Latte di capra, un alimento ricco di benefici: ecco proprietà, come usarlo e controindicazioni

Il latte di capra è un alimento dalle molteplici proprietà: vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e a cosa fa bene.

Il latte di capra rappresenta un’interessante alternativa al comune latte vaccino, vantando diverse proprietà degne di nota. Prodotto dalla mungitura delle capre, si presenta come un liquido bianco e in apparenza omogeneo, presentando, a seconda della razza caprina di provenienza, un sapore e un odore caratteristici. Anche la sua composizione, così come i relativi tratti organolettici, risultano alquanto peculiari.

Latte di capra in un bicchiere

Latte di capra: calorie e valori nutrizionali

Volendo descrivere i valori nutrizionali del latte di capra, cominciamo col definirne il relativo valore energetico, che per 100 g di questo alimento corrisponde a 69 kcal. La stessa quantità di riferimento risulta per lo più composta da acqua (per circa 87 g), apportando, per quanto concerne i macronutrienti, 3,56 g di proteine ad alto valore biologico e 4,45 g di zuccheri solubili. Degno di nota è il contenuto di grassi, che per 100 g di latte è pari a 4,14 g. Anticipando un aspetto importante che verrà approfondito in seguito, la frazione lipidica si compone di interessanti acidi grassi a corta e media catena.

Relativamente alla composizione in micronutrienti, il latte di capra è ricco di calcio (134 mg) e fosforo (111 mg), apportando anche una buona quantità di potassio (204 mg) e magnesio (14 mg). Degno di nota anche il contenuto di riboflavina (0,138 mg), mentre risulta scarso l’apporto di folati e vitamina B12. Per maggiori dettagli sui valori nutrizionali si rimanda alla tabella sottostante, che si riferisce a un latte di capra addizionato con vitamina D.

Valori nutrizionali per 100g di latte di capra:
Acqua 87 g
Energia 69 kcal
Proteine 3,56 g
Grassi totali 4,14 g
di cui saturi 2,67 g (totali)
di cui monoinsaturi 1,11 g (totali)
di cui polinsaturi 0,149 g (totali)
Colesterolo 11 mg
Carboidrati 4,45 g
di cui zuccheri solubili 4,45 g
Fibra 0 g
Calcio 134 mg
Ferro 0,05 mg
Magnesio 14 mg
Fosforo 111 mg
Potassio 204 mg
Sodio 50 mg
Zinco 0,3 mg
Rame 0,046 mg
Manganese 0,018 mg
Selenio 1,4 μg
Vitamina C 1,3 mg
Tiamina 0,048 mg
Riboflavina 0,138 mg
Niacina 0,277 mg
Acido pantotenico 0,31 mg
Vitamina B6 0,046 mg
Folati totali 1 μg
Acido folico 0 μg
Vitamina B12 0,07 μg
Vitamina A 57 μg
Vitamina E 0,07 mg
Vitamina D 1,3 μg
(fonte USDA)

Latte di capra: proprietà e benefici per la salute

Questo alimento offre diversi benefici alla salute. In breve, il latte di capra fa bene al microbiota intestinale, svolge attività antimicrobica, contribuisce alla salute cardiovascolare e possiede proprietà antiossidanti, ma non solo. Vediamo ora un approfondimento su tutte le proprietà del latte di capra e perché fa bene [1,2,3].

✓ Benefici per il microbiota intestinale

Tra i benefici del latte di capra rientrano gli effetti sul microbiota intestinale. Agli oligosaccaridi in esso contenuti viene infatti attribuita un’attività prebiotica: una volta raggiunto il colon, questi componenti possono infatti stimolare, in modo selettivo, lo sviluppo di lattobacilli e bifidobatteri, favorendo la composizione ottimale del microbiota in termini qualitativi e quantitativi.

✓ Attività antimicrobica

Per gli oligosaccaridi presenti nel latte di capra e, in particolare, per quelli che contengono una sostanza nota come acido sialico, viene suggerita un’attività antimicrobica. In particolare, tale sostanza può legarsi ad alcune specie patogene, impedendone l’adesione alle cellule intestinali e dunque la relativa infezione. Gli oligosaccaridi che contengono acido sialico possono riconoscere e legare i patogeni H. pylori, S. aureus e Clostridium botulinum.

✓ Benefici per la salute cardiovascolare

Come accennato in merito ai valori nutrizionali, il latte di capra presenta un certo contenuto di grassi, rappresentati, in parte, da acidi grassi a corta e media catena. Questi ultimi vengono utilizzati come fonte energetica immediata e vengono considerati “non aterogeni”, ovvero non determinanti nella formazione delle placche aterosclerotiche, le quali, come ben sappiamo, si correlano a problematiche cardiovascolari. Gli acidi caproico (C:6), caprilico (C8) e caprico (C10), contenuti nel latte di capra, vengono correlati ad effetti benefici sui livelli di colesterolo. Anche gli acidi grassi monoinsaturi, che occupano una buona frazione del grassi totali, non costituiscono un rischio per il cuore, risultando, al contrario, benefici. Sebbene la loro presenza nel latte possa essere influenzata dall’alimentazione della capra produttrice, i CLA (coniugati dell’acido linoleico) sono ulteriori sostanze presumibilmente protettive per la salute cardiovascolare.

✓ Alcuni benefici per lo stato nutrizionale

È stato suggerito che il latte di capra possa favorire il metabolismo del calcio e del fosforo, così come i livelli di zinco. Per quanto riguarda il ferro contenuto nel latte di capra, esso risulta biodisponibile e ben assorbito dal tratto digerente umano, così come il selenio. In ogni caso e al di là di tali aspetti benefici, la carenza di folati e vitamina B12 in questo alimento restano aspetti da tenere in considerazione.

✓ Proprietà antiossidanti e antinfiammatorie

Lo stress ossidativo e il disequilibrio tra sostanze pro- e antinfiammatorie giocano un ruolo rilevante nelle patologie croniche che coinvolgono il sistema digerente (come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn). A tal proposito, il latte di capra vanta un certo contenuto di sostanze bioattive (peptidi), alle quali vengono attribuite proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Tali sostanze sembrano agire da “spazzini” sui radicali liberi e da agenti modulanti sui marcatori dell’infiammazione.

✓ Attività immunomodulante

Ai peptidi biologicamente attivi menzionati poco fa viene attribuita anche un’attività di regolazione sulla crescita e sul differenziamento dei linfociti, i quali rappresentano cellule cruciali del sistema immunitario. Il selenio contenuto nel latte di capra, inoltre, rappresenta un oligoelemento di grande importanza per la funzionalità del sistema immunitario. In virtù di questa caratteristica nutrizionale, il latte di capra vanta dunque un’attività stimolante sui meccanismi di difesa.

Latte di capra e Latte di mucca: differenze

Volendo paragonare i due prodotti dal punto di vista organolettico, il sapore del latte di capra risulta più accentuato, così come il suo odore. Tale caratteristica è dovuta, principalmente, alla sua composizione in acidi grassi. Il latte di capra vanta, inoltre, una colorazione più bianca, dovuta all’assenza di beta-carotene.

Consideriamo, adesso, i macronutrienti. In entrambe le tipologie di latte, i grassi sono presenti sotto forma di globuli, sebbene il latte di capra contenga globuli di dimensioni più piccole. Questa differenza si ripercuote sulla digeribilità del prodotto, che risulta maggiore per il latte di capra. Come affermato in precedenza, il latte di capra contiene acidi grassi a catena corta e media, presenti in misura minore nel latte vaccino, oltre che un contenuto più alto di acidi grassi CLA (che può variare in base all’alimentazione della capra).

Relativamente alla composizione in proteine, il latte di capra tende a contenere una quantità minore di alfa-S1-caseina, la quale è implicata nella nota allergia al latte (questo aspetto verrà approfondito in seguito).

In piccola percentuale (tra lo 0,2 e lo 0,5%), il latte di capra contiene meno lattosio rispetto al latte vaccino e più oligosaccaridi dalle proprietà prebiotiche. Anche questi ultimi sembrano, tra l’altro, correlarsi alla maggiore digeribilità del latte di capra. Sebbene in misura lieve, il latte di capra presenta un apporto calorico superiore rispetto al latte vaccino.

Per quanto concerne i micronutrienti, il latte di capra contiene più calcio, più fosforo e più potassio rispetto al latte vaccino, mentre si distingue per un contenuto decisamente minore di folati e vitamina B12. Anche il selenio e la vitamina A sono presenti nel latte caprino in maggiori quantità. Infine, entrambe le tipologie di latte sono carenti di vitamine B6, C e D [4].

Il latte di capra contiene lattosio?

Sebbene in quantità lievemente inferiori rispetto al latte vaccino, anche il latte di capra contiene lattosio, per una quantità, in 100 g di latte, di circa 4.45 g. Appare dunque evidente che, in caso di intolleranza al lattosio, il latte di capra non costituisca una valida alternativa al latte vaccino.

Come si usa il latte di capra in cucina

Come qualsiasi latte di origine animale, anche il latte di capra si presta in modo eccellente alla preparazione di yogurt e di formaggi, siano essi poco e altamente stagionati. In modo soddisfacente, è possibile usare il latte di capra per diverse applicazioni culinarie, considerandolo un valido ingrediente di ricette dolci e salate.

Tra i dolci realizzabili con il latte di capra rientrano torte e crostate, ma anche budini e gelato, mentre per le ricette salate (torte rustiche, crepes, sformati, ecc.) è frequente l’uso del relativo formaggio. Il latte di capra può essere impiegato anche per la realizzazione del burro e della besciamella. Le quantità da utilizzare corrispondono, solitamente, alle dosi considerate per il comune latte (o formaggio) vaccino, ferme restando le esigenze nutrizionali soggettive.

Il latte di capra fa ingrassare?

In precedenza, si è fatto accenno ai maggiori apporti (seppur minimi), in termini di calorie e grassi, che caratterizzano il latte di capra rispetto al latte vaccino e, a tal proposito, occorre fare una precisazione: qualsiasi alimento, latte di capra compreso, può essere inserito nel contesto di una dieta bilanciata, purché ciò sia fatto nel modo corretto. Nessun alimento fa ingrassare se consumato nelle quantità adatte alle esigenze nutrizionali soggettive. In ogni caso, anche per il latte di capra sono disponibili varianti scremate o parzialmente scremate a contenuto calorico ridotto.

Il latte di capra si può dare a neonati e bambini?

In generale, il latte rappresenta l’alimento cardine per il nutrimento del neonato, necessitando, a maggior ragione, di determinati requisiti nutrizionali. Le esigenze collegate a tali requisiti vengono naturalmente soddisfatte dal latte materno e, laddove necessario, da latte artificiale specificamente formulato. Partendo da tale premessa, occorre specificare che non risulta appropriato somministrare il latte di capra ai neonati e ai bambini fino a 12 mesi di età. Come il latte vaccino, il latte di capra presenta una quota proteica e un apporto di sali minerali eccessivi per questa fascia di età, mentre risulta carente di micronutrienti necessari, quali l’acido folico e le vitamine B6 e B12.

Il latte di capra ha delle controindicazioni? Quando andrebbe evitato?

Come già specificato in merito al contenuto di lattosio, l’intolleranza a questo zucchero rientra tra le controindicazioni del latte di capra. Nonostante il contenuto minore di alfa-S1-caseina, il latte di capra mostra una certa cross-reattività con il latte vaccino, per cui i soggetti ipersensibili alle proteine del latte vaccino mostreranno, verosimilmente, ipersensibilità anche alle proteine del latte di capra [5].

Il latte di capra rientra tra gli alimenti da evitare o ridurre nel contesto di un protocollo FODMAP, di solito applicato alla sindrome del colon irritabile (che si manifesta con dolore addominale, meteorismo, alternanza stipsi/diarrea, ecc.).

In generale, è importante prestare attenzione ai tempi e alle modalità di conservazione del prodotto: a tal proposito, un latte andato a male si contraddistingue per l’odore sgradevole e per la presenza di grumi.

Dove comprare il latte di capra: guida alla scelta

Oltre che nei negozi “bio”, ormai diffusissimi nelle nostre città, il latte di capra è reperibile nei centri commerciali e nei supermercati più grandi e forniti, solitamente nella versione UHT a lunga conservazione. Il trattamento UHT (Ultra High Temperature) fa sì che il latte sia microbiologicamente sicuro e che possa essere conservato a temperatura ambiente (se ancora sigillato) per diverse settimane. A tal proposito, il latte di capra è generalmente reperibile presso gli scaffali e non al banco frigo. Sebbene si tratti di una pratica meno diffusa, il latte di capra (come il latte in generale) si compra facilmente anche online, mediante i canali di vendita appositi. Ai fini di un buon acquisto, è consigliabile scegliere un latte proveniente da allevamenti biologici, ponendo attenzione alla dicitura in etichetta.

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

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