Verbena, antistress e digestiva: ecco proprietà, uso erboristico e controindicazioni

La verbena è una pianta usata in erboristeria per le sue qualità antistress, digestive e utili per la pelle, ma non solo. Scopri le caratteristiche e le proprietà.

La verbena, anche detta “verbena comune”, è una pianta medicinale ampiamente distribuita in tutto il mondo e utilizzata nella medicina popolare di varie culture, compresa la Medicina Tradizionale Cinese. In ambito botanico, la Verbena è nota come Verbena officinalis e si classifica come una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Verbenaceae. Crescendo nei campi, sulle pietre e nei pressi dei bacini idrici, questa specie trova il suo habitat ideale nelle zone a clima temperato, prediligendo le posizioni soleggiate e i terreni leggermente umidi.

Fiori di verbena di colore lilla

Talvolta confusa con la Verbena odorosa (lippia citriodora, una specie nota per il suo profumo agrumato da cui si ottengono anche oli essenziali), la verbena comune cresce in altezza fino a un metro e produce, nel periodo estivo, piccoli fiori lilla pallido raccolti in infiorescenze appuntite. In erboristeria viene usata principalmente per le sue proprietà sedative, digestive ed emollienti, utile anche per la cura della pelle, ma non solo.

Questa pianta fa per te se:

  • Soffri di insonnia;
  • Sei soggetto a stress e ansia;
  • Il tuo umore non è al 100%;
  • Soffri di lievi difficoltà digestive;
  • Cerchi un rimedio lenitivo ed emolliente per la pelle;
  • Vuoi un analgesico adatto anche per i dolori mestruali;
  • Cerchi un rimedio per trattare contusioni o reumatismi.

Cosa contiene la verbena?

Le analisi fitochimiche effettuate sulle diverse sezioni della pianta rivelano una composizione alquanto ricca ed eterogenea. In particolare, sono presenti sostanze definite iridoidi (come la verbenalina e i suoi derivati, l’astatoside e i suoi derivati, e l’aucubina) e fenilpropanoidi che, con la loro denominazione complessa, comprendono alcuni derivati dell’acido caffeico.

Le analisi sulle erbe di verbena mostrano numerosi flavonoidi, tra i quali rientrano alcuni composti comuni nel regno vegetale, quali il campferolo, la luteolina e l’apigenina; non mancano, tra l’altro, flavonoidi specifici. È degna di nota anche la presenza di acidi fenolici, come l’acido clorogenico e l’acido rosmarinico, così come di sostanze conosciute come terpenoidi.

L’erba di verbena contiene, tra l’altro diversi carboidrati (arabinosio, galattosio, mannosio, ecc.) e diversi acidi grassi, come l’acido oleico. Non mancano, sempre in relazione agli estratti fogliari, vari bioelementi, quali potassio, magnesio, manganese e zinco, e diversi oli essenziali (per lo più monoterpenoidi), la cui composizione dipende dalle condizioni ambientali. Gli studi effettuati sugli estratti di radice e ad oggi disponibili in letteratura rivelano, infine, la presenza di alcuni glicosidi (loganina, verbenalina) [1].

Verbena in erboristeria: le proprietà benefiche

La medicina popolare vanta svariati espedienti di tipo fitoterapico, applicati a disturbi e problematiche di vario genere. Al fine di confermare la reale consistenza di tali applicazioni, il mondo della ricerca si è cimentato nello studio di molte specie botaniche.

Nel caso della verbena, sono state evidenziate diverse potenzialità curative, attualmente alla base delle moderne preparazioni erboristiche. In ogni caso, la Verbena officinalis resta una specie botanica da studiare ulteriormente nel futuro prossimo, al fine di chiarirne più a fondo gli aspetti fitoterapici. Segue una descrizione delle proprietà della verbena e, in particolare, delle proprietà documentate.

✓ Proprietà antiossidanti

Diverse evidenze scientifiche attribuiscono alla verbena una spiccata attività antiossidante, che si rende rilevante, più in generale, nella prevenzione oncologica e delle patologie cardiache. Tali effetti sono stati confermati per gli estratti erbacei della pianta e, in particolare per gli estratti etanolici e acquosi. Le sostanze biologicamente attive delle frazioni studiate sembrano rendersi efficaci nella rimozione dei radicali liberi e nell’impedire la formazione delle specie reattive dell’ossigeno [2].

✓ Proprietà antibatteriche e antifungine

Gli studi in vitro condotti sugli estratti etanolici di foglie, stelo e radice di verbena attribuiscono alla pianta un evidente potere antibatterico: tale effetto è stato dimostrato su alcuni ceppi delle specie Staphylococcus aureus, Salmonella typhi e Acinetobacter baumannii. In generale, gli estratti dello stelo hanno mostrato un’attività antibatterica maggiore rispetto agli estratti di foglie e radice [3]. Un’ulteriore indagine condotta su estratti fogliari contenenti le principali sostanze bioattive della verbena ha attribuito alla pianta anche un efficace potere antifungino. Tale attività è stata evidenziata per le specie Penicillium expansum e Rhizopus stolonifer [4].

✓ Proprietà antinfiammatorie e analgesiche

Le proprietà antinfiammatorie della verbena sono state evidenziate da alcuni studi clinici. Un’indagine effettuata su pazienti affetti da gengivite cronica e trattati con un decotto di verbena da utilizzare come collutorio, ha mostrato effetti benefici sui sintomi associati all’infiammazione gengivale [5]. Attività antinfiammatorie e analgesiche della verbena sono state evidenziate anche da osservazioni su modelli animali, con particolare riferimento alle preparazioni per uso topico [6].

✓ Proprietà ansiolitiche e sedative

L’utilizzo della verbena nelle applicazioni di medicina tradizionale e, in particolare, per il trattamento dei disturbi del sistema nervoso, ha spinto i ricercatori a esplorare l’argomento a livello sperimentale. Uno studio condotto su topi da laboratorio ed effettuato a partire dagli estratti erbacei di verbena, ha evidenziato gli effetti ansiolitici attribuiti alla pianta [7], rivelandosi utile per combattere ansia e stress. Un ulteriore studio effettuato su un modello animale attribuisce ai componenti bioattivi della verbena anche un blando effetto sedativo, suggerendone l’utilità nel trattamento dell’insonnia [8].

✓ Proprietà cicatrizzanti e gastroprotettive

L’impiego della verbena nella medicina popolare ha coinvolto anche il trattamento delle lesioni cutanee. Un’indagine condotta su topi da laboratorio ha attribuito agli estratti di verbena un certo potere cicatrizzante, studiandone gli effetti a livello topico. Lo stesso studio ha indagato anche sulle potenzialità gastroprotettive della verbena, anch’esse applicate in ambito popolare, restituendo delle evidenze promettenti [9].

✓ Proprietà antidepressive

Sebbene siano necessari ulteriori approfondimenti in merito, alcune osservazioni di tipo comportamentale condotte su modelli animali attribuiscono agli estratti di verbena un effetto benefico sul tono dell’umore [10].

Quando può essere utile assumere la verbena

Rimandando al paragrafo successivo per maggiori dettagli su come utilizzare i prodotti a base di verbena, segue un piccolo elenco delle condizioni potenzialmente trattabili con questo rimedio. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, la verbena serve a:

  • Favorire il sonno e il rilassamento;
  • Favorire le funzionalità digestive;
  • Migliorare il tono dell’umore;
  • Trattare infiammazioni cutanee, reumatismi, dolori mestruali.

Come usare la verbena

Una volta considerati i benefici della verbena, vediamo come usarla a livello pratico. A tal proposito, è importante specificare che nessun prodotto erboristico (compresi quelli a base di verbena) dovrebbe essere utilizzato senza un consulto medico preliminare. In ogni caso, questo aspetto verrà riproposto successivamente.

1 Tisana

L’utilizzo più noto della verbena consiste nella preparazione di tisane, per lo più finalizzate all’effetto rilassante e di blando sedativo (per conciliare il riposo notturno). Presso i punti vendita inerenti è possibile reperire preparati per tisane già pronti all’utilizzo, sia composti dalla sola verbena sia composti da più erbe (si rimanda al prossimo paragrafo per un approfondimento in merito).

In ogni caso, è possibile fare la tisana alla verbena unendo 2 cucchiaini di foglie essiccate in 250ml di acqua (circa una tazza). Per la preparazione, occorre portare l’acqua in ebollizione e porre, successivamente e a fuoco spento, le foglie di verbena in infusione per circa 8-10 minuti. Preparazioni casalinghe a base di acqua e foglie di verbena possono essere impiegate anche per i gargarismi, in genere finalizzati al trattamento delle infiammazioni gengivali.

2 Estratto secco

L’estratto secco della verbena viene ricavato dalle parti aeree della pianta e viene impiegato nella produzione di prodotti per assunzione orale, per lo più finalizzati alla funzionalità digestiva. Tali prodotti, presenti in commercio sotto forma di capsule, tavolette o compresse, si compongono spesso di più componenti botanici. La dose giornaliera di verbena indicata da alcuni produttori si aggira intorno ai 15-20 mg (estratto secco). Per lo modalità di assunzione è consigliabile consultare le istruzioni relative a ciascun integratore.

3 Tintura madre

La tintura madre di Verbena officinalis viene utilizzata per assunzione orale, diluendo poche gocce del preparato in acqua. Questa tipologia di preparato si avvale della macerazione alcolica delle parti della pianta e viene impiegata come tonico, ansiolitico e per il trattamento dei dolori mestruali.

4 Olio essenziale

Gli oli essenziali di verbena si prestano al trattamento, mediante applicazione esterna, di contusioni, dolori articolari e dolori muscolari. Prima del relativo utilizzo, è bene diluire poche gocce di olio essenziale in un olio vegetale che funga da vettore (come l’olio di mandorle, olio di cocco, ecc.). Per informazioni più dettagliate circa le modalità e le quantità consigliate, è buona norma consultare le istruzioni fornite insieme al flacone. È utile ricordare, in merito a questo, che l’impiego errato degli oli essenziali (in generale) può essere causa di irritazioni cutanee.

5 Pomata

La verbena si presta anche alla realizzazione di ulteriori prodotti per uso esterno, per lo più rappresentati da pomate. In generale, questi prodotti vengono applicati alle irritazioni cutanee e alle aree infiammate, nelle modalità illustrate da ciascuna casa produttrice.

Associazioni consigliate con la verbena

L’utilizzo della Verbena officinalis a scopo fitoterapico può essere talvolta potenziato con l’aggiunta di componenti che possano agire in sinergia. Tale espediente viene spesso applicato alla realizzazione dei prodotti erboristici, reperibili in formulazioni specifiche a seconda degli effetti desiderati.

Tra le piante che potenziano gli effetti rilassanti della verbena, rientrano senza dubbio la passiflora, la valeriana e la camomilla, utilizzate di frequente anche per favorire il sonno notturno. Utile in tal senso anche la melissa, la quale può essere associata alla verbena anche per le finalità digestive. Per questa ultima utilità, la verbena può essere inoltre associata al boldo.

Controindicazioni della verbena

Quali sono le controindicazioni della verbena? Purché assunta in piccole dosi (per uso interno), questa pianta viene considerata un rimedio sicuro per la maggior parte delle persone, sia in modo assoluto sia in combinazione con altre specie botaniche. Ad ogni modo, il suo utilizzo resta controindicato in caso di ipersensibilità verso i suoi componenti (singoli o multipli).

Come anticipato in precedenza, gli oli essenziali di verbena richiedono delle appropriate modalità di utilizzo (la cui descrizione viene di solito fornita dal produttore), al fine di non incorrere in irritazioni della cute.

Non esistono informazioni sufficienti circa la sicurezza e l’utilizzabilità della verbena in gravidanza e allattamento: nel corso di questi periodi caratterizzanti la vita della donna, la verbena resta dunque sconsigliata, salvo diverse indicazioni del medico. Contestualmente a terapie farmacologiche in atto, così come in caso di patologie presenti o pregresse, è buona norma ricorrere al parere del medico curante.

Dove comprare la verbena

Trattandosi di un rimedio fitoterapico alquanto richiesto, è possibile reperire la verbena in erboristeria, farmacia e parafarmacia. Inoltre, che si tratti di un preparato per tisane, di tintura madre o di olio essenziale di verbena, è possibile affidarsi anche ai più noti canali di vendita online.

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

Leggi anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio