Xilitolo, il dolcificante che fa bene ai denti: cos’è, proprietà, come si usa e controindicazioni

Lo xilitolo è un dolcificante naturale non cariogeno dalle interessanti proprietà. Scopriamo cos’è, le sue caratteristiche e gli utilizzi.

Lo xilitolo, anche noto come “zucchero di betulla” o “zucchero del legno”, è un celebre sostituto dello zucchero comune e viene impiegato con successo in diverse produzioni alimentari, cosmetiche e farmaceutiche. Tra le sue qualità più note c’è quella di non provocare carie e ridurre la placca dentale. Nei paragrafi che seguono, descriveremo le caratteristiche, i valori nutrizionali e le proprietà di questa sostanza, soffermandoci anche sui possibili utilizzi e sulle eventuali controindicazioni.

Xilitolo in polvere sfuso

Cos’è lo xilitolo

Lo xilitolo appartiene al gruppo dei polioli (o polialcoli), come l’eritritolo, il mannitolo e il sorbitolo, e si trova naturalmente in diversi alimenti vegetali (ad esempio nelle fragole). Ricavato a partire dallo xilano, che si trova nel legno di betulla o nel guscio delle mandorle, lo xilitolo si usa come sostanza dolcificante. Questo zucchero è noto principalmente per i suoi effetti benefici sui denti poiché riduce la formazione di placca e di carie.

Esso si trova spesso in prodotti dolci non cariogeni (es.: chewing gum, caramelle, ecc.), negli alimenti per diabetici, ma anche in molti dentifrici e collutori, e in diversi prodotti farmaceutici (es.: sciroppi, integratori vitaminici, ecc.). Presente in etichetta come E967, il dolcificante xilitolo viene impiegato anche nella produzione di alcune bevande. Questa sostanza si presenta, visivamente, come una polvere bianca cristallina, mentre presenta un potere dolcificante sovrapponibile a quello del saccarosio (il comune zucchero).

Xilitolo: valori nutrizionali e calorie

Passiamo, dunque, ai valori nutrizionali e alle calorie dello xilitolo. Come si evince dalla tabella sottostante, la sostanza in questione si compone di polialcoli, mentre non apporta grassi, proteine e fibre. Allo stesso modo, non sono rilevabili minerali o vitamine. Per quanto concerne l’apporto calorico per 100 g di xilitolo, questo corrisponde a 240 kcal. A tal proposito, essendo l’energia fornita dal dolcificante disponibile soltanto in parte per il corpo, è stato stabilito un valore di 2,4 kcal per ciascun grammo di xilitolo, corrispondente a circa il 40% in meno rispetto allo zucchero tradizionale (saccarosio).

Valori nutrizionali per 100 gr di xilitolo:
Energia 240 kcal
Proteine 0 g
Carboidrati come polialcoli 100 g
Fibra 0 g
Grassi 0 g
(fonte Usda)

I vantaggi di usare xilitolo al posto dello zucchero

Lo xilitolo presenta alcuni interessanti benefici, pertanto utilizzarlo al posto dello zucchero porta alcuni vantaggi rilevanti. Vediamo quindi quali sono le proprietà degne di nota e riportate in letteratura [1,2,3,4,5,6,7].

✓ Salute dei denti

È noto che lo xilitolo fa bene ai denti e, come accennato nella parte introduttiva, è contenuto molto spesso nelle gomme da masticare e nei prodotti specifici per i denti. A livello produttivo, si tratta di una scelta mirata, dal momento che lo xilitolo risulta benefico per la salute dentale. In particolare, sembra che tale sostanza possa ridurre la formazione della placca e l’adesione batterica; inibire in modo diretto lo Streptococcus mutans, ovvero il batterio responsabile delle carie; inibire la demineralizzazione dello smalto dentale.

Volendo approfondire brevemente gli effetti antibatterici dello xilitolo, essi sono dovuti al fatto che i batteri orali che normalmente si nutrono degli zuccheri semplici presenti nel cibo (come saccarosio, glucosio), non sono in grado di usare lo xilitolo per le loro funzioni vitali. Pertanto, la sostituzione dello zucchero con lo xilitolo riduce il “cibo” disponibile per i batteri nocivi, che non trovano un nutrimento adatto e non possono moltiplicarsi. Sembra, inoltre, che l’azione dello xilitolo sia efficace solo sui batteri nocivi mentre non influisce sul microbiota naturale della bocca [8].

Masticare una gomma allo xilitolo o usare prodotti che lo contengono, quindi, può contribuire positivamente alla salute della bocca, anche se non può sostituirsi ad una corretta igiene orale.

✓ Microbiota intestinale

Un’altra interessante proprietà dello xilitolo è quella di favorire il benessere della flora batterica intestinale. Studi in vitro e su modelli animali suggeriscono che lo xilitolo possa svolgere, nell’intestino umano, una funzione prebiotica. Nello specifico, esso funge da fonte di carbonio ed energia per il microbiota intestinale, e porta alla formazione di acidi grassi a catena corta. Questi ultimi, a loro volta, forniscono energia all’organismo ospite e supportano l’omeostasi del sistema immunitario.

✓ Salute delle ossa

Gli effetti prebiotici dello xilitolo sembrano influenzare anche la solubilità e l’assorbimento di minerali come il calcio, impattando positivamente sulla salute delle ossa e dei denti. Sono necessari, tuttavia, studi rigorosi sull’uomo al fine di confermare tale osservazione.

✓ Gestione del peso corporeo

Sostituire lo zucchero con lo xilitolo potrebbe rivelarsi vantaggioso anche in termini di gestione del peso. Si tratta, a tal proposito, di un dolcificante meno calorico rispetto allo zucchero comune. Alcune evidenze suggeriscono, inoltre, che lo xilitolo possa agire in modo favorevole sullo stimolo della fame e sui tempi di svuotamento gastrico.

✓ Adattabilità alla patologia diabetica

Pur avendo un potere dolcificante simile al saccarosio, lo xilitolo presenta proprietà molecolari differenti, incidendo in maniera più blanda sui livelli di glucosio ematico e sulla risposta insulinica. Alcune osservazioni su modelli animali suggeriscono che lo xilitolo possa ridurre l’assorbimento intestinale del glucosio inibendo gli enzimi che digeriscono i carboidrati, rallentando lo svuotamento gastrico e incrementando il transito intestinale. In aggiunta, lo xilitolo sembra aumentare l’assorbimento muscolare del glucosio. Osservazioni sull’uomo e, in particolare, su pazienti diabetici, hanno mostrato un basso aumento della glicemia in seguito alla somministrazione orale di xilitolo. Volendo considerare l’indice glicemico, questo è pari 7 per lo xilitolo, mentre corrisponde a 70 per lo zucchero.

Quanto xilitolo mettere al posto dello zucchero?

Per sostituire lo zucchero con lo xilitolo, si può considerare un rapporto 1:1, tenendo conto anche del potere dolcificante molto simile: per una ricetta che prevede 100 g di zucchero, è possibile utilizzare 100 g di xilitolo. Lo stesso vale, ovviamente, per le quantità molto piccole da aggiungere, ad esempio, al tè o al caffè, che restano dunque le stesse. Ricordiamo, in ogni caso, che un apporto calorico minore non giustifica gli eccessi e i dolcificanti vanno sempre usati con moderazione.

Che gusto ha lo xilitolo

Lo xilitolo è dolce e, da questo punto di vista, simile allo zucchero. Utilizzato come ingrediente di vari prodotti alimentari, anche casalinghi, questo dolcificante non modifica e non influisce in modo particolare sul sapore finale delle preparazioni. Sebbene qualcuno vi attribuisca un gusto rinfrescante, lo xilitolo non presenta retrogusti particolari, come accade, ad esempio, per la stevia o l’aspartame.

Idee per usare lo xilitolo in cucina

Come usare lo xilitolo in cucina? La capacità dolcificante e l’assenza di particolari retrogusti rendono lo xilitolo un ingrediente versatile da poter applicare a diverse preparazioni. Esso viene dunque utilizzato per dolcificare bevande, centrifugati e yogurt, ma anche per la realizzazione di dolci fatti in casa, come torte, gelati, crostate e semifreddi.

Inibendo l’attività dei lieviti naturali, lo xilitolo non si presta, tuttavia, alla preparazione dei prodotti da forno che richiedono lievitazione.

Le modalità di utilizzo della polvere di xilitolo sono equiparabili a quelle dello zucchero comune, non richiedendo particolari accorgimenti. Laddove lo xilitolo venga acquistato in granuli è invece preferibile frullarlo, dal momento che potrebbe rivelarsi difficoltoso scioglierlo.

Chi ha il diabete può consumare lo xilitolo?

Soffermandoci, in precedenza, sui vantaggi di assumere xilitolo al posto dello zucchero, abbiamo considerato anche i possibili effetti sulla glicemia. Alla luce delle conoscenze attuali, lo xilitolo è, per i soggetti diabetici, una valida alternativa allo zucchero comune. È buona norma, in ogni caso, non eccedere nelle quantità, tenendo conto dei carichi glicemici.

Lo xilitolo fa male? Ha qualche controindicazione?

Passiamo, adesso, agli effetti avversi e alle possibili controindicazioni dello xilitolo. In linea di massima, questo dolcificante risulta ben tollerato anche ad alte dosi, pur non escludendo possibili effetti lassativi e gastrointestinali in generale. Dal momento che il metabolismo dei polialcoli sembra correlarsi alla maggiore presenza di acido ossalico nelle urine, lo xilitolo (come gli altri polialcoli) andrebbe assunto con parsimonia negli individui affetti da calcolosi renale [9]. Inoltre, in caso di colon irritabile è bene ridurre il consumo di questo zucchero poiché potrebbe provocare fermentazione e fastidio intestinale.

Usare lo xilitolo aiuta a dimagrire?

Rimarcandone l’apporto calorico moderato (rispetto allo zucchero) e tenendo conto degli effetti favorevoli sullo stimolo della fame e sui tempi di svuotamento gastrico, lo xilitolo può ben inserirsi nel contesto di un regime ipocalorico finalizzato al dimagrimento, purché utilizzato nelle giuste quantità. Ricordiamo, a tal proposito, che per dimagrire occorre un intervento generale sulla dieta, e che gli eccessi rischiano di intaccare le caratteristiche vincenti di questo prodotto.

Che differenza c’è tra Xilitolo ed Eritritolo?

Può essere utile, adesso, fare un confronto tra dolcificanti naturali, e considerare le analogie e le differenze tra xilitolo ed eritritolo, un altro noto componente dei polialcoli.

L’eritritolo, in primis, presenta un potere dolcificante inferiore a quello dello zucchero (pari al 70%), mentre lo xilitolo, come abbiamo visto poco fa, ne presenta la stessa capacità dolcificante. Lo xilitolo apporta 2,4 kcal per grammo, mentre l’eritritolo è privo di calorie, rendendosi ulteriormente adatto alla gestione del peso corporeo.

Entrambi i dolcificanti, tuttavia, sono adatti per la gestione della glicemia (xilitolo: IG pari a 7, eritritolo IG pari a 0) e sono utili in prevenzione della comparsa delle carie.

Pur trattandosi di un effetto collaterale associato a dosi elevate, lo xilitolo può avere un effetto lassativo. L’eritritolo, al contrario, non si associa a tale disturbo, sebbene non si escludano altri effetti gastrointestinali.

Per quanto riguarda le applicazioni in cucina, entrambi vantano l’assenza di retrogusto, rendendosi versatili e poco problematici ai fini del sapore. Lo xilitolo, tuttavia, risulta più facile da dosare, dal momento che non richiede modifiche rispetto alle dosi abituali di zucchero. Per una visione d’insieme, segue una tabella riportante le analogie e le differenze tra xilitolo ed eritritolo:

Xilitolo Eritritolo
Potere dolcificante: pari allo zucchero Potere dolcificante: il 70% dello zucchero
Valore energetico: 2,4 kcal per grammo Valore energetico: 0 kcal
Indice glicemico (IG): 7 Indice glicemico: 0
Non favorisce le carie Non favorisce le carie
Assenza di retrogusto Assenza di retrogusto
Versatile Versatile
Stesso dosaggio dello zucchero Dosaggio da aumentare rispetto allo zucchero
Lassativo a dosi elevate Non lassativo

Xilitolo negli alimenti: dove si trova?

Come accennato nella parte introduttiva, lo xilitolo si trova, in natura, all’interno dei tessuti vegetali. In particolare, esso è presente nel legno della betulla, ma anche all’interno dei gusci legnosi e di alcuni frutti, come i frutti rossi, le fragole e le prugne. Allo stesso modo, lo xilitolo è rinvenibile nel grano, nel mais, nell’avena, nella canna da zucchero e nei funghi. In parte, viene prodotto anche dal nostro corpo, contestualmente al metabolismo del glucosio.

Xilitolo: prezzi e dove comprarlo

Per acquistare lo xilitolo è preferibile rivolgersi, se possibile, ai grandi punti vendita di prodotti alimentari o ai supermercati particolarmente forniti. Nei centri urbani, lo si può reperire anche presso farmacie, parafarmacie ed erboristerie. In ogni caso, lo xilitolo si compra facilmente anche online, attraverso i comuni motori di ricerca. I prezzi dello xilitolo possono variare a seconda del marchio o della pezzatura scelta. Il costo di una confezione da 500 g oscilla, in media tra 8 e 12 €.

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

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