Antiacidi naturali: quali sono i migliori e perché aiutano contro l’acidità dopo i pasti

In caso di bruciore e acidità di stomaco, esistono alcuni cibi e piante che possono fare da veri e propri antiacidi naturali e aiutare ad alleviare i sintomi.

Tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella nostra vita una condizione descritta come “acidità di stomaco”: con questo termine ci si riferisce a un fastidio localizzato nel primo tratto del sistema digerente e caratterizzato da un retrogusto acido che risale dallo stomaco, fino alla gola. Si accompagna spesso a bruciore in sede retrosternale, e talvolta anche a nausea o vomito.

Antiacidi naturali migliori per il bruciore

Il bruciore di stomaco, altro termine con cui possiamo identificare il fastidio appena descritto, può essere un evento sporadico, legato a un pasto sbagliato (troppo abbondante, troppo ricco di grassi…) o molto più frequente, quando associato per esempio ad altre condizioni come la gastrite, l’ernia iatale, l’ipocloridria etc.

Le spiacevoli sensazioni che proviamo sono dovute alla presenza nell’esofago di parte della secrezione gastrica: essa è caratterizzata da un pH molto acido, che infiamma la mucosa degli altri organi. Quando questo fastidio si presenta con regolarità diviene fondamentale poter usufruire di rimedi per l’acidità di stomaco: in assenza di questi, infatti, anche il sonno e più genericamente il benessere potrebbe risentirne. Ricordiamo che, in questi casi, è sempre fondamentale rivolgersi innanzitutto al proprio medico.

Caratteristiche di un antiacido

Come rimedio antiacido per lo stomaco intendiamo una qualsiasi sostanza in grado di migliorare la sensazione spiacevole avvertita dal paziente a livello dell’esofago o della gola. Non tutte le sostanze hanno il medesimo funzionamento: in generale, in medicina si considera antiacido per lo stomaco una sostanza in grado di neutralizzare il pH acido dello stomaco, ma esistono anche delle molecole con differenti meccanismi di azione e che possono essere considerate, volgarmente parlando, anti-acidità. Alcune di queste molecole, per esempio, agiscono formando uno strato protettivo sulla mucosa gastro-esofagea, altre permettono di velocizzare lo svuotamento dello stomaco, impedendo il reflusso.

Quando la situazione non è particolarmente grave è possibile ricorrere ad antiacidi naturali e al cambiamento di alcune abitudini, tra cui anticipare l’orario della cena, dormire con il capo leggermente sollevato e inserire nella propria dieta alimenti anti acidità. Vediamo, quindi, quali sono i migliori antiacidi naturali.

10 antiacidi naturali contro l’acidità di stomaco

Davanti alla pletora di antiacidi per reflusso e bruciore, vogliamo indicarvi alcuni rimedi naturali particolarmente efficaci e che possono essere di aiuto con il bruciore di stomaco. Ricordiamo che prima di assumere qualsiasi rimedio è opportuno chiedere il parere del proprio medico curante.

1 Liquirizia

Diversi studi dimostrano l’efficacia della liquirizia (estratto o deglicerizzata) nella dispepsia. Essa è infatti conosciuta per aumentare la quantità di muco, lo strato che protegge le cellule che rivestono il sistema gastrodigerente. La liquirizia possiede, inoltre, proprietà antiulcera e antimicrobiche nei confronti dell’H. Pylori, agente eziologico di molte gastriti, che si collegano frequentemente al bruciore di stomaco. Essa può venire assunta sotto forma di tisana o come preparati erboristici, facilmente reperibili in commercio [5]. Da evitare in caso di ipertensione.

2 Fibre solubili

L’assunzione della fibra solubile ha molti benefici, tra cui quella di esercitare un ruolo protettivo in caso di reflusso gastroesofageo. L’utilizzo di queste fibre sono infatti associate a una minor produzione di acido cloridrico da parte dello stomaco (utile, quindi, in caso di iperacidità). Tra le fibre solubili più facilmente reperibili troviamo il glucomannano, lo psillio o la gomma di guar parzialmente idrolizzata. Sono disponibili sia in polvere sia sotto forma di integratori alimentari. Si suggerisce di assumerli diluiti in poca acqua 15-20 minuti prima dei pasti principali [2].

3 Miele

Il miele esercita una potente azione antinfiammatoria, che permette di migliorare i sintomi del reflusso e dell’esofagite da reflusso. Inoltre svolge un’attività antibatterica, che si rivela utile in quanto molto spesso il bruciore di stomaco è associato all’H. Pylori, a sua volta attore principale in molte gastriti. Vi suggeriamo di scegliere un prodotto di qualità, scegliendo miele italiano e possibilmente biologico, della varietà che preferite (es. millefiori, acacia, castagno). Potete utilizzare 1 cucchiaino di miele disciolto in acqua con un po’ di limone, o per dolcificare delle tisane, più volte al giorno [3].

4 Malva

Le mucillagini presenti nella malva permettono di creare una “pellicola” che protegge le pareti dello stomaco e dell’esofago dagli acidi gastrici. Questa pellicola si ottiene quando le mucillagini vengono a contatto con l’acqua. Vi suggeriamo di assumere la malva attraverso delle tisane: fatevi preparare il prodotto dal vostro erborista di fiducia; utilizzate poi le le foglie di malva (1 cucchiaio raso) per preparare un infuso, lasciandole per 10 minuti in una tazza di acqua bollente. Da assumere 3 volte al giorno.

5 Camomilla

La camomilla possiede attività antinfiammatorie e lenitive. Contiene inoltre azulene, una molecola che permette di ripristinare velocemente l’integrità delle membrane. Anche in questo caso vi suggeriamo di acquistare i fiori essiccati nella vostra erboristeria di fiducia e preparare delle tisane a base di camomilla. Lasciate in infusione 1 cucchiaio di fiori in una tazza di acqua per circa 5 minuti e bevete prima dei pasti.

6 Bicarbonato di sodio

Anche il bicarbonato di sodio, facilmente disponibile e poco costoso, è considerato un antiacido naturale. Esso agisce neutralizzando l’acidità dovuta ai succhi gastrici poiché ha un effetto alcalinizzante. È indicato assumerlo dopo i pasti, facendo sciogliere 1 cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere di acqua. Nel caso di bambini è fondamentale confrontarsi prima con il pediatra e nel caso dell’adulto è importante consultare il medico se vi sono altre terapie concomitanti.

7 Aceto di mele

L’aceto di mele biologico e non filtrato è consigliato in caso di reflusso nella misura di 1-2 cucchiai disciolti in poca acqua, da assumere 30 minuti prima dei pasti principali. Questa raccomandazione è valida soprattutto in chi soffre di ipocloridria (quindi con pH dello stomaco troppo poco acido), perché permette di aumentare l’acidità e quindi migliorare il transito del bolo nello stomaco, velocizzando lo svuotamento gastrico. Lo stesso trattamento è, per esempio, suggerito nel paziente con morbo di Parkinson, che frequentemente riporta sintomi gastrointestinali [1].

8 Zenzero

Lo zenzero è un ottimo digestivo naturale e può essere utilizzato, appunto, per migliorare i sintomi della cattiva digestione che spesso si associano al bruciore di stomaco, come la nausea. Inoltre esistono in commercio degli integratori a base di zenzero indicati in caso di reflusso [4]. Lo zenzero può essere utilizzato fresco per preparare delle tisane, da consumare dopo i pasti, oppure è possibile utilizzare i prodotti fitoterapici presenti in commercio. Se volete sapere come preparare una tisana allo zenzero, vi invitiamo a leggere: Tisana allo zenzero: tutti i benefici e 5 ricette speciali.

9 Altea

La radice di altea ha un funzionamento similare a quello della già citata malva: le mucillagini hanno un’attività emolliente e proteggono le pareti del tratto gastrointestinale. Si consiglia di lasciare macerare un cucchiaio di radici di altea in una tazza di acqua per una notte e fare bollire poi il composto il giorno seguente. In alternativa è possibile fare un decotto lasciando bollire per 10 minuti le radici, quindi filtrare e bere a tiepido. Da consumare al termine di ogni pasto.

10 Olio extravergine di oliva

L’olio extravergine di oliva, consumato a crudo durante i pasti principali, può essere un aiuto per prevenire l’acidità di stomaco. Possiede infatti grandi proprietà antinfiammatorie, utili in caso di infiammazione della mucosa esofagea e inoltre stimola la produzione di bile da parte del fegato, così da migliorare la digestione. Vi suggeriamo di utilizzare olio di oliva extravergine di provenienza italiana, estratto a freddo e di assumerne 1 cucchiaio a crudo al termine o all’inizio dei pasti principali.

Dott.ssa Stefania Cocolo

Biologa nutrizionista laureata in Biotecnologie molecolari e bioinformatica presso l’Università degli studi di Milano. Ha conseguito la specializzazione in Biotecnologie industriali e ambientali presso l’Università degli studi di Milano.

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