Diverticolite: la quinta malattia gastrointestinale per costi sanitari nei paesi occidentali, dove colpisce circa il 25% della popolazione! Alimentazione, attività fisica e stile di vita sano possono prevenire lo sviluppo di questa dolorosa patologia.
La diverticolite è una patologia dell’apparato digerente, caratterizzata dall’infiammazione di uno o più diverticoli, estroflessioni della mucosa e della sottomucosa dell’intestino che tendenzialmente si formano nella regione del colon.

Rappresenta la forma sintomatica della diverticolosi, contraddistinta sempre dalla presenza di diverticoli, senza però l’infiammazione!
Circa il 15-20% dei soggetti che presentano diverticolosi sviluppa successivamente la diverticolite.
Diverticolite: i sintomi
I sintomi della diverticolite possono essere acuti o cronici. Quelli cronici posso essere confusi con quelli della sindrome dell’intestino irritabile (SII) e comprendono dolore addominale (tendenzialmente localizzato al fianco sinistro), forte disagio, gonfiore, costipazione e diarrea. I sintomi acuti, invece, ricordano quelli dell’appendicite: febbre, dolore addominale acuto e leucocitosi.
La prevalenza di diverticolosi e diverticolite è in aumento nei paesi industrializzati in parallelo con l’aumento dell’aspettativa di vita e i tassi più elevati sono riscontrabili negli Stati Uniti e in Europa. Solo in Italia circa 6 milioni di persone, il 10% della popolazione soprattutto tra i 50 e 60 anni, soffre di diverticolite.
È diagnosticata tipicamente in seguito a colonscopia, è particolarmente frequente nei pazienti anziani ma soprattutto nelle donne, che hanno circa il doppio della probabilità di sviluppare i diverticoli rispetto agli uomini!
Stile di vita e diverticolite
Lo stile di vita e l’età sono i principali fattori di rischio per lo sviluppo di diverticolite, è quindi fondamentale prendersi cura del proprio corpo, sia internamente che esternamente, fin dai primi anni di vita.
Vediamo quali fattori sono particolarmente importanti nello sviluppo di diverticolite:
- Fibre: esiste una possibile correlazione tra bassa assunzione di fibra alimentare, in particolare fibra insolubile (ricca in cereali integrali, verdura a foglia verde, frutta secca e semi oleosi) e lo sviluppo di diverticolite. È quindi raccomandato un adeguato apporto di fibre al giorno (25-30 g) per ridurre il rischio di sviluppare questa patologia.
- Farmaci: l’utilizzo frequente di aspirina e/o farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) aumentano il rischio di infiammazione e di complicazioni dei diverticoli.
- Probiotici: numerosi studi dimostrano come i probiotici, conosciuti anche come fermenti lattici, siano efficaci nel ridurre i sintomi di diverticolite, migliorando il microbiota intestinale.
- Attività fisica: è raccomandato praticare una regolare attività fisica che corrisponde a 30 minuti al giorno di camminata a passo svelto, migliorando così la motilità intestinale e riducendo il ristagno di feci nei diverticoli.
- Fumo: va sempre evitato, non solo se si soffre di diverticoli.
Diverticolite: i cibi si e quelli no
In caso di diverticolosi, la fase non infiammatoria, è fondamentale seguire un’alimentazione regolare e varia, i cui elementi chiave devono essere:
- Frutta e verdura: ricchi di fibre aiutano a mantenere una regolare motilità intestinale
- Cereali: preferire sempre i cereali integrali a quelli raffinati; hanno un maggiore effetto saziante grazie alla presenza delle fibre, migliorano la motilità intestinale e non determinano un forte aumento della glicemia.
- Acqua: un’idratazione adeguata è fondamentale e ciò significa bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno.
Vanno, invece, eliminati o quantomeno ridotti gli alimenti grassi, soprattutto di origine animale, ma anche bevande gassate e cibi molto zuccherini.
Durante la fase infiammatoria (diverticolite) è necessario limitare le fibre, riducendo o abolendo frutta, verdura e cibi integrali per almeno 2-3 giorni prediligendo una dieta liquida o semiliquida a tenore molto ridotto in fibra e scorie. È molto importante in questa fase consultare il proprio medico curante per farsi prescrivere eventualmente terapie oppure consigliare il ricovero ospedaliero.
Sono affetto da diverticolosi e in più il morbo di crhon. Le due alimentazioni fanno a pugni. Che debbo fare?
Buongiorno Paolo, sicuramente nel suo caso è fondamentale evitare diete fai-da-te ma affidarsi a un professionista della nutrizione specializzato in alimentazione antinfiammatoria e riequilibrio della salute intestinale che possa in questo modo guidarla ad alimentarsi correttamente, tenendo sotto controllo i sintomi di entrambe le patologie di cui soffre.
Dott.ssa Alessandra Esposito – Biologa Nutrizionista