Dermatite seborroica, un problema fastidioso che può essere controllato: ecco cause, sintomi e rimedi naturali

La dermatite seborroica è un’affezione della cute relativamente diffusa nella popolazione, le cui cause non sono del tutto chiare e definite. In affiancamento ai trattamenti convenzionali impostati per curare la dermatite seborroica, è possibile abbinare anche delle terapie naturali per il suo controllo e miglioramento.

La dermatite seborroica è una malattia infiammatoria della pelle ed è un tipo di patologia che colpisce prevalentemente le zone del corpo in cui ci sono molte ghiandole sebacee, in particolare volto, cuoio capelluto e torace, ma anche condotto uditivo e dorso.

Immagine di donna con forte prurito alla testa a causa della dermatite seborroica

Le cause della dermatite seborroica non sono del tutto definite: forse un ruolo è giocato da alcuni funghi, in particolare del genere “Malassezia furfur”, “Malassezia globosa” oppure “Pytirosporum ovale”, ma esistono teorie che vedono come fattori predisponenti alcune condizioni come carenze nutrizionali, condizioni di stress, anomalie immunitarie e patologie neurologiche. Talvolta si assiste anche ad un miglioramento nella stagione calda e con l’esposizione al sole.

Sintomi della dermatite seborroica

I sintomi della dermatite seborroica si manifestano generalmente in modo graduale e colpiscono prevalentemente l’area del viso nella zona del naso, della barba e delle sopracciglia, dietro le orecchie e sul cuoio capelluto, ma non solo. Solitamente questo disturbo si presenta in modo simmetrico nelle metà del corpo e con una desquamazione giallastra tipica della pelle, unita ad un’aumentata produzione di sebo, ad un arrossamento locale e prurito.

Potrebbe comparire inoltre forfora su barba, capelli e sopracciglia ed è possibile la formazione di croste e squame sul cuoio capelluto, che però hanno spesso un aspetto untuoso e ben si differenziano dalla desquamazione tipica di altre condizioni patologiche come ad esempio la psoriasi. Spesso la desquamazione cutanea si associa a prurito e talvolta si manifesta anche a livello oculare con blefarite, con presenza di croste giallastre e infiammazione congiuntivale.

Può manifestare miglioramenti ed esacerbazioni periodici, variabili da soggetto a soggetto anche se, generalmente, le lesioni da dermatite seborroica sono più gravi e frequenti nei mesi invernali.

Inoltre, è possibile assistere in alcuni casi ad una caduta dei capelli, a causa dell’insulto infiammatorio a carico del bulbo pilifero.

Per contrastare i sintomi della dermatite seborroica si utilizzano solitamente farmaci antifungini ad azione topica (locale), ma non è da escludere la necessità di assumere questo tipo di farmaci anche con azione sistemica (per bocca). Il trattamento è comunque sintomatico, e all’antimicotico si possono associare creme e polveri atte a ridurre la produzione di sebo e farmaci steroidei per diminuire lo stato infiammatorio locale.

Esistono evidenze che sostengono anche l’efficacia di una particolare fototerapia, utile per curare la dermatite seborroica. Solitamente, se non si associano altre patologie debilitanti, la prognosi è buona e si assiste ad una scomparsa della sintomatologia in settimane o mesi.

Cause della dermatite seborroica

Le cause della dermatite seborroica sono attualmente oggetto di studio. Si osserva che la patologia si manifesta nella popolazione generale con un’alta incidenza e prevalenza, andando a colpire l’1/3% della popolazione generale, 3/5% dei giovani adulti e 40/80% delle persone con infezione da HIV.

Inoltre, si nota una maggior incidenza nel genere maschile, dopo la pubertà e in particolare all’età di circa 40 anni. Esistono comunque forme che colpiscono anche neonati nei primi mesi di vita. Alcuni Autori l’hanno messa in relazione alla possibile comparsa di sindrome metabolica.

Ad oggi, i fattori che maggiormente predispongono all’insorgenza della dermatite seborroica sono:

  • Condizioni di immunodepressione e patologie neurologiche;
  • Forte stress prolungato;
  • Alcuni tipi di funghi;
  • Alimentazione non equilibrata e/o carenze nutrizionali;
  • Squilibri o sbalzi ormonali;
  • Predisposizione genetica.

Essendo la causa della patologia non definibile con esattezza in tutti i pazienti, per curare la dermatite seborroica si utilizzano farmaci cosiddetti “sintomatici” a seconda del quadro clinico, a cui si possono affiancare con beneficio anche i rimedi naturali che vedremo fra poco.

Diagnosi della dermatite seborroica

La diagnosi di dermatite seborroica è generalmente clinica, il che significa che il medico la elabora sulla base dei segni e sintomi lamentati e manifestati dal paziente. Va eseguita una diagnosi differenziale attenta ad opera di un dermatologo, in particolare con rosacea e psoriasi, ma esistono chiari elementi che diversificano queste condizioni.

Nello specifico, come abbiamo visto sopra, nella dermatite seborroica sono presenti alterazioni dello strato cutaneo superficiale con produzione di squame giallastre e di consistenza “untuosa”, un arrossamento locale e un prurito caratteristico, talvolta estremamente intenso che porta il paziente a grattarsi anche nel sonno. In alcuni casi è indicata allora la prescrizione di un antistaminico per gestire il problema del prurito.

È inoltre possibile (in alcuni casi) il verificarsi della caduta di capelli. Infine, ricordiamo che esistono anche forme di “dermatite seborroica like” indotte dalla terapia con particolari farmaci, come quelli antineoplastici.

Dermatite seborroica: rimedi naturali

Esistono rimedi naturali per la dermatite seborroica che possono portare, in alcuni casi, beneficio al paziente. In tutti i casi, è necessario però evitare fai-da-te ed eseguire una visita medica, con relativa diagnosi e prescrizione, e farsi seguire nel tempo da un medico di fiducia. Sono da escludere anche possibili interazioni tra prodotti naturali e farmaci assunti in modo occasionale o continuativo e possibili condizioni allergiche e/o di ipersensibilità.

È necessario selezionare in modo corretto i detergenti per corpo e capelli ed evitare prodotti chimici e potenzialmente irritanti, così come prestare attenzione all’abbigliamento indossando cotone e fibre naturali e non tessuti sintetici e non traspiranti. I rimedi naturali da conoscere per aiutare a curare la dermatite seborroica sono i seguenti.

1 Ribes nero

Il ribes nigrum è noto per le sue proprietà antinfiammatorie molto marcate e può essere assunto sotto forma di olio, macerato glicerico, tintura madre, gemmoterapico.

2 Boswellia serrata

Detta “albero dell’incenso”, anche la Boswellia possiede forti proprietà antinfiammatorie e si può utilizzare con successo per aiutare a contrastare la dermatite seborroica. Generalmente si consiglia l’assunzione in forma di estratto secco, tintura madre o olio essenziale.

3 Oli vegetali

Gli oli più indicati sono olio di borragine, olio di jojoba, olio di mandorle, olio di semi di lino e olio di neem. Questi oli possono essere utilizzati singolarmente oppure combinati tra loro, oppure emulsionati ad oli essenziali come quello di tea tree. Possono essere utilizzati esternamente sulla pella e/o assunti per bocca. In quest’ultimo caso, è necessario selezionare attentamente prodotti di qualità, chiedendo consiglio al proprio medico. L’olio di neem, in particolare, vanta proprietà antibatteriche, antivirali e antifungine, mentre l’olio di borragine ha proprietà antiossidanti e regolatorie sulla produzione di sebo.

4 Unguento di calendula

Unendo un oleolito di calendula e dell’olio di karitè è possibile creare un unguento da applicare anche quotidianamente per via esterna sulle lesioni cutanee causate dalla dermatite seborroica. La calendula vanta proprietà antinfiammatoria e cicatrizzante ed è indicata in svariati disturbi cutanei e non solo.

5 Melaleuca alternifolia (tea tree)

L’olio essenziale di tea tree possiede proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche ed è indicato in molte affezioni cutanee, tra cui la dermatite seborroica. Ricordiamo che non va mai applicato puro sulla pelle, ma va sempre emulsionato con un olio vegetale per poter essere applicato correttamente.

6 Omega3 e Omega6

Oltre a dover essere introdotti con l’alimentazione, è possibile aumentarne l’assunzione con nutraceutici derivanti dal pesce. I benefici degli omega3 e omega6 sono dovuti al fatto che queste sostanze si inseriscono nella struttura delle membrane cellulari e hanno un’azione generale antinfiammatoria e modulante e un’azione riequilibrante a livello cutaneo, andando qui a sostenere lo stress e a combattere l’invecchiamento cutaneo.

7 Vitamine del gruppo B e vitamina E

Rappresentano un utile complemento nutrizionale e sono da assumere per mezzo di nutraceutici di qualità. La vitamina E è una vitamina liposolubile, ha azione antiossidante contro i radicali liberi, antinfiammatoria e immunomodulante. Le vitamine del gruppo B sono idrosolubili e svolgono importanti azioni a livello generale, ad esempio nel metabolismo epatico e renale e nel sistema nervoso, per il sistema immunitario, contro lo stress e per il benessere cutaneo.

8 Gemmoterapici di cedro del Libano, olmo campestre, platano, ontano bianco

La gemmoterapia si differenzia per vari aspetti dalla fitoterapia e può essere utilizzata per molte condizioni, tra cui si inseriscono le affezioni cutanee. I gemmoterapici elencati, singolarmente o con sinergismo d’azione se assunti in modo abbinato, possono contribuire al miglioramento della condizione del paziente.

8 Fermenti lattici

Una disbiosi intestinale, ossia un’alterazione dell’equilibrio ideale nella microflora intestinale, è spesso presente nei pazienti che lamentano problematiche cutanee di vario tipo. Pur non avendo un effetto risolutivo, l’integrazione di ceppi prebiotici e/o probiotici diversi a seconda della condizione specifica può aiutare alla sua risoluzione o miglioramento clinico e sintomatologico.

8 Aloe vera

L’aloe vera può essere utilizzata come complemento a livello locale grazie alla sua azione lenitiva ed idratante sulla pelle. La pianta sembra inoltre vantare proprietà antibatteriche ed antimicotiche.

Ai rimedi elencati è possibile abbinare determinati prodotti naturali ad azione drenante e di stimolazione sui naturali emuntori, per un’azione terapeutica più profonda. Tra questi ricordiamo ad esempio i gemmoderivati di Betulla e Salice bianco, oppure la linfa di betulla o anche rimedi omotossicologici per il drenaggio della matrice cellulare.

La dermatite seborroica è contagiosa?

La dermatite seborroica non è considerata contagiosa e rappresenta un disagio prevalentemente sociale, poiché, manifestandosi spesso nella zona di viso e capelli, può creare condizioni di imbarazzo per una persona nel presentarsi in pubblico.

Dermatite seborroica: cosa mangiare e cosa evitare

In molti casi, i pazienti con dermatite seborroica riferiscono abitudini nutrizionali non ben equilibrate, e in particolare un eccessivo consumo di zuccheri (che si può correlare, nel tempo, ad un’alterata risposta insulinica o ridotta tolleranza al glucosio). 
Per abbinare al trattamento anche una corretta gestione nutrizionale, sarebbe bene seguire alcune indicazioni importanti, come ad esempio:

  • Consumare quotidianamente cibi freschi e non raffinati, verdura e frutta di stagione, cereali integrali, legumi, oli spremuti a freddo e frutta secca;
  • Prediligere come fonti proteiche di derivazione animale pesce, uova e carni bianche, nella corretta misura;
  • Bere molta acqua;
  • Limitare o escludere cibi confezionati, dolci e dolciumi, cereali raffinati, zucchero bianco, alcolici, latte e derivati, bibite e succhi di frutta confezionati, snack e merendine, salumi, lievito di birra.

Prevenzione della dermatite seborroica

Non esistono misure specifiche per la prevenzione della dermatite seborroica, ma esistono precauzioni che si possono adottare soprattutto per prevenire le riacutizzazioni.

  • Igiene: evitare l’uso di saponi e shampoo aggressivi perché vanno a impoverire gli strati esterni che proteggono la pelle; preferire, quindi, prodotti naturali e delicati. Per il bagno si può scegliere un prodotto oleoso tra quelli che hanno la qualità di riequilibrare le secrezioni sebacee, per esempio olio di iperico e tea tree oil;
  • Grattamento: evitare di grattarsi e di staccare manualmente le squame in quanto queste manovre favoriscono l’infiammazione, causando un peggioramento delle lesioni;
  • Stress: è un po’ come un cane che si morde la coda perché, spesso, è la dermatite seborroica stessa a provocare lo stress. Per evitare o quantomeno ridurre le condizioni di stress emotivo e psicologico, è consigliabile adottare uno stile di vita sano che preveda ritmi il più possibile naturali e l’abitudine a ritagliarsi qualche momento di sano relax;
  • Idratazione: occorre idratarsi a sufficienza, bevendo circa due litri di acqua al giorno. È consigliabile evitare le bevande zuccherate.

La dermatite seborroica del neonato

La dermatite seborroica del lattante è una particolare forma di dermatite, meglio conosciuta come crosta lattea. Compare nei primi mesi di vita e si presenta con arrossamenti e squame di colore giallo-arancione, di dimensioni piuttosto vaste, localizzate principalmente sulla testa; ma può interessare anche le sopracciglia, la fronte, le guance, le pieghe del collo, il cavo ascellare e la zona del pannolino.

In passato si riteneva che la causa della dermatite seborroica del neonato fosse da ricercare nell’alimentazione a base di latte, da qui il nome crosta lattea. Oggi sappiamo che le cause di questa eccessiva produzione di sebo sono altre, in particolare la presenza degli ormoni materni nell’organismo del bambino, unitamente a immaturità del processo di rigenerazione cutanea e del comportamento anomalo di un fungo normalmente presente sulla pelle, il Pityrosporum orbicolare.

La dermatite seborroica del lattante si risolve spontaneamente entro il terzo/quarto mese di vita, è comunque consigliabile prendere alcuni provvedimenti per rimuovere le squame, man mano che si formano: con una garza applicare sulla cute interessata un olio delicato naturale, per esempio olio di mandorle dolci, olio di cocco oppure olio di oliva, al fine di ammorbidirla; rimuovere poi delicatamente le squame con un pettinino a denti stretti e arrotondati, facendo molta attenzione a non irritare ulteriormente la cute.

Dermatite seborroica: le possibili conseguenze se non trattata

La dermatite seborroica, in una persona che non presenta altre malattie importanti, rappresenta nella maggior parte dei casi un problema di rilevanza prevalentemente estetica. Se non trattata, soprattutto in caso di manifestazioni intense e presenza di forte prurito, potrebbe aumentare il disagio del paziente e potenzialmente estendersi ad altre zone del corpo. In ogni caso, è tipico un andamento spontaneo caratterizzato da aggravamenti e miglioramenti nelle settimane e nei mesi e spesso si assiste ad un miglioramento nella stagione estiva e con l’esposizione al sole.

Anche voi soffrite di dermatite seborroica? Se è stato utile questo articolo o se volete condividere con noi altri rimedi naturali, scriveteci nei commenti.


Dott.ssa Beatrice Andreoli

Medico chirurgo, laureata presso l’università di Verona. Ha conseguito il Master internazionale in Nutrizione e dietetica applicata presso l’università politecnica delle Marche (sede di Ancona) e il diploma triennale in Agopuntura energetica e tradizionale presso l'Associazione Italiana Agopuntura di Roma.

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Un commento

  1. Buongiorno vorrei chiedere quali potrebbero essere de buoni rimedi naturali per la dermatite atopica da utilizzare giornalmente così da provare a limitare l’uso dei cortisonici. Avevo letto che miele e camomilla potevano essere utili a tale scopo. Vorrei sapere se ce ne sono altri. Grazie

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