Cervicale e agopuntura: ecco come può aiutarci la Medicina Cinese

Dietro ad un sintomo c’è sempre un perché, questo vale anche per la cervicale. Cosa ci sta dicendo il nostro corpo? A queste domande può rispondere la medicina cinese.

La cosiddetta “cervicale” è un termine gergale, non medico, con cui si fa riferimento ad una costellazione di sintomi che vanno dal dolore o rigidità in sede del rachide cervicale, alle vertigini, alla nausea, ai dolori alle braccia. Le cause, secondo un punto di vista della medicina cinese, possono essere molteplici, ma per parlarne è necessario fare una breve premessa.

Cervicale e agopuntura

La medicina cinese, come ormai molti sanno, si basa sulla presenza del cosiddetto Qi, termine impossibile da tradurre che erroneamente viene solitamente definito “soffio vitale”. Questa definizione è estremamente limitante ecco perché noi lo chiameremo semplicemente Qi.

Proviamo a spiegarlo così: chiudete gli occhi e immaginate un immenso blob, del colore che volete, ma infinito, da questo blob piano piano vedete lo spazio prendere forma, la terra, i laghi, le montagne, il mare, poi gli alberi, le piante, gli animali, gli esseri umani, le parti che compongono ognuna di queste cose… Dal macrocosmo al microcosmo…

Riuscite ad immaginarlo? Ecco questo è il Qi, è ogni cosa e collega ogni cosa esistente. Assume una forma diversa in base al suo livello di condensazione, ad esempio l’aria è una forma più rarefatta di Qi, mentre l’albero è una forma più compatta di Qi, all’interno poi della materia vivente il Qi assume diverse forme a seconda della funzione, così la corteccia dell’albero è un tipo di Qi, la linfa un altro tipo, ma è sempre Qi.

Questa stessa cosa avviene nel corpo umano che è in continua relazione con l’ambiente circostante grazie al Qi che è omnipervadente. La “malattia” è dovuta in primis ad un’alterazione del naturale fluire del Qi all’interno del corpo.

Ma c’è un’altro concetto importante secondo la medicina cinese che è quello dei meridiani, canali preferenziali dove circolano alcune forme di Qi. Nel corpo umano ci sono 72 meridiani e su questi sono presenti dei punti di comando (365) su cui si agisce tramite agopuntura con aghi sterili e monouso, molto piccoli e quasi indolori, allo scopo di modificare il flusso del Qi all’interno del corpo, per favorirne la naturale capacità di autoguarigione.

Cervicale e medicina cinese

Fatta questa premessa ci possiamo dedicare alla cervicale. Anatomicamente parliamo della colonna vertebrale che collega la testa al tronco, si dice “rachide cervicale” costituito dalle sette vertebre che abbiamo nel collo. Secondo la medicina cinese si possono distinguere tre cavità ossee (testa, torace e bacino).

Il collo rappresenta il legame fra due delle cavità: la testa e il torace. Un dolore in tale sede può derivare, a volte, da un disallineamento delle tre cavità. Infatti queste dovrebbero essere ben allineate per permettere la normale funzione sia dello scheletro e dei muscoli che degli organi in esse contenute.

Le cause del disallineamento possono avere origine in pregressi traumi, contratture muscolari, anche a distanza, spesso si riconoscono cause psicologiche e/o emotive. Inutile citare lo stress. È sbagliato comunque in medicina cinese separare il corpo dalle emozioni e dalla mente, vanno sempre considerate come un unicum; c’è sempre una relazione psicosomatica e somatopsichica.

Inoltre, secondo una visione più trascendentale, il collo lega l’uomo (simboleggiato dal tronco) al cielo (simboleggiato dalla testa) dunque ne rappresenta la tendenza verso il ritorno all’unità.

Anche quando apparentemente il dolore cervicale è legato ad un agente esterno, molto spesso “un colpo di freddo” o di vento, secondo la visione cinese, questo è sempre legato ad un deficit sottostante, cioè il corpo non è in grado di difendersi dall’aggressione attraverso i suoi naturali meccanismi.

Nel colpo di frusta dove l’aggressione è spesso imponente e inattesa, vi è comunque l’attivazione di una difesa da parte del Qi che può essere più o meno efficace; ecco perché non tutti sperimentano i dolori a lungo termine, le vertigini, la nausea e le recidive quando “sta per cambiare il tempo”.

Come funziona l’agopuntura sulla cervicale?

Da quanto sopra avrete già intuito come non sia corretto dire “come agisce l’agopuntura sulla cervicale” perché non è sulla cervicale che l’agopuntura agisce, ma sulla persona affetta dal disturbo perciò ogni trattamento è personalizzato.

È vero che esiste anche un’agopuntura “prontuaristica” del tipo: “Hai dolore quì, ti metto l’ago lì”, ma non è diversa dall’assumere un paracetamolo o un antinfiammatorio, anche se ha meno effetti collaterali ed è molto utile come “pronto soccorso”.

L’agopuntura può offrire qualcosa di più, dà al corpo l’opportunità di ritrovare il suo naturale equilibrio e ogni corpo ha la sua storia aldilà del sintomo. A noi piace descriverlo come una matrioska, qualche volta si riesce a trovare subito la piccola matrioska interna. Generalmente però è necessario fare un percorso, insieme al paziente, e smontare man mano la matrioska ecco perché di solito, ma non sempre, un ciclo di agopuntura consta di 8-10 sedute.

Agopuntura: controindicazioni ed effetti collaterali

L’agopuntura se eseguita da mani esperte non ha complicanze gravi, sono descritti in letteratura isolati casi di pneumotorace (collasso parziale o totale del polmone) dovuti all’inesperienza e scarsa conoscenza dell’anatomia da parte dell’operatore (ci sono paesi dove l’agopuntura può farla chiunque).

Tale evento è facilmente evitabile avendo cura di non inserire aghi lunghi in modo perpendicolare nelle zone del torace. L’unico effetto collaterale può essere la comparsa di piccole ecchimosi nella cute, molto raro e di minima entità.

Non vi sono controindicazioni, anche i pazienti che assumono terapia anticoagulante possono essere sottoposti ad agopuntura, generalmente non si creano nemmeno le piccole ecchimosi, ma vengono sempre avvisati dell’eventualità.

A chi affidarsi per questa pratica

In Italia l’agopuntura può essere praticata solo da laureati in medicina e chirurgia. Per trovare un terapeuta il primo consiglio che diamo è quello di chiedere a vostri conoscenti o amici che abbiano avuto esperienze positive, così che vi possano fare una recensione di cui vi possiate fidare. Eventualmente potete andare sul sito della FISA (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura) dove trovate un elenco di tutti gli iscritti anche in base alle città.

I costi sono estremamente variabili da città a città e da terapeuta a terapeuta, possono andare dai 50 ai 200 euro a seduta. Generalmente si praticano una o due sedute a settimana a seconda della pratica del terapeuta. L’agopuntura non è tutta uguale.

Dott.ssa Ilenia Spallino

Ilenia Spallino, Medico e Agopuntore d'urgenza, Specialista in Medicina Interna. Direttrice della della Scuola Italiana di Agopuntura del Triveneto (SIdAT) e istruttore di Qi Gong metodo XiuZhenDao.

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