Creatinina alta, cosa significa? Ecco cause, sintomi, valori normali e rimedi utili

Le cause della ipercreatininemia, ovvero della creatinina alta nel sangue, sono talvolta correlate al danno renale. Valori alterati e sintomi persistenti costituiscono segnali da approfondire.

La creatinina è un prodotto di scarto che scaturisce dal processo catabolico a cui è sottoposta la fosfocreatina, una sostanza di natura proteica presente nel tessuto muscolare e implicata nella produzione di energia contrattile. Più nello specifico, la fosfocreatina viene scissa enzimaticamente liberando creatina, che viene a sua volta degradata in creatinina.

Creatinina alta nel sangue: cause, sintomi e cosa fare

A seguito degli eventi degradativi che si verificano a carico del muscolo, e che procedono a ritmi tendenzialmente costanti, una frazione della creatinina prodotta viene riversata nel torrente ematico, per poi passare attraverso i glomeruli renali, ovvero delle complesse formazioni vascolari preposte alla filtrazione del sangue.

A partire dai glomeruli e dai relativi tubuli renali, la creatinina viene escreta dall’organismo attraverso le urine, senza che si verifichi riassorbimento a livello tubulare.

In virtù del suo percorso fisiologico, la creatinina costituisce un importante indice di funzionalità renale, la cui efficienza si ripercuote sui relativi valori ematici. Tuttavia, differenti e numerosi fattori possono influire sui valori normali della creatinina.

Nei paragrafi che seguono, verranno presi in esame tutti gli aspetti che concernono valori di creatinina alti, con particolare riferimento alle cause, ai sintomi associati e ai rischi per la salute umana. Inoltre, verranno considerati i possibili rimedi che concernono l’alimentazione e lo stile di vita.

Creatinina: valori normali e quando è ritenuta alta

Dal punto di vista numerico, esistono dei precisi intervalli di riferimento che definiscono i valori normali della creatinina ematica. Per i bambini fino ai dodici anni di età, in maniera indipendente dal sesso di appartenenza, i valori normali di creatinina ematica sono compresi tra 0,3 e 1,00 mg/dL. Per gli adulti di sesso maschile, tali valori sono compresi tra 0,6 e 1,2 mg/dL, mentre per le donne adulte sono compresi tra 0,5 e 1,1 mg/dL.

Il test della creatinina ematica si colloca tra gli esami maggiormente richiesti e prescritti di routine, per la cui esecuzione è sufficiente un prelievo di sangue venoso. I valori della creatinina che superano di gran lunga i limiti superiori di riferimento sono da ritenersi alti ed è opportuno che siano sottoposti a monitoraggio, in particolar modo quando l’alterazione persista nel tempo. [1]

Oltre alla creatinina ematica, è possibile determinare i valori di creatinina urinaria. Il test viene condotto su un campione di urine raccolto nel corso delle 24h. I valori fisiologici di creatinina nelle urine sono compresi tra 0,8 e 1,80 g/24h per gli individui maschi e tra 0,8 e 1,50g/24h per le femmine.

Mediante la combinazione dei suddetti due parametri, è possibile risalire ai valori di clearance della creatinina, che definisce il volume di plasma sanguigno purificato dalla creatinina nell’unità di tempo.

I valori di creatinina ematica, associati ad alcuni dati antropometrici, sono utilizzabili nel determinare la velocità di filtrazione glomerulare (VFG), un importante parametro ampiamente utilizzato per la valutazione del danno renale.

I valori di VFG sono inversamente proporzionali a quelli della creatinina ematica (ovvero, più i valori di VFG sono alti, meno creatinina è presente nel sangue) e si rivelano particolarmente indicati nei casi in cui i soli livelli di creatinina risultino poco sensibili nel valutare un eventuale danno renale. A titolo di esempio, valori di creatinina alta negli anziani, dovuti al danno renale, sarebbero difficilmente riscontrabili, poiché mascherati dal fisiologico depauperamento della massa muscolare dovuta al progredire dell’età.

Con buona approssimazione, è possibile risalire ai valori di VGF con l’ausilio di alcune equazioni predittive, scientificamente validate. Tra queste, l’equazione di Cockcroft-Gault necessita dei soli valori di creatinina ematica, in aggiunta ai dati relativi al peso corporeo, all’età e al sesso del soggetto in esame. [2]

Le equazioni predittive più utilizzate per risalire alla VGF sono presenti in rete sotto forma di calcolatori automatici, da poter consultare liberamente qualora si disponga dei propri valori di creatinina ematica.

Perché la creatinina è alta? Ecco tutte le cause

Come accennato in precedenza, i valori della creatinina possono variare, ed in particolar modo aumentare, in base ad alcune condizioni.

Restando in ambito fisiologico, gli individui di sesso maschile mostrano livelli di creatinina più elevati rispetto agli individui di sesso femminile della stessa età, in ragione di una massa muscolare naturalmente più sviluppata. Più in generale e a prescindere dal sesso di appartenenza, individui dotati di una massa muscolare superiore alla media mostrano livelli di creatinina più elevati. Inoltre, come accennato in precedenza, l’invecchiamento determina il fisiologico decadimento della massa muscolare, conducendo alla conseguente riduzione dei valori ematici di creatinina.

Spostando l’attenzione sullo stile di vita, valori di creatinina alti possono derivare da una dieta sbilanciata verso l’eccessivo consumo di proteine animali, oppure, come spesso accade per i soggetti che praticano attività sportive intense e costanti, dal consumo di integratori, intesi come supplementi di proteine e/o di creatina. Infine, la stessa attività fisica, se eccessiva e non adatta alla propria muscolatura, può essere causa di creatinina alta.

Se ad essere considerati sono, invece, gli aspetti patologici, la principale causa di ipercreatininemia è senza dubbio la disfunzione nella filtrazione renale, che si configura come insufficienza renale cronica o acuta.

Le infezioni renali, come la nefrite e la pielonefrite, possono innalzare i livelli di creatinina, lo stesso si verifica per affezioni autoimmuni come l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico.

Altre cause di creatinina alta di origine patologica e che possono impattare sulla funzionalità renale, sono il diabete mellito e l’ipertensione arteriosa. Inoltre, le disfunzioni tiroidee rientrano tra le condizioni che possono portare all’aumento dei valori ematici di creatinina. [3]

Anche alcuni farmaci, quali antibiotici e agenti antinfiammatori possono determinare l’aumento dei valori di creatinina. Altre sostanze per le quali è stata documentata l’incidenza sui livelli ematici di creatinina sono la cimetidina e il trimetoprim. Questi farmaci sono in grado di inibire la secrezione della creatinina a livello dei tubuli renali. [4]

Creatinina alta: i sintomi

Come accade in caso di alterazione di altri parametri ematici, anche una condizione di ipercreatininemia può avere notevoli ripercussioni sulla qualità della vita, dando origine a diversi sintomi più o meno specifici.

Tra i sintomi della creatinina alta possono infatti verificarsi crampi muscolari, o una generale condizione di malessere e stanchezza, a cui possono accompagnarsi inappetenza e mal di testa. In maniera molto più invalidante, possono inoltre presentarsi disturbi come nausea più o meno intensa, dispnea o prurito da pelle secca.

Allo stesso modo, possono presentarsi minzioni frequenti e dolorose. Valori elevati di creatinina ematica possono infine portare a sintomatologie a percezione meno immediata, quali la disidratazione e la perdita di peso.

Riassunto dei sintomi che accompagnano valori di creatinina alti:

  • Crampi muscolari;
  • Malessere e stanchezza generalizzati;
  • Inappetenza;
  • Mal di testa;
  • Nausea e vomito;
  • Dispnea, respiro corto;
  • Minzioni frequenti e dolorose;
  • Pelle secca e prurito;
  • Disidratazione;
  • Perdita di peso.

Creatinina alta: i rischi per la salute

Quando i sintomi esposti in precedenza diventano particolarmente frequenti e marcati, accompagnandosi a valori costantemente elevati di creatinina ematica, è altamente consigliabile rivolgersi al medico, con particolare riferimento allo specialista nefrologo, al fine di valutare i livelli di funzionalità ed eventuale danno renale.

Prendersi tempestivamente cura della salute dei reni è infatti essenziale, dal momento che la progressione delle patologie renali può avere esiti gravi e, talvolta, irreversibili o fatali. Ricorrere ad accertamenti clinici e intervenire il prima possibile in senso farmacologico e dietoterapico, può rallentare il decorso di eventuali patologie croniche a carico dei reni, riducendo il rischio di complicanze e stati invalidanti precoci.

Creatinina alta: i rimedi

Fermo restando che è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante e/o allo specialista nefrologo, esistono alcuni espedienti a cui si può ricorrere per migliorare i valori di creatinina ematica.

Limitare l’intensità dell’esercizio fisico, nei casi in cui questa sia abitualmente troppo elevata, può essere un primo approccio da seguire. Qualora se ne faccia uso, sarebbe inoltre opportuno ridurre o interrompere l’assunzione di integratori a base di proteine o creatina.

Al contrario, integratori a base di chitosano potrebbero rivelarsi utili nella riduzione dei valori ematici di creatinina.

Entrando in qualche dettaglio relativo ai possibili rimedi fitoterapici, la salvia potrebbe avere un effetto positivo sull’attività di filtrazione a livello dei glomeruli renali, incrementando l’escrezione urinaria della creatinina. [5]

Tisane a base di camomilla e tarassaco possono invece avere un ruolo nella stimolazione della diuresi, facilitando l’escrezione della creatinina.

Più in generale, alcune abitudini alimentari sembrano impattare sui livelli ematici di creatinina, favorendone la riduzione. Tra queste, bere molta acqua (dove non controindicato), ridurre l’apporto alimentare di proteine animali e assumere una buona quantità di fibra. Si rimanda al paragrafo successivo per i dettagli sull’alimentazione.

Dieta e creatinina alta: consigli su cosa mangiare e cosa evitare

Entrando nel dettaglio della dieta da seguire per ridurre i livelli di creatinina nel sangue, occorre effettuare una prima distinzione tra gli alimenti da preferire e quelli da evitare.

Per quanto riguarda i cibi da mangiare in caso di creatinina alta troviamo frutta, verdura, cereali integrali e legumi in quanto sono ricche fonti di fibra vegetale. Cereali e legumi costituiscono, inoltre, delle discrete fonti di proteine vegetali. Sono consigliabili inoltre gli oli vegetali, come l’olio extravergine di oliva e l’olio di semi di lino. In virtù del suo ottimo contenuto in acidi grassi polinsaturi Omega-3, l’olio di semi di lino sembra avere un’azione positiva sulla progressione delle patologie renali. [6]

È importante, però, precisare che i legumi, alcuni frutti e alcuni tipi di verdure sono ricchi di potassio, minerale da tenere sotto controllo in caso di patologia renale conclamata. Per questi alimenti, si può ricorrere alla bollitura e alla frequente sostituzione dell’acqua di cottura per una buona rimozione del potassio.

In merito al consumo di acqua, se da un lato è vero che bere molto auta a depurarsi dalle scorie, è altrettanto vero che, in caso di patologie renali conclamate, il consmo di acqua deve essere valutato dal medico in base alla funzionalità renale del paziente. Per questo motivo è fondamentale attenersi alle indicazioni del medico o del nefrologo di riferimento.

Appartengono, invece, al gruppo degli alimenti da evitare, le fonti di proteine animali, quali carne, prodotti ittici e prodotti caseari. Questi ultimi due gruppi di alimenti, inoltre, costituiscono una importante fonte di fosforo, il cui introito, così come è opportuno fare per il potassio, deve essere tenuto sotto stretto controllo in caso di patologia renale conclamata. È consigliabile tenere d’occhio anche gli introiti di sodio e di zuccheri raffinati, al fine di non esasperare gli eventuali stati patologici alla base del danno renale. A tal proposito occorre limitare il consumo di sale da cucina, cibi e bevande industriali, cibi artigianali eccessivamente zuccherati. Per approfondire ulteriormente questo aspetto vi invitiamo a leggere: Dieta per creatinina alta: cosa mangiare (e bere), cosa evitare, 5 alimenti utili.

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

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