Estratti e centrifugati: le differenze nutrizionali e come riutilizzare gli scarti

Succhi e centrifugati sono due modi gustosi per aumentare l’introito quotidiano di frutta e verdura. Ma quali sono le differenze nutrizionali tra ciò che si produce con un estrattore di succo rispetto ad una centrifuga? E come riutilizzare gli scarti? Ecco tante informazioni che vi saranno utili.

Ormai è risaputa l’importanza di assumere 5 porzioni tra frutta e verdura ogni giorno per fornire al nostro organismo una buona dose di vitamine e sali minerali utili alle sue funzioni. Non per tutti però è facile raggiungere questo obiettivo: un po’ per mancanza di tempo nel pulire e preparare la verdura, un po’ perché non sempre questi alimenti sono graditi e facili da assumere nel corso della giornata. Un modo per aumentare l’introito di cibi freschi, vitali e tanto benefici è preparare succhi fatti in casa o centrifugati.

Immagine di estrattore in uso e frutta sul tavolo

I succhi, o estratti di frutta e verdura, si ottengono utilizzando un elettrodomestico di ultima generazione (è apparso sul mercato da pochi anni) chiamato appunto estrattore, un prodotto innovativo che permette di mantenere inalterate le maggiori proprietà degli ortaggi e della frutta.

In alternativa ci sono i centrifugati, realizzati invece con le più tradizionali centrifughe che utilizzano velocità elevate e surriscaldano un po’ la frutta o la verdura che si sceglie per realizzare le bevande. Scopriamo adesso le principali caratteristiche e differenze nutrizionali di questi due tipi di succhi fai da te.

Proprietà nutrizionali degli estratti

L’estrattore è un elettrodomestico che permette di ottenere un succo di frutta ma anche di verdura (comprese quelle a foglia verde) mantenendo inalterate le vitamine e i sali minerali contenuti in questi alimenti. Quello che si ottiene, quindi, è un succo vivo, ricco di enzimi, in cui l’unica parte definita di scarto è rappresentata dalle fibre (tra l’altro in quantità decisamente minori rispetto a quelle della centrifuga). L’estrattore è in grado di fornire queste prestazioni in quanto riesce ad ottenere il succo lavorando a velocità inferiori, “a freddo”, ovvero non alzando la temperatura, cosa che invece fa la centrifuga.

A seconda della combinazione di succo che intendiamo preparare possiamo aggiungere carote, mele, pere, arance ma anche spinaci, cavoli, cetrioli, zenzero o erbe aromatiche come il prezzemolo o il basilico. In base all’estratto scelto potremmo beneficiare delle doti depurative, diuretiche, digestive, energetiche di ogni singolo ortaggio o frutta con cui abbiamo voluto realizzare il succo, con il vantaggio che possiamo variare ogni giorno assicurandoci così tanti nutrienti utili al nostro corpo.

Gli estratti si possono gustare a colazione o come spuntini a metà mattina o metà pomeriggio e personalizzare a seconda dei propri gusti ed esigenze. Sono adatti anche ai bambini, alle persone anziane e a coloro che mal tollerano le fibre, attenzione solo a chi deve tenere sotto controllo gli zuccheri.

Proprietà nutrizionali dei centrifugati

I centrifugati sono ormai considerati dai più bevande “di vecchia generazione” in quanto superati dalla moderna tecnologia degli estrattori che assicurano maggiori proprietà nutrizionali al succo che si sta per bere. Ovviamente se si ha in casa una centrifuga e non ci sono possibilità di sostituirla con un estrattore (elettrodomestico ancora abbastanza costoso soprattutto se di ottima qualità) si può continuare ad utilizzarla sfruttandone comunque i benefici, seppur minori.

Proprio per il fatto che la centrifuga lavora ad alti giri, surriscaldando un po’ la frutta e la verdura, si produce una diminuzione delle proprietà nutrizionali dei centrifugati ottenuti. Vitamine molto labili e sensibili al calore come ad esempio la vitamina C vengono in parte perse con questo processo di estrazione del succo di ortaggi e frutta così come gli enzimi presenti in questi alimenti. Non si tratta comunque di bevande da demonizzare ma al contrario comunque utili ad aumentare l’apporto di cibi freschi, crudi e di stagione.

Differenze nutrizionali tra estratti e centrifugati

Come avrete capito i succhi ricavati da un estrattore sono bevande dalle proprietà nutrizionali decisamente migliori e ormai consigliate da tutti gli esperti in quanto più ricche di acqua, vitamine, sali minerali ed enzimi. Tra l’altro l’estrattore è in grado di ottimizzare meglio la spremitura di frutta e verdura garantendo una resa più alta in fatto di succo e una minore quantità di scarti.

I succhi, così come le centrifughe, andrebbero preparati sul momento e bevuti immediatamente proprio per godere al meglio di tutti i benefici (il contatto prolungato con aria, luce e calore potrebbe infatti fargli perdere in parte le proprietà). Vista l’assenza di fibre, poi, anche chi ha problemi digestivi può tranquillamente assumere queste bevande facilmente assimilabili dal nostro organismo. Inoltre bere regolarmente gli estratti consente una buona depurazione e disintossicazione del corpo.

I centrifugati fanno un po’ la stessa cosa degli estratti ma in maniera meno incisiva proprio perché l’alta velocità e il surriscaldamento con cui sono ottenuti ne limitano un po’ le potenzialità benefiche.

Come riutilizzare lo scarto: idee e consigli pratici

Sia gli estratti che le centrifughe producono degli scarti, costituiti dalla parte fibrosa di frutta e verdura. Non buttateli! Questi prodotti ricchi di fibre possono infatti essere recuperati per realizzare biscotti, torte o altre ricette dolci e salate.

Se gli scarti sono prodotti solo da frutta si prestano bene alla realizzazione di biscotti semplicemente unendoli ad una classica ricetta da voi già rodata. L’aggiunta li renderà infatti più gustosi e donerà nuova consistenza ai vostri biscotti di sempre. Anche torte e plumcake possono essere arricchiti dalle dolci fibre della frutta o di verdure come le carote che spesso si utilizzano nei dolci, meglio però in questo caso frullarle insieme al resto degli ingredienti.

Se preferite provare una ricetta salata, magari perché i vostri scarti sono in gran parte derivati da verdure (cavoli, spinaci, ecc.), potete unirli ad altre verdure fresche per realizzare uno sformato o una torta rustica. Un’altra possibilità è quella frullare gli scarti di verdure con un po’ d’olio per realizzare una salsa da utilizzare sul pane, sui crostini o da accompagnare ad un secondo piatto, o ancora frullarli insieme a brodo vegetale o a patate o zucca già cotte per realizzare una vellutata.

E voi avete già provato ad utilizzare un estrattore oppure continuate ad utilizzare una centrifuga? Fateci sapere anche nei commenti qual è la vostra combinazione di succo preferita!

Francesca Biagioli

Laureata in lettere moderne all’Università Roma 3. Redattrice e blogger e da sempre appassionata di benessere naturale, salute alternativa, sana alimentazione e yoga.

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