Melissa, la pianta che rilassa: ecco proprietà, usi e controindicazioni

La melissa è nota soprattutto per le sue proprietà “rilassanti”. Aiuta a combattere lo stress e favorisce il sonno. Come si utilizza? Quali sono, nelle specifico, i suoi benefici? È adatta a tutti o presenta qualche controindicazione?

La melissa contiene oli essenziali e ha un aroma gradevole e fresco, che ricorda quello del limone e del cedro, è infatti chiamata anche limoncella o erba citronella (o cedronella). Le parti più utilizzate in erboristeria sono i fiori e le foglie, che contengono la maggior parte dei principi attivi.

Foglie di melissa fresca sopra un tavolo

La melissa è una pianta di origine mediterranea, ma è diffusa in tutte le zone con clima temperato. Il suo uso come pianta medicinale risale all’antichità; era particolarmente apprezzata dai popoli arabi che la usavano prevalentemente per trattare l’ansia e l’umore depresso.

Vanta, però, molte altre qualità; in particolare trova impiego nella gestione di varie problematiche dell’apparato gastro-intestinale, specie quando sono dovute a somatizzazioni, e nel trattamento dei disturbi caratteristici della sindrome premestruale e mestruale.

Melissa: proprietà e benefici

La melissa è una pianta officinale molto preziosa, in quanto rappresenta un rimedio naturale contro tutta una serie di problematiche comuni che possono influire negativamente sulla buona qualità della vita.

✓ Allontana l’ansia e la tristezza

È la principale proprietà della melissa e, sebbene non sia ancora del tutto chiaro il meccanismo di funzionamento, numerosi studi recenti hanno confermato le convinzioni dei medici del passato. I principi attivi di questa pianta officinale sembrerebbero agire prevalentemente sul sistema nervoso autonomo, ossia su quella parte del cervello che regola numerose funzioni organiche tra cui la frequenza cardiaca, la produzione ormonale e le secrezioni gastriche. Aiuterebbe dunque a combattere l’azione negativa dei fattori di stress, spesso di origine psicologica, e a ripristinare l’equilibrio del sistema nervoso autonomo, allontanando, appunto, l’ansia e la tristezza.

✓ Favorisce il sonno

Quando il problema principale è l’insonnia iniziale, ossia la difficoltà ad addormentarsi, la melissa può rappresentare un valido rimedio, soprattutto se il disturbo è dovuto a una condizione di stress o a stati ansiosi. La sua azione è da attribuire agli effetti di citronellale, citrale, linalolo e geraniolo, oli essenziali con proprietà calmanti e riequilibranti.

✓ Aiuta a combattere la sindrome mestruale

La melissa agisce a 360° sui disturbi correlati alle mestruazioni: aiuta a combattere l’ansia e l’irritabilità, i dolori addominali e anche il mal di testa che spesso si manifestano nei giorni del ciclo e in quelli immediatamente precedenti.

✓ È amica dell’apparato gastro-intestinale

La melissa aiuta contro la nausea, specie quando questa è di origine nervosa. Ma i suoi benefici sul sistema gastrointestinale non si limitano a questo: è un buon rimedio naturale contro la flatulenza, favorisce la digestione e aiuta a combattere velocemente i crampi addominali.

✓ Allevia il mal di testa

Le foglie di melissa vengono impiegate per trattare la cefalea muscolo-tensiva, grazie all’azione dell’olio essenziale che rilassa i muscoli e calma gli stati d’ansia. L’impiego della melissa nel trattamento del mal di testa è particolarmente indicato quando questa insorge in un contesto di irritabilità generale, eccessiva stanchezza e insonnia.

✓ Favorisce le abilità cognitive

Secondo recenti studi in fitoterapia, gli estratti di melissa potrebbero avere la capacità di contrastare i deficit cognitivi derivanti da vari fattori quali, ad esempio, abuso di sostanze stupefacenti, traumi o malattie neurodegenerative. Quest’azione sarebbe da attribuire ai metaboliti della melissa che attiverebbero i recettori muscarinici e nicotinici della corteccia prefrontale, migliorando le abilità cognitive, specie la capacità di attenzione, la memoria di lavoro e la memoria secondaria.

✓ Altre proprietà della melissa

I benefici della melissa non finiscono qui. Questa pianta, infatti, viene considerata un rimedio naturale utile a combattere l’alitosi e la tachicardia. Ha una blanda azione antinfiammatoria e antivirale. Per uso esterno trova impiego contro i dolori reumatici e nevralgici, oltre che come cicatrizzante e astringente. È ricca di polifenoli, potenti antiossidanti che aiutano a combattere lo stress ossidativo.

La melissa è indicata anche nei bambini, specie in caso di irritabilità diurna e serale; è utile, inoltre, come rimedio naturale contro coliche gassose e colon irritabile. Attenzione però a utilizzare prodotti ben formulati e adeguati all’età del bambino, leggendo attentamente le istruzioni e affidandosi al consiglio del pediatra.

La melissa è molto efficace per contrastare insonnia, nervosismo e crampi addominali. Aiuta a rilassare il corpo e, al contempo, migliora la capacità di attenzione.

Melissa: come si usa

La melissa si utilizza prevalentemente sotto forma di infuso o tintura madre. Le dosi consigliate per l’infuso sono: un cucchiaio di raso di foglie di melissa in una tazza d’acqua (circa 125 ml). Dopo aver fatto bollire l’acqua, spegnere il fuoco e aggiungere le foglie di melissa. Coprire e lasciare in infusione per 5-7 minuti. Filtrare l’infuso prima di berlo.

Quando bere la tisana di melissa? Dopo i pasti, per favorire la digestione; la sera, per favorire il riposo notturno; al bisogno in caso di nevralgie, crampi addominali e gonfiore, ansia, nervosismo; durante il periodo pre-mestruale e/o durante i giorni del ciclo per alleviare i vari disturbi tipici. Per chi lo preferisca, la melissa si trova anche in bustine già pronte all’uso.

Per un effetto ancora più calmante e rilassante, si può associare la melissa ad altri rimedi naturali:

  • Passiflora, che ne aumenta l’effetto sedativo;
  • Valeriana, che aiuta contenere ulteriormente nervosismo e agitazione;
  • Biancospino, che contrasta ansia e insonnia e può essere utile anche quando si vogliono contrastare tachicardia e aritmie cardiache;
  • Camomilla, che favorisce ulteriormente l’effetto antispastico.

La melissa, come abbiamo detto, si utilizza anche sotto forma di tintura madre. Questa va assunta con poca acqua, dopo i pasti, quando si vuole stimolare la digestione, all’occorrenza per contrastare crampi addominali, ansia e mal di testa o la sera prima di coricarsi se si desidera favorire il rilassamento e il riposo notturno. Per la posologia precisa rivolgersi al proprio erborista di fiducia.

Infografica sui benefici della melissa

Informazioni botaniche

La melissa, nome botanico Melissa officinalis L., appartiene alla famiglia delle Labiatae. Ha origine nel Mediterraneo orientale, ma è diffusa in tutta l’area mediterranea e in tutte le zone con clima temperato.

È utilizzata da secoli per le sue proprietà terapeutiche, che sono state tramandate di generazione in generazione. Descrizioni sull’uso della melissa si trovano in numerosi antichi componimenti di medicina, Galeno e Paracelso, per esempio, ne consigliavano l’impiego in caso di disturbi psichici.

È una pianta erbacea perenne dall’aspetto cespuglioso. Il fusto è quadrangolare; i fiori sono bianco rosati, a forma di calice; le foglie sono ovali, picciolate e leggermente pelose che, se strofinate, emanano un gradevole odore che si può definire come un incrocio tra menta e limone. La melissa cresce spontaneamente, ma può essere anche coltivata; la sua coltivazione non presenta particolari difficoltà.

Controindicazioni ed effetti collaterali della melissa

La melissa è in genere controindicata in caso di ipotiroidismo e di terapie a base di ormoni della tiroide. Sembra che alcuni componenti della melissa possano aumentare la pressione oculare, pertanto non è consigliata in caso di glaucoma.

Per il resto, si tratta di un rimedio naturale in genere ben tollerato. Attenzione, però, a non esagerare perché un’assunzione eccessiva può portare al cosiddetto effetto paradosso, ossia si potrebbe ottenere esattamente il risultato opposto rispetto a quello desiderato, ovvero un aumento di ansia e irritabilità. L’assunzione di melissa in gravidanza e durante l’allattamento non è consigliata.

Melissa: prezzo e dove si compra

I fiori di melissa secca, le tinture e altri prodotti a base di melissa si trovano facilmente in tutte le erboristerie, nelle farmacie e nelle parafarmacie che commercializzano anche prodotti naturali. Si possono acquistare anche on line, da siti web specializzati o da grosse piattaforme che abbiano una sezione dedicata ai rimedi naturali.

I fiori di melissa secchi per infusi hanno un prezzo medio di circa 7-8 € per 50 grammi di prodotto, a seconda della provenienza. Per gli infusi già pronti si parte da circa 3 € a confezione, ma il prezzo può essere anche più alto, specie se la pianta è stata coltivata con metodi bio. Una confezione di tintura madre di melissa da 50 ml costa, invece, a partire dai 10 €. I prezzi, comunque, sono molto variabili a seconda dei produttori, delle tecniche di produzione e, spesso, anche del luogo di acquisto.

Margherita Russo

Traduttrice, redattrice e blogger specializzata in contenuti per la medicina. Scrive per portali e blog che si occupano di salute naturale e stile di vita sano.

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3 commenti

  1. Buongiorno, ho una pianta di melissa, la uso insieme ad altri aromi per condire insalate e altre pietanze. Come posso ancora utilizzare le foglie fresche? Per fare bevande per esempio? In che quantità?
    Grazie, Paolino

    1. Buongiorno a lei Paolino, le foglie di Melissa hanno un aroma caratteristico e molto gradevole che ricorda il limone, ottime per arricchire e insaporire le sue pietanze. Può usare le foglie fresche per preparare un decotto non solo buono, ma che fa anche bene: la Melissa ha, infatti, proprietà sedative, calmanti, coleretiche, antinfiammatorie, antivirali e antibatteriche. Triti due cucchiaini di foglie fresche e le inserisca in 250 mL di acqua da portare a ebollizione. Lasci sobbollire per circa 5 minuti, quindi filtri il decotto prima di berlo. Potrà ricorrervi in caso di insonnia, nervosismo, colite, dolori o spasmi addominali, o semplicemente per favorire la digestione dopo un pasto troppo abbondante.

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