Kiwano, un frutto antiossidante e benefico per l’intestino: proprietà e controindicazioni

Frutto africano dalla forma particolare, il kiwano presenta una polpa molto saporita che ricorda altri frutti tropicali. Il suo consumo, come spuntino o in insalata, può apportare diversi benefici per la salute.

Il kiwano è un frutto esotico tipico dell’Africa. Il suo nome scientifico è Cucumis metuliferus e questa pianta rampicante fa parte delle Cucurbitaceae, la stessa famiglia a cui appartiene anche il più comune melone. Infatti, il kiwano è conosciuto anche con il nome di “melone cornuto”, prendendo spunto dalla sua particolare forma oppure con il nome di “melone africano”.

Frutto del kiwano tagliato a fette

La pianta del kiwano è rampicante ed è tipica della zona compresa tra il Sud Africa e l’Africa tropicale, ma da svariati anni viene commercializzato in diverse zone del mondo sfruttando la sua velocità di crescita, l’estrema facilità di coltivazione che necessita solamente di estati calde e la possibilità di conservarlo fino a 6 mesi senza l’utilizzo di celle refrigeranti.

Il frutto si presenta di colore arancione brillante quando maturo, ricoperto di spighe acuminate (da cui il nome “melone cornuto”) e polpa gelatinosa.

Sono ormai riconosciute le sue proprietà benefiche sull’uomo e l’importanza del consumo di kiwano per le sue proprietà nutrizionali. In questo articolo ci mostreremo le proprietà più studiate dal mondo scientifico e vi racconteremo dove trovarlo e come consumarlo.

Kiwano: calorie e proprietà nutrizionali

In Italia non sono ancora stati svolti studi specifici su questo frutto di origini africane; tuttavia possiamo comprendere meglio le sue proprietà nutrizionali sfruttando gli studi americani e i dati da loro raccolti.

Questo piccolo frutto è molto ricco di acqua ed estremamente povero di calorie. 100 g di frutto, infatti, apportano meno di 50 kcal e il suo apporto di carboidrati è discreto: si presenta quindi come un perfetto spuntino, adatto anche a regimi nutrizionali ipocalorici e finalizzati al dimagrimento.

La costituente maggiore del kiwano è l’acqua (poco meno di 90 g di acqua per 100 g di frutto): ci aspettiamo pertanto che sia un frutto molto dissetante. Dal punto di vista dei micronutrienti (minerali e vitamine) appare moderatamente ricco di vitamine: nonostante la concentrazione di alcune vitamine non sia nota, l’unica presenza apprezzabile è quella della vitamina C (100 g di kiwano contengono circa il 5% del fabbisogno giornaliero di un uomo adulto).

Il kiwano appare tuttavia molto ricco di alcuni minerali e in particolare di ferro e magnesio. Per quanto riguarda il ferro è indicata una quantità di ferro pari a 1.13 mg per 100 g di frutto, che corrisponde a più dell’11% del fabbisogno giornaliero dell’uomo o della donna non fertile e al 6% del fabbisogno giornaliero di una donna in età fertile. Il magnesio è ancor più rappresentato: 40 mg per 100 g di frutto, considerato un fabbisogno giornaliero di 240 mg (poco meno del 20%).

Sottolineiamo anche che il kiwano appare povero di sodio, adatto pertanto anche a chi, per ragioni mediche, necessita di seguire diete iposodiche. In una review [1] dove sono analizzate le proprietà di questo frutto si sottolinea infine l’elevato contenuto in beta-carotene del kiwano, che risulta così una delle principali fonti di questo nutriente per i cittadini africani e la presenza nei semi di buone quantità di acido oleico e linoleico. Nella tabella seguente sono schematizzati i valori nutrizionali di questo frutto, come riportato dalla banca dati USDA.

Valori nutrizionali per 100g di kiwano:
Acqua 88.97 g
Energia 44 kcal
Proteine 1.78 g
Lipidi 1.26 g
Carboidrati 7.56 g
Calcio 13 mg
Ferro 1.13 mg
Magnesio 40 mg
Fosforo 37 mg
Potassio 123 mg
Sodio 2 mg
Zinco 0.48 mg
Rame 0.02 mg
Manganese 0.039 mg
Vitamina C 5.3 mg
Tiamina 0.025 mg
Riboflavina 0.015 mg
Niacina 0.565 mg
Folati totali 3 ug
Vitamina A, RAE 7 ug
(fonte USDA)

Kiwano: i benefici per la salute

Il kiwano è noto da noto da tempo per i suoi benefici per la salute umana: a questo frutto e al suo estratto vengono infatti riconosciute proprietà antimicrobiche, antivirali, antiossidanti e ottimi effetti sulla salute metabolica. Approfondiamo insieme i benefici del kiwano più studiati.

✓ Proprietà antiossidante

Il frutto del kiwano contiene numerosi polifenoli ad azione antiossidante. Tale molecole risultano concentrate nella polpa e in misura maggiore nella buccia e nei semi. L’elevata concentrazione di queste molecole ha permesso anche la creazione di packaging alimentari rivestiti con l’estratto degli antiossidanti del kiwano. Questo packaging alimentare risulta in grado di rallentare l’ossidazione degli alimenti, come le mele fresche tagliate o gli alimenti grassi. [2].

✓ Azione ipoglicemizzante

In uno studio eseguito sui topi è stato dimostrato che la somministrazione orale di kiwano ha prodotto una riduzione significativa dei livelli di glucosio ematico negli animali con iperglicemia, mentre non è stato ottenuto alcun effetto significativo nei topi con valori di glicemia nella norma. Nonostante siano sicuramente necessari ulteriori approfondimenti, il consumo di kiwano potrebbe essere utile in caso di iperglicemia e diabete mellito di tipo 2 [3].

✓ Azione antivirale e antimicrobica

Il kiwano è conosciuto per essere un frutto resistente a diversi patogeni. In alcuni studi, geni della pianta resistente a determinati virus sono stati trapiantati in altre piante, che hanno quindi manifestato la stessa resistenza al virus [4]. Gli estratti del kiwano sono stati utilizzati anche nell’uomo, dove ha mostrato attività antivirale, antileucemica e antimicrobica nei confronti del batterio Salmonella gallinarum.

✓ Disturbi gastrointestinali

Tra le proprietà del kiwano sembrano esserci anche effetti benefici sull’apparato gastrointestinale. In particolare, l’estratto della polpa di kiwano ha mostrato di prevenire la formazione di ulcere [1].

Kiwano: come si mangia, come sceglierlo e come conservarlo

Esistono due tipologie di kiwano: un frutto immaturo, aspro e con un elevato contenuto di nutrienti tossici e una frutto non aspro, che è quello prevalentemente coltivato. Tale frutto, quando giovane, è di colore verde: per poterlo mangiare dovremo attendere la maturazione del frutto: ce ne accorgeremo quando diventerà di colore arancione brillante.

Il kiwano su tutta la superficie del frutto mostra delle piccole spine e al suo interno, invece, la polpa rimane verde e dalla consistenza mucillaginosa. Il gusto del kiwano è abbastanza delicato e leggermente dolce, con un sapore simile a un mix tra la banana e l’ananas, specialmente quando il frutto è maturo.

Se vi state chiedendo come sbucciare il frutto del kiwano, vi informiamo che non è necessario sbucciarlo: sarà sufficiente tagliare il frutto in due, seguendo il lato lungo e raccogliere la polpa con un cucchiaino.

Ma quindi come si mangia il kiwano? Come tutti i frutti potete assaporarlo crudo e gustarvi il frutto per uno spuntino. Potrete anche aggiungere la polpa raccolta con il cucchiaino a delle ricche insalate o utilizzarlo per creare delle salse che accompagnino delle preparazioni di carne. O, ancora, potete provare ad usarlo per preparare estratti dal sapore tropicale, magari unito al frutto della passione, all’ananas o altri frutti esotici.

Questo frutto non è semplicissimo da trovare: in Italia sono diffusi pochi mercati che propongono anche queste tipologie di frutta tropicale. Molto più semplice acquistarlo online, grazie alla presenza di diversi fornitori. Se dovesse capitarvi di scorgerlo nelle bancarelle di qualche fruttivendolo fermatevi subito ad acquistarlo, lo potrete provare e sarete così in grado di decidere se ordinarlo successivamente!

Controindicazioni del Kiwano

Per quanto riguarda le controindicazioni del kiwano attualmente non sembrano esserci. Infatti non sono conosciute particolari interazioni con altri farmaci. Inoltre, come abbiamo già detto essendo povero di sale e un frutto ipocalorico ben si adatta a tutti i regimi alimentari.

Non si possono escludere reazioni avverse al frutto: se siete soggetti allergici fate attenzione la prima volta che lo consumate e in caso di effetti indesiderati consultate il vostro medico di fiducia.

Dott.ssa Stefania Cocolo

Biologa nutrizionista laureata in Biotecnologie molecolari e bioinformatica presso l’Università degli studi di Milano. Ha conseguito la specializzazione in Biotecnologie industriali e ambientali presso l’Università degli studi di Milano.

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