzo della pianta in questione nelle preparazioni culinarie, così come nella realizzazione di tisane, di un infuso di alloro, o di un decotto di alloro, non sembra essere correlato a particolari effetti indesiderati, sebbene si debbano considerare le effettive quantità di assunzione. In generale, è buona norma attenersi alle quantità di uso comune ed evitare di cadere negli eccessi.

Per quanto riguarda gli oli essenziali di alloro, sarebbe opportuno utilizzarli sotto la supervisione di un professionista della salute esperto in fitoterapia, al fine di non incorrere in quantità di utilizzo errate e potenzialmente dannose per la salute. Inoltre, gli oli essenziali di alloro sono sconsigliati in gravidanza e allattamento.

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Bibliografia

  • [1] Petkova, Zhana & Stefanova, Galina & Girova, Tania & Antova, Ginka & Stoyanova, Magdalena & Damyanova, Stanka & Gochev, Velizar & Stoyanova, Albena & Jeliazkov (Zheljazkov), Valtcho. (2019). Phytochemical Investigations of Laurel Fruits (Laurus nobilis). Natural Product Communications. 14. 1934578X1986887. 10.1177/1934578X19868876.
  • [2] Mansour, Oussama & Darwish, Manal & Ismail, Ghenwa & Douba, Zein & Ismaeel, Ali & Eldair, Kamel. (2018). Review Study on the Physiological Properties and Chemical Composition of the Laurus nobilis. 5.
  • [3] Caputo, Lucia & Nazzaro, Filomena & Souza, Lucéia & Aliberti, Luigi & De Martino, Laura & Fratianni, Florinda & Coppola, Raffaele & De Feo, Vincenzo. (2017). Laurus nobilis: Composition of Essential Oil and Its Biological Activities. Molecules. 22. 930. 10.3390/molecules22060930.
  • [4] Speroni, Ester & Cervellati, Rinaldo & Dall’Acqua, Stefano & Guerra, Maria & Greco, Emanuela & Govoni, Paolo & Innocenti, Gabbriella. (2011). Gastroprotective Effect and Antioxidant Properties of Different Laurus nobilis L. Leaf Extracts. Journal of medicinal food. 14. 499-504. 10.1089/jmf.2010.0084.
  • [5] Sayyah M, Saroukhani G, Peirovi A, Kamalinejad M. Analgesic and anti-inflammatory activity of the leaf essential oil of Laurus nobilis Linn. Phytother Res. 2003 Aug;17(7):733-6. doi: 10.1002/ptr.1197. PMID: 12916069.
  • [6] Mediouni Ben Jemâa, Jouda & Tersim, N. & Khouja, Mohamed Larbi. (2013). Repellent action of laurus nobilis essential oil against the cigarette beetle lasioderma serricorne fabricius (Coleoptera: Anobiidae). Acta Horticulturae. 997. 169-176. 10.17660/ActaHortic.2013.997.20.
  • [7] Passalacqua NG, Guarrera PM, De Fine G. Contribution to the knowledge of the folk plant medicine in Calabria region (Southern Italy). Fitoterapia. 2007 Jan;78(1):52-68. doi: 10.1016/j.fitote.2006.07.005. Epub 2006 Sep 23. PMID: 17084993.
  • [8] Khan A, Zaman G, Anderson RA. Bay leaves improve glucose and lipid profile of people with type 2 diabetes. J Clin Biochem Nutr. 2009;44(1):52-56. doi:10.3164/jcbn.08-188
  • [9] Wink, Michael. (2010). Mode of action and toxicology of plant toxins and poisonous plants. Mitt. Julius Kühn-Inst. Wink, Michael. (2010). Mode of action and toxicology of plant toxins and poisonous plants. Mitt. Julius Kühn-Inst.

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

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