Guggul, un rimedio ayurvedico per abbassare il colesterolo e favorire la perdita di peso
Il guggul è una resina che viene utilizzata da tempo in medicina ayurvedica. Vediamo di cosa si tratta, a cosa serve e come usarlo.
- Guggul: cos’è e a cosa serve
- Guggul: proprietà e benefici
- Effetto antiossidante
- Colesterolo e trigliceridi
- Salute cardiovascolare
- Antinfiammatorio e antiartritico
- Effetti sulla tiroide
- Controllo del peso corporeo
- Acne e irritazioni della pelle
- Potenziali benefici per i reni
- Guggul nella medicina tradizionale
- Come assumere il guggul
- Controindicazioni e possibili interazioni
- Dove si compra il guggul
Il guggul, o Commiphora mukul, è una pianta da cui viene estratta una gommoresina dalle proprietà benefiche per la salute e viene utilizzata da millenni nella medicina tradizionale indiana (ayurveda). Questa pianta può aiutare a ridurre il colesterolo e l’infiammazione, oltre ad avere un effetto positivo sulla salute della pelle e sull’obesità. Ma come si usa? Quali sono le controindicazioni? E dove lo si può acquistare? Vediamo tutto quello che c’è da sapere sul guggul, una resina dalle promettenti qualità.
Che cos’è il guggul e a cosa serve
Il guggul è una gommoresina ottenuta dalla corteccia della pianta di Commiphora mukul (o Commiphora wightii), una pianta diffusa in India, Bangladesh e Pakistan. In India si trova principalmente nel Rajasthan, Gujarat, Assam, Madhya Pradesh e Karnataka. Si tratta di un piccolo albero cespuglioso appartenente alla famiglia delle Burseraceae, tipicamente nota come “famiglia dell’incenso“, la stessa a cui appartengono anche la Boswellia Serrata e la Boswellia Sacra.
La pianta produce una gommoresina giallastra (il guggul, appunto) che viene prodotta in piccoli condotti situati lungo tutta la corteccia. Per l’estrazione del prodotto si procede applicando una incisione sulla corteccia, da cui fuoriesce la linfa. Questa viene poi lasciata indurire prima di essere raccolta, generalmente tra maggio e giugno. Un albero di guggul produce da 250 a 500 gr di resina secca durante ogni stagione di raccolta [1].
Il guggul si presenta come una resina secca suddivisa in pezzi di dimensioni variabili e colorati di giallo pallido o marrone con odore aromatico e sapore amaro e astringente; da fresco, invece, è viscoso e di colore dorato. Prima dell’utilizzo la resina deve superare un processo di purificazione. La resina è composta da una miscela di fitocostituenti tra cui terpenoidi, flavonoidi, guggulsterone (il componente principale), lignani, zuccheri e amminoacidi.
La sua storia affonda le radici nell’antica India (i primi testi risalgono al 1700 a.C.), dove veniva considerato un rimedio sacro con proprietà purificanti e curative per il corpo e la mente. In particolare, il guggul veniva utilizzato per trattare vari disturbi tra cui infiammazioni, gotta, reumatismi, obesità e disturbi nel metabolismo dei lipidi [2].
Oltre ad essere usato come un integratore alimentare, la resina secca può anche essere bruciata attraverso appositi bruciatori e utilizzata come incenso per profumare gli ambienti e purificare l’aria. Il suo odore è molto gradevole e ricorda la mirra. Vediamo ora tutti i benefici di questo particolare rimedio ayurvedico.
Guggul: proprietà e benefici
I benefici del guggul per la salute sono molteplici e in gran parte attribuibili alla presenza del guggulsterone, il principio attivo estratto dalla resina dell’albero di Commiphora mukul. Sebbene siano necessari ulteriori studi per approfondire gli effetti di questa resina, attualmente viene utilizzata principalmente per migliorare il profilo lipidico, favorire la perdita di peso e contribuire alla salute delle articolazioni. Sembra, inoltre, favorire la funzionalità della tiroide. Vediamo quali sono le principali proprietà del guggul attualmente oggetto di studio [1].
✓ Effetto antiossidante
Il guggul ha dimostrato avere interessanti proprietà antiossidanti, attribuibili alla presenza di guggulsteroni ed altri composti bioattivi. L’attività antiossidante aiuta a contrastare l’eccesso di radicali liberi nel corpo e il conseguente stress ossidativo, che può contribuire, nel lungo periodo, alla formazione di disturbi di varia natura. In aggiunta, il guggul ha proprietà chelanti dei metalli, vale a dire che è in grado di “intercettare” ioni metallici reattivi ed “intrappolarli”, prevenendo la formazione di nuovi radicali liberi.
✓ Effetti su colesterolo e trigliceridi
Il guggul è conosciuto per la sua capacità di ridurre i livelli di colesterolo LDL (“cattivo”), colesterolo totale e trigliceridi nel sangue, aiutando a mantenere un corretto livello di lipidi nel sangue. I meccanismi implicati in questa proprietà rimangono ancora poco chiari, tuttavia alcune ricerche hanno evidenziato la capacità del guggulsterone (uno dei componenti principali della resina) di migliorare il metabolismo del colesterolo negli acidi biliari, favorendone così l’eliminazione [3].
✓ Benefici per la salute cardiovascolare
Oltre a migliorare il profilo lipidico, grazie alla sua proprietà antiossidante questa resina è in grado di prevenire la perossidazione lipidica del colesterolo LDL nelle arterie, fenomeno che si pone alla base della formazione delle placche aterosclerotiche. In aggiunta, da alcune ricerche su modello animale è emerso che i guggulsteroni presenti nella resina hanno proprietà cardioprotettive e contribuiscono a migliorare i parametri biochimici del sangue e del cuore [4].
Infine, ma non per importanza, il guggul sembra avere interessanti proprietà antiaggreganti, rendendolo un potenziale agente terapeutico nella gestione della malattia coronarica. Tutto questo, unito alla proprietà antiossidante, contribuisce alla salute cardiovascolare nel suo complesso.
✓ Antinfiammatorio e antiartritico
Una delle principali indicazioni terapeutiche del guggul è probabilmente quella antinfiammatoria e antiartritica. A supporto di tale indicazione vi sono anche i risultati di numerosi studi, che confermano questo effetto. Nello specifico, i composti presenti nella resina sono in grado di inibire l’espressione di enzimi implicati nei processi infiammatori, rendendosi così utile nella gestione di tali problematiche. In particolare, il guggul sembra avere effetti positivi nel trattamento dell’osteoartrite, migliorando sintomi quali il dolore e la ridotta mobilità delle articolazioni [5,6,7].
Nel suo complesso, quindi, il guggul può rivelarsi utile per contrastare gli stati infiammatori ed il dolore alle articolazioni. A tale scopo, nelle preparazioni erboristiche lo troviamo spesso abbinato alla boswellia serrata, un’altra gommoresina dalle spiccate qualità antinfiammatorie.
✓ Effetti sulla tiroide
Il guggul sembra avere proprietà stimolanti sulla tiroide, rendendosi utile in caso di ipotiroidismo. In un esperimento, ad esempio, la somministrazione di estratti di guggul ha portato ad un aumento significativo di tutti i parametri della funzione tiroidea, quali l’assorbimento di iodio da parte della tiroide, il miglioramento degli enzimi coinvolti nella sintesi degli ormoni tiroidei e l’assorbimento di ossigeno nei tessuti. Anche altre ricerche hanno suggerito potenziali benefici in caso di ipotiroidismo. Pertanto, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, gli attuali studi suggeriscono un’azione stimolante della tiroide con potenziali effetti benefici in caso di una sua ridotta funzionalità [1,8].
✓ Controllo del peso corporeo
Il guggul viene utilizzato come integratore per aiutare a perdere peso e migliorare la composizione corporea, rendendolo un potenziale alleato nella lotta contro l’obesità. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, alcuni studi hanno dimostrato che gli integratori a base di guggul possono promuovere il dimagrimento favorendo la scomposizione delle cellule adipose, ridurre lo spessore della plica cutanea e la circonferenza corporea [9]. Inoltre, il suo effetto stimolante sulla tiroide può rendersi utile nel controllo del peso corporeo. In aggiunta, gli estratti di guggul sembrano influenzare anche la secrezione degli ormoni implicati nel senso di fame, quali grelina e leptina. Ricordiamo, però, che per ottenere effetti sul dimagrimento è sempre e comunque necessario affiancare qualsiasi integratore ad una dieta ipocalorica bilanciata e regolare attività fisica.
✓ Acne e irritazioni della pelle
Il guggul apporta benefici anche alla salute della pelle. Grazie alle sue proprietà antibatteriche e anti-infiammatorie, può essere utilizzato per curare l’acne (in particolare è risultato utile contro l’acne nodulo-cistica) e altre affezioni cutanee come psoriasi, eczema o irritazioni. Non è raro, infatti, trovare questo rimedio tra gli ingredienti di pomate o altri preparati (sia ayurvedici che non) utilizzati per ridurre rossori, prurito, acne ed infiammazioni localizzate della pelle.
✓ Potenziali benefici per i reni
Tradizionalmente il guggul viene utilizzato per contrastare problematiche renali, quali gotta e calcoli. Tali effetti hanno trovato qualche riscontro anche in letteratura scientifica. In uno studio, ad esempio, è stato scoperto che l’assunzione di un preparato contenente guggul potrebbe aiutare a ridurre il dolore causato dai calcoli renali e favorirne l’espulsione. Può inoltre aumentare la produzione di urina grazie alle proprietà diuretiche [10].
Inoltre, su alcuni pazienti affetti da problematiche renali, è stata utilizzata una preparazione ayurvedica contenente guggul (chiamata Punarnavadi) ed è stato visto un miglioramento dei parametri relativi alla salute renale [11]. In un altro studio, la preparazione ayurvedica è stata somministrata a pazienti affetti da insufficienza renale cronica e, dopo 1 mese di trattamento, è stato visto un miglioramento della creatinina sierica, dell’urea e dell’albuminuria [12]. È bene considerare, però, che sono necessari ulteriori studi a riguardo e che le problematiche renali vanno trattate seguendo sempre i consigli del proprio medico.
Gli usi del guggul nella medicina tradizionale
Se la ricerca scientifica ha iniziato ad indagare gli effetti del guggul solo da pochi anni, nella tradizione orientale questo prodotto viene utilizzato da migliaia di anni. Come abbiamo detto sopra, infatti, questa pianta ha una storia millenaria nella medicina tradizionale indiana ed il suo utilizzo sembra risalire al 1700 a.C. Una descrizione dettagliata delle sue attività sulla salute furono descritte in numerosi trattati ayurvedici tra cui Charaka Samhita (1000 a.C.), Sushruta Samhita (600 a.C.) e Vagbhata (VII secolo d.C.) [1].
Tradizionalmente questo prodotto viene usato per trattare l’obesità, l’artrosi, l’artrite reumatoide, la gotta, la sciatica, la stitichezza, le emorroidi, i disturbi del fegato, l’infiammazione, la cattiva digestione e i calcoli urinari. Viene anche utilizzato, in associazione ad altre piante, nei preparati ayurvedici con effetti drenanti e per la depurazione del fegato [13].
La resina viene utilizzata anche sotto forma di lozione per trattare le problematiche della pelle e, attraverso gargarismi, come rimedio per la salute della bocca, dove aiuta a prevenire carie, gengive infiammate, piorrea, tonsillite cronica e gola ulcerata. L’inalazione dei fumi del guggulu bruciato, infine, viene consigliata per combattere il raffreddore da fieno, il catarro, la laringite o la bronchite.
Come assumere il guggul: dosaggio e modalità
Il guggul può essere assunto come integratore alimentare in capsule o compresse. Il dosaggio consigliato varia a seconda dell’uso e della marca dell’integratore, ma in genere si consiglia di assumere quotidianamente da 500 a 1000 mg di guggul con una titolazione del 5% in guggulsteroni, così da rendere disponibile un quantitativo di almeno 25 mg di principio attivo suddivisi in due o tre dosi da assumere preferibilmente dopo i pasti [14]. Per le modalità corrette è sempre bene fare affidamento a quanto riportato sulla confezione o secondo le indicazioni del medico.
Inoltre, il guggul può anche essere utilizzato come olio essenziale per la cura della pelle. In questo caso, va diluito con un olio vettore (come ad esempio l’olio di cocco o l’olio di mandorle dolci) prima dell’applicazione sulla pelle.
Il guggul si può usare anche come un incenso e, in tal caso, è necessario reperire il prodotto sotto forma di resina grezza, che può essere poi bruciata in appositi bruciatori per purificare e profumare l’aria di casa o dell’ufficio. Un bruciatore di incenso è molto simile ad un classico bruciatore per essenze: la resina va posizionata nel piccolo recipiente e poi, attraverso la fiamma di una candela situata alla base, viene bruciato ed i fumi dispersi nell’aria.
Guggul: controindicazioni e possibili interazioni
Il guggul è considerato un rimedio piuttosto sicuro se assunto nelle dosi e nelle modalità raccomandate, tuttavia non mancano alcune possibili controindicazioni ed interazioni farmacologiche. Nello specifico, il suo consumo può dare effetti collaterali come mal di stomaco, nausea, vomito, eruzioni cutanee e reazioni allergiche. Se si sperimentano questi sintomi dopo aver assunto il prodotto, è consigliabile interrompere l’assunzione e consultare il medico.
È inoltre bene considerare che a dosaggi elevati può dare problemi al fegato, pertanto è bene non eccedere con le dosi ed evitarne il consumo nel caso in cui si abbiano problemi epatici. Per via del suo effetto stimolante sulla tiroide, inoltre, è consigliabile consultare il medico prima del suo utilizzo ed evitarlo in caso di ipertiroidismo.
Per insufficienza di dati, il guggul non dovrebbe essere assunto neanche dalle donne in gravidanza o in allattamento. Sono inoltre possibili interazioni farmacologiche tra il guggul ed i farmaci per abbassare il colesterolo (statine) e farmaci per la tiroide. Ricordiamo di consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore alimentare o rimedio naturale, soprattutto se si è in cura con farmaci o si soffre di patologie preesistenti.
Dove acquistare il guggul
Il guggul può essere acquistato in diverse forme e da diverse fonti, tra cui erboristerie, negozi specializzati in prodotti naturali e integratori alimentari, oppure online. In commercio possiamo reperirlo da solo (estratto secco di guggul), oppure unito ad altre erbe nelle preparazioni erboristiche. Come abbiamo visto sopra, un buon integratore fornirà un quantitativo di estratto di guggul pari ad almeno 500 mg, da assumersi in base alle indicazioni del prodotto.
L’olio essenziale di guggul, invece, è un po’ più difficile da trovare e, per il suo acquisto, possiamo affidarci ad un negozio di prodotti ayurvedici, anche online. Più facilmente reperibile, invece, è la resina grezza da utilizzare come un incenso per infondere il suo profumo negli ambienti domestici.
- [1] Pharmacology and Phytochemistry of Oleo-Gum Resin of Commiphora wightii (Guggulu) – PubMed (nih.gov)
- [2] Googling the Guggul (Commiphora and Boswellia) for Prevention of Chronic Diseases – PubMed (nih.gov)
- [3] Therapeutic effects of guggul and its constituent guggulsterone: cardiovascular benefits – PubMed (nih.gov)
- [4] Cardioprotective activity of synthetic guggulsterone (E and Z-isomers) in isoproterenol induced myocardial ischemia in rats: A comparative study – PubMed (nih.gov)
- [5] Bioactive terpenoids and guggulusteroids from Commiphora mukul gum resin of potential anti-inflammatory interest – PubMed (nih.gov)
- [6] New triterpenes, myrrhanol A and myrrhanone A, from guggul-gum resins, and their potent anti-inflammatory effect on adjuvant-induced air-pouch granuloma of mice – PubMed (nih.gov)
- [7] The effectiveness of Commiphora mukul for osteoarthritis of the knee: an outcomes study – PubMed (nih.gov)
- [8] Guggulu (Commiphora mukul) potentially ameliorates hypothyroidism in female mice – Wiley (onlinelibrary.wiley.com)
- [9] Guggulsterone inhibits adipocyte differentiation and induces apoptosis in 3T3-L1 cells – PubMed (nih.gov)
- [10] The Effectiveness of Goksuradi Guggulu and Varunadi Kwath with Goksuradi Guggulu in the Management of Mutrasmari w.s.r. to Urolithiasis – researchgate (researchgate.net)
- [11] A clinical comparative study of the management of chronic renal failure with Punarnavadi compound – pdf (nih.gov)
- [12] Effects of Ayurvedic treatment on 100 patients of chronic renal failure (other than diabetic nephropathy) – pdf (nih.gov)
- [13] Gum Guggul and Some of Its Steroidal Constituents – Review of Toxicological Literature – pdf (nih.gov)
- [14] Guggul – medscape (medscape.com)