Latte di cocco, bevanda esotica ricca di benefici: ecco proprietà e ricetta per farlo in casa

Il latte di cocco è una bevanda saziante e ricca di grassi, contribuisce ad aumentare il senso di sazietà e la salute del nostro sistema cardiovascolare.

Tra le numerose bevande presenti sul mercato troviamo il latte di cocco, un’alternativa vegetale al latte vaccino, dal caratteristico sapore di cocco. Tale bevanda è ormai ampiamente diffusa e utilizzata sia tal quale, come sostituto del latte, o in cucina, per la preparazione di piatti dal sapore etnico.

Latte di cocco fatto in casa con noce di cocco aperta

Il latte di cocco è una bevanda bianca e densa che si ottiene dallo sminuzzamento della polpa del frutto della palma da cocco (Cocus nucifera), pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Arecacee.

Si tratta di un alimento completamente privo di latte e di lattosio e pertanto adatto a chi soffre di allergia alle proteine del latte o di intolleranza al lattosio. Inoltre, non contiene glutine né colesterolo.

Esistono in commercio due diverse alternative: una bevanda più diluita e una più concentrata. La prima si usa principalmente come sostituto del latte mentre la versione concentrata, con una consistenza più densa e un quantitativo di grassi maggiore, viene maggiormente utilizzata nelle ricette dal sapore asiatico.

In molti Paesi orientali, infatti, il latte di cocco viene utilizzato come una delle principali fonti alimentari di grassi, ma le evidenze scientifiche dimostrano che i benefici legati al suo consumo vanno ben oltre, come vi presenteremo in uno dei prossimi paragrafi.

Latte di cocco: calorie e proprietà nutrizionali

Come vi abbiamo anticipato, in commercio potreste trovare due alternative di latte di cocco, una delle quali prevede una diluizione della bevanda con acqua. In questo paragrafo vi presenteremo le proprietà del latte di cocco non diluito. Si tratta di un alimento che presenta un discreto quantitativo di grassi (circa 23 g), completamente di origine vegetale, e un bassissimo quantitativo di proteine e carboidrati.

Di questi grassi la gran parte sono grassi saturi e circa la metà della quota è rappresentata dall’acido laurico, che merita alcune specifiche. L’acido laurico, infatti, appartiene al gruppo dei “grassi saturi a catena media” è gode di proprietà antisettiche e, dal punto di vista cardiovascolare, sembra essere in grado di aumentare la quota di colesterolo “buono”, come approfondiremo poi più avanti.

Dal punto di vista calorico risulta, tra tutte le bevande vegetali, quella più energetica proprio a causa del quantitativo di grassi (100 gr di latte di cocco apportano circa 240 calorie). Per quanto riguarda sali minerali e vitamine, il latte di cocco contiene un discreto quantitativo di fosforo, potassio, magnesio e manganese. Vi presentiamo di seguito i valori nutrizionali del latte di cocco riassunti in tabella, ricordando che possono variare in base alla diluizione del prodotto con acqua.

Valori nutrizionali per 100g di latte di cocco:
kcal 240
Proteine 2,3 g
Carboidrati 3,3 g
Fibre 2,2 g
Grassi 23,8 g
Sodio 15 mg
Potassio 263 mg
Fosforo 100 mg
Calcio 16 mg
Magnesio 37 mg
Zinco 0,67 mg
Manganese 0,92 mg
Vitamina B3 0,76 mg
Biotina 2,2 µg
Vitamina E 0,15 mg
(fonte Bda-Ieo)

Latte di cocco: i benefici per la salute

Nel paragrafo precedente abbiamo già anticipato alcuni tra i benefici del latte di cocco, dovuti in parte agli acidi grassi in esso contenuti. In breve, il latte di cocco fa bene al cuore, riducendo il colesterolo, è utile in caso di diabete e ha effetto antiossidante, ma non solo. Approfondiamo ora tutte le proprietà riportate in letteratura e confermate da studi scientifici.

✓ Benefici in caso di diabete

L’utilizzo di prodotti a base di cocco, tra cui il latte di cocco, ha portato a un miglioramento del valore della glicemia, dell’insulina e dell’emoglobina glicata. Inoltre, è stato visto che l’utilizzo di latte di cocco permette di migliorare anche i valori del profilo lipidico (colesterolo totale, LDL, HDL e trigliceridi), che possono risultare compromessi in caso di diabete [1].

✓ Effetto antielmintico

Abbiamo già anticipato che il latte di cocco è conosciuto per avere proprietà antisettiche. Da alcuni studi si è vista la capacità del latte di cocco di contrastare la sopravvivenza e proliferazione dei parassiti, proprietà nota e riconosciuta da diverso tempo [2].

✓ Benefici sul profilo lipidico

Il consumo giornaliero di latte di cocco (utilizzato, per esempio, per la preparazione del porridge) è stato correlato a un miglioramento del profilo lipidico e in particolare a una diminuzione statisticamente significativa del colesterolo “cattivo” LDL e viceversa un aumento del valore di colesterolo “buono” HDL [3].

✓ Attività antiossidante

L’utilizzo di latte di cocco, ricco di composti fenolici, ha mostrato attività antiossidante e protettiva nei confronti delle proteine cellulari e del DNA stesso. Inoltre svolge un’azione antinfiammatoria [4,5].

✓ Utile per risvegliare il metabolismo

Il latte di cocco, così come altri prodotti derivati da questo frutto, contiene acidi grassi a catena media (MCT) che hanno dimostrato la capacità di favorire la perdita di peso e stimolare il metabolismo. A differenza dei grassi saturi a catena più lunga, gli MCT passano dal tratto digestivo direttamente al fegato, dove vengono utilizzati per la produzione di energia o chetoni ed è meno probabile che vengano immagazzinati come grasso. Inoltre, sempre gli MCT, possono aiutare a ridurre l’appetito [6,7,8]. Pertanto, usare latte di cocco nelle giuste quantità e nel contesto di una dieta sana e regolare attività fisica può essere un aiuto in più per ritrovare la forma fisica.

Per ulteriori approfondimenti su questo argomento vi invitiamo a leggere il nostro articolo: Olio di cocco, un aiuto per dimagrire: ecco perché consumarlo sveglia il metabolismo.

Latte di cocco: come farlo in casa con cocco fresco o farina di cocco

Oltre che acquistarlo, è possibile fare il latte di cocco in casa seguendo alcuni semplici passaggi. Per preparare il latte di cocco in casa è possibile partire dalla polpa fresca o secca del cocco; il secondo procedimento è più veloce e semplice. Vediamoli entrambi.

1 Ricetta con il cocco fresco

Vediamo innanzitutto come procedere per il latte di cocco fatto in casa a partire dalla noce di cocco. In questo caso uno dei passaggi più difficili è proprio quello di aprire la noce di cocco.

Per questa ricetta serviranno due parti di acqua e una parte di polpa di cocco: se vogliamo preparare 1 L di latte di cocco vi suggeriamo di utilizzare circa 300 g di polpa e 600-700 ml di acqua.

Procedimento:

  • Per prima cosa occorre aprire la noce di cocco, eliminare l’acqua al suo interno e ricavare la polpa bianca, che andrà poi grattugiata;
  • Dopodiché la polpa andrà pesata e frullata con due parti d’acqua calda ma non bollente;
  • Si fa poi riposare il tutto per circa trenta minuti e si filtra il latte con un colino e un telo pulito a trama fitta, pressando bene la polpa per far fuoriuscire tutto il liquido.

Il latte di cocco ottenuto si conserva in una bottiglia di vetro in frigorifero per al massimo tre giorni. La parte lipidica e quella acquosa tenderanno a separarsi, dunque prima dell’utilizzo è necessario agitare.

2 Ricetta con la farina di cocco

Ricetta più semplice è quella con la farina di cocco, che potrete tranquillamente trovare nella maggior parte dei supermercati, generalmente nel reparto dedicato alla preparazione dei dolci. In questo caso il procedimento è molto simile a quello appena descritto, ma non sarà necessario provvedere all’apertura della noce di cocco.

Serviranno ancora una volta due parti di acqua e una parte di farina di cocco (se non avete la farina va bene anche il cocco rapè, nelle stesse quantità). Per i quantitativi, possiamo usare gli stessi della ricetta indicata sopra, quindi 300 g di cocco disidratato e 600-700 ml di acqua per 1 litro di bevanda. Il procedimento è poi analogo:

  • Coprite la farina di cocco con acqua calda ma non bollente;
  • Frullate con un frullatore ad immersione e lasciate riposare per trenta minuti;
  • Filtrate con un telo strizzando per bene la farina di modo da recuperare tutta la parte liquida e trasferite in una bottiglia di vetro.

Anche in questo caso conservate il latte di cocco in frigorifero e consumatelo entro tre giorni. Agitate bene prima dell’uso.

Che gusto ha il latte di cocco?

Il sapore del latte di cocco è inconfondibile: sprigiona infatti tutti gli aromi del frutto da cui deriva. Proprio per questo motivo non è un ingrediente amato da coloro che non amano il sapore del cocco. Ne possiamo dedurre, quindi, che il gusto del latte di cocco è dolce e fruttato, in grado di donare freschezza alle proprie ricette e di trasportarci in un Paese esotico.

Quanto latte di cocco si può bere al giorno?

Come abbiamo visto, il latte di cocco contiene un’importante percentuale di grass ed ha un apporto calorico piuttosto elevato. Pertanto si consiglia di non eccedere con il consumo di latte di cocco giornaliero: la quantità esatta dipende dalle vostre esigenze nutrizionali e dal vostro fabbisogno energetico, ma in generale possiamo suggerirvi di alternare questa bevanda con altre bevande vegetali o con il latte vaccino. Inoltre, i quantitativi variano anche in base alla diluizione della bevanda scelta. In linea generale, nel caso di latte di cocco diluito o di quello fatto in casa, è possibile berne anche una tazza al giorno.

Latte di cocco: alcuni consigli per usarlo

Il latte di cocco può essere utilizzato in moltissime preparazioni ed esistono infatti molte ricette con il latte di cocco sia per alimenti dolci, sia per alimenti salati e piatti dal sapore etnico. In cucina è preferibile utilizzare il latte di cocco più denso e non diluito, che troviamo facilmente nei negozi di alimenti etnici.

Per la preparazione dei nostri piatti dobbiamo sempre tenere in considerazione il tipico gusto del latte di cocco: questa bevanda può infatti sostituire nelle ricette il latte vaccino, ma dobbiamo essere preparati a un gusto più dolce e fruttato; per esempio è spesso utilizzato per la preparazione della besciamella “vegana”, il cui gusto tuttavia non è paragonabile a quello della versione classica.

Il latte di cocco può essere utilizzato nella preparazione di zuppe, prendendo spunto per esempio dalla cucina thailandese. L’ingrediente base di tali zuppe potrà essere sia il pollo, sia il pesce e il latte di cocco può essere utilizzato per rendere il piatto più cremoso e saziante. Sempre dalla cucina thai, possiamo menzionare il green curry, piatto molto aromatico a base di riso, carne e latte di cocco.

Questa bevanda può essere usata anche per la arricchire gli estratti di frutta e verdura o per la preparazione di buonissimi smoothie. Un altro esempio di ricetta che utilizza il latte di cocco è il porridge: in questo caso il latte di cocco sostituisce in parte o del tutto il latte vaccino o un’altra bevanda vegetale. Per la sua preparazione è sufficiente scegliere il cereale che più vi aggrada e farlo cuocere nel latte di cocco per alcuni minuti. Completato con frutti di bosco e/o frutta secca può essere considerato un’ottima colazione.

Latte di cocco a colazione: benefici e alcuni spunti per usarlo

Il latte di cocco è una bevanda che si adatta perfettamente alla colazione all’italiana, che prevede generalmente l’utilizzo di alimenti o preparazioni dal gusto dolce. Possiamo utilizzarlo per sostituire il latte vaccino, in modo tale da evitare eventuali disturbi intestinali che risultano essere sempre più frequenti in relazione al consumo di derivati del latte. Ovviamente, laddove non abbiate problemi nel consumare il lattosio e i prodotti caseari, non è necessario provvedere a questa sostituzione, se non per gusto personale.

Il latte di cocco a colazione lo si può bere al naturale (freddo o scaldato) o essere aggiunto al caffè o all’orzo. Ben si sposa, inoltre, con la cannella o il cacao solubile. Lo si può usare anche per la preparazione di frullati con frutta di stagione e semi oleosi oppure per la preparazione del già citato porridge, sfruttando cereali senza zucchero e frutta secca o creme di frutta secca.

La presenza di grassi nel latte di cocco potrà tornarci utile anche per aumentare il tempo di sazietà della nostra colazione ed evitare di sentire moltissima fame già 1 o 2 ore dopo il termine della colazione stessa.

Uso del latte di cocco nella cosmesi fai da te

Grazie alla consistenza densa e all’azione emolliente, il latte di cocco è molto utilizzato anche nella cosmesi fai da te.

Ad esempio, aggiungendo un cucchiaio di olio di oliva a tre cucchiai di latte di cocco si ottiene una preparazione che può essere utilizzata come latte detergente: basta versarne una piccola quantità su una spugnetta o un batuffolo di cotone da passare su viso e occhi come un normale struccante. Se avete la pelle secca, lasciate in posa il latte di cocco sul viso per una decina di minuti prima di risciacquare.

Il latte di cocco si utilizza anche come impacco pre-shampoo per capelli: mescolate un cucchiaio di olio di cocco a tre cucchiai di latte di cocco e applicate il composto sui capelli umidi. Lasciate in posa per trenta minuti e procedete con lo shampoo per rimuovere tutti i residui.

Per realizzare uno scrub esfoliante per il viso e per il corpo, aggiungete un cucchiaio di farina di cocco a due cucchiai di latte di cocco. Massaggiate lo scrub sulla pelle umida con movimenti circolari e risciacquate con acqua tiepida.

Latte di cocco: le possibili controindicazioni

Non vi sono particolari controindicazioni del latte di cocco, che tuttavia non può essere consumato in caso di allergia al frutto. Inoltre, chiunque stia seguendo un regime alimentare ipocalorico deve fare attenzione al consumo di questa bevanda: vi consigliamo dunque di chiedere consiglio al vostro specialista di riferimento.

In tutti gli altri casi via libera al latte di cocco (sempre con moderazione). Esso può essere consumato sia in caso di regime alimentare vegetariano, sia vegano e ben si adatta ai regimi nutrizionali più diffusi, come quello per i diabetici o, come abbiamo visto, per le dislipidemie (eccesso di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue).

Bere il latte di cocco fa ingrassare?

Abbiamo visto sopra come il latte di cocco, se assunto in quantità moderate, possa aiutare a risvegliare il metabolismo, tuttavia, considerato il quantitativo di grassi che contiene, è plausibile chiedersi se bere latte di cocco faccia ingrassare. Come sempre la risposta non è univoca perché dipende dalle nostre esigenze nutrizionali.

Il latte di cocco, tra le bevande vegetali, risulta quella con più calorie: bere troppo latte di cocco, quindi, fa ingrassare (specialmente se parliamo del latte di cocco non diluito). O meglio, può contribuire all’aumento del peso, insieme ad altre abitudini errate. Se assunto in quantità corrette, invece, può anche essere d’aiuto in una dieta dimagrante, purché sia abbinato ad attività fisica e una dieta bilanciata.

Latte di cocco: dove si compra e quale scegliere

Abbiamo quindi visto insieme che bere il latte di cocco fa bene alla salute. Vi suggeriamo ora dove si compra questa bevanda laddove non abbiate voglia di prepararlo in casa, ma vogliate avere immediatamente a disposizione del latte di cocco da bere a colazione.

Attualmente è possibile trovarla nella maggior parte dei supermercati, soprattutto nella versione già diluita. Tale alimento è generalmente conservato in confezioni di tetrapack ed è presente sugli scaffali insieme a tutte le altre bevande vegetali che si sono affermate come sostituti del latte vaccino. In alcuni casi il latte di cocco si trova mescolato con altre bevande vegetali, frequentemente con il latte di riso.

Nei reparti etnici dei supermercati o nei negozi biologici potrete invece trovare la versione concentrata del latte di cocco. Molto spesso le confezioni non sono in tetrapack, ma in alluminio o in vetro.

Se avete intenzione di usarlo in sostituzione del latte vaccino può essere consigliabile scegliere la versione diluita, mentre per le ricette è più utile acquistare il latte di cocco concentrato. Infine, vi consigliamo di prediligere le bevande biologiche.

Dott.ssa Stefania Cocolo

Biologa nutrizionista laureata in Biotecnologie molecolari e bioinformatica presso l’Università degli studi di Milano. Ha conseguito la specializzazione in Biotecnologie industriali e ambientali presso l’Università degli studi di Milano.

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