Come usare la cannella in cucina: idee e consigli per le ricette

Che sia in un dolce strudel di mele o in una zuppa esotica, non si può non adorare la cannella, calda e pungente spezia dalle tante sfaccettature culinarie quante sono le sue proprietà benefiche.

La cannella è una delle spezie più famose, nonché una delle più preziose, che si possano trovare in cucina: chi non conosce il suo profumo caratteristico o il suo sapore forte ed aromatico?

Idee e consigli per usare la cannella in cucina

Della pianta (più giovane è l’albero e migliore sarà la qualità della spezia) si utilizza solamente la corteccia, la quale viene tagliata ed essiccata, eliminandone gli eccessi fino ad ottenere la forma arrotolata delle stecche che tutti conosciamo. Ne esistono due tipologie: la Cinnamonum Zeylanicun (Cannella Regina, viene dallo Sri Lanka ed è la più pregiata) e la Cinnamomum Cassia (Cannella della Cina, proviene dal paese omonimo ed è la meno pregiata).

La Cannella Regina (delle due quella ricca di proprietà curative) è molto utilizzata nella medicina tradizionale cinese: ricca di antiossidanti, fra i suoi benefici sottolineiamo la capacità di regolare la glicemia, stimolare la digestione, combattere i dolori mestruali, raffreddore, artrite, virus intestinali (grazie alle sue spiccate caratteristiche antibatteriche ed antisettiche).

Come usare la cannella in cucina

Tipologia

Potete trovare la cannella in stecche o in polvere, in qualsiasi supermercato. Quello che vi suggeriamo è di prediligere quella in stecche e, se necessario, polverizzarla autonomamente solo al momento dell’utilizzo: quella già in polvere, infatti, tende a perdere molto rapidamente il proprio aroma.

Gusto ed utilizzo della cannella in cucina

La fragranza della cannella è prevalentemente dolciastra, calda, con sfumature lievemente piccanti dall’aroma pungente e secco.

Parlando di cannella in cucina, nel caso di creme, infusi, o comunque liquidi che prevedono l’ebollizione, l’aromatizzazione di questi ultimi richiede semplicemente qualche minuto di bollitura delle stecche. In caso invece di dolci da forno o che non consentono una preventiva “profumazione” con queste ultime, suggeriamo di usare il formato in polvere.

Abbinamenti consigliati con la cannella

Le sue caratteristiche organolettiche la rendono partner perfetta delle ricette dolci: non è raro trovarla come aroma di creme, budini, biscotti, tisane e similari.

Spesso viene associata allo zenzero, sia per i loro sapori che si sposano perfettamente in un mix delizioso, sia per le proprietà unite delle due spezie: consigliamo l’aggiunta di un frammento di zenzero e uno di cannella alle vostre tisane invernali, il risultato avrà proprietà antinfiammatorie, energizzanti e riscaldanti (utili in particolar modo a chi soffre il freddo).

Aggiunta al riso durante la sua cottura contribuisce a ridurne l’indice glicemico relativamente alto, permettendo un controllo dei livelli di zuccheri nel sangue dopo il pasto.

Cucina nel mondo

In Occidente troviamo la cannella prevalentemente come ingrediente della pasticceria, ad esempio nelle torte (particolarmente associata alle mele: chi non ne percepisce il caratteristico profumo addentando un boccone di Apfelstrudel o un Gingerbread?), come aroma in abbinamento al cioccolato, a creme, budini, panna e bevande di vario tipo (indimenticabile il vin brulé, ma anche le tisane e i the aromatizzati alla cannella).

In Oriente e in Africa, invece, la cannella è presente in particolar modo nelle preparazioni salate, specie nelle ricette a base di carne o pesce, riso, verdure, nelle zuppe e come ingrediente del celeberrimo curry, versatile in tantissimi piatti anche privi di ingredienti animali.

Curiosità
Lo sapevate che la cannella è una spezia antichissima? Ne troviamo traccia già nella Bibbia: nel libro dell’Esodo, infatti, se ne parla, ma non solo: era usata addirittura come digestivo dagli antichi Greci, e per imbalsamare i defunti dagli Egizi.

Conservazione

Sia nella variante in stecche, sia macinata, la cannella si mantiene molto a lungo, l’importante è conservarla in barattoli di vetro chiusi, possibilmente ermetici, al riparo da umidità, luce e calore. Riguardo alla perdita di aroma col tempo, come precedentemente accennato è sempre preferibile la versione in stecche, in grado di mantenerlo più a lungo.

2 ricette con la cannella

1 Vin Brulé

Ingredienti (per 4/6 persone): 1 litro di Vino rosso biologico, 180g di Sciroppo d’acero (o miele), ½ cucchiaino di Noce moscata grattugiata, 7 Chiodi di garofano, 2 stecche di Cannella, la buccia di 1 Limone bio, la buccia di 1 Arancia bio.

Ricetta del Vin brule;
Procedimento:

  • Riunite tutti gli ingredienti in una pentola capiente, ponete su fuoco basso e portate ad ebollizione, sempre mescolando, lasciando poi sobbollire dolcemente per 5 minuti.
  • Se desiderate un vin brulé meno alcolico e maggiormente dolce, vi suggeriamo a questo punto di avvicinare con estrema attenzione una fiamma alla sua superficie, facendo fiammeggiare fino a spegnimento per consentire l’evaporazione dell’alcool.
  • Successivamente lasciate riposare un paio di minuti il liquido, filtratelo e servitelo bollente.

2 Crostata dolce con farina di lupini, cannella e zenzero

Ingredienti (per 8 persone):
PER LA BASE: 120g di Farina di lupini, 150g di Farina integrale di grano saraceno, 50g Amido di mais, 70g Olio di semi di mais spremuto a freddo, 10g di Lecitina di soia, 100g di Sciroppo d’acero, 1 cucchiaino di Vaniglia naturale in polvere, 1 bustina di lievito, 1 pizzico di bicarbonato di sodio
PER IL RIPIENO: 800g di Mele renette, 1 cucchiaino colmo di Cannella in polvere, 1 cucchiaino raso di Zenzero in polvere, 40g di Sciroppo d’acero, 30g di Pangrattato integrale, 50g di Pinoli, 100g di Uvetta, succo di ½ Limone.

Crostata di mele con cannella e zenzero
Procedimento:

  • Iniziate mezz’ora prima preparando la margarina di riso: ponete nel bicchiere del frullatore a immersione i 20 g di latte di riso e la lecitina, mescolate e lasciate in frigorifero, insieme ad altri due bicchieri contenenti uno l’olio e l’altro circa 90-100 g di latte di riso. Attendete che il tutto si sia raffreddato (circa mezz’ora);
  • Ora prendete il bicchiere del frullatore a immersione (quello con latte e lecitina), mescolate ancora e aggiungete i 70 g di olio. Iniziate a frullare con un movimento dal basso verso l’alto e, dopo qualche secondo, versate a filo il latte dell’altro bicchiere, molto lentamente, frullando fino a raggiungere la consistenza desiderata (fondamentale è che tutti gli ingredienti siano freddissimi);
  • Tale margarina va utilizzata subito dato che i componenti tendono a separarsi se lasciati a riposo. Nel caso in cui ciò accadesse, è sufficiente far raffreddare benissimo il tutto in frigo, per poi frullarlo nuovamente;
  • Aggiungete alla margarina tutti gli altri ingredienti e impastate raggiungendo una consistenza morbida ma soda (tende ad appiccicare, un minimo è normale, ma se dovesse essere troppo aggiungete pure un po’ delle due farine usate);
  • Formate una palla, avvolgete con pellicola e mettete da parte;
  • Preriscaldate ora il forno a 180° modalità statico;
  • Ora preparate il ripieno: lavate e mondate le mele (lasciando la buccia), tagliatele a pezzetti, ponendole in una ciotola insieme agli altri ingredienti del ripieno e mescolate bene;
  • Stendete metà della frolla su carta forno, per poi rivestire con essa uno stampo a cerniera del diametro di 24-26 cm. Versatevi il ripieno, utilizzando poi la seconda metà di frolla per decorare la crostata;
  • Infornate per 45 minuti (fate attenzione perché tende a scurire in fretta, se dovesse cuocere troppo velocemente abbassate la temperatura a 170°);
  • Attendete che intiepidisca prima di tagliarla, per permettere che il ripieno si compatti e stabilizzi bene.

Federica Paoloni

Appassionata di cucina naturale, iscritta alla Federazione Italiana Cuochi, dal 2015 Responsabile della Comunicazione dell’Associazione Cuochi di Milano e Provincia.

Leggi anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *