Aglio orsino, digeribile e delicato: ecco proprietà, come si usa e controindicazioni

L’aglio orsino, conosciuto anche come aglio selvatico, è una pianta spontanea commestibile dal sapore più delicato rispetto all’aglio tradizionale. Vediamo i benefici e come utilizzarlo in cucina.

L’aglio orsino o aglio selvatico appartiene alla famiglia delle Liliacee, la stessa famiglia a cui appartengono le cipolle, gli asparagi, l’erba cipollina, i porri, l’aglio e lo scalogno.

Aglio orsino sfuso sopra un tavolo

È una pianta selvatica perenne che ha numerose proprietà, tra le più importanti ricordiamo la riduzione del colesterolo, il controllo della pressione e l’effetto antibatterico. Ogni parte della pianta è edibile e in cucina si possono utilizzare tutte le sue parti, con cui è possibile realizzare molte ricette. Rispetto al tradizionale aglio ha un sapore più delicato e risulta più digeribile.

Cos’è l’aglio orsino

L’aglio orsino è una varietà “selvatica” di aglio ed è una pianta aromatica perenne che fiorisce da aprile a giugno. Come molte altre piante selvatiche è possibile trovarla nei boschi, soprattutto nelle vicinanze di fiumi, o comunque in ambienti umidi. Nonostante ciò, sempre più spesso è coltivata anche come pianta ornamentale o da cucina.

La pianta si caratterizza di tre parti: il bulbo, di colore biancastro, da cui partono le foglie verdi, carnose, di forma ovale e aromatiche, con un odore simile all’aglio soprattutto quando vengono tagliate. I fiori di colore bianco si presentano come un’infiorescenza a forma di ombrello.

Il nome “orsino” è stato attribuito a questa pianta poiché pare che proprio gli orsi ne sono molto golosi e tendono a mangiarne grandi quantità al risveglio dal letargo.

Aglio orsino: valori nutrizionali e calorie

L’aglio orsino è composto principalmente da acqua (circa il 63% del peso) e presenta dei valori nutrizionali molto simili all’aglio comune. Pertanto l’apporto energetico si aggira intorno alle 40 kcal per 100g di aglio selvatico. Ciò che distingue l’aglio orsino dall’aglio comune è il maggior contenuto di vitamine, soprattutto la vitamina C e la tiamina (o vitamina B1) nonché di alcuni principi attivi come l’allisina e l’allinasi (che insieme formano l’allicina), composti solforati responsabili di molte delle proprietà e benefici di questa pianta. Approfondiamo ora proprio questo aspetto e cerchiamo di capire a cosa fa bene l’aglio orsino.

A cosa fa bene l’aglio orsino? Ecco proprietà e benefici

L’aglio orsino ha proprietà benefiche per la salute molto simili alle proprietà dell’aglio comune. In particolare esercita un’azione antibatterica, migliora i valori di colesterolo e pressione arteriosa, stimola il sistema immunitario ed ha una potenziale attività di prevenzione oncologica. Approfondiamo di seguito tutti i benefici dell’aglio orsino.

✓ Azione antibatterica

L’uso dell’aglio come antimicrobico e antibatterico risale al periodo della prima guerra mondiale. Oggi, diversi studi scientifici hanno osservato che tale azione è legata alla presenza dell’allicina contenuta sia nell’aglio comune che nell’aglio orsino. In particolare, l’allicina è efficacie anche contro microrganismi che spesso sono resistenti ad alcuni antibiotici; un caso importante riguarda la capacità dell’allicina di inibire lo streptococco aureus, un microrganismo spesso resistente agli antibiotici e responsabile di molte infezioni ospedaliere [1].

✓ Riduce il colesterolo

L’aglio selvatico è in grado di ridurre i livelli di colesterolo grazie alla presenza di composti contenti zolfo che agiscono direttamente sulla sintesi del colesterolo, inibendola. Inoltre, il consumo di aglio orsino aiuta ad aumentare il colesterolo HDL, anche noto come colesterolo ”buono”, che protegge le arterie dalla formazione dell’aterosclerosi [2].

✓ Controllo della pressione arteriosa

Il consumo di aglio orsino aiuta ad abbassare la pressione arteriosa. In particolare uno studio ha messo a confronto i valori di pressione arteriosa di coloro che consumavano il comune aglio con quelli di chi assumeva aglio orsino, riscontrando una maggiore riduzione della pressione nel gruppo che assumeva l’aglio selvatico (orsino) [3].

✓ Antitumorale

Sempre grazie alla presenza di allicina, l’aglio orsino aiuta anche nella prevenzione oncologica. Nello specifico, questo effetto è dato ancora una volta dalla presenza di allicina, che è in grado di indurre la morte delle cellule tumorali (apoptosi). Inoltre, ricordiamo che l’aglio orsino contiene composti solforati anche questi noti per la loro attività antitumorale e sempre oggetto di studio nella prevenzione del cancro [4].

✓ Migliora la risposta immunitaria

La vitamina C e l’allicina contenute nell’aglio orsino stimolano l’attività delle cellule immunitarie migliorando le difese dell’organismo. Ricordiamo che la vitamina C ha un importante effetto antiossidante che rafforza le cellule del sistema immunitario in modo da poter combattere in maniera più efficacie virus e batteri [5,6].

Quanto aglio orsino consumare per ottenere benefici

Non è stabilito un dosaggio minimo di consumo dell’aglio orsino per ottenere i benefici. Nonostante ciò è sottointeso che non deve essere utilizzato in quantità eccessive, bensì possono essere utilizzate tutte le sue parti per la preparazione di ricette, pesti o anche per realizzare tisane o decotti. Come per l’aglio comune, si consiglia comunque di non superare uno o due spicchi al giorno.

Che gusto ha l’aglio orsino

Il gusto dell’aglio orsino è simile all’erba cipollina, pertanto, quando si utilizza in cucina è bene ricordare che ha un gusto più delicato dell’aglio comune ma che dona ugualmente l’aroma e il profumo dell’aglio.

Come usare l’aglio orsino in cucina

In cucina è possibile utilizzare tutte le parti dell’aglio orsino, le foglie e i fiori devono essere accuratamente lavati con acqua, mentre il bulbo deve essere ripulito da eventuali residui di terra e poi pelato.

Spesso è utilizzato in sostituzione al tradizionale aglio, in particolare le foglie possono essere aggiunte tritate alle insalate estive, per aromatizzare patate lesse o al forno oppure per insaporire una frittata o piatti a base di carne o pese. Le foglie di aglio orsino si utilizzano anche insieme al basilico per un pesto aromatico con cui condire la pasta.

Per quanto riguarda il bulbo, il suo utilizzo in cucina è molto simile a quello dell’aglio normale, infatti dopo essere stato pelato si può aggiungere sia tritato che schiacciato per conferire un aroma delicato di aglio al soffritto, ai sughi, ma anche a zuppe e minestroni.

Infine, anche i fiori dell’aglio orsino si possono utilizzare per preparare liquori ma anche per aromatizzare i formaggi.

Usi alternativi dell’aglio orsino

Questa erba aromatica si presta anche ad altri utilizzi, ad esempio le foglie ed i fiori si possono utilizzare sia freschi che secchi per preparare tisane e decotti. In commercio è possibile reperire la tintura madre di aglio orsino, ma anche maschere e tonici per il viso impiegati soprattutto per il trattamento dell’acne viste le note proprietà antibatteriche di questa pianta. Inoltre sono stati formulati diversi integratori a base di aglio orsino proprio per sfruttare le sue proprietà benefiche per la salute.

Aglio orsino vs Aglio tradizionale: differenze principali

L’aglio orsino ha caratteristiche nutrizionali molto simili all’aglio tradizionale, si differenzia solo per un maggior contenuto di fitocomposti e vitamine.

Mentre dell’aglio tradizionale si utilizza soprattutto il bulbo essiccato, dell’aglio orsino possiamo consumare tutte le sue parti e, nonostante l’aroma e il profumo ricordano quello dell’aglio tradizionale, il sapore è più delicato e simile a quello dell’erba cipollina.

Un’altra caratteristica che distingue l’aglio orsino dall’aglio tradizionale è la sua migliore digeribilità, infatti chi non digerisce l’aglio può essere utilizzarlo in sostituzione dell’aglio tradizionale soprattutto in ricette e preparazione che prevedono l’uso dell’aglio crudo.

Anche l’aglio orsino influisce negativamente sull’alito?

Nonostante l’aroma e il sapore dell’aglio orsino ricordano quelli dell’aglio tradizionale, questo in realtà influisce molto meno sull’alito. In ogni caso è possibile abbinare l’aglio orsino a prezzemolo, salvia, timo e rosmarino che aiutano a neutralizzare l’odore e il sapore.

Aglio orsino: controindicazioni e possibili interazioni

Non sono noti particolari effetti collaterali dell’aglio orsino. In ogni caso è preferibile non utilizzarne quantità eccessive se si assumono farmaci per il controllo della pressione e della glicemia poiché si potrebbero verificare episodi di ipotensione e ipoglicemia. Inoltre, per le donne in gravidanza ed in allattamento non ci sono controindicazioni nell’utilizzo dell’aglio orsino come ingrediente di ricette e preparazioni varie, mentre è necessario chiedere il parare al proprio medico se si utilizza l’aglio orsino per decotti, tisane o sottoforma di integratore alimentare.

Dove si compra l’aglio orsino?

Per chi non se la sente di addentrarsi nei boschi alla ricerca dell’aglio selvatico è possibile acquistare l’aglio orsino nel reparto orto frutticolo di supermercati e fruttivendoli ben riforniti. In alternativa, è possibile acquistare presso vivai o negozi di giardinaggio la piantina da coltivare in giardino o sul terrazzo. Infine è reperibile, soprattutto negli shop on line di prodotti bio, l’aglio orsino essiccato.

Dott.ssa Maria Mattera

Dietista e dottoressa in Scienze della Nutrizione Umana, ha frequentato il Master in Culinary Nutrition e Cucina Antiaging e numerosi corsi di perfezionamento tra cui l’alimentazione in oncologia e l’approccio nutrizionale per lo sportivo.

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