Tisana al tarassaco, drenante e depurativa: benefici, ricetta e 5 varianti

La tisana di tarassaco è un decotto che fa bene al fegato e favorisce la diuresi, ma non solo. Ecco le sue proprietà e come prepararla a casa.

La tisana di tarassaco è una bevanda a base di tarassaco (chiamato anche dente di leone o soffione) dalle proprietà depurative e diuretiche. Nei paragrafi seguenti, descriveremo i benefici associati all pianta e ai suoi estratti, soffermandoci sugli effetti documentati a livello scientifico. In seguito, vedremo come preparare la tisana e le sue varianti con altre erbe medicinali.

Tisana al tarassaco

Benefici della tisana di tarassaco

Le proprietà del tarassaco sono imputabili ai suoi componenti bioattivi, che comprendono acidi fenolici, polisaccaridi e flavonoidi. Questi si distribuiscono lungo il corpo della pianta e, soprattutto, nelle radici, nelle foglie e nei fiori. Sono proprio queste parti della pianta ad essere maggiormente utilizzate nella preparazione di tisane o altri prodotti erboristici.

Le moderne indagini scientifiche hanno confermato diverse applicazioni tradizionali del tarassaco, come quelle a supporto della salute del fegato o delle funzionalità digestive. Ecco, di seguito, qualche approfondimento in merito.

✓ Attività diuretica e nefroprotettiva

L’attività diuretica del tarassaco è stata documentata da tempo con un esperimento in vivo [1], sebbene sia stata osservata anche piu di recente mediante uno studio clinico [2]. La somministrazione dell’estratto fogliare, negli individui sani osservati, ha espletato effetti sulla frequenza urinaria, che ha mostrato un incremento. Studi ulteriori sugli estratti di tarassaco hanno evidenziato effetti positivi anche sulla prevenzione delle patologie renali, come l’urolitiasi (calcoli renali) [3].

✓ Attività antiossidante

Interessanti anche gli effetti antiossidanti, suggeriti per alcuni componenti bioattivi della pianta. Osservazioni in vitro, nello specifico, evidenziano tale attività per diversi polifenoli e polisaccaridi caratterizzanti la pianta [4,5]. Non mancano, seppur piu datati, studi in vivo a supporto di tale proprietà.

✓ Attività epatoprotettiva

Le evidenze sull’attività epatoprotettiva del tarassaco sono molteplici. Alcune osservazioni su modelli animali, in particolare, suggeriscono che gli estratti delle foglie possano prevenire il danno epatico derivante da specifiche sostanze (come l’acetaminofene, o paracetamolo) [6]. Altri studi sostengono che gli estratti delle foglie possano rendersi utili nel trattamento e nella prevenzione della steatosi epatica non alcolica [7]. Un’indagine ulteriore suggerisce, infine, che l’estratto acquoso della radice di tarassaco possa proteggere il fegato dal danno ossidativo indotto dall’alcol [8].

✓ Attività antimicrobica

Secondo alcuni studi, il tarassaco presenta interessanti proprietà antimicrobiche e, soprattutto, antibatteriche. Gli estratti di radice, nello specifico, hanno mostrato tale attività sulle specie Staphylococcus aureus e Bacillus cereus, mentre le osservazioni sugli estratti fogliari hanno evidenziato effetti antibatterici su Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e, nuovamente, su Staphylococcus aureus [9].

La tisana al tarassaco svolge principalmente un’attività di depurazione del corpo grazie al suo effetto diuretico e protettivo su fegato e reni. Ha inoltre proprietà antiossidante e antimicrobica.
Leggi il nostro approfondimento sulle proprietà e le controindicazioni del tarassaco

Come fare la tisana di tarassaco

Proponiamo, adesso, una semplice ricetta per fare la tisana di tarassaco in casa. Bastano due ingredienti: dell’acqua naturale (circa 300 ml per una sola dose) e foglie/fiori essiccati di tarassaco (due cucchiaini sono sufficienti per la quantità indicata di acqua). Il primo passaggio consiste nel portare l’acqua in ebollizione, quindi si spegne il fuoco e si aggiunge il materiale vegetale. Il tutto viene lasciato in infusione per circa 10 minuti. Trascorso questo tempo, è possibile filtrare e consumare la tisana.

Oltre alle foglie e ai fiori, è possibile preparare una tisana anche con le radici essiccate della pianta, che si adattano alla preparazione di un decotto. In questo caso le radici vengono bollite in acqua per 5-6 minuti, quindi si spegne il fuoco e si lascia il tutto in infusione per altri 10 minuti circa. Una volta filtrato, il liquido può essere consumato.

Quando bere la tisana di tarassaco

A scopo depurativo (ad esempio nei cambi di stagione) è consigliabile bere la tisana preparata con le radici di tarassaco al mattino, a stomaco vuoto, per 15-20 giorni consecutivi. Bere la tisana dopo i pasti, invece, è il modo migliore per apprezzarne gli effetti sulla digestione. Nulla vieta, comunque, di consumare il rimedio anche lontano dai pasti e più volte (2 o 3) in un solo giorno, beneficiando delle sue proprietà depurative e diuretiche. Data la sua proprietà diuretica, invece, potrebbe essere sconsigliata alla sera, per evitare risvegli notturni.

In generale, previo consulto medico, è possibile consumare il tarassaco con una certa continuità e per periodi medio-lunghi (uno o due mesi), sfruttandone le potenzialità antiossidanti, epatoprotettive e nefroprotettive.

Tisana di tarassaco: 5 varianti da provare

Con l’aggiunta di altre erbe medicinali, è possibile potenziare i benefici della tisana di tarassaco o correggere il suo sapore, che risulta piuttosto amaro. Ecco alcune ricette alternative.

1 Tarassaco, curcuma e carciofo

Questa tisana offre un’interessante effetto detox. Il tarassaco e il carciofo agiscono in sinergia sull’eliminazione delle scorie, svolgendo un’azione diuretica, coleretica e colagoga (promuove la sintesi e l’escrezione di bile). La curcuma completa la “formula” con uno spiccato potere antiossidante e antinfiammatorio.

La tisana si prepara a partire da foglie essiccate di carciofo e curcuma, e dalla radice essiccata di tarassaco (per 300 ml di acqua sono sufficienti un cucchiaino per ciascun rimedio). Il materiale vegetale viene fatto bollire in acqua per 2 o 3 minuti, quindi lasciato in infusione per altri 10 minuti circa. A questo punto si può filtrare e bere.

2 Tarassaco, ortica e betulla

Il rimedio proposto vanta un effetto drenante sui liquidi in eccesso, oltre che funzioni depurative e digestive. Nel complesso, la tisana aiuta a combattere il senso di gonfiore e a ripristinare il benessere.

È possibile porre in infusione la radice di tarassaco essiccata (un cucchiaino) e le foglie essiccate di betulla e ortica (un cucchiaino per entrambe) in 300 ml di acqua bollente, per poi attendere 10 minuti. Una volta filtrata, la tisana può essere consumata.

3 Tarassaco e cardo mariano

Il cardo mariano svolge un’azione protettiva e rigenerante sul fegato, contribuendo, in sinergia col tarassaco, alla salute e alla funzionalità di questo organo.

Per preparare la tisana, bastano un cucchiaino di cardo mariano e un cucchiaino di tarassaco taglio tisana per ogni tazza di acqua (circa 250/300 ml). Come prima cosa si porta a bollore l’acqua, quindi si spegne il fuoco e si versano gli ingredienti. Trascorsi 10/12 minuti di infusione, è possibile filtrare e consumare la tisana.

4 Tarassaco, uva ursina e malva

Passiamo a un accostamento ulteriore, senza dubbio benefico per le vie urinarie. L’uva ursina, nello specifico, è nota per i suoi effetti antibatterici e diuretici, contrastando, in sinergia col tarassaco, le infezioni di questo tratto corporeo. La malva, in aggiunta, agisce con le sue proprietà lenitive, attenuando l’irritazione locale.

Le parti essiccate delle piante (foglie di malva e uva ursina, e radici di tarassaco) vengono lasciate in infusione in acqua bollente, per 10 minuti, e poi filtrate. La preparazione della tisana richiede 3 cucchiaini del materiale vegetale misto (potete farvelo preparare in erboristeria) e circa 300 ml di acqua.

5 Tarassaco, boldo e bardana

La tisana ottenuta da queste piante offre supporto per le funzionalità epatiche e digestive, favorendo anche il drenaggio dei liquidi in eccesso e la depurazione dell’organismo.

Per la preparazione è necessario portare a bollore circa 250/300 ml di acqua, lasciar bollire per 2 o 3 minuti un cucchiaino di radici di tarassaco e spegnere il fuoco. A questo punto si pongono in infusione per altri 10 minuti le foglie essiccate di boldo e bardana (un cucchiaino cadauno). Trascorso questo tempo è possibile filtrare e consumare la bevanda.

Come raccogliere e conservare il tarassaco per fare tisane

Chi ha il pollice verde può ricavare un buon infuso di tarassaco dalle piantine coltivate nel proprio giardino. I mesi primaverili, prima della fioritura, rappresentano il periodo ideale per raccogliere il tarassaco, e in particolare le sue foglie. Per prelevare le radici, che occorre rimuovere dal terreno e pulire accuratamente, è preferibile attendere l’autunno, che definisce una fase di particolare ricchezza fitoterapica. Le foglie vengono raccolte a mano, così come le radici, che dovranno restare integre.

Per essiccare il tarassaco, è possibile disporne le parti su un panno pulito, in un luogo fresco e asciutto. Una volta essiccate, foglie e radici si conservano in sacchetti di carta o barattoli di vetro, lontano dalle fonti di umidità.

Bibliografia

  • [1] The action of Taraxacum officinale extracts on the body weight and diuresis of laboratory animals – PubMed (nih.gov)
  • [2] The diuretic effect in human subjects of an extract of Taraxacum officinale folium over a single day – PubMed (nih.gov)
  • [3] Inhibitory effects of taraxasterol and aqueous extract of Taraxacum officinale on calcium oxalate crystallization: in vitro study – PMC (nih.gov)
  • [4] Physicochemical, Structural, and Biological Properties of Polysaccharides from Dandelion – PMC (nih.gov)
  • [5] Flavonoid Preparations from Taraxacum officinale L. Fruits-A Phytochemical, Antioxidant and Hemostasis Studies – PubMed (nih.gov)
  • [6] Antioxidant properties of Taraxacum officinale leaf extract are involved in the protective effect against hepatoxicity induced by acetaminophen in mice – PubMed (nih.gov)
  • [7] Taraxacum official (dandelion) leaf extract alleviates high-fat diet-induced nonalcoholic fatty liver – PubMed (nih.gov)
  • [8] In vitro and in vivo hepatoprotective effects of the aqueous extract from Taraxacum officinale (dandelion) root against alcohol-induced oxidative stress – PubMed (nih.gov)
  • [9] (PDF) A comprehensive review of the benefits of Taraxacum officinale on human health (researchgate.net)

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

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