L’uva fa ingrassare o aiuta a mantenere la linea?

Delizioso frutto estivo ed autunnale, l’uva, a causa del suo sapore dolce e della sua consistenza succosa, ci fa subito immaginare che non sia l’ideale per chi voglia mantenere una buona forma fisica. Vediamo se è così.

Rossa, bianca o nera, l’uva conquista proprio tutti. In Italia sono la Puglia, la Sicilia e la Basilicata le regioni in cui viene coltivato più estesamente questo frutto.

Grappolo di uva nera in un vigneto

Giunge sulle nostre tavole in estate per raggiungere la sua massima diffusione in autunno e regalarci ancora per un po’ i sapori e l’allegria della stagione calda. Le sue proprietà sono innumerevoli, ma è opinione diffusa che faccia ingrassare. Vediamo di fare chiarezza in proposito.

L’uva fa ingrassare o dimagrire?

Siamo erroneamente convinti che uva e dimagrimento non vadano d’accordo, ma al contrario l’uva aiuta a dimagrire per vari motivi. Innanzitutto è ricca di vitamine e sali minerali e ha proprietà benefiche per l’apparato cardio-vascolare e quello gastro-intestinale.

La buccia dell’uva rossa, infatti, contiene numerosi polifenoli (fra cui il resveratrolo), cioè molecole antiossidanti ed antinfiammatorie che proteggono le nostre cellule dai danni ossidativi.

Si tratta di un frutto poco calorico dal momento che 100 g di uva apportano circa 65 kcal ed ha anche un buon contenuto di fibre che aiutano il nostro intestino a trovare la regolarità. Essendo costituita dal 70 all’80% circa da acqua, l’uva ha un notevole potere idratante, oltre che diuretico.

Mangiare uva, infatti, aiuterà anche chi segue una dieta ipocalorica a contenere la fame acquistando subito un senso di pienezza e migliorerà l’idratazione dei tessuti. Il resveratrolo contenuto nell’uva le conferisce oltre che proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie, anche la capacità di indurre la perdita di peso e di ridurre i livelli ematici di grassi.

Con il suo effetto drenante, inoltre, aiuta a contrastare la ritenzione idrica e quindi ad eliminare i liquidi in eccesso. Consumarla regolarmente quindi, può essere utile in un programma di dimagrimento, sempre associato a regolare attività fisica e alimentazione sana e bilanciata.

Grazie alle vitamine A, B1, B2, B6 e C e ai minerali quali ferro, magnesio, potassio e zinco l’uva ben si presta anche ad essere inserita nella dieta degli sportivi o di chi pratica attività fisica con l’intento di tenersi in forma o perdere qualche chilo di troppo. Gli zuccheri in essa contenuti apportano inoltre energia immediatamente disponibile. L’uva è infatti utilizzata anche per la produzione dello zucchero d’uva, una miscela di monosaccaridi (per la maggior parte fruttosio e glucosio) usata come dolcificante.

Grazie alla sua composizione nutrizionale, se mangiata in modo corretto l’uva non fa ingrassare, anzi, può essere d’aiuto per dimagrire.

Quanta uva mangiare per mantenere la linea?

Per poter beneficiare degli effetti dimagranti dell’uva non dobbiamo mangiarne quantità esagerate. Un piccolo grappolo da 100 g circa soddisferà infatti il fabbisogno di un fine pasto o di una colazione, accompagnati in questo caso da fiocchi d’avena e yogurt bianco magro, oppure, per chi preferisce una colazione salata, pane integrale e qualche fetta di bresaola.

È possibile quindi mangiare un piccolo grappolo d’uva anche tutti i giorni quando sarà di stagione, facendo però attenzione a non consumare nella stessa giornata altri frutti molto zuccherini, come i fichi o i cachi. Come per tutti gli alimenti, eccedere nelle quantità è controindicato, sia perché in grosse dosi non aiuterà di certo la perdita di peso, sia perché può avere effetti dannosi, in particolare per chi soffra di iperglicemia.

Inoltre, con il suo effetto lassativo potrebbe causare conseguenze spiacevoli, come crampi e gonfiore addominali, accumulo di gas intestinale, diarrea. Chiunque abbia problemi di colite, infatti, dovrà limitare (non eliminare!) il consumo di uva. Vediamo ora quali sono i momenti migliori della giornata per mangiare uva e trarne il massimo dei benefici.

Quali sono i momenti migliori della giornata per mangiare uva

A fine pasto va bene mangiare l’uva nel caso in cui si tratti di un pasto per lo più proteico e non già di per sé ricco di carboidrati. In generale, il momento migliore per mangiare l’uva, oltre che a colazione, è durante gli spuntini di metà mattina o metà pomeriggio, per ricaricarci di energia quando il pasto è lontano ma abbiamo ancora tanti impegni da affrontare.

Se però mangiare uva alla sera, prima di andare a letto, è un modo per mangiare qualcosa di dolce in sostituzione di un dolcetto o del classico cioccolatino, allora via libera anche a questa abitudine, la nostra linea ne trarrà un sicuro beneficio. Anche in questo caso la parola d’ordine è non esagerare!

Dott.ssa Azzurra De Luca

Biologa nutrizionista con un dottorato di ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari. Negli ultimi anni ha lavorato negli Stati Uniti presso la Stanford University nel campo della biochimica e della biologia molecolare.

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