Cosa succede se mangi uova scadute? Rischi e sintomi

Mangiare uova scadute può essere rischioso per la salute. Ecco di quali rischi si tratta e come evitarli.

Le uova di gallina rappresentano un componente classico di un’alimentazione varia, essendo versatili in cucina e ricche di componenti nutrizionali. Al di là dello stile vegano, che esclude qualsiasi alimento di origine animale, le uova ricorrono in diversi regimi alimentari, rispondendo a varie esigenze dietetiche.

Si tratta di un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico e lipidi, contenendone, rispettivamente, circa 6,2 e 4,4 g per unità (ovvero un uovo di medie dimensioni, del peso di 50 g). Le proteine si concentrano nell’albume, insieme a una buona percentuale di acqua (circa 90%), mentre i lipidi sono contenuti nel tuorlo. Quest’ultimo contiene anche colesterolo (circa 186 mg per uovo medio) e lecitine, che funzionano da antagonisti del colesterolo.

Il contenuto energetico per un uovo di medie dimensioni è pari a 64 kcal. Questo alimento apporta anche vitamine liposolubili (vit. A, vit. D), vitamine idrosolubili (quelle del gruppo B, in particolare la vit. B12) e minerali, come ferro, zinco e magnesio. Per ulteriori approfondimenti sulle proprietà nutritive delle uova, vi consigliamo di leggere: Uova: valori nutrizionali, proprietà e come usarle in cucina. Vediamo ora, invece, i consigli per conservarle al meglio e consumarle in sicurezza.

Quanto durano le uova fresche e come conservarle correttamente

In linea di massima, le uova fresche acquistate presso un coltivatore diretto vengono conservate in frigo fino a 3 o al massimo 4 settimane dalla deposizione, mentre per la conservazione a temperatura ambiente i tempi si dimezzano. In ogni caso, è importante accertarsi della perfetta integrità del guscio: i gusci lesionati, in effetti, facilitano la contaminazione batterica della parte commestibile delle uova [1,2]. Per quanto riguarda le uova acquistate al supermercato, è buona norma attenersi alla data di scadenza presente sulla confezione e stampata su ciascun guscio (in realtà, tuttavia, si fa riferimento al “termine minimo di consumo” o TMC).

Al fine di evitare gli sbalzi termici durante le fasi di trasporto, e dunque la formazione di condensa sui gusci, le uova vengono poste in commercio a temperatura ambiente. Per tale motivo, è possibile reperirle su scaffali appositi e non refrigerati. Ricordiamo, a tal proposito, che l’umidità eventualmente depositata sulle uova favorisce la penetrazione di contaminanti verso l’interno.

Dopo l’acquisto, è preferibile conservare le uova in frigorifero, posizionandole sul ripiano centrale. Gli scomparti dello sportello, dove di solito si usa disporre le uova, presentano temperature superiori che favoriscono maggiormente la proliferazione batterica. È importante, inoltre, conservare le uova all’interno della confezione di vendita, al fine di limitare le contaminazioni crociate (ovvero il trasferimento di microbi tra gli alimenti). Le uova comprate dal contadino, infine, andrebbero trasferite in un sacchetto pulito per alimenti, e dunque disposte nel ripiano centrale del frigorifero.

Cosa succede se mangio uova scadute?

Come accennato poco fa, la data di scadenza delle uova è un dato fondamentale. Mangiare uova scadute, infatti, predispone il consumatore a potenziali rischi per la salute. Nei punti seguenti, vedremo quest’ultimo aspetto più nel dettaglio.

I rischi di mangiare uova scadute ma cotte

Tendenzialmente, il processo di cottura abbatte il potenziale infettivo dei cibi. Questo principio vale anche per le uova, il cui consumo può comunque spaziare dall’alimento totalmente crudo a quello ben cotto. Sebbene il consumo di uova vecchie sia sconsigliabile, esistono alcune eccezioni dettate dal buon senso. Le uova scadute da 1 giorno o 2 e ben conservate, ad esempio, possono rivelarsi ancora commestibili, purché sottoposte a completa cottura. In linea generale, è da considerarsi sicuro qualsiasi metodo di cottura/preparazione che renda solidi sia l’albume che il tuorlo. Un uovo sodo, dunque, sarà microbiologicamente più sicuro di un uovo in camicia o di un uovo alla coque [3]. Per quanto riguarda le uova scadute da diverso tempo (es.: un mese) è preferibile scartarle a prescindere dalla cottura.

I rischi di mangiare uova crude scadute

Il rischio correlato al consumo di uova crude scadute è per lo più microbiologico e, in particolare, associato alla contaminazione da salmonella [4,5]. Si tratta di un agente batterico, talvolta presente in grandi quantità sui gusci delle uova, e in grado di provocare una gastroenterite piuttosto importante. Conservare male le uova, e/o conservarle oltre la data di scadenza, favorisce la proliferazione della salmonella e di altri batteri, che potrebbero facilmente contaminare l’interno, ad esempio, durante la rottura dei gusci. Le uova scadute da una settimana e, ancor di più, le uova scadute da un mese, presenteranno una carica batterica più alta e via via meno compatibile con il consumo in sicurezza dell’alimento. Pertanto, è assolutamente sconsigliabile consumare uova crude già scadute, anche da poco tempo.

I rischi di mangiare uova cotte prima della scadenza ma ora scadute

La data di scadenza fa riferimento alle uova crude, a partire dal giorno in cui vengono deposte. In ogni caso, anche le uova cotte, sia “da sole” sia come ingrediente di altre preparazioni, dovranno essere consumate entro 2 – 3 giorni, poiché esposte a possibili contaminazioni successive alla cottura.

Se ho già mangiato uova scadute per sbaglio, cosa può succedere? Cosa devo fare?

Il consumo accidentale di un alimento vecchio è senza dubbio possibile, riguardando per lo più quelli privi di una chiara data di scadenza. Il rischio di mangiare un uovo scaduto, in particolare, è più concreto per le uova acquistate in ambiente rurale, poiché non dotate di questa indicazione per iscritto (sulla confezione e/o su ciascun guscio). Le problematiche associate a tale “errore” potrebbero essere, come spiegato in precedenza, di tipo gastrointestinale, sebbene ciò dipenda dalla carica batterica infettante (ossia il numero minimo di batteri in grado di scatenare l’infezione).

I sintomi associati alla salmonellosi compaiono, di solito, entro 3 giorni dal consumo delle uova contaminate, e comprendono dolori addominali, vomito e diarrea. Talvolta, possono comparire anche febbre, mal di testa e dolori articolari.

La gravità del quadro clinico, invece, può dipendere dallo stato soggettivo, rivelandosi più accentuata in alcuni casi (es.: età avanzata, gravidanza, sistema immunitario poco efficiente, ecc.) [6]. Laddove si abbia il sospetto di aver consumato uova scadute, è buona norma rivolgersi al proprio medico di fiducia, il quale saprà consigliare il miglior comportamento da seguire.

Guarda il nostro video:

Come capire se un uovo è fresco o scaduto

Laddove non si disponga della data di scadenza (es.: in caso di uova acquistate dal contadino, di confezione gettata tra i rifiuti o di scritta sul guscio sbiadita), è importante accertarsi della reale freschezza delle uova. Un modo semplice per capire se un uovo è scaduto, o comunque non più freschissimo, sfrutta la porosità del guscio e il passaggio di aria al suo interno. Per eseguire questo piccolo esperimento, basta immergere le uova in un recipiente che contiene acqua fredda. Un uovo che affonda del tutto è un uovo fresco, poiché ancora privo di aria. Un uovo che resta in superficie è presumibilmente scaduto, dal momento che avrà incorporato aria col passare dei giorni. Le uova che restano “a metà”, andrebbero consumate dopo la cottura, perché in via di scadenza.

Un altro modo per verificare la freschezza delle uova ancora chiuse consiste nel testarne la rumorosità emessa durante una lieve agitazione. Le uova fresche presentano un albume denso che impedisce al tuorlo di urtare contro la parete del guscio, motivo per cui non producono rumori. Quelle scadute, al contrario, contengono un albume più fluido che non può frenare gli urti, generando un rumore sordo al momento dell’agitazione.

La commestibilità delle uova (come degli alimenti in generale) è verificabile anche attraverso l’olfatto e la vista. Intuibilmente, un uovo andato a male sarà riconoscibile dall’odore sgradevole o da colori inusuali del guscio e/o suo contenuto. Nessuna correlazione, in ogni caso, tra le diverse tonalità del tuorlo (da giallo ad arancione intenso) e la data di scadenza delle uova: a fare la differenza, in questo caso, è l’alimentazione della gallina produttrice.

Come capire se un uovo ha superato la scadenza

Bibliografia

  • [1] (PDF) Salmonella in Shell Eggs: Mechanisms, Prevention and Detection (researchgate.net)
  • [2] Salmonella in eggs: From shopping to consumption-A review providing an evidence-based analysis of risk factors – PubMed (nih.gov)
  • [3] (PDF) Validation of Cooking Methods Using Shell Eggs Inoculated with Salmonella Serotypes Enteritidis and Heidelberg (researchgate.net)
  • [4] Campylobacteriosis, Salmonellosis, Yersiniosis, and Listeriosis as Zoonotic Foodborne Diseases: A Review – PubMed (nih.gov)
  • [5] Animal sources of salmonellosis in humans – PubMed (nih.gov)
  • [6] (PDF) Salmonellosis: A major foodborne disease of Global significance (researchgate.net)

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

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