Beta-carotene, antiossidante e amico di pelle e capelli: ecco proprietà e come usarlo al meglio

Il beta carotene è un composto importante per il nostro organismo e non solo perché precursore della vitamina A. Vediamo i suoi benefici, dove si trova e come assumerlo al meglio.

Il beta carotene è una molecola appartenente alla categoria dei carotenoidi ed è il precursore della vitamina A, cioè nel nostro organismo è utilizzato per la sintesi di questa importante vitamina.

Immagine di carote, un alimento ricco di betacarotene

Il betacarotene (chiamato anche provitamina A) è il carotenoide maggiormente presente nella nostra dieta, poiché è contenuto in molti frutti e vegetali. Si tratta di una sostanza liposolubile, cioè si scioglie nei grassi e non nell’acqua ed è anche un colorante, infatti conferisce ad alcuni frutti e ortaggi il classico colore arancione, un esempio ne sono le carote e la zucca.

Beta-carotene: a cosa serve e quali funzioni svolge

Oltre che essere precursore della vitamina A, il beta carotene è importante per il nostro organismo perché svolge altre funzioni altrettanto fondamentali. Vediamo in dettaglio le proprietà del beta-carotene.

  • Funzione antiossidante: sono ampiamente noti i poteri antiossidanti dei carotenoidi ed in particolare del beta carotene. Sembra che questa molecola sia in grado di fungere da “trappola” per i radicali liberi, che promuovono le reazioni di ossidazione. L’ossidazione è un processo alla base dell’infiammazione, della carcinogenesi, dei danni da radiazioni, dell’invecchiamento;
  • Benefici cardiovascolari: sono molte le evidenze scientifiche che dimostrano che il beta carotene possa aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari, ed in particolare uno studio olandese del 1999 ha mostrato una correlazione diretta fra l’assunzione di beta carotene e la riduzione del rischio cardiovascolare e tale effetto è stato attribuito al potere antiossidante di questa molecola;
  • Beta carotene come immunomodulatore: il beta carotene stimola lo sviluppo del sistema immunitario e ne modula l’azione, ottimizzando la sua risposta in caso di infezioni;
  • Utile contro le patologie neurologiche: sembra che il beta carotene abbia promettenti applicazioni come agente anti-epilettico, dal momento che alcuni studi ne dimostrano l’efficacia in tal senso. Questo effetto sarebbe dovuto alle proprietà antiossidanti di questa molecola, infatti nella genesi dell’epilessia lo stress ossidativo gioca un ruolo fondamentale;
  • Prevenzione della cataratta e delle patologie della macula: il consumo di cibi ricchi di beta carotene si è dimostrato utile nella prevenzione di disturbi visivi degenerativi quali la cataratta e le patologie della macula dell’occhio;
  • Amico della pelle: il beta carotene protegge la pelle dai danni dei raggi UV potenziando gli effetti dei prodotti utilizzati come schermi solari. Inoltre, sembra essere d’aiuto nel trattamento delle infiammazioni della cute, dell’impetigine, nella cicatrizzazione delle piccole ferite;
  • Alleato dei capelli: la vitamina A è di notevole aiuto nella prevenzione e nel trattamento della forfora e dei capelli secchi e sottili, incoraggiandone la ricrescita. Di conseguenza il beta carotene è utile in quanto suo precursore.

È da considerare che i risultati degli studi scientifici convergono sull’ipotesi che i benefici del beta carotene sulla nostra salute siano in realtà dovuti all’azione sinergica che tale molecola esercita se assunta insieme ad altri composti che si trovano negli alimenti. Pertanto tale azione viene garantita solo da una dieta sana ed equilibrata.

Abbiamo visto che numerosi studi scientifici supportano l’efficacia del beta carotene nella prevenzione e nel trattamento di diversi disturbi e patologie, tuttavia molti altri studi sono stati focalizzati sui possibili effetti pro-ossidativi di questa molecola. Sembra infatti che ad alti valori di pressione di ossigeno e in condizioni di elevati dosaggi (dovuti principalmente a sovraddosaggo di integratori) il beta carotene perda le sue proprietà antiossidanti e mostri invece proprietà opposte e che ciò avvenga a causa della sua struttura molecolare.

Inoltre sono controversi i suoi effetti anticancro in soggetti fumatori, alcuni studi dimostrano infatti che in soggetti fumatori che abbiano fatto un uso prolungato di beta carotene attraverso integratori, il rischio di sviluppare cancro ai polmoni aumenti a causa di una combinazione di fattori. In individui non fumatori con adeguati dosaggi di beta carotene e vitamine C ed E gli effetti sono invece benefici.

Fonti alimentari di beta carotene

È molto semplice reperire in natura il beta carotene: ne sono ricchi frutti e ortaggi di colore giallo/arancio come carote, zucca, peperoni, melone, albicocche, pesche, ma anche verdure a foglia verde come spinaci, lattuga, broccoli, rape.

Trattandosi di una molecola liposolubile, otterremo un miglior assorbimento se accompagneremo questi alimenti con una fonte di grasso, come ad esempio dell’olio di oliva. Inoltre, al contrario di quanto si possa pensare, la biodisponibilità del beta carotene aumenta quando i cibi che lo contengono sono sottoposti a cottura ed anche a sminuzzamento: in pratica è necessario “liberare” il composto dalle barriere biologiche che lo isolano e lo proteggono.

Esperimenti dimostrano che quanto più questi alimenti vengono cotti, tanto più beta carotene si libera, ma ovviamente bisognerà trovare un compromesso tale da garantire la palatabilità dell’alimento stesso, ma anche da preservare gli altri nutrienti in esso contenuti, dal momento che, come si è detto, le proprietà dei vari nutrienti sono garantite dalla loro azione sinergica.

Sembra che le tecniche migliori per preservare al meglio il beta carotene, ma anche altre vitamine e sali minerali presenti in questi alimenti, siano la bollitura per brevi tempi e con poca acqua o la cottura a vapore.

Alimento: Contenuto di beta-carotene (mg/100 g):
Prezzemolo secco 21,75
Pomodoro concentrato 15,00
Alga nori, secca 14,91
Albicocche disidratate 8,46
Carote 6,88
Prezzemolo fresco 5,65
Basilico secco 5,63
Peperoncini piccanti 4,94
Maggiorana secca 4,84
Menta secca 4,83
Valeriana 4,25
Origano secco 4,14
Basilico fresco 3,95
Patate dolci 3,93
Zucca gialla 3,59
Salvia secca 3,54
Radicchio verde 3,25
Mango 3,19
Spinaci 3,00
Scalogno 2,91
Crescione 2,66
Agretti 2,51
Albicocche 2,16
Cicoria da taglio 1,60
Papaya 1,59
Bieta 1,57
Fiori di zucca 1,51
Rucola 1,42
Lattuga 1,37
Indivia 1,29
Sedano 1,27
Peperoni gialli 0,83
Pomodori maturi 0,81
(fonte Bda-Ieo)

Integratori di beta carotene: come assumerli

Come abbiamo visto, una sana alimentazione garantisce un adeguato apporto di beta carotene, dal momento che si tratta di una molecola abbondantemente presente nei vegetali. Le dosi consigliate per i soggetti sani variano fra i 2 e i 6 mg al giorno (fino a 20-25 mg in caso di specifiche patologie) e tali quantitativi si possono agevolmente trovare in poche decine o centinaia di grammi degli alimenti sopracitati.

Nel caso di maggiori fabbisogni di questa provitamina è possibile trovare in commercio degli integratori contenenti beta carotene in diverse formulazioni, il cui uso è consigliato solo nei casi in cui se ne riscontrino particolari carenze.

Beta carotene: controindicazioni e possibili interazioni

L’uso di integratori di beta carotene a dosaggi elevati e per tempi prolungati potrebbe rivelarsi pericoloso, per questo motivo è sempre bene consultare un medico prima di intraprenderne l’uso. Come già accennato, i fumatori devono evitare l’assunzione di integratori al beta carotene perché potenzialmente dannoso. Ne è inoltre sconsigliato l’uso durante la gravidanza e l’allattamento.

L’assunzione contemporanea di beta carotene ed altre vitamine (come ad esempio nei multivitaminici), potrebbe ridurre l’efficacia di farmaci ipocolesterolemizzanti, come le statine. Non ci sono studi riguardanti, invece, la sola assunzione di beta carotene in questi casi. Il beta carotene potrebbe inoltre ridurre l’efficacia della vitamina B3 se assunto contemporaneamente ad essa.

Una elevata assunzione di beta carotene attraverso la dieta potrebbe inoltre causare un disturbo noto come “carotenodermia”, che in pratica consiste in una colorazione giallo-arancio della pelle, dovuto al fatto che il pigmento in eccesso si deposita sulla cute, effetto del tutto reversibile se se ne riducono i dosaggi.


Seguite una dieta ricca di beta carotene sfruttando al massimo quello contenuto negli alimenti? Diteci come e quali benefici ne avete ricavato, lasciando un commento!

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Dott.ssa Azzurra De Luca

Biologa nutrizionista con un dottorato di ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari. Negli ultimi anni ha lavorato negli Stati Uniti presso la Stanford University nel campo della biochimica e della biologia molecolare.

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