Come usare gli anacardi in cucina: idee, abbinamenti e consigli

Gli anacardi, anche se poco usati in cucina rispetto a tutto il resto della frutta secca, rimangono quelli meno calorici pur mantenendo i benefici e le proprietà nutrizionali tipici di questa categoria di alimenti. Scopriamo qualche idea su come usarli nelle ricette.


Gli anacardi sono i semi di una pianta chiamata anacardio originaria del Brasile ed appartenente alla famiglia delle Anacardiacee.

Anacardi in cucina: idee, abbinamenti e consigli per le ricette

In Italia sono poco usati rispetto ad altri paesi come in India e in Cina dove sono un ingrediente molto comune in cucina. 

Gli anacardi fanno parte della frutta secca, ma a differenza di tutti gli altri, contengono meno grassi e quelli presenti sono per lo più acidi grassi insaturi, ossia grassi buoni che contribuiscono alla salute del cuore e alla diminuzione del colesterolo.

Sono semi ricchi di sali minerali tra cui magnesio, potassio, rame e ferro, aminoacidi essenziali e vitamine del gruppo B. Contengono poi antiossidanti, importanti specialmente nella prevenzione della degenerazione maculare, e hanno effetti benefici in caso di diabete di tipo 2.

Inoltre uno studio ha evidenziato come gli anacardi abbiano effetti positivi sull’umore, questo grazie soprattutto alla presenza di triptofano, un precursore della serotonina.

Preparazione per usare gli anacardi in cucina

Gli anacardi sono semi che possono essere mangiati sia crudi, come snack, o inseriti in alcuni piatti, anche prima della cottura. Solitamente come snack vengono consumati tostati e salati, nonostante siano più sani quelli al naturale, cioè privi di sale e non sottoposti a tostatura. Difficilmente, però, troveremo gli anacardi crudi nel nostro Paese; si tratta, infatti, di un prodotto più diffuso nei Paesi asiatici.

Ad ogni modo, se volete tostare gli anacardi è sufficiente passarli in una padella antiaderente con fiamma al minimo per qualche minuto, rigirando spesso, oppure metterli in forno a 150 gradi per 10 minuti.

Per inserirli nelle vostre ricette, sia dolci che salate, potete tritarli con un tritatutto più o meno grossolanamente in base alle vostre esigenze. Per la dose consigliata giornaliera da assumere come snack si consiglia circa 15-20 grammi. Li troviamo spesso tra gli ingredienti dei piatti orientali, soprattutto a base di carne bianca e gamberetti (li troviamo, ad esempio, nel famoso piatto Thailandese “Pad Thai”), ma anche nei risotti. Dal seme degli anacardi si ricava un olio, molto simile per caratteristiche e gusto a quello di mandorle, che si presta bene al consumo alimentare.

Gusto ed utilizzo degli anacardi in cucina

I semi dell’anacardio hanno una forma simile ai fagioli, un colore bianco e un gusto delicato che vira al dolce, simile comunque a quello di tutta la frutta secca. Questo lo rende un cibo versatile e un ingrediente ideale per diverse ricette.

Per quanto riguarda la pasticceria, ridotti in granella sono adatti per la preparazione di biscotti e dolci, ed ancora si prestano per arricchire il muesli al mattino oppure le macedonie.

Molto più noto è l’uso degli anacardi nei pesti, vi basta sostituirli con i pinoli o altra frutta secca con la stessa proporzione, rendendo questa preparazione ancora più cremosa. 
Potete inoltre aggiungere gli anacardi a granella sulle verdure saltate o gratinate, come zucca, spinaci, finocchi, fagiolini, zucchine, oppure nelle vostre insalate.

È possibile sfruttare la loro caratteristica di essere oleaginosi per fare in casa un burro vegano simile al burro di arachidi. 
Con un robot da cucina tritate gli anacardi al naturale fino ad ottenere una sorta di crema. Aggiungete poi un pizzico di sale e dell’olio extravergine d’oliva quanto basta per ottenere la consistenza desiderata. Il burro di anacardi è ottimo se spalmato sul pane, per un sano snack, oppure per mantecare i risotti, per condire la pasta o anche come salsa nelle piadine.

Abbinamenti consigliati con gli anacardi

Nelle ricette dolci potete accostare gli anacardi al cioccolato e altra frutta secca, oppure a spezie come cannella, buccia d‘arancia, vaniglia e cardamomo. Potete arricchire i vostri cookies con gli anacardi tagliati grossolanamente, nei biscotti potrete apprezzare l’accostamento anche con i fiocchi d’avena e la farina di cocco.

Per rendere il burro di anacardi ancora più gustosamente dolce vi suggeriamo di aggiungere dello sciroppo d’agave o altro dolcificante a piacere. Invece, per una versione dal sapore ancora più deciso per insaporire i piatti salati, vi consigliamo di aggiungere un po’ di salsa di soia, zenzero, aglio e pepe, e con un goccino di acqua, se risulta necessaria una consistenza ancora più fluida.

Come abbiamo visto gli anacardi sono adatti anche per condire le verdure come ad esempio: carote, fagiolini, zucca, zucchine, spinaci, finocchi, piselli e molto altro. In questo caso ben si sposano con spezie quali il curry, la curcuma, la paprika, il cardamomo, lo zenzero, i chiodi di garofano e il pepe.

Una ricetta con anacardi: risotto speziato

Se siete curiosi di provare una ricetta orientale potete provare il risotto speziato agli anacardi.

  • Dopo aver fatto tostare il riso (preferibilmente basmati) nell’olio d’oliva, aggiungete un pizzico di cannella, un pizzico di cardamomo e 2 chiodi di garofano, una manciata di uva passa, precedentemente ammollata nell’acqua, e mescolate.
  • Aggiungete l’acqua calda ed il sale e portate a cottura. Una volta cotto il risotto aggiungete la granella di anacardi tostati, mescolate e lasciate insaporire qualche istante prima di servirlo.

Cucina nel mondo

In India con i fiori dell’anacardio si realizza un liquore molto forte con proprietà toniche. In Thailandia e in Cina è molto famoso il pollo agli anacardi, un pollo condito con salsa di soia, anacardi e spezie tra cui zenzero e coriandolo.


Conservazione degli anacardi

Gli anacardi hanno la sfortuna di irrancidire abbastanza velocemente, quindi non vanno lasciati per lungo tempo esposti all’aria. Per una migliore conservazione di questi semi consigliamo di riporli in un ambiente fresco e asciutto, preferibilmente in frigo, all’interno di un contenitore sigillato.

Curiosità
Il guscio dell’anacardio contiene un olio irritante, infatti i semi dopo che vengono estratti sono sottoposti a lavorazioni che li rendono commestibili. Quest’olio viene utilizzato per produrre vernici ed insetticidi. 

Sapevate che il nome anacardium deriva dalla loro forma che ricorda quella del cuore?
Infatti la parola greca kardia significa cuore, forse non è un caso visto le proprietà benefiche che hanno su questo organo.



Avete visto come utilizzare gli anacardi in cucina. Avete mai sperimentato l’uso di questo alimento nelle vostre ricette? Condividete con noi le vostre esperienze e le vostre ricette con gli anacardi!

Emanuela Burzi

Esperta di cucina naturale e specializzata in ricette vegane. Appassionata di benessere e prodotti bio si dedica con passione ad approfondimenti su temi legati al vivere e al mangiar sano.

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