Dieta e anticoagulanti, l’importanza della vitamina K: cosa mangiare e cosa evitare

In questo articolo vogliamo illustrare che cosa sono gli anticoagulanti e quali attenzioni andrebbero poste nella propria dieta da parte di chi assume questi farmaci.

Gli anticoagulanti orali sono farmaci che hanno lo scopo di fluidificare il sangue ed evitare la formazione di trombi, masse solide che ostruiscono vasi sanguigni arteriosi o venosi. Vengono tipicamente utilizzati da Pazienti che hanno avuto eventi cosiddetti trombotici, come infarti o ictus, che avvengono quando un’arteria nella quale passa il sangue si ostruisce per colpa di un “trombo”, con la conseguenza che i tessuti che dovrebbe irrorare restano senza ossigeno e soffrono. Questi farmaci possiedono un utilizzo abbastanza diffuso e sono oggi disponibili anche i cosiddetti NAO, sigla che significa “nuovi anticoagulanti orali”, ossia molecole farmacologiche di recente creazione. [1]

Dieta per anticoagulanti orali

Oltre agli anticoagulanti, esistono a livello farmacologico anche i cosiddetti antiaggreganti piastrinici, utilizzati anch’essi in condizioni patologiche cardiovascolari. Questi ultimi agiscono sull’aggregazione delle piastrine, mentre i primi sulla cascata coagulativa.

I diversi tipi di anticoagulanti

Esistono differenti tipologie di anticoagulanti, in particolare ricordiamo i cumarinici, i nuovi anticoagulanti orali e l’eparina. Vediamo brevemente le caratteristiche di ognuno.

✓ Anticoagulanti cumarinici

Il primo anticoagulante ad essere utilizzato si chiama warfarin (farmaco anticoagulante cumarinico) ed è un antagonista della vitamina k. Esso trova utilizzo in campo medico da circa settant’anni. La sua azione contrasta quella della vitamina k, che interviene nel processo di coagulazione del sangue, e quindi rallenta in un certo modo il processo della coagulazione sanguigna. Spesso si utilizza per indicare il suo utilizzo la sigla TAO, che significa “terapia anticoagulante orale”.

✓ Nuovi anticoagulanti orali

I nuovi anticoagulanti orali (NAO) sono detti anche DOAC, sigla che significa “anticoagulanti orali diretti”. Essi agiscono all’interno della cosiddetta cascata coagulativa, che rappresenta l’insieme delle tappe che avvengono nel processo di coagulazione del sangue e che coinvolge diversi “Fattori“, indicati con numeri romani. Tra questi ultimi, sono coinvolti nell’azione dei NAO soprattutto il Fattore II e il Fattore X.

✓ Eparina

Ricordiamo in questa breve disamina anche l’eparina, un farmaco che si somministra in via iniettiva e che agisce catalizzando l’attività inibitoria di una sostanza chiamata “antitrombina“, portando all’inattivazione di alcuni fattori della coagulazione. [2]

Le modalità di prescrizione di farmaci anticoagulanti ed antiaggreganti si basa su protocolli clinici precisi che i Medici mettono in atto al fine di selezionare il farmaco più adeguato alla singola situazione, valutando sia la patologia da trattare che le condizioni generali del Paziente e le eventuali altre malattie concomitanti.

L’importanza della dieta durante una terapia con anticoagulanti

In caso di assunzione di antagonisti della vitamina k è necessario avere alcune attenzioni dietologiche. Questi farmaci sono il warfarin e l’acenocumarolo. In caso di loro assunzione va prestata attenzione a cibi che contengono molta vitamina k, in particolare broccoli, lattuga e verdure a foglia verde in generale. Tali alimenti potrebbero infatti interferire con il funzionamento del farmaco alterandone la concentrazione nel sangue.

Quali sono gli alimenti da evitare o ridurre

Durante una terapia anticoagulante orale (TAO) con antagonisti della vitamina k non vi è un divieto assoluto di consumare specifici cibi, tuttavia diventa fondamentale impostare abitudini alimentari che non interferiscano con il funzionamento del farmaco. È importante quindi non eccedere con gli alimenti che contengono molta vitamina k (come riportato nella tabella sottostante), ma la precauzione più importante è data sempre dal dover evitare attentamente variazioni brusche e improvvise nella propria dieta.

Poiché durante una TAO la concentrazione del farmaco nel sangue deve mantenersi stabile entro un determinato intervallo terapeutico, misurato da un esame del sangue chiamato PT/INR, è importante mantenere abitudini alimentari abbastanza regolari.

Non è vietato in senso assoluto assumere alimenti contenenti vitamina k, ma è pericoloso toglierne o introdurne grandi quantità in modo discontinuo. Per fare un esempio pratico, non è un problema se un Paziente che assume TAO mantiene un dosaggio terapeutico corretto del farmaco mangiando insalata verde ogni giorno, ma questa persona non dovrà interrompere improvvisamente quest’abitudine alimentare perché altrimenti la concentrazione del farmaco nel sangue potrebbe variare anche con alterazioni pericolose.

Queste attenzioni, invece, non valgono specificamente per i cosiddetti NAO. È comunque chiaro che l’attenzione per una dieta bilanciata e salutare è sempre importante per il sostegno dello stato di salute, ancor più in Pazienti con patologie cardiovascolari in prevenzione secondaria, per cercare di ridurre la possibilità di insorgenza di nuovi problemi o aggravamenti. [3]

Tra gli alimenti che possono interferire con gli anticoagulanti troviamo anche il succo di mirtillo e quello di pompelmo, ma non solo. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere: Farmaci, alimenti e integratori alimentari: guida alle possibili interazioni.
Durante la terapia anticoagulante non vi è un divieto assoluto di introdurre determinati cibi, quello che è importante è evitare di togliere o introdurre improvvisamente grandi quantità di alimenti contenenti vitamina K.

Alimenti consigliati: cosa mangiare durante una terapia anticoagulante

Tutti i Pazienti che assumono TAO (ed anche NAO) hanno iniziato questa terapia per problemi medici di vario tipo a livello cardiovascolare. Di conseguenza, la dieta corretta è quella che aiuta la salute cardiovascolare. Essa è rappresentata da uno stile mediterraneo, con presenza quotidiana di verdura e frutta nelle giuste quantità, cereali integrali e verdure, secondi leggeri in modo alternato tra loro (pesce, carne bianca, uova, latticini), olio EVO, frutta secca a guscio e semi oleosi, con un consumo ridotto di carne rossa. Sono sconsigliabili alimenti ricchi di zuccheri e grassi saturi, salumi e carni lavorate, dolciumi in generale e fast-food, e va prestata attenzione al consumo di alcolici. [4]

Studi scientifici di importantissima rilevanza mostrano come la dieta mediterranea risulti benefica per il cuore e la salute cardiovascolare, riducendo il rischio di ictus, inoltre riduce il livello di infiammazione, aiuta a gestire il diabete come prevenzione secondaria, aiuta a controllare il peso e sostiene la salute del cervello.

Anche nel caso di predisposizione di una dieta in caso di assunzione di TAO o di NAO e di patologie cardiache concomitanti, è consigliabile rivolgersi ad un Medico esperto in nutrizione, evitando i consigli di professionisti non qualificati o il ricorso a soluzioni fai-da-te delle quali non si conoscono esattamente i fondamenti.

Chi assume anticoagulanti può mangiare il cioccolato?

Il cioccolato è un alimento che contiene alcuni composti che potrebbero interagire con una TAO, in particolare vitamina k e flavonoidi. Questo non rende il cioccolato tassativamente vietato in chi assume TAO, ma certamente lo inserisce tra gli alimenti a cui prestare attenzione. È sempre consigliabile discutere qualsiasi dubbio con il proprio Medico di riferimento in modo da evitare errori potenzialmente dannosi.

Tabella del contenuto di vitamina K negli alimenti

Abbiamo detto sopra che una dieta compatibile con l’uso di anticoagulanti antagonisti della vitamina K dovrà avere un apporto controllato di questa vitamina, pertanto è importante conoscere dove si trova. Per una visione completa, riportiamo di seguito una tabella con il contenuto di vitamina K negli alimenti.

Verdure, alghe ed erbe aromatiche Frutta Carne e pesce Uova e latticini
Alto contenuto di vit k (> 100 mcg/100 gr) Alga wakame, basilico, broccolo, cavoletto di Bruxelles, cavolo, cavolo riccio, cicoria, cima di rapa, crescione, coriandolo, erba cipollina, lattuga, origano, prezzemolo, radicchio, rafano, rapa, rucola, salvia, spinacio, verza. Inoltre the verde e the nero.
Medio contenuto di vit K (30-100 mcg/100g) Alga spirulina, asparago, peperoncino, porro, sedano. Avocado, kiwi. Fegato.
Basso contenuto di vit K (< 30 mcg/100g) Aglio, barbabietola, cappero, carota, carciofo, cetriolo, fungo, cipolla, melanzana, pomodoro, ravanello, zucca, zucchina. Agrumi, ananas, albicocca, banana, ciliegia, mela, melone, mirtillo, pera, pesca, prugna, uva. Anatra, maiale, manzo, pollo, tacchino, quaglia, selvaggina, vitello. Crostacei, molluschi, pesce bianco e azzurro. Uovo, formaggi freschi e stagionati.

Integratori alimentari e anticoagulanti: a quali prestare attenzione

In caso di assunzione di TAO è necessario prestare attenzione anche all’assunzione di integratori a base di erbe. Essi infatti possiedono spesso concentrazioni significative dei loro componenti e alcune osservazioni indicano che tra il 17 ed il 27% dei Pazienti che assumono anticoagulanti orali assumono anche integratori di vario tipo.

A seconda del tipo di ingrediente contenuto nell’integratore alimentare, l’effetto del warfarin può aumentare oppure diminuire. Tale alterazione della concentrazione terapeutica del farmaco può rappresentare un pericolo per la salute e per il sistema cardiovascolare, quindi in caso di assunzione di TAO è sempre consigliabile chiedere consiglio al proprio Medico prima dell’assunzione di qualsiasi integratore vegetale.

Solo a titolo di esempio, alcuni integratori che sembrano interferire in modo potenzialmente significativo con gli anticoagulanti sono il ginkgo biloba, la curcumina, gli estratti di mirtillo, l’iperico, lo zenzero e gli estratti di the verde.

Non c’è un accordo precisamente condiviso sulla loro capacità di aumentare o di ridurre la presenza del farmaco nel sangue. Tuttavia, in un’ottica prudenziale è sempre bene evitare di assumere qualsiasi prodotto non sia assolutamente necessario. Inoltre si consiglia a tutti i Pazienti in terapia anticoagulante di chiedere conferma al proprio medico prima di assumere qualsiasi prodotto integrativo, anche naturale, per evitare possibili interazioni problematiche [5,6].

Dott.ssa Beatrice Andreoli

Medico chirurgo, laureata presso l’università di Verona. Ha conseguito il Master internazionale in Nutrizione e dietetica applicata presso l’università politecnica delle Marche (sede di Ancona) e il diploma triennale in Agopuntura energetica e tradizionale presso l'Associazione Italiana Agopuntura di Roma.

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