Marmellata di melograno: ricetta originale e 5 varianti sane

L’autunno ci regala un frutto unico: il melograno. I suoi chicchi succosi si possono mangiare così come sono, si possono utilizzare per preparare un succo fresco e colorato, ma anche per realizzare una dolce marmellata fatta in casa.

La marmellata, o più correttamente, la confettura di melograno è una conserva speciale che permette di gustare questo frutto anche fuori stagione. Anche se comunemente si tende ad utilizzare il termina marmellata e confettura come se fossero sinonimi, in realtà la direttiva europea precisa che sono due preparazioni differenti.

Marmellata di melograno con frutto aperto sopra un tavolo

La marmellata è un prodotto che si ottiene dalla cottura di zucchero e agrumi e deve avere almeno il 20% di frutta. La confettura si prepara con zucchero e qualsiasi altro tipo di frutto e deve avere almeno il 35% di frutta.

Il melograno, o più propriamente melagrana, è un frutto antico che risale ai tempi dei romani ed ha assunto un valore simbolico legato a prosperità e fertilità. Il melograno ha una forma simile alla mela, ma ciò che lo rende unico sono i suoi chicchi o arilli color rubino e dal gusto dolce leggermente acidulo.

Dal punto di vista nutrizionale il melograno apporta circa 80 kcal per 100 g principalmente fornite da zuccheri (circa 14 g per 100 g), inoltre ha un buon contenuto di fibra (4 g per 100g). Questo frutto si caratterizza anche per il buon contenuto di sali minerali e vitamine come potassio, fosforo, vitamina A e C; mentre il colore rosso dei chicchi ci indica la presenza di fotocomposti con azione antiossidante come il licopene [1].

Scopriamo insieme come realizzare la marmellata di melograno e altre 5 varianti sane ed originali. Prima, però, vediamo un breve tutorial su come si apre un melograno per estrarne i chicchi.

Guarda il nostro video: come si apre un melograno

Marmellata di melograno: la ricetta originale

La marmellata di melograno è una conserva originale che permette di assaporare questo frutto anche quando non è più di stagione. La ricetta prevede pochi ingredienti ed è più semplice di quanto si può immaginare. Per donare più consistenza alla marmellata, nella ricetta useremo anche l’agar agar, un gelificante naturale reperibile nei negozi bio, in erboristeria oppure online.

INGREDIENTI per circa 2 vasetti da 250g
  • Succo di melograno › 1 lt
  • Zucchero di canna integrale › 300 gr
  • Succo filtrato di un limone
  • Agar Agar › 10 gr
PROCEDIMENTO
  • Iniziate preparando il succo di melograno: sgranate i melograni e schiacciate i chicchi con uno schiaccia patate, poi filtrate il succo ottenuto con un colino a maglia stretta;
  • Versate il succo in una pentola dal bordo alto ed aggiungete lo zucchero e il succo di limone. Mescolate tutti gli ingredienti e fate cuocere a fuoco dolce;
  • Sciogliete l’agar agar in un bicchiere con qualche cucchiaio di succo di melograno bollente ed unitelo al resto del composto;
  • Proseguite la cottura a fuoco basso, mescolando spesso la confettura, fino alla consistenza desiderata;
  • Infine, versate la marmellata nei barattoli sterilizzati, chiudeteli, capovolgeteli per 10 minuti per creare il sottovuoto e poi lasciate raffreddare per almeno 24 ore.

Come conservare la marmellata di melagrana

La confettura di melagrana si può consumare dopo averla fatta riposare per un giorno, poi, il barattolo aperto va conservato in frigorifero e consumato al massimo entro sette giorni.

In alternativa, potete etichettare i vasetti, scrivendo la data di produzione, e conservarli in dispensa lontano da fonti di calore. Consumate la marmellata di melograno fatta in casa entro sei mesi e controllate sempre lo stato di conservazione; se qualche vasetto presenta il tappo gonfio, oppure se notate alternazioni di colore o macchie di muffa è meglio non consumare la marmellata che potrebbe contenere tossine o batteri pericolosi per la salute.

Con cosa abbinare e come consumare la confettura di melograno

Un abbinamento che non stanca mai è quello tra formaggi e marmellata. La marmellata di melograno si sposa bene con formaggi stagionati e sapidi come il pecorino, il parmigiano reggiano, la grana ed anche asiago o gorgonzola. Pertanto, se volete preparare un antipasto, un aperitivo o un secondo ricercato e diverso dal solito, potete proporre ai vostri ospiti un piatto composto da cinque assaggi di formaggi diversi con una ciotola di marmellata di melograno fatta in casa e verdure fresche da mangiare crude, come ad esempio carote, finocchio e ravanelli.

Avete mai preparato il risotto al melograno? Questo è il momento giusto di provarlo abbinandolo alla marmellata di melograno per dare una nota di classe a questo piatto dal sapore autunnale. Per prepararlo seguite la nostra ricetta del risotto al melograno, una volta eseguiti i semplici passaggi indicati, in una tazzina unite un cucchiaio di marmellata con un cucchiaino di acqua (in modo da rendere la marmellata più liquida) ed aggiungete qualche goccia di salsa sul risotto dopo averlo impiattato.

Questa confettura vi permette di dare un tocco di originalità se utilizzata come guarnizione di dolci al cucchiaio. La marmellata di melograno può rendere singolare una classica cheesecake o una semplice panna cotta. Ovviamente, come tutte le marmellate, è perfetta sul pane tostato o sulle fette biscottate (da provare utilizzando il burro di cocco in sostiuzione del classico burro), così come per realizzare crostate, biscotti o come farcia di panettoni.

5 varianti sane per la marmellata di melograno

Perché accontentarsi solo della ricetta classica? Il melograno è un frutto unico che si può abbinare ad altri frutti e spezie per realizzare 5 varianti di marmellata di melograno sane ed anche molto particolari.

Marmellata di melograno senza zucchero

Per questa variante utilizziamo un dolcificante naturale, la stevia. Il procedimento è lo stesso della ricetta originale, mentre la dose di zucchero è da sostituire con 80g di stevia in polvere. La stevia è un dolcificante naturale acalorico (senza calorie) ed è una delle migliori alternative tra i dolcificanti per diabetici, ha un potere dolcificante fino a 300 volte più alto rispetto allo zucchero e per questo se ne usa una quantità inferiore.

Marmellata di melograno e mele

Per questa marmellata non avremo bisogno di utilizzare l’agar agar perché le mele contengono la pectina, una fibra dalle proprietà gelificanti che dona naturalmente cremosità alla marmellata. Pertanto l’agar agar sarà sostituito da due mele. Il procedimento è il seguente: preparate il succo di melograno e versatelo in una pentola dal bordo alto insieme allo zucchero, al succo di limone e alle mele lavate e tagliate a cubetti. Fate cuocere a fuoco dolce per circa un’ora, poi togliete la pentola dal fuoco e frullate tutto con un frullatore ad immersione. Dopodiché, riposizionate la pentola sul fuoco e proseguite la cottura a fuoco basso, mescolando fino alla consistenza desiderata.

Marmellata di melograno e arance

L’abbinamento del melograno con le arance vi regalerà una marmellata deliziosa da gustare a colazione o per tante altre ricette. Per prepararla dovete seguire sempre lo stesso procedimento, ma ridurre la quantità di succo di melograno a 500ml ed aggiungere 500ml di spremuta di arance. Per renderla ancora più particolare, potete aggiungere durante la cottura anche la buccia d’arancia grattugiata, l’importante è che siano arance non trattate e da agricoltura biologica.

Marmellata di melograno e zenzero

La dolcezza del melograno incontra il gusto piccante dello zenzero. Questa variante è una vera prelibatezza ed è perfetta da spalmare sulle fette biscottate accompagnate da una bella tazza di tè verde. Preparare questa confettura è molto semplice, vi basta aggiungere, a metà cottura, 100g di zenzero fresco, pelato e tagliato in sottilissime fette. L’aggiunta delle fette di zenzero impreziosisce la confettura del retrogusto fresco e piccante caratteristico di questa famosa radice.

Marmellata di melograno e noci

Questa variante è davvero originale, ma anche molto golosa perché le noci donano alla marmellata una piacevole nota croccante, sempre molto gradita al palato. Gli ingredienti sono quelli previsti per la ricetta originale, ma dovete aggiungere anche 50g di gherigli di noci tritati grossolanamente. Il procedimento è analogo alla ricetta base, basta unire le noci subito dopo aver aggiunto l’agar agar. Le noci sono conosciute per il loro buon contenuto di grassi buoni particolarmente benefici per la salute del cuore. Proprio per la presenza di grassi vi consiglio di non conservare troppo a lungo questa marmellata poiché con il tempo le noci potrebbero irrancidirsi e quindi rovinare la confettura.

Fonte dei valori nutrizionali: USDA

Dott.ssa Maria Mattera

Dietista e dottoressa in Scienze della Nutrizione Umana, ha frequentato il Master in Culinary Nutrition e Cucina Antiaging e numerosi corsi di perfezionamento tra cui l’alimentazione in oncologia e l’approccio nutrizionale per lo sportivo.

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