Vitamina A: proprietà, funzioni, sintomi da carenza o eccesso e fonti alimentari

La vitamina A è una sostanza liposolubile coinvolta nel corretto funzionamento di diversi sistemi, da quello immunitario, a quello visivo, a quello nervoso. Scopri a cosa serve la vitamina A e dove trovarla.

Tra le diverse vitamine liposolubili essenziali per la nostra sopravvivenza la prima a essere stata scoperta, nei primi anni del secolo scorso, fu la Vitamina A, una sostanza presente nel burro e nel tuorlo d’uovo che si era dimostrata essenziale per la crescita dei topi.

Vitamina a: a cosa serve, proprietà e alimenti ricchi

Con il termine Vitamina A si è soliti indicare tutti i derivati naturali o artificiali del retinolo che possiedono la medesima attività biologica dello stesso. Questa vitamina, come approfondiremo in uno dei successivi paragrafi, si trova in diversi alimenti di origine animale. Tuttavia molti alimenti di origine vegetale sono ricchi di carotenoidi e alcuni di essi (soprattutto il beta carotene) possono essere convertiti nell’organismo vivente in vitamina A.

Così come le altre vitamine liposolubili, anche la vitamina A è in grado di accumularsi all’interno del nostro corpo e in particolare nel fegato dove, in condizioni normali, troviamo dal 50 al 80% del retinolo presente nell’organismo.

L’accumulo epatico permette di mantenere pressoché costante il livello plasmatico della vitamina A, che può variare tra 40 e 80 ug/dl fino al completo esaurimento delle riserve epatiche.

Il dosaggio ematico di questa vitamina non è pertanto sufficiente per valutare lo stato della vitamina nell’intero organismo: la sua carenza e/o il suo eccesso dovranno essere attentamente valutati dal medico curante.

Vitamina A: livelli di assunzione raccomandati

Il livello raccomandato di assunzione, per quanto riguarda la vitamina A, è di 400 μg per le donne adulte (che arriva fino a 800 μg durante l’allattamento) e 500 μg per gli uomini. Nei bambini, invece, il livello raccomandato è di circa 300 μg al giorno. È bene specificare che 1 μg di retinolo può anche essere fornito da 6 μg di beta-carotene e da 12 μg di altri carotenoidi.

A cosa serve la vitamina A? Proprietà e funzioni

La vitamina A serve a svolgere molteplici funzioni e molto diverse tra loro. L’assonanza della molecola attiva (il retinolo) con il termine “retina” ci può fornire delle anticipazioni su uno dei suoi ruoli fondamentali. Infatti, fin dai primi esperimenti condotti nel 1917-1920 da Jack Cecil Drummond, fu chiaro che la carenza di questo fattore comportava disturbi del sistema visivo e disturbi della crescita. Vediamo però ora nel dettaglio le sue funzioni e proprietà.

  • Benefici per la vista

    La retinaldeide, una sostanza prodotta a partire dal retinolo, è fondamentale per la fotosensibilità e il benessere del sistema visivo. In particolare questa sostanza è alla base della formazione della rodopsina, una proteina di membrana che si trova nelle cellule a bastoncello della retina e che è responsabile della generazione dell’impulso nervoso a seguito dell’assorbimento di fotoni luminosi.

  • Sistema nervoso centrale (SNC)

    L’acido retinoico, un’altra delle forme di retinolo presenti in natura, svolge diverse funzioni nello sviluppo del sistema nervoso centrale e l’alterazione dei suoi sistemi di segnale comportano diverse anomalie. Per quanto riguarda l’uomo adulto, l’acido retinoico è stato dimostrato essere fondamentale per l’acquisizione della memoria spaziale e relazionale.

  • Sistema immunitario

    La vitamina A risulta fondamentale per le nostre difese immunitarie. Si stima che il 10% circa dei bambini in età prescolare deficienti di vitamina A muoiano per malattie infettive. Questa sostanza infatti sembra essere coinvolta nella maturazione delle cellule T.

  • Regolazione del metabolismo

    La vitamina A sembra essere fondamentale anche nella regolazione del metabolismo di carboidrati, proteine e lipidi. Le ricerche finora condotte legano il ruolo della vitamina A alla capacità dell’acido retinoico di venir trasportato dal citoplasma al nucleo cellulare e di poter così controllare l’espressione di svariati geni.

    Inoltre diversi studi condotti su animali o cellule in coltura hanno evidenziato la proprietà dell’acido retinoico di influenzare l’adipogenesi e di promuovere la dispersione di energia sotto forma di calore.

  • Sviluppo embrionale

    La vitamina A risulta essere fondamentale per la fertilità e lo sviluppo embrionale dopo il concepimento. Tuttavia alte dosi di vitamina A possono risultare tossiche e pertanto, in caso di ipovitaminosi, è sempre consigliato essere seguiti da uno specialista competente.

  • Benefici per pelle e capelli

    La vitamina A svolge un ruolo molto importante anche per il benessere della pelle e dei nostri capelli. In particolare questa vitamina viene da tempo usata in dermatologia per la cura di problematiche della pelle come l’acne. Nello specifico, un derivato della vitamina A, chiamato isotretinoina, viene usato efficacemente per alcuni problemi dermatologici grazie alla sua azione cheratolitica. Inoltre, una sua carenza può provocare capelli secchi e facili a spezzarsi e può essere la causa scatenante della forfora.

Carenza di Vitamina A: cause e sintomi

La carenza di vitamina A, a causa di uno scarso apporto dietetico, è ancora moderatamente frequente nei bambini in età prescolare in alcuni paesi del mondo, soprattutto nel sud-est asiatico. Nel mondo occidentale la carenza di vitamina A è più facilmente dovuta a disturbi nell’assorbimento dei lipidi o ad alcolismo.

I sintomi della carenza di vitamina A possono essere molteplici: la sua deficienza determina un’inibizione della crescita, deformazione delle ossa e degli organi riproduttivi e cecità crepuscolare. Sintomi molto più comuni come pelle secca e tendente a screpolarsi, capelli secchi e che si spezzano possono anch’essi indicare un deficit di questa vitamina. In generale il primo sintomo di carenza della vitamina A è la diminuzione dell’adattamento alla luce di bassa intensità.

Fonti alimentari di Vitamina A

Come vi abbiamo anticipato è necessario fare un importante distinzione tra le fonti di vitamina A di origine animale, e le fonti di carotenoidi, abbondantissime nella nostra alimentazione.

I carotenoidi sono dei pigmenti responsabili della colorazione giallo-arancione dei tessuti vegetali. Ne consegue che gli ortaggi che assumono questa colorazione sono fonti di carotenoidi: via libera, quindi, ad albicocche, pesche, carote, zucca e mango.

Per quanto riguarda gli alimenti di origine animale la vitamina A è presente soprattutto nel fegato, ma anche nelle uova, nel latte, nei formaggi e nel burro.
L’assimilazione di vitamina A o carotenoidi è influenzata dalla presenza di lipidi, che aumenta la biodisponibilità di queste sostanze. Per ulteriori approfondimenti, vi invitiamo a leggere il nostro articolo sugli alimenti più ricchi di vitamina A.

Tossicità della Vitamina A: cause e sintomi da eccesso

L’assunzione di dosi elevate di vitamina A determina lo stato di ipervitaminosi: in particolare l’assunzione di più di 300 mg di questa vitamina risulta tossica per il nostro organismo. L’intossicazione si può manifestare con nausea e vomito, problemi alla vista, emicrania e alterata coordinazione dei movimenti.

Un diverso tipo di tossicità si può manifestare quando l’assunzione elevata di questa vitamina (5-10 mg) viene perpetuata nel tempo: in questo caso si può assistere all’insorgenza di una sindrome cronica che può portare ad anemia, inappetenza, perdita di capelli e dolori muscolari. L’assunzione elevata di carotenoidi,invece, risulta essere meno grave: il loro assorbimento, infatti, diminuisce all’aumentare della dose.

Dott.ssa Stefania Cocolo

Biologa nutrizionista laureata in Biotecnologie molecolari e bioinformatica presso l’Università degli studi di Milano. Ha conseguito la specializzazione in Biotecnologie industriali e ambientali presso l’Università degli studi di Milano.

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