Diete iperproteiche: amiche o nemiche del benessere?
Le diete iperproteiche, declinate sotto vari nomi più o meno famosi, restano tutt’oggi molto di moda. Quanti danni e quanti benefici portano effettivamente al nostro corpo?
- Dieta iperproteica: cosa sono le proteine?
- Diete iperproteiche: i danni reali
- Dieta iperproteica: i benefici
Il termine dieta viene immediatamente collegato alle parole TEMPO e QUANTITA’, ma in modo sbagliato: vogliamo perdere i chili in eccesso in un periodo breve (Tempo), mangiando poco (Quantità), senza badare a cosa si stia portando in tavola, ma soprattutto si stia dando all’organismo. L’importante è raggiungere l’obiettivo.
Per questo motivo ci si affida spesso alle diete iperproteiche, così dette perché la quantità di proteine introdotte è davvero molto elevata (a scapito dei carboidrati, spesso totalmente banditi, e talvolta anche dei grassi), in quanto promettono e permettono di perdere peso in tempi ragionevoli. Ma siamo sicuri che per la nostra salute ne valga la pena?
Dieta iperproteica: cosa sono le proteine?
Le proteine svolgono funzioni varie e importanti nel corpo umano: danno una certa energia (relativa rispetto a quella fornita da carboidrati e da grassi), costituiscono tutti i tessuti e partecipano al ricambio degli stessi, sono coinvolte nella produzione degli anticorpi e degli enzimi implicati in tanti meccanismi molecolari indispensabili.
In una dieta bilanciata, il fabbisogno giornaliero di proteine rappresenta il 15-20% delle kcal totali assunte, in una quantità di 0.8-1.2 g/kg di peso corporeo.
Le principali fonti di proteine sono i prodotti di origine animale, cui fanno seguito i legumi ed i prodotti vegetali. Nelle diete iperproteiche i suddetti valori sono molto diversi e spesso la quantità di proteine introdotte supera anche il 70% delle kcal totali giornaliere ed i carboidrati diventano un vago, lontano ricordo.
Diete iperproteiche: i danni reali
Partiamo dal presupposto che eliminare del tutto uno qualsiasi dei macronutrienti dalla propria alimentazione è sempre un errore. L’organismo ha, infatti, bisogno di carboidrati, di proteine e di grassi tutti i giorni e nelle giuste quantità per poter funzionare al meglio e per raggiungere uno stato di benessere.
In particolare, carboidrati e grassi sono le fonti da cui il corpo ricava l’energia di cui necessita. Eliminarli dalla dieta fa sì che, quindi, vengano usate le proteine come fonte energetica alternativa, in parte quelle introdotte (oltremodo) dagli alimenti, in parte quelle già presenti a livello muscolare.
La dieta iperproteica fa dimagrire, certo, perché accelera il metabolismo e stimola la lipolisi, ma ciò che perdiamo in realtà sono i liquidi e soprattutto la massa magra: l’adipe, infatti, resta lì dov’è e ciò che andiamo ad intaccare è la massa muscolare, non il grasso.
In carenza di carboidrati, l’organismo è costretto a prendere le energie dalle riserve di glicogeno (che non dovrebbero essere toccate) contenute in fegato e muscoli, e ne costruisce altre ex novo a partire dalle proteine alimentari introdotte. Tale processo di trasformazione delle proteine in glicogeno porta alla formazione di prodotti di scarto tossici, che devono essere convertiti a livello renale in acido urico per poter essere eliminati attraverso la minzione, provocando un sovraccarico di lavoro e a lungo andare un affaticamento renale non da poco.
L’accumulo di acido urico determina acidificazione del sangue, processo a cui il corpo risponde attivando il sistema tampone: per alcalinizzare il sangue e ritrovare un equilibrio, quindi, si “prelevano” i minerali basici contenuti nelle ossa, cioè il Calcio, aumentando di conseguenza la fragilità ossea, il rischio di osteoporosi e anche la probabilità che si formino calcoli renali.
Inoltre, trascorso un certo tempo, l’organismo chiederà fisiologicamente di ripristinare le riserve che ha perso, per cui quando si ritornerà a mangiare carboidrati si riacquisteranno i chili persi, talvolta anche con gli interessi.
Cosa otteniamo, a lungo andare, alimentandoci solo con proteine?
- Perdita di massa magra e dunque ipotonia
- Perdita di liquidi
- Danni renali ed epatici
- Calcolosi renale
- Osteoporosi
Dieta iperproteica: i benefici
A questo punto, la domanda sorge spontanea: una dieta iperproteica apporta, quindi, solo danni? Non in senso assoluto. A patto che venga seguito per tempi limitati, è un regime alimentare che ha i suoi aspetti positivi, tra cui:
- Livelli di insulina inalterati
- Attivazione del metabolismo basale
- Stimolazione della secrezione ormonale
Può essere utile ricorrere alla dieta iperproteica quando si voglia dare una scossa al proprio metabolismo, seguendola per 3 o 4 giorni, o quando ci sia necessità di “sgonfiarsi” in tempi brevi. Ma, se messi su una bilancia, è chiaro che l’ago penda verso il piatto dei contro piuttosto che verso i pro. Occorrono pazienza, tempo e giusto mix di tutti i cibi per ottenere risultati duraturi.
La dieta mediterranea rappresenta sempre e da sempre il miglior modo di alimentarsi e di mantenere integra la meravigliosa macchina qual è il corpo umano. Infine, ricordiamo che per dimagrire in modo sano e duraturo non può mancare una costante attività fisica.
Mi scusi può ripeterlo? LE IPERPROTEICHE FANNO PERDERE MASSA MAGRA?
MA STA SCHERZANDO?
La ringrazio per la domanda, occorre fare una precisazione in merito alla frase da lei riportata. La modifica dell’apporto dei macronutrienti deve essere sempre graduale e lenta, tenendo conto delle proprie necessità fisiologiche e dell’attività fisica svolta. Ridurre drasticamente e d’improvviso l’introito di carboidrati a favore delle proteine (a maggior ragione se fatto senza il supporto di un medico o un nutrizionista) può comportare diminuzione della forza, della resistenza e anche della massa muscolare, oltre ad un aumento della stanchezza. Ricordiamo infatti che quanto più l’alimentazione è povera di carboidrati, tanto più l’organismo si troverà costretto a ricorrere alla gluconeogenesi per attingere alle riserve di glicogeno e ottenere glucosio, fonte energetica d’eccellenza: tra esse troviamo, per l’appunto, i muscoli. È in quest’ottica che va letto il calo delle masse muscolari di cui si parla nell’articolo.