Ulcera gastrica: cause, sintomi per riconoscerla e rimedi utili

Un’infezione da Helicobacter pylori o l’abuso di alcuni farmaci sono tra le cause principali dell’insorgenza di ulcera gastrica, che provoca sintomi quali bruciore e dolore di stomaco.

L’ulcera gastrica è una patologia caratterizzata dalla lesione delle pareti dello stomaco. Si differenzia dall’ulcera duodenale per la localizzazione, in quanto quest’ultima si verifica nel duodeno, ossia la prima parte dell’intestino.

Donna che sente dolore allo stomaco a causa dell'ulcera gastrica

L’ulcera gastrica può essere superficiale oppure profonda, causando emorragie, fino ad arrivare ad una vera e propria perforazione dello stomaco. Essa è causata da uno squilibrio tra fattori aggressivi, quali gli acidi gastrici, e fattori protettivi, come il muco prodotto dalle cellule dello stomaco. L’ulcera gastrica può anche essere la conseguenza di una gastrite cronica, in cui si ha un’infiammazione delle pareti gastriche.

Colpisce gli uomini in misura maggiore rispetto alle donne, con un rapporto di 3 a 1, e si verifica soprattutto nella fascia d’età compresa tra 50 e 60 anni e nelle classi sociali più basse. Se non adeguatamente curata, può avere conseguenze gravi, e può cronicizzare, ricomparendo periodicamente nel tempo. Ma quali sono i sintomi dell’ulcera gastrica?

Ulcera gastrica: i sintomi

I sintomi principali dell’ulcera gastrica sono il bruciore di stomaco e il dolore, dovuto al contatto degli acidi dello stomaco con la lesione gastrica. Questi sintomi naturalmente aumentano a stomaco vuoto, in quanto si accentua l’azione corrosiva, e diminuiscono a stomaco pieno o quando si assumono rimedi che diminuiscono l’acidità di stomaco.

Altri sintomi di ulcera gastrica possono essere eruttazioni, gonfiore gastrico, digestione difficile, riduzione della sensazione di fame, nausea e addirittura vomito nei casi più gravi. Riassumendo, i sintomi principali possono essere:

  • Bruciore di stomaco;
  • Dolore gastrico;
  • Eruttazioni;
  • Difficoltà di digestione;
  • Gonfiore;
  • Riduzione dell’appetito;
  • Nausea;
  • Vomito.

Ulcera gastrica: le cause principali

L’ulcera gastrica in molti casi è dovuta alla presenza di un’infezione da parte di un microrganismo chiamato Helicobacter pylori. Anche l’abuso di antinfiammatori non steroidei (FANS) o di cortisonici sono tra le cause principali, in quanto essi diminuiscono i fattori che proteggono la mucosa gastrica.

Lo stress può contribuire all’insorgenza di ulcera gastrica, perché spesso esso è accompagnato da uno stile di vita frenetico, caratterizzato da abitudini alimentari che irritano le pareti gastriche, quali caffè, alcol, spezie irritanti e peperoncino e anche da abitudini sbagliate come il fumo di sigaretta.

Tra le cause di ulcera gastrica vi sono anche le gastriti croniche, le quali possono portare all’ulcerazione delle pareti gastriche come conseguenza dell’azione infiammatoria. Più raramente, l’ulcera gastrica può essere causata dalla sindrome di Zollinger-Ellison o da tumori. Quindi, le cause di ulcera gastrica possono essere:

  • Infezione da Helicobacter pylori;
  • Abuso di FANS o di cortisonici;
  • Gastriti croniche;
  • Stress;
  • Abuso di alcol, caffè, peperoncino, spezie irritanti;
  • Fumo di sigaretta.

Diagnosi dell’ulcera gastrica

Per diagnosticare l’ulcera gastrica, il medico solitamente prescrive la gastroscopia, che, tramite l’inserimento di un tubicino dotato di una piccola telecamera dalla bocca attraverso l’esofago, permette di visionare direttamente le pareti dello stomaco per verificare che ci siano o meno delle lesioni.

Più raramente viene utilizzata una radiografia con contrasto, che però è un test meno sensibile dell’endoscopia digestiva. Per diagnosticare la presenza o meno dell’Helicobacter pylori, si può fare un’analisi il test del respiro, che verifica la presenza del batterio nei gas di respirazione, o, ancora, si può verificare la sua presenza nelle feci oppure attraverso una biopsia su una piccola parte dello stomaco, fatta durante la gastroscopia.

Ulcera gastrica: i rimedi naturali

I sintomi dell’ulcera gastrica possono essere alleviati da alcuni rimedi naturali fermo restando che è sempre bene prima di tutto rivolgersi al medico di fiducia per una cura adatta e specifica a seconda della gravità della sintomatologia.

1 Tisana alla camomilla e passiflora

La camomilla ha un’azione protettiva e antinfiammatoria nei confronti delle mucose gastriche, quindi è utile contro il dolore gastrico. Inoltre, aiuta anche la digestione dei pasti e la cicatrizzazione delle ferite. Inoltre, la camomilla ha proprietà rilassanti, che insieme a quelle della passiflora, anch’essa lenitiva, costituisce un mix perfetto per contrastare lo stress, che molto spesso aggrava i sintomi dell’ulcera gastrica.

Per preparare una tisana a base di camomilla e passiflora, è necessario far bollire 200 m di acqua, spegnere il fuoco, versare un cucchiaio di camomilla secca e un cucchiaino di passiflora secca e lasciare in infusione per 10 minuti, coperto. Filtrare e bere non troppo calda. Questa tisana si può consumare anche fino a 3 volte al giorno.

2 Tisana alla malva

La malva è un toccasana per l’ulcera gastrica grazie al suo naturale effetto protettivo. Essa infatti è costituita da delle mucillagini che sono in grado di ricoprire le pareti dello stomaco e favorirne la cicatrizzazione, proteggendole dagli agenti corrosivi. La tisana alla malva può essere preparata sia a freddo che a caldo.

Per il metodo a caldo, si fanno bollire 200 ml di acqua e si versa un cucchiaio di malva essiccata, coprendo e lasciando riposare per almeno 15 minuti. Per il metodo a freddo, nella stessa quantità di acqua a temperatura ambiente si versa un cucchiaio di malva e si lascia in infusione per circa 4 ore. L’ideale è consumare la tisana a stomaco vuoto, per aumentarne l’effetto lenitivo sulle pareti gastriche.

3 Calendula

La calendula è una pianta dalle forti proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, infatti viene spesso utilizzata per uso topico, per infiammazioni e ferite della pelle. Per lenire lo stomaco infiammato e lesionato, si può preparare una tisana, versando un cucchiaino di fiori di calendula essiccati, in una tazza di acqua e lasciare in infusione per 10 minuti.

4 Succo di cavolo crudo

Il succo di cavolo verde crudo, se assunto con costanza, favorisce la guarigione dell’ulcera gastrica, grazie al suo alto contenuto di glutammina, un amminoacido che favorisce a riparazione delle lesioni. Potete prepararlo tranquillamente tramite un estrattore. Per ottenere dei risultati, si consiglia di assumerne 2 bicchieri a stomaco vuoto, per almeno 10 giorni consecutivi.

5 Argilla verde ventilata

Il consumo si argilla verde ventilata tampona l’eccesso di acidi, proteggendo le lesioni gastriche, e aiuta la cicatrizzazione di queste ultime. Il miglior metodo per assumerla è la mattina a stomaco vuoto, almeno un’ora prima di fare colazione, dopo aver fatto riposare un cucchiaino di argilla ventilata in un bicchiere d’acqua tiepida per tutta la notte.

6 Liquirizia

La liquirizia, in particolare la sua radice, è un noto ed efficace rimedio naturali contro l’ulcera gastrica in quanto protegge le pareti dello stomaco, cicatrizza le lesioni e ha anche attività antibatterica. Si può assumere sotto forma di polvere, un cucchiaino prima dei pasti, o di infuso, un cucchiaino di radice in una tazza bollente di acqua, fatta riposare per 10 minuti. Attenzione alle dosi per chi soffre di ipertensione, perché la liquirizia provoca innalzamenti di pressione.

Ulcera gastrica: cosa mangiare e cosa evitare

In caso di ulcera gastrica, l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione dei sintomi e delle gravi conseguenze. Un’alimentazione adeguata, insieme a delle abitudini a tavola corrette, sono alla base di una terapia che favorisca la guarigione delle ferite.

È necessario fare piccoli pasti, per non sovraccaricare la digestione, non saltare mai il pasto e non rimanere per lungo tempo a stomaco vuoto, perché in questi casi i succhi acidi gastrici corrodono ancora di più le pareti gastriche.

In linea generale bisogna consumare pasti leggeri, soprattutto poveri di grassi, e masticare lentamente per facilitare la digestione. Vediamo ora una tabella che indica gli alimenti che è possibile consumare e quelli che invece è meglio evitare.

Cibi consigliati Alimenti da preferire: Cibi sconsigliati Alimenti sconsigliati:
Carni magre Carni grasse e salsicce
Pesci magri (merluzzo, nasello) Crostacei e molluschi
Cereali integrali Insaccati e salumi
Patate Peperoncino e spezie piccanti
Banane Formaggi grassi
Spinaci Peperoni
Legumi Salse tipo ketchup, senape ecc
Mele mature Bevande alcoliche
Carote Agrumi
Pere mature Cacao e cioccolato
Zucchine Bevande gassate
Latte e latticini magri Alimenti fritti
Fagiolini Pomodoro
Aceto
Cipolla

Le possibili conseguenze se non trattata

Circa il 25 % dei soggetti con ulcera gastrica può incorrere in complicanze che possono essere più o meno gravi come la perforazione e l’ostruzione gastrica. Tra le conseguenze più frequenti dell’ulcera non adeguatamente trattata, vi è il sanguinamento con conseguente anemia.

Queste conseguenze spesso richiedono l’intervento chirurgico e si manifestano più di frequente nei soggetti anziani e in coloro che fanno uso per tanto tempo di farmaci antinfiammatori non steroidei o cortisonici.

Ulcera gastrica in breve:
Sintomi
  • Bruciore di stomaco;
  • Dolore gastrico (che diminuisce dopo i pasti);
  • Eruttazioni;
  • Difficoltà di digestione;
  • Gonfiore gastrico;
  • Riduzione dell’appetito;
  • Nausea;
  • Vomito (solo in alcuni casi).
Cause
  • Infezione da Helicobacter pylori;
  • Abuso di FANS o di cortisonici;
  • Gastriti croniche;
  • Stress;
  • Abuso di alcol, caffè, peperoncino, spezie irritanti;
  • Fumo di sigaretta.
Diagnosi
  • Gastroscopia;
  • Radiografia con contrasto (raramente);
  • Esami per diagnosticare l’Helicobacter pylori (Test del respiro, esami delle feci, biopsia).
Rimedi naturali
  • Malva;
  • Liquirizia;
  • Calendula;
  • Camomilla e passiflora;
  • Argilla verde ventilata.

 

Dott.ssa Barbara Ziparo

Biologa nutrizionista, laureata con 110 e lode in Scienze della Nutrizione Umana, iscritta all’albo dei biologi.

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