Mirtilli, un aiuto per la circolazione: ecco i benefici e come usarli al meglio

Il mirtillo è un ottimo alleato per sostenere la circolazione sanguigna, migliorando la fragilità capillare e ostacolando pesantezza e gonfiore degli arti inferiori. Vediamo perché fa bene alla circolazione e come usarlo.

I mirtilli, la cui pianta appartiene alla famiglia delle Ericacee, sono frutti delle zone montuose europee e lo si raccoglie anche in Italia nei zone boschifere di Alpi e di Appennini.

Immagine di mirtilli posti in una ciotola di vetro

Tra le diverse specie del genere Vaccinium, risulta di maggior interesse nutrizionale e dunque commerciale il Vaccinium myrtillus o mirtillo nero. I maggiori produttori sono gli Stati Uniti d’America, il Canada, la Gran Bretagna e la Francia. Se dal punto di vista nutrizionale siano interessanti anche le foglie essiccate, per il contenuto in quercetina, tannini e catechine, il frutto (ossia la bacca) risulta particolarmente studiato per l’elevata presenza di antocianine, più precisamente di mirtillina.

Questi pigmenti conferiscono il caratteristico colore scuro e la struttura chimica poliaromatica li rende dei potenti antiossidanti, cioè in grado di contrastare lo stress ossidativo all’interno della cellula. Oltre a combattere i radicali liberi, il consumo o l’integrazione di mirtilli aiuta a migliorare la circolazione sanguigna agendo sulla funzionalità dell’endotelio vascolare, la vista, la salute intestinale attraverso un’azione sulla flora batterica, la sensibilità insulinica abbassando la glicemia ematica.

Maggiormente documentato e che giustifica l’ampia applicazione clinica dell’integrazione delle antocianine derivate dal mirtillo, è l’effetto benefico sul sistema vascolare e trova indicazione nella terapia nutrizionale di molti disturbi circolatori, come fragilità dei capillari, pesantezza degli arti inferiori, vene varicose, emorroidi, flebiti, glaucoma ecc.

Infografica su 5 benefici dei mirtilli

Come e perché i mirtilli aiutano la circolazione

Le antocianine, tra le diverse componenti del frutto, risultano le maggiori responsabili del miglioramento della circolazione sanguigna, come riportato in una recente review. Ma in che modo esplicano la loro attività?

  • Sostengono il tessuto connettivo, ricco di collagene, della parete endoteliale dei nostri vasi, conferendo un maggior tono vascolare e un più efficiente scambio di metaboliti tra il sangue e i tessuti irrorati;
  • Limitano la formazione di radicali liberi responsabili dell’ossidazione delle molecole di colesterolo LDL, evento realmente responsabile della formazione di placche aterosclerotiche;
  • Inibiscono l’aggregazione piastrinica esercitando un effetto anti trombotico;
  • Migliorano la funzione dell’endotelio vascolare, ossia del monostrato cellulare della parete interna del sistema vascolare, inducendo la produzione di ossido nitrico, NO, e dunque la vasodilatazione, riducendo la rigidità e la pressione arteriosa;
  • Hanno un azione anti-infiammatoria, inibendo la produzione di citochine infiammatorie, come TNF-α e IL-6 e esercitando un effetto anti-aterosclerotico.

Sebbene gli effetti del consumo di mirtilli siano ben documentati e riportati nella pratica clinica, risultati sulla biodisponibilità e sull’assorbimento dei maggiori componenti benefici del frutto, ossia gli antociani, sono ancora contrastanti.

Alcuni studi hanno riportato che solamente il 2% delle antocianine introdotte con consumo di mirtilli freschi siano riscontrati nel torrente circolatorio, suggerendo che il maggior effetto sia da imputare all’azione dei metaboliti, ossia delle molecole trasformate. È stato riportato da uno studio come l’unica assunzione di 240g di mirtilli neri abbia migliorato la funzione vascolare e che questa sia stata accompagnata da un aumento della concentrazione plasmatica di metaboliti dei mirtilli, tra cui di acido vanillico.

Studi condotti su animali hanno riportato come l’assunzione di un estratto secco di mirtilli neri e di probiotici, in particolare di Lactobacillus plantarum, abbia avuto un effetto sinergico nel miglioramento dell’effetto anti-ipertensivo dei mirtilli.

Nuovi studi sono necessari per capire a fondo l’azione del mirtillo nero fermentato e come il mirtillo possa potenzialmente agire da prebiotico, ossia da composto agente sulla proliferazione e sulla produzione di metaboliti benefici, della nostra flora batterica intestinale.

Quanti mirtilli si possono mangiare ogni giorno per ottenere benefici sulla circolazione

L’assunzione raccomandata di antocianine per migliorare la circolazione sanguigna è di circa 120mg al giorno. Nonostante siano diverse le modalità e le forme di assunzione dei mirtilli neri per ottenere i numerosi effetti benefici elencati sopra, per il miglioramento della circolazione sanguigna si consiglia il consumo di 100-125 ml di succo di mirtillo o, in alternativa, di 300g di frutto fresco al giorno. Ovviamente, in questo senso è di poca utilità il decotto di foglie, indicato invece per chi soffre di iperglicemia o diabete, dato che gli antociani sono contenuti nel frutto.

Seppur viene popolarmente consigliato un assunzione del succo o dell’estratto lontana dai pasti, in letteratura viene riportato come gli antociani del mirtillo nero vengano maggiormente metabolizzati insieme a carboidrati, grassi e proteine e che, piuttosto, il loro ruolo protettivo per il sistema vascolare sia da imputare ai metaboliti stessi.

Dunque si raccomanda di bere il succo in tre momenti diversi della giornata e prima dei pasti, possibilmente composti da una quota proteica. Inoltre sembra che la cottura non influenzi la presenza e la stabilità degli antociani nel frutto, quindi consigliamo il loro consumo in marmellate o nella preparazione di secondi accompagnati da salse o chutney di mirtilli.

Non assumere se…

Non sono riportate controindicazioni specifiche per l’assunzione quotidiana di mirtilli. Però esercitando un’azione anti-aggregante piastrinica, raccomandiamo il consumo sporadico nei pazienti con pregressi eventi emorragici o in stato gravidico e in coloro sotto terapia con anticoagulanti perché, il consumo quotidiano di estratti e succo, potrebbe interferire con essi, riducendo l’effetto farmacologico. Raccomandiamo dunque di consultare il medico curante in caso di dubbi.

Guarda il nostro video:

Molti pazienti hanno trovato giovamento nella risoluzione di emorroidi e di pesantezza e gonfiore delle gambe grazie al consumo quotidiano dell’estratto di mirtillo nero diluito nell’acqua da bere durante la giornata. E voi come lo assumete? Che benefici avete notato? Fatecelo sapere nei commenti.

Dott.ssa Stefania D'Adamo

Biologa nutrizionista laureata in Biologia molecolare e cellulare con 110 e lode presso l’Università degli studi di Bologna, con dottorato di ricerca in Scienze biochimiche e biotecnologiche.

Leggi anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *