Miglio, ricostituente e benefico per l’intestino: ecco proprietà, benefici e controindicazioni

Privo di glutine e altamente digeribile, il miglio è un cereale dalle proprietà energizzanti ed è ricco di acido silicico, il quale rinforza pelle e capelli.

Il miglio è un cereale antico appartenente alla famiglia delle Graminacee, il cui nome botanico è Panicum miliaceum. La pianta del miglio può arrivare fino ad un metro e mezzo di altezza e produce questi piccoli semini lisci, che costituiscono appunto la parte edibile.

Miglio in chicchi dentro una scodella

Il miglio veniva molto consumato nell’Antica Roma, soprattutto nel Medioevo, periodo in cui il miglio veniva mangiato al posto della carne. Oggi in Occidente è poco diffuso per uso umano, e viene soprattutto usato come mangime per uccelli.

Invece viene largamente utilizzato in Africa e in Asia, soprattutto in India, dove si pensa sia nato questo cereale. Il miglio che si trova in commercio è quello decorticato, ossia privato della cuticola esterna, e questo lo rende meno ricco di fibre ma più veloce da cuocere. Le proprietà nutritive del miglio sono però davvero tante, motivo per cui dovremmo cominciare a rivalutarlo come parte integrante della nostra alimentazione. Scopriamole insieme.

Miglio: calorie e valori nutrizionali

Il miglio presenta una quota abbondante di carboidrati, che giustifica anche le sue calorie, 378 per 100 grammi (valore che, comunque, è in linea con altri cereali). Oltre ai carboidrati il miglio contiene anche da una buona parte di proteine, circa l’11%, ad alto valore biologico, ossia che presentano amminoacidi che non possono essere sintetizzati dal nostro organismo.

Le proteine del miglio, in termini qualitativi, sono superiori rispetto a quelle di altri cereali, con altissima presenza di aminoacidi solforati (cistina, metionina); inoltre le proteine contenute nel miglio sono facilmente assimilabili. Inoltre, il buon contenuto in fibre del miglio è utile per aumentare il senso di sazietà e per stimolare il transito intestinale, prevenendo la stipsi.

Per quanto riguarda il contenuto in micronutrienti, il miglio è un cereale ricco di minerali, soprattutto fosforo, potassio e magnesio e di vitamine del gruppo B in particolare la tiamina, la niacina e i folati.

Una delle sostanze caratterizzanti il miglio è l’acido silicico, una sostanza in grado di rinforzare le unghie e i capelli in quanto ne irrobustisce la struttura, inoltre migliora la salute della pelle perché stimola anche la produzione di collagene. Ricordiamo inoltre che il miglio decorticato non contiene glutine.

Valori nutrizionali per 100g di miglio decorticato:
Acqua 8,67 gr
kcal 378
Proteine 11 gr
Grassi 4 gr
Fibre 8,5 gr
Carboidrati 72,8 gr
Calcio 8 mg
Magnesio 114 mg
Potassio 195 mg
Fosforo 285 mg
Ferro 3 mg
Vitamina B1 0,421 mg (30,1% RDA)
Vitamina B2 0,29 mg (18,1% RDA)
Vitamina B3 4,72 mg (26,2% RDA)
Vitamina B5 0,848 mg (14,1% RDA)
Vitamina B6 0,384 mg (19,2% RDA)
Folati 85 µg (42,5% RDA)
Indice glicemico 70
Colesterolo 0 g

A cosa fa bene il miglio? I benefici per la salute

La ricchezza nutrienti come fibre, vitamine e acido silicico, conferisce al miglio proprietà antistress, benefici per la salute cardiovascolare e per la bellezza di pelle e capelli. Inoltre può essere consumato dai diabetici e da chi soffre di intolleranza al glutine. Approfondiamo ora in dettaglio tutti gli effetti benefici del miglio.

✓ Ricostituente e antistress

Grazie alle sue proprietà nutrizionali, e soprattutto all’abbondante presenza di vitamine del gruppo B e alla ricchezza di minerali, il miglio è un alimento ricostituente ed energizzante; è pertanto consigliato in caso di astenia e in convalescenza. Da sempre, inoltre, è considerato una sorta di antistress naturale. Per questo motivo, il consumo di miglio è consigliato anche per gli studenti o per chi fa un lavoro “mentalmente” stancante, in quanto il fosforo contenuto nel miglio aiuta anche la memoria.

✓ Antiossidante

Il miglio è ricco di sostanze dal potere antiossidante quali composti fenolici e acido ferulico in grado di contrastare l’effetto dannoso dei radicali liberi. Oltre all’effetto antiossidante, le catechine presenti nel miglio svolgono anche un’azione chelante nei confronti dei metalli pesanti, contribuendo alla loro eliminazione dal corpo.

In merito al potere antiossidante del miglio, è interessante notare che sembrano essere le varietà scure a contenere più antiossidanti.

✓ Alleato dell’apparato gastrointestinale

Grazie all’elevata digeribilità, il miglio è indicato per tutte quelle categorie di persone che hanno bisogno di alimenti facilmente digeribili come anziani, donne in dolce attesa e bambini, ma anche a chi soffre di cattiva digestione o non vuole appesantirsi. La farina di miglio può essere utilizzata per preparare creme e pappe, anche nella fase dello svezzamento. Svolge un’azione “anti-acido” ed è dunque utile anche per quanti soffrono di acidità di stomaco.

✓ Riduce il colesterolo

La fibra presente nel miglio (specialmente le fibre solubili), insieme alla presenza di niacina, è in grado di contribuire alla riduzione dei livelli di colesterolo cattivo nel sangue aumentando di conseguenza quelli di colesterolo buono. Risulta quindi un alimento utile in caso di colesterolo alto.

✓ Rinforza unghie e capelli

Il miglio è considerato da sempre un alimento utile alla bellezza di capelli, ciglia, pelle e unghie. A rendere possibile tale effetto è l’acido silicico, una sostanza in grado di stimolare la produzione di collagene, apportando benefici alla pelle, e di cheratina, rinforzando la struttura dei capelli. Questi effetti sono dimostrati da uno studio condotto qualche anno fa, in cui la somministrazione di acido ortosilicico ha comportato un miglioramento della resistenza e dell’elasticità della pelle e un aumento dello spessore dei capelli.

Risulta quindi un valido rimedio per ridare vigore ai capelli sfruttati e fragili, oltre che alle unghie deboli. In generale, quindi, il miglio sembra essere un alimento molto utile per la salute degli annessi cutanei.

✓ Previene i calcoli biliari

Grazie alla presenza di fibre insolubili, il consumo regolare di miglio sarebbe in grado di prevenire la formazione di calcoli biliari. Questo avviene perché la fibra, accelerando il transito intestinale, riduce la secrezione di bile. Le fibre insolubili sono abbondanti nei cereali integrali, nei legumi e nella frutta secca.

✓ Favorisce il buonumore

Il miglio è ricco di triptofano, un amminoacido essenziale indispensabile per la produzione di serotonina, l’ormone che promuove il buonumore. Un consumo regolare di miglio, potrebbe quindi esercitare un’efficace azione antistress.

✓ Utile in caso di diabete

Il miglio è un cereale facilmente digeribile e può essere consumato anche da chi ha il diabete. Inoltre sono emersi benefici nel consumo del miglio sui valori di glicemia. Nello specifico, sembra che l’assunzione di miglio potrebbe avere effetti positivi sul controllo glicemico e migliorare i marcatori di rischio cardiovascolare.

Quanto miglio mangiare?

Partiamo subito col dire che una porzione media di miglio equivale a circa 80 gr, misura che fornisce circa 300 Kcal. In base a ciò, è possibile consumare il miglio anche tutti i giorni, a pranzo o a cena, in sostituzione di altri cereali. Ricordiamo, tuttavia, che una dieta sana è basata anche sulla varietà di alimenti che portiamo a tavola. Pertanto è sicuramente consigliabile inserire il miglio nella dieta (anche 3, 4 o 5 volte a settimana), alternato però ad altri cereali o pseudocereali come riso, quinoa, grano saraceno o farro.

Il miglio contiene glutine?

Il miglio decorticato è adatto all’alimentazione dei celiaci o di coloro che sono intolleranti al glutine in quanto è privo di glutine. Esso può quindi essere usato al posto della pasta, così come la sua farina per preparare dolci. Proprio perché priva di glutine, la farina di miglio non è però adatta a preparare pizze o grandi lievitati.

Miglio: come utilizzarlo e consumarlo

Il miglio ha un sapore piuttosto delicato e ciò lo rende adatto ad essere usato nelle ricette dolci o salate. In ogni caso, è bene risciacquarlo accuratamente per evitare il retrogusto amaro che può comparire dopo la cottura.

Il miglio può essere cucinato come primo piatto sia caldo che freddo. Per la preparazione non è necessario l’ammollo, ma è opportuno lavare accuratamente il cereale sotto acqua corrente, in modo da eliminare le impurità. Successivamente possiamo procedere con la cottura, che va effettuata in acqua per un tempo di circa 20 minuti.

Una volta cotto, si può utilizzare in numerose ricette, in sostituzione o in aggiunta ad altri cereali. Ad esempio, è possibile utilizzarlo in sostituzione del riso nelle insalate estive, oppure in sostituzione del cous cous da unire a verdure e aromi. Possiamo poi sperimentare il risotto preparato con il miglio o, ancora, per la preparazione di buonissime polpette! I modi per usarlo in cucina sono davvero tanti, se volete provare qualche preparazione a base di questo cereale, vi invitiamo a leggere le nostre ricette con il miglio facili e leggere.

Miglio e derivati: quali si trovano in commercio

Come abbiamo detto, il miglio in chicchi che troviamo in commercio è prevalentemente decorticato, tuttavia esistono altre forme con cui possiamo assumere miglio. Innanzitutto ricordiamo la farina di miglio con la quale possiamo preparare prodotti da forno, torte o biscotti, anche in abbinamento alla classica farina di grano. Potete trovare tante altre informazioni sull’uso della farina di miglio nel nostro approfondimento: Farina di miglio: proprietà e come usarla in cucina.

Dal miglio si ricava anche una bevanda leggera e dal sapore neutro e delicato, chiamato latte di miglio. Si tratta di una bevanda che racchiude i benefici del cereale e risulta facile da digerire, ideale per chi ha problemi di stomaco. Infine, non possiamo dimenticare i fiocchi di miglio o il miglio soffiato che possono essere consumati per la colazione.

Integratori al miglio: a cosa servono

Oltre alle forme appena viste sopra, in commercio esistono anche gli integratori a base di estratti di miglio, utilizzati principalmente per favorire il benessere e la crescita di unghie e capelli. Generalmente vengono consigliati nei cambi di stagione oppure nei periodi in cui i capelli e le unghie tendono ad essere più fragili. Tali integratori sono facilmente reperibili in farmacia o in erboristeria e vanno assunti dopo consiglio medico, specialmente se si fa uso di farmaci. Inoltre, è sempre bene seguire le le modalità d’uso riportate sulla confezione.

Miglio: controindicazioni e potenziali effetti negativi

Il consumo di miglio non presenta particolari controindicazioni, tranne per chi soffre di intolleranza o allergia individuale. Sono possibili anche effetti gozzigeni a seguito di un consumo eccessivo di miglio, prertanto, chi soffre di problemi tiroidei dovrebbe consumare il miglio con una certa moderazione, avendo cura di alternarlo ad altri cereali (farro, orzo, ecc). Inoltre, contiene discrete quantità di nichel, da tenere in considerazione in caso di allergia al nichel.

Curiosità
Nel 1374 il miglio salvò Venezia. Durante l’assedio da parte di Genova, infatti, pare che Venezia si sia salvata proprio grazie alle grosse quantità di miglio che conservava nei propri magazzini.

Conoscevate già tutte queste proprietà del miglio? Come lo preparate solitamente? Raccontateci le vostre esperienze nei commenti!

Dott.ssa Barbara Ziparo

Biologa nutrizionista, laureata con 110 e lode in Scienze della Nutrizione Umana, iscritta all’albo dei biologi.

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24 commenti

  1. Soffro di colite e reflusso…mio marito ha il colesterolo alto..il miglio ho letto che va bene x questi problemi…ma come lo posso cucinare…?se ha altri consigli da darmi riguardo ai cibi giusti la ringrazio

  2. Buonasera, ho letto che il miglio ha dei benefici per la fragilita capillare e ho comprato le compresse per vedere se mi possono aiutare a migliorare il problema.
    Essendo stata però operata cinque anni orsono per un tumore al colon( k sigma) ho paura che mi potrebbe causare qualche controindicazione, ad es, infiammazione o problemi del genere,.Le chiedo pertanto se mi può dare delucidazioni in merito al fine di tranquillizzarmi. Grazie e attendo una sua risposta per iniziare la cura.

  3. Salve io soffro di intestino irritabile e devo dire che da quando faccio colazione con il miglio soffiato ho risolto il problema perché mi ha regolarizzato l’intestino. Lo consiglio vivamente perché a mio avviso è ottimo.

  4. Buongiorno ho comprato oggi le compresse di miglio della Matt per i capelli ma ho letto che fa bene anche come ricostituente. Che ne pensa lei è buono o me ne consiglia altri tipi?

  5. Mi piacerebbe sapere, come usare il miglio per curare l’intestino, si puo’ prendere a colazione cotto magari con uno yogurt ?
    grazie Nicoletta

    1. Utilizzarlo al mattino cotto mi sembra un’ottima idea. Il miglio si sposa benissimo alla preparazione di porridge utilizzando sia il latte (se non dovesse crearle problemi) sia una bevanda vegetale. Altre ricette in cui può essere utilizzato sono le polpette: polpette di verdure e miglio oppure polpette di miglio e verdure.
      Ovviamente se l’obiettivo è quello di curare l’intestino il consiglio principale però è quello di rivolgersi a un professionista perché l’inserimento del miglio potrebbe non essere sufficiente.

  6. Da noi, in Russia il miglio si cuoce durante una decina di minuti nella acqua salata (il fuoco moderato). Dopo si lava il miglio con l’acqua fresca, si mete ancora una volta il miglio al fuoco, questa volta debole, con latte e si lascia a cuocere dolcemente durante 15–20 minuti. Alla fine, si aggiunge un po di burro.

  7. Esperienza personale col miglio. Amavo correre ma, a 57 anni ho dovuto smettere per una condropatia rotulea su tutti e due le ginocchia. Due anni di soffferenze, migliaia di euro spesi in riabilitazioni e acidi ialuronici vari. Dopo due anni di cure, non riuscivo a mettere i calzini alla mattina e dovevo lanciarli cercando di prendere l’alluce per poterli infilare. Una mia amica naturopata dal Brasile mi disse di avere la cura necessaria: 40 grammi di miglio crudo macinato ogni giorno. Dopo 15 giorni notai che riuscivo a mettere i calzini, dopo un mese ero tornato a fare meditazione con le ginocchia incrociate, dopo un anno sono ritornato a correre. Continuo da 5 anni a prendere il miglio tutte le mattine e anche molti miei amici in palestra hanno risolto problemi di cartilagini in questo modo. Non corro più, i tendini non si curano col miglio , purtroppo! In fondo la natura ci stupisce, gli uccellini mangano miglio e il loro scheletro è fatto di cartilagine!

    1. Macinava lei stesso il miglio la mattina? O secondo lei può andare bene la farina di miglio venduta gia pronta? Inoltre ha utilizzato quello dorato o bruno?

    2. Salve, anch’io soffro di questa patologia, potrei sapere come assumeva il miglio? in pasticche o lo mangiava cosi?

  8. Buonasera…io uso il miglio soffiato per brodi di verdura, yogourt e altre minestre. Volevo sapere se fa bene come il miglio lessato…Grazie

    1. Buonasera, il miglio soffiato conserva le sue caratteristiche benefiche. Si accerti che il prodotto che utilizza non presenti zuccheri aggiunti, ma che sia costituito da miglio al 100%.

    1. Gentile Natalino, se preferisce, può consumare anche il miglio crudo. In questo caso, le consiglio di tritarlo e di aggiungervi anche semi oleosi, frutta secca a piacere e yogurt magro per una colazione sana e molto nutriente.

      1. Tanto vale prendere quello soffiato no? Io lo alterno al mattino nello yogurt tra crusca di grano,o crusca D’Avena, o farro soffiato integrale, e fiocchi d’avena. Sempre tutto biologico ovviamente parlando di integrale. Il miglio decorticato in minestra lo mangio a pranzo come primo e unico piatto, condito con pomodoro, o formaggio, oppure a fine cottura del cappuccio rosso tagliato alla julienne, si sposa in tantissimi modi come primo, da variare alla pasta di grano integrale.

    1. Gentile Bruno, in effetti il miglio è davvero un super cereale: grazie alle sue numerose proprietà, alla ricchezza di vitamine, minerali e fibre, apporta tanti benefici a diversi comparti dell’organismo ed è indicato praticamente a tutti, salvo intolleranze o allergie specifiche. Per questi motivi, si consiglia di inserirlo almeno una volta a settimana nella propria dieta, in sostituzione ad esempio della più comune pasta.

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