Nattochinasi, un enzima che favorisce la salute cardiovascolare: proprietà e controindicazioni

La nattokinasi è un enzima derivato dal natto e offre diversi benefici per la salute cardiovascolare. Vediamo cos’è, a cosa serve, le proprietà e le controindicazioni.

La nattochinasi è un enzima proteolitico derivato dal Natto, un alimento tradizionale giapponese a base di soia. È ritenuta un potente anticoagulante naturale e, negli anni, ha attirato l’attenzione dei ricercatori per le sue proprietà benefiche sulla salute cardiovascolare. In questo articolo, esploreremo le proprietà della nattochinasi, come funziona nel corpo umano e i benefici dell’assunzione di integratori. Inoltre, analizzeremo anche le precauzioni da adottare nell’utilizzo di questo integratore e le controindicazioni da tenere in considerazione prima di acquistarlo.

Integratore di nattochinasi

Che cos’è la nattochinasi e a cosa serve

La nattokinasi (o nattokinase) è un enzima proteolitico prodotto a partire del Natto, un alimento a base di semi di soia fermentati con il batterio Bacillus subtilis e consumato come alimento tradizionale nei paesi asiatici da più di 2000 anni. Esso viene preparato lasciando fermentare i fagioli di soia per circa 24 ore, fino a quando la consistenza diventa gelatinosa e l’odore caratteristico. Durante il processo di fermentazione, il batterio produce l’enzima nattochinasi, che viene poi estratto dal natto e utilizzato come integratore alimentare. Si ritiene che il consumo regolare di natto contribuisca in modo significativo alla longevità della popolazione giapponese [1].

L’enzima nattochinasi è stato scoperto negli anni ’80 dal dottor Hiroyuki Sumi dell’Università di Chicago e, da allora, sono stati condotti numerosi studi su questo enzima, che ha la caratteristica di possedere molteplici effetti farmacologici utili alla salute cardiovascolare nel suo complesso. In particolare, si tratta di una sostanza con effetti antitrombotici, antipertensivi, anticoagulanti, anti-aterosclerotici e neuroprotettivi.

Si tratta di un prodotto naturale che può essere somministrato per via orale ed ha un profilo di sicurezza comprovato. Per tali caratteristiche, ad oggi la nattochinasi viene venduta anche sotto forma di integratori alimentari reperibili facilmente in farmacia o parafarmacia.

Le proprietà della nattokinasi

L’assunzione di nattochinasi può apportare diversi benefici per la salute, specialmente per quella cardiovascolare, ma non solo. Come abbiamo visto sopra, infatti, questo enzima agisce come un potente anticoagulante, antipertensivo e antiaggregante, riducendo il rischio di eventi cardiovascolari acuti. Inoltre, può anche contribuire alla salute cerebrale. Vediamo di seguito tutti i benefici della nattochinasi ad oggi più studiati, sebbene, nel complesso, siano necessarie maggiori ricerche in vivo [1].

✓ Effetti fibrinolitici e antitrombotici

L’enzima nattokinasi è stato oggetto di numerosi studi per le sue proprietà benefiche sulla salute cardiovascolare. L’azione principale è quella antitrombotica e fibrinolitica, vale a dire che è in grado di rompere la fibrina, una proteina che partecipa alla formazione dei coaguli di sangue. Nel corpo umano, lo “scioglimento” dei coaguli è svolto principalmente dalla plasmina, tuttavia diverse ricerche hanno evidenziato che la nattochinasi può avere circa 4 volte più efficacia nel dissolvere i trombi rispetto alla plasmina. Pertanto, grazie al suo potente effetto antitrombotico, l’enzima aiuta a prevenire la formazione di coaguli di sangue e a sciogliere quelli già presenti nel corpo, contribuendo a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari acuti e trombosi [1].

✓ Effetti antiaterosclerotici

L’aterosclerosi è una condizione che può provocare l’ispessimento e l’indurimento delle pareti dei vasi sanguigni arteriosi e la formazione di placche, aumentando il rischio cardiovascolare. Si ritiene che l’aterosclerosi sia la causa principale di malattie cardiache e ictus. In tale contesto si inserisce la nattochinasi, che, grazie alle sue proprietà anti-aterosclerotiche, contribuisce a prevenire questo fenomeno.

Sebbene i meccanismi siano ancora da chiarire completamente, sembra che questa proprietà sia dovuta alla sinergia degli effetti antitrombotici, anticoagulanti e ipolipemizzanti. Inoltre, questo enzima è in grado di inibire l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) nelle arterie, che può contribuire a provocare la formazione delle placche ateroscolerotiche [1].

✓ Benefici sul colesterolo

La nattokinasi ha mostrato effetti benefici anche sul profilo lipidico, ed in particolar modo sulle lipoproteine a bassa densità (LDL), comunemente note come colesterolo “cattivo”. Alcuni studi hanno infatti evidenziato che l’assunzione di integratori di nattokinasi può aiutare a ridurre i livelli di LDL nel sangue, riducendo così il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Inoltre, il consumo di natto (e quindi di nattochinasi) è stato associato ad una riduzione del colesterolo totale e dei trigliceridi nel sangue mentre, di contro, ha portato ad un aumento del colesterolo HDL (“buono”) [5,6,7].

✓ Proprietà anticoagulanti

Una delle principali proprietà della nattochinasi è proprio quella anticoagulante e antiaggregante. Come abbiamo anticipato sopra, infatti, questo enzima proteolitico agisce come un potente anticoagulante naturale, aiutando a prevenire la formazione dei coaguli di sangue e riducendo il rischio di eventi cardiovascolari acuti. Secondo alcune ricerche, ciò è possibile grazie alla capacità della nattokinase di ridurre i livelli di fibrinogeno, un fattore chiave nella coagulazione del sangue. Inoltre, mostra un’eccellente azione antiaggregante inibendo la formazione di trombossano dalle piastrine attivate dal collagene. Nel complesso, tali effetti sembrano essere sovrapponibili a quelli prodotti dall’aspirina [8,9].

✓ Effetti sulla pressione arteriosa

La nattochinasi sembra offrire vantaggi anche alle persone ipertese in quanto contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa. In particolare, i suoi effetti interessano sia la pressione sistolica che quella diastolica (rispettivamente pressione massima e minima). Sebbene non sia ancora del tutto chiaro il meccanismo d’azione, da alcune ricerche sembra che la nattochinasi svolga un’azione inibitoria nel confronti dell’angiotensina (ACE), un enzima chiave responsabile della produzione di un ormone peptidico ipertensivo, l’angiotensina II, nel sistema renina-angiotensina. Inoltre, potrebbe abbassare la pressione anche grazie ai suoi effetti anticoagulanti, migliorando la fluidità del sangue [10,11].

✓ Effetto neuroprotettivo

Oltre agli evidenti benefici per la salute cardiovascolare, l’enzima nattochinasi ha dimostrato avere proprietà benefiche anche per la salute cerebrale, specialmente nella prevenzione di malattie degenerative come l’Alzheimer. Queste provocano la degenerazione cronica dei tessuti, e la principale causa sembra essere la deposizione extracellulare di β-amiloide. Diversi studi in vivo e in vitro hanno dimostrato che l’effetto neuroprotettivo della nattochinasi era proprio associato all’inibizione della deposizione di β-amiloide, alla promozione della proteolisi e agli effetti antinfiammatori e antiossidanti, tutti fattori che contribuiscono al corretto mantenimento della salute cerebrale [12,4].

✓ Effetti sulla salute oculare

È interessante notare che la nattochinasi ha mostrato benefici anche in campo oftalmologico. In particolare, la sua integrazione sembra sortire effetti positivi nella neovascolarizzazione della retina, contribuendo a prevenire disturbi degenerativi della vista, malattia proliferativa vitreoretinica e retinopatia. Inoltre, grazie ai suoi effetti antiossidanti, può offrire una protezione contro lo stress ossidativo e l’infiammazione retinica [13,14].

Come utilizzare gli integratori di nattokinasi

Attualmente, gli estratti di nattokinasi sono ampiamente utilizzati come integratore alimentare per contribuire alla salute cardiovascolare, fluidificare il sangue, prevenire la formazione di coaguli e migliorare la circolazione sanguigna. Inoltre, come abbiamo visto, gli studi indicano che può anche migliorare e aiutare a prevenire altre malattie come l’ipertensione, l’ictus, il morbo di Alzheimer e l’aterosclerosi [15].

Un modo per integrare naturalmente questo enzima è quello di introdurre regolarmente il natto nella propria dieta, tuttavia, al di fuori del Giappone questo alimento non è particolarmente utilizzato, pertanto è possibile optare per l’utilizzo di specifici integratori alimentari, reperibili in forma di capsule, compresse o in polvere.

La dose consigliata di nattochinasi varia a seconda del prodotto e della condizione personale. I dosaggi riportati negli integratori sono identificati attraverso la sigla “FU“, ovvero “unità fibrinolitiche” e 100 mg di principio attivo corrispondono a 2000 FU [16]. Generalmente, per trarre beneficio dalla nattochinasi viene consigliata un’assunzione giornaliera compresa tra le 2.000 e le 4.000 unità fibrinolitiche (FU), da assumere prima del pasto. In ogni caso è sempre bene seguire le indicazioni riportate sulla confezione o fornite dal medico curante.

Ricordiamo che è importante conservare gli integratori in un luogo fresco e asciutto e non superare mai la dose consigliata dal produttore. In caso di dubbi o domande sull’utilizzo è sempre meglio consultare il medico.

Nattochinasi: controindicazioni e interazioni

In generale, la nattochinasi è ritenuta piuttosto sicura, si è rivelata non mutagena e non clastogenica e non sono stati osservati effetti avversi negli studi di tossicità, tuttavia, l’uso di integratori di nattokinasi può avere alcune controindicazioni [17]. Come abbiamo visto in precedenza, agisce come un potente anticoagulante naturale e può interagire con alcuni farmaci o potenziarne gli effetti. Pertanto, le persone che assumono farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici (come ad esempio warfarin, aspirina o eparina) devono evitare l’assunzione di integratori di nattochinasi senza il consenso del medico. Inoltre, le persone che soffrono di problemi di coagulazione del sangue, emofilia o altre malattie emorragiche non dovrebbero assumere integratori di nattochinasi, a meno che non siano consigliati dal medico curante.

Altre controindicazioni della nattokinasi includono la gravidanza e l’allattamento. Non ci sono ancora dati sufficienti sulla salute delle donne in gravidanza o durante l’allattamento, quindi è raccomandabile evitarne l’assunzione. Allo stesso modo, anche chi soffre di problematiche alla tiroide dovrebbe consultare il medico prima dell’uso. Infine, alcune persone possono essere allergiche al natto. In caso di reazioni allergiche come rash cutanei, prurito o difficoltà respiratorie dopo aver assunto gli integratori di nattochinasi, è opportuno interrompere immediatamente l’assunzione.

In ogni caso, ricordiamo che è sempre importante consultare un medico prima dell’utilizzo degli integratori, per valutare eventuali controindicazioni specifiche e garantire una corretta gestione dei rischi.

Dove comprare integratori di nattochinasi

Gli integratori di nattokinasi sono disponibili nelle erboristerie, nelle parafarmacia o nei negozi di alimenti naturali e integratori alimentari, nonché online. In commercio si presentano principalmente sotto forma di compresse, capsule o, talvolta, anche in polvere. È consigliabile acquistare integratori con una data di scadenza lontana e tenuti al riparo dalla luce solare o da fonti di calore, così da assicurarsi di comprare un prodotto integro e ben conservato.

Inoltre, è bene assicurarsi che l’integratore contenga la quantità corretta di nattochinasi in modo tale da ottenere i benefici per la salute visti sopra. Tale quantitativo corrisponde ad almeno 2000 FU. Non è raro trovare in commercio integratori contenenti nattochinasi insieme ad altri enzimi proteolitici, tra cui bromelina o papaina.

Bibliografia

  • [1] Dietary soy and natto intake and cardiovascular disease mortality in Japanese adults: the Takayama study – PubMed (nih.gov)
  • [2] Nattokinase: A Promising Alternative in Prevention and Treatment of Cardiovascular Diseases – PubMed (nih.gov)
  • [3] In vivo evaluation method of the effect of nattokinase on carrageenan-induced tail thrombosis in a rat model – PubMed (nih.gov)
  • [4] Recent Advances in Nattokinase-Enriched Fermented Soybean Foods: A Review – (mdpi.com)
  • [5] The antithrombotic and fibrinolytic effect of natto in hypercholesterolemia rats – PubMed (nih.gov)
  • [6] STUDY ON THE ANTIOXIDATIVE ACTIVITY AND EFFECTS ON EXPERIMENTAL HYPERLIPIDEMIA OF NATTO EXTRACT – (pesquisa.bvsalud.org)
  • [7] A clinical study on the effect of nattokinase on carotid artery atherosclerosis and hyperlipidaemia – PubMed (nih.gov)
  • [8] Nattokinase improves blood flow by inhibiting platelet aggregation and thrombus formation – PubMed (nih.gov)
  • [9] Nattokinase reduces brain infarction, fibrinogen and activated partial thromboplastin time against cerebral ischemia-reperfusion injury – (jfda-online.com)
  • [10] Anti-hypertensive substances in fermented soybean, natto – PubMed (nih.gov)
  • [11] Effects of nattokinase on blood pressure: a randomized, controlled trial – PubMed (nih.gov)
  • [12] Mechanisms of Nattokinase in protection of cerebral ischemia – PubMed (nih.gov)
  • [13] Nattokinase Attenuates Retinal Neovascularization Via Modulation of Nrf2/HO-1 and Glial Activation – Investigative Ophthalmology & Visual Science (iovs.arvojournals.org)
  • [14] Posterior Vitreous Detachment Induced by Nattokinase (Subtilisin NAT): A Novel Enzyme for Pharmacologic Vitreolysis – Investigative Ophthalmology & Visual Science (iovs.arvojournals.org)
  • [15] Nattokinase: An Oral Antithrombotic Agent for the Prevention of Cardiovascular Disease – (mdpi.com)
  • [16] Nattokinase – (drugs.com)
  • [17] Toxicological assessment of nattokinase derived from Bacillus subtilis var. natto – PubMed (nih.gov)

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