Vitamina B2, un aiuto per combattere l’emicrania: ecco perché aiuta
L’assunzione di vitamina b2 regolare, esercitando effetti neuroprotettivi, è considerata un valido aiuto per combattere l’emicrania.
- In che modo la vitamina B2 può aiutare a combattere il mal di testa?
- Per quale tipo di mal di testa risulta più efficace?
- Quali alimenti contengono più vitamina B2?
- Alcuni consigli per integrarla
La vitamina B2, chiamata anche riboflavina, è una vitamina che rientra nella produzione di due importanti molecole, il FMN e il FAD, necessarie per la catena di trasporto degli elettroni e per la produzione di energia da parte dei mitocondri.
Si ritiene che un attacco di emicrania possa comparire nel momento in cui si assiste a una diminuzione delle riserve energetiche da parte dei mitocondri presenti a livello cerebrale [1]. Per questo motivo si è indagata in diversi studi scientifici la possibilità di assumere la vitamina B2 per combattere il cerchio alla testa che affligge molte persone.
In che modo la vitamina B2 può aiutare a combattere il mal di testa?
Nonostante la vitamina B2 sia stata per molto tempo sottovalutata, risultano diversi i meccanismi attraverso i quali è in grado di ridurre l’emicrania ed esercitare un’attività neuroprotettiva. Tra gli effetti della riboflavina sull’emicrania si è possono annoverare i seguenti:
✓ Miglioramento dello stress ossidativo
Il tessuto neurale è molto suscettibile allo stress ossidativo. Per stress ossidativo si intende il danno ai tessuti e alle cellule indotto da un’eccessiva esposizione ad agenti chimici ossidanti e radicali liberi. Il ruolo dello stress ossidativo nell’emicrania è stato approfondito da diversi studi: esso può influenzare negativamente la funzionalità dei mitocondri e il metabolismo energetico, nonché aumentare l’infiammazione, giocando di fatto un ruolo importante nell’insorgenza e nella gravità dei sintomi.
✓ Miglioramento della disfunzione mitocondriale
I mitocondri sono gli organuli presenti in tutte le cellule, deputati alla produzione di energia, a partire dallo zucchero glucosio. Durante il processo di produzione di energia sono normalmente prodotte delle specie reattive dell’ossigeno, ma in caso di disfunzione mitocondriale la produzione di queste molecole è eccessiva e questo contribuisce ad aumentare lo stress ossidativo, l’infiammazione e l’ulteriore scarsa efficienza dei mitocondri.
✓ Diminuzione della neuroinfiammazione
Un processo che si innesca quando le cellule, in risposta a lesioni del tessuto neurale o alla presenza di tossine o altri agenti tossici, producono sostanze in grado di elevare lo stress ossidativo, che contribuisce all’eliminazione degli agenti tossici e alla risoluzione del danno. Tuttavia quando questo processo diviene cronico la neuroinfiammazione può portare a neurodegenerazione e a un maggior rischio di disordini psichiatrici e del neurosviluppo. Inoltre la neuroinfiammazione è considerata un segno contraddistintivo dell’emicrania.
✓ Riduzione della tossicità del glutammato
L’esposizione a livelli elevati di glutammato (ad esempio attraverso il consumo di alimenti ricchi di glutammato come salsa di soia, alghe, alcuni formaggi stagionati o alimenti addizionati di glutammato) è infatti considerata tossica per le cellule del sistema nervoso in quanto induce un ingresso massivo di ioni calcio nelle cellule e questo attiva una serie di processi che portano alla distruzione delle cellule stesse.
✓ Effetto neuroprotettivo
La riboflavina è necessaria per la formazione della forma di piridossina, che esercita una sua attività neuroprotettiva: la piridossina è conosciuta anche come vitamina B6 e la sua forma attiva, il fosfato di piridossale, viene prodotta grazie all’azione della riboflavina. La vitamina B6 esercita la sua attività neuroprotettiva grazie al suo ruolo nella biosintesi della dopamina e alla sua capacità antiossidante [2].
Per quale tipo di mal di testa risulta più efficace?
La riboflavina viene utilizzata nella profilassi dell’emicrania e secondo l’American Academy of Neurology è considerata una terapia di livello B. La sua potenzialità è stata valutata sia nella popolazione adulta e sia nella popolazione pediatrica e tutti gli studi hanno concluso che risulta efficace nel ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania.
Quali alimenti contengono più vitamina B2?
Gli alimenti più ricchi di vitamina B2, secondo le banche dati nazionali, sono il lievito di birra secco, il fegato e in generale le frattaglie animali, il latte, l’uovo e i funghi.
Alcuni consigli per integrarla
Secondo gli studi effettuati, la dose di riboflavina adeguata nella prevenzione dell’emicrania è di 400 mg/giorno [2]. In commercio sono presenti integratori diversi contenenti tra i 25 e i 400 mg di riboflavina per compressa. In alternativa è possibile optare per del lievito di birra secco, sotto forma di integratore in compresse.
Il loro utilizzo deve essere personalizzato in funzione della propria situazione e delle necessità: per questo motivo vi consigliamo di consultare lo specialista di riferimento qualora voleste assumere un’integrazione di vitamina b2 per combattere il mal di testa.
D’altra parte può essere anche d’aiuto introdurre gli alimenti sopra citati con regolarità nella propria alimentazione: il lievito di birra secco, per esempio, si trova facilmente in commercio e può essere spolverato sul piatto per aumentarne il gusto e la sapidità.
- [1] Supplementation with Riboflavin (Vitamin B2 ) for Migraine Prophylaxis in Adults and Children: A Review – hogrefe.com (pdf)
- [2] Riboflavin Has Neuroprotective Potential: Focus on Parkinson’s Disease and Migraine – pmc (nih.gov)



