Dieta per creatinina alta: alimenti utili, cosa mangiare, bere e cosa evitare

La creatinina alta nel sangue richiede opportune modifiche nella dieta. Ecco alcune indicazioni su cosa mangiare e cosa evitare per aiutare i reni in caso di creatinina alta.

La creatinina rientra tra i prodotti di scarto del nostro organismo e valutarne i valori ematici è importante ai fini della salute. Valori di creatinina troppo alti, in effetti, possono rappresentare un campanello d’allarme di tipo patologico e richiedere degli opportuni approfondimenti. Per cercare tenerla sotto controllo è molto importante anche mangiare correttamente e sapere cosa inserire nella dieta e cosa, invece, evitare. Nei paragrafi che seguono, ci soffermeremo proprio sulla dieta da seguire in caso di creatinina alta, approfondendo l’utilità di specifici alimenti.

La dieta corretta in caso di creatinina alta

Creatinina: cos’è e perché si alza

La creatinina è una sostanza di scarto prodotta in seguito al catabolismo della fosfocreatina, una componente proteica e altamente energetica presente nei muscoli. Questa subisce una scissione enzimatica e libera una sostanza ulteriore, la creatina, dalla cui degradazione deriva la creatinina.

Una parte della creatinina prodotta si riversa nel sangue, per poi passare attraverso il sistema di filtrazione renale ed essere eliminata con le urine. In modo importante, la creatinina ematica è un marcatore fondamentale della funzionalità renale, e la presenza di valori ottimali è dunque suggestiva di reni in salute. I valori normali di creatinina, rilevabili presso qualsiasi laboratorio diagnostico dopo un prelievo di sangue venoso, sono compresi tra 0,6 e 1,2 mg/dL per i maschi adulti, e tra 0,5 e 1,1 mg/dL per le femminile adulte. I valori più bassi nelle femmine rispetto ai maschi sono da attribuirsi alla minore massa muscolare [1].

Fino ai 12 anni di età, i valori fisiologici si collocano tra 0,3 e 1,00 mg/dL. Valori superiori a quelli fisiologici, soprattutto se protratti nel tempo, richiedono le dovute indagini. In genere, la misurazione della creatinina ematica viene prescritta insieme all’esame dell’azotemia, un parametro ulteriore utile nello studio della salute renale.

La misurazione della creatinina ematica, insieme ad altri dati, consente di risalire alla velocità di filtrazione glomerulare (eGFR o VFG), un parametro importante nella valutazione dello stato di funzionalità dei reni e di eventuali danni precoci [2]. I valori normali di eGFR sono compresi tra 90 e 120 mL/min, mentre valori inferiori a 90 mL/min cominciano a suggerire la presenza di un possibile danno renale. Valori molto bassi (< 15 mL/min), infine, sono indicativi di insufficienza renale. Le cause che determinano valori elevati di creatinina sono da ricercarsi nelle disfunzioni renali, nei processi infettivi a carico dei reni e nelle patologie autommuni come il lupus eritematoso sistemico, ma anche nelle patologie tiroidee, nell’ipertensione arteriosa e nel diabete mellito [3].

Altri fattori causali, non patologici, sono rappresentati dall’utilizzo di integratori proteici e di creatina, così come dalle attività sportive particolarmente intense, non del tutto commisurate alla muscolatura. Gli individui sani con una muscolatura particolarmente sviluppata tendono ad avere valori di creatinina più alti del normale. Decisamente rilevante anche il ruolo dell’alimentazione, dal momento che una dieta molto ricca di proteine si associa a livelli di creatinina più elevati, sia nei soggetti in salute che nei pazienti con malattia renale conclamata [4]. Anche l’assunzione di alcuni farmaci, infine può condurre a valori anomali di creatinina, come accade per alcuni antibiotici [5].

In presenza di valori elevati di creatinina possono comparire sintomi quali malessere generale, crampi muscolari e minzione frequente, ma anche nausea, mal di testa e difficoltà di concentrazione. In altri casi si presentano anche sintomi ulteriori, come gonfiore di mani e caviglie, formicolii e dispnea. Questi, in ogni caso, possono variare a seconda della patologia sottostante. Per approfondire maggiormente cause, sintomi e rimedi, vi consigliamo di leggere: Creatinina alta, cosa significa? Ecco cause, sintomi, valori normali e rimedi utili.

Creatinina alta: la dieta corretta

Cosa mangiare con la creatinina alta? Per rispondere a questa domanda, specifichiamo, fin da subito, che la dieta dovrebbe essere impostata sulla base delle esigenze soggettive di ogni persona, tenendo conto dei fabbisogni energetici e delle patologie presenti. In linea generale, la dieta ha lo scopo di facilitare il lavoro dei reni, pertanto prevede alcune modifiche mirate. Di seguito considereremo proprio questo aspetto, approfondendo brevemente anche il ruolo di alcuni alimenti specifici.

Cosa evitare in caso di creatinina alta

L’alimentazione per creatinina alta, laddove tale anomalia sia dovuta all’eccessivo consumo di proteine e non a cause patologiche, prevede, intuibilmente la riduzione dell’apporto proteico. A tal proposito, le fonti proteiche di origine animale rientrano tra gli alimenti da ridurre per abbassare la creatinina. Quando i valori eccessivi sono dovuti alla disfunzione renale, limitare le proteine rientra, anche in questo caso, tra i punti cardine della dieta.

Attenzione anche all’apporto di fosforo, potassio e sodio

Nello stesso contesto, diminuire il consumo di alcuni alimenti, come i prodotti caseari, è importante anche per controllare l’apporto di fosforo, i cui livelli, insieme a quelli del potassio, devono essere strettamente monitorati. Formaggi ricchi di fosforo (e che quindi andrebbero limitati) sono ad esempio l’emmenthal, l’asiago e il formaggio grana. Anche i crostacei e diversi tipi di pesce (spigola e orata d’allevamento, baccalà, salmone, pesce spada) sono ricchi di fosforo, così come il tuorlo d’uovo, il cacao amaro in polvere e il cioccolato. L’avocado, le banane e le castagne, sono invece ricchi di potassio, insieme alle patate, ai cavoletti di Bruxelles e ai carciofi. La frutta secca, che comprende mandorle, noci e pistacchi, è ricca sia di fosforo che di potassio, pertanto si colloca tra gli alimenti da evitare. Per ulteriori approfondimenti, vi consigliamo di leggere:

Nel contesto della patologia renale occorre prestare attenzione anche all’apporto di sodio, al fine di evitare l’ipertensione e il ristagno dei liquidi. È dunque importante ridurre al minimo il consumo di sale da cucina (evitando anche i sali iposodici, poiché ricchi di potassio), ma anche di formaggi stagionati, insaccati, dadi da brodo, sughi pronti, cibi in scatola o precotti, e prodotti da forno, come grissini, crackers, ecc. Attenzione anche al consumo di birra, alcolici in toto, bevande a base di cola, bevande energetiche, bibite industriali in generale, che sono per lo più da evitare. Torneremo più avanti sul ruolo dei liquidi assunti con la dieta.

Vediamo ora di approfondire brevemente un paio di punti importanti:

  • Quali alimenti fanno alzare la creatinina?

    Nell’ambito di una dieta per creatinina alta è importante ridurre l’introito di creatina, maggiormente contenuta nella carne e nel pesce.

  • Quali formaggi mangiare con la creatinina alta?

    Prodotti caseari come i fiocchi di latte magro, la ricotta di pecora e il formaggio spalmabile (tipo Philadelphia) sono meno impattanti sui livelli di fosforo. Ai fini dell’apporto proteico e di fosforo, in ogni caso, è preferibile ridurne il consumo e/o attenersi alle indicazioni dietetiche del medico o nutrizionista. Anche il consumo di latte, tra l’altro, è consentito con moderazione.

Cosa mangiare in caso di creatinina alta

Tra gli alimenti da inserire nella dieta settimanale, anche per quanto concerne l’apporto proteico, sono quelli di origine vegetale, come cereali e legumi. È bene apportare una buona quantità di fibra, il cui introito sembra agire in modo benefico sui livelli di creatinina negli individui con patologia renale cronica [6]. Il consumo di frutta e verdura deve dunque essere incluso nella dieta.

Per ridurre il contenuto di potassio contenuto nei legumi e nelle verdure, è possibile ricorrere all’ammollo e alla successiva cottura in acqua, che dovrà anche essere sostituita più volte nel corso della bollitura. Il consumo di pesce fresco e carni bianche, in termini di quantità, va impostato a seconda del soggetto.

Per condire gli alimenti è possibile ricorre all’olio extravergine di oliva e all’olio di semi di lino, entrambi a crudo, così come ad aceto, spezie, aromi naturali e a piccole quantità di succo di limone.

Ricorrere alla Salvia miltiorrhiza, magari sotto forma di infuso, potrebbe risultare benefico sull’attività di filtrazione renale, facilitando l’escrezione della creatinina. Allo stesso modo, anche il fungo Cordyceps sinensis si è rivelato utile per la salute dei reni [7]. Tuttavia, è preferibile optare per rimedi di questo tipo in assenza di patologia renale e comunque dopo approvazione medica, prestando anche attenzione all’assunzione concomitante di eventuali farmaci.

Passiamo, adesso, ad alcuni approfondimenti su cosa mangiare:

  • Che frutta si può mangiare con la creatinina alta?

    È bene ricorrere a frutti poveri di potassio, come mele, pere, fragole, bacche di mirtillo e clementine.

  • Quali verdure mangiare con la creatinina alta?

    Anche in questo caso, è preferibile optare per verdure povere di potassio, come cetrioli, melanzane, peperoni dolci e zucchine. Consumare queste verdure dopo averle tagliate a pezzi e bollite è utile per ridurre ulteriormente l’apporto di potassio. Lo stesso espediente può essere utilizzato per le verdure a medio contenuto del minerale (es.: pomodori).

  • Quali legumi fanno bene ai reni?

    Per ridurre l’apporto di fosforo e potassio, anche i legumi in generale (come ceci, fagioli, lenticchie) possono essere consumati previo ammollo e bollitura. Laddove si opti per i legumi in scatola, è preferibile sciacquarli bene per rimuoverne il sale. Per quanto riguarda le quantità, è preferibile attenersi alle indicazioni dietetiche ricevute dal medico e/o nutrizionista.

Creatinina alta: quale e quanta acqua bere?

In condizioni normali, l’acqua rientra tra gli alimenti che fanno bene ai reni. In caso di patologia renale, invece, l’apporto di liquidi deve essere strettamente controllato, tenendo conto anche di quelli contenuti negli alimenti. Bere acqua, o liquidi in generale, nelle quantità stabilite dal nefrologo, è fondamentale al fine di evitare condizioni di sovraccarico non gestibili dal rene o disidratazione. Per quanto concerne le tipologie di acqua, può essere utile consumare dell’acqua oligominerale, a basso contenuto di sodio.

Tabella: alimenti si e alimenti no

Per una visione di insieme, segue una tabella riportante i cibi da prediligere e i cibi da evitare con la creatinina alta, considerando valori elevati correlati al danno renale. Come sempre, è bene adattare l’alimentazione al singolo caso, tenendo conto delle istruzioni fornite dal medico nefrologo e/o nutrizionista.

Cibi consigliati Alimenti da preferire: Cibi sconsigliati Alimenti da evitare o ridurre:
Cereali (es.: riso o pasta) Carni rosse e insaccati
Legumi secchi (dopo ammollo e bollitura) Formaggi stagionati
Frutta povera di potassio Crostacei
Verdure povere di potassio (dopo bollitura) Sale da cucina e sale iposodico
Pesce fresco Cibi in scatola e precotti
Carni bianche Crackers, grissini
Albume d’uovo Dadi da brodo
Latticini e formaggi freschi Tuorlo d’uovo
Olio extravergine di oliva (a crudo) Frutta ricca di potassio (es.: avocado, banane)
Olio di semi di lino (a crudo) Frutta secca (es.: mandorle, pistacchi, noci)
Spezie e aromi naturali Verdure ricche di potassio
Cacao, cioccolato
Alcolici, bevande industriali, ecc.

Guarda il nostro video:

Creatinina alta e proteine: come comportarsi?

In caso di creatinina alta, come accennato in precedenza, è buona norma ottimizzare l’apporto di proteine sulla base del singolo soggetto e della relativa funzionalità renale. A tale scopo, è sempre consigliabile affidarsi a una figura esperta in materia di nefrologia e nutrizione. In linea generale, è preferibile ridurre l’apporto di proteine animali (es.: da carni rosse), introducendo il consumo di proteine vegetali (es.: legumi, cereali), pur prestando attenzione, in presenza di patologia renale, alla quota proteica complessiva e all’apporto di potassio e fosforo. Per avere maggiori informazioni su dove sono conteute le proteine, vi invitiamo a leggere: Alimenti ricchi di proteine: quali sono? Ecco i cibi più proteici.

5 alimenti che possono aiutare a ridurre la creatinina

Passiamo, adesso, a 5 alimenti utili nella gestione della patologia renale, e dunque nel controllo dei valori di creatinina ematica.

1 Olio extravergine di oliva

Ricco di grassi monoinsaturi e componenti antiossidanti, quali vitamina E e polifenoli, questo alimento è di gran lunga studiato per le sue proprietà benefiche e rientra tra i pilastri della Dieta Mediterranea. Il suo utilizzo a crudo per condire le pietanze risulta indicato anche nella dieta per l’insufficienza renale, dove contribuisce all’apporto calorico senza impattare sui livelli di fosforo e potassio e senza affaticare i reni. Trattandosi di un alimento calorico, le quantità vanno stabilite sulla base del fabbisogno energetico soggettivo.

2 Peperoni

Si tratta di un ortaggio ricco di vitamina C, vitamina A e betacarotene, oltre che di una buona fonte di fibra. Questo ultimo aspetto, insieme all’apporto moderato di potassio, ne fanno un alimento utile nella gestione della patologia renale e dei livelli di creatinina ematica. La riduzione ulteriore della quantità di potassio richiede la frammentazione e la bollitura dell’ortaggio.

3 Mele fresche

Le mele contengono vitamine idrosolubili, componenti antiossidanti come il resveratrolo, risultando benefiche per la salute complessiva. Si tratta, inoltre, di un frutto ricco di fibra, oltre che povero di potassio, entrambe caratteristiche che lo rendono adatto in caso di patologia renale. Al fine di ridurre ulteriormente il contenuto di potassio, è possibile eliminare la buccia, tagliare a pezzi le mele e tenerle a bagno per qualche ora.

4 Erbe aromatiche

Basilico, salvia, alloro e rosmarino, ma anche prezzemolo, maggiorana e timo… sono tutti degli ottimi ingredienti per condire le pietanze in modi sempre diversi e fantasiosi, beneficiando di un tocco di aromaticità. Nella gestione della patologia renale e dei valori di creatinina, è importante abituare il gusto a condimenti alternativi e ad aggiunte soltanto minime (o nulle) di sale da cucina, al fine di limitare il più possibile l’apporto di sodio.

5 Riso

Si tratta di un ottimo alimento da inserire nella dieta per coadiuvare la funzionalità renale e livelli ottimali di creatinina ematica. Il riso contribuisce all’apporto calorico, che deve essere adattato al fabbisogno energetico, mentre non impatta in modo significativo sui livelli di potassio e fosforo. È preferibile abbinare il riso ai legumi, ottenendo delle proteine vegetali complete. L’entità delle porzioni deve essere valutata a seconda del soggetto e della patologia presente.

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

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4 commenti

  1. Gentile dottoressa sono una donna di 75 anni .Le analisi del sangue recenti hanno evidenziato Feriti a 258,0 Potassio 5,2 . Gradirei conoscere cosa posso mangiare I farmaci che assumo sono NORVASC 5 mg giorno SIVASTIN 10 mg giorno Ringrazio anticipatamente e attendo un suo prezioso consiglio Francesca

  2. Sono stato amputato della gamba sinistra , avevo valori molto alti di creatinina e purtroppo 1 by pass inguinale femorale chiuso !sono alto 1 80 cm.
    E peso circa 58 kg.
    Ho avuto negli ultimi 2 anni 3 emorragie interne, con trasf.di sangue !potrebbe
    Farmi 1 dieta adatta alla mia situazione?

  3. Salve, spesso ho male alla testa e avendo la creatinina alta mi piacerebbe sapere che tipo di farmaci è preferibile assumere quando ho il dolore forte alla testa, grazie.

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