Candida: sintomi, cause e consigli su cosa fare

La candidosi è un’infezione che può colpire diverse parti del corpo e soprattutto genitali, intestino, bocca e pelle. A volte si ripresenta in modo ricorrente e i sintomi, sempre fastidiosi, possono diventare anche molto dolorosi. Scopri le cause e i sintomi della candida.

La Candida albicans è un fungo della famiglia dei Saccaromiceti. Si trova all’interno della “flora residente” in diversi distretti dell’organismo come “commensale”, questo significa che è presente normalmente in alcune parti del corpo (come pelle, apparato digerente, vagina) senza causare alcun disturbo.

Candida: sintomi, cause e rimedi

In alcune condizioni diventa invece un patogeno “opportunista”, portando alla malattia chiamata candidosi. Questa condizione patologica si verifica più facilmente in caso calino (in modo più o meno prolungato o grave) le difese immunitarie.

La candidosi, se superficiale o localizzata, si può ritrovare principalmente a livello di genitali, cavo orale (bocca), pelle e intestino: in questo articolo tratteremo principalmente della candidosi genitale.

Essa colpisce più facilmente il genere femminile e spesso si presenta in forma recidivante, ripresentandosi più o meno ciclicamente o comunque più volte nella vita.

Si stima che circa un terzo della popolazione femminile possa soffrire o soffra di candidosi genitale (“vulvovaginite da Candida”) almeno una volta nella vita. Oltre alla Candida albicans esistono anche altri lieviti (miceti) del genere “Candida”, come ad esempio C. tropicalis, C. paratropicalis, C. parapsilosis, C. krusei e altri, ma essi solo in rari casi sono causa di infezioni. L’80% circa delle patologie da Candida è dovuto alla C. albicans.

In casi meno comuni, la Candida può essere causa di infezioni profonde e disseminate, andando a colpire organi interni ed altri tessuti e rappresentando quadri di gravità anche molto elevata.

Sintomi della candida

I sintomi della candida, nella donna, si presenta solitamente con perdite vaginali biancastre e simili a ricotta o latte cagliato, intenso prurito e talvolta ulcerazione dei tessuti, dolore nel rapporto sessuale. Il prurito e le perdite tipiche sono le caratteristiche più comuni.

Nell’uomo, la candidosi genitale molto spesso non dà luogo a segni o sintomi, quindi la persona può non accorgersi dell’infezione. La Candida può essere causa di balanite (infiammazione del glande, spesso estesa al prepuzio) e dare in alcuni casi prurito o bruciore, oppure colpire la cute, manifestandosi con puntini arrossati e molto pruriginosi.

Inoltre, anche nell’uomo si possono manifestare perdite biancastre simili a ricotta, e in questo caso l’infezione è più facile da individuare e riconoscere. L’attività sessuale può diventare dolorosa. La diagnosi può essere supportata mediante analisi colturale o al microscopio del materiale prelevato dalle lesioni.

Cause della candida

L’infezione da Candida è associata principalmente a condizioni di immunodepressione, anche temporanee, più o meno importanti.

Può manifestarsi sicuramente in persone che soffrono di gravi immunodeficienze o debilitate da particolari patologie. Oltre a questo, anche in un individuo sano è possibile la presenza di candidosi per motivi che di solito sono annoverabili tra i seguenti: periodi di stress psicofisico, squilibrio della flora intestinale (“microbiota intestinale”), uso protratto di antibiotici o cortisonici, squilibri ormonali, gravidanza, età avanzata, contagio sessuale.

Tuttavia, la causa principale della candida è uno squilibrio, anche cronico, del microbiota intestinale. La flora batterica si altera per diversi motivi, spesso correlati: un’alimentazione squilibrata, ricca di cibi raffinati con additivi, conservanti e coloranti, piena di zuccheri, grassi saturi e latticini, diete improvvisate, uso scorretto e/o protratto di lassativi o altro. Anche l’assunzione di cortisone può essere una concausa, così come il sovrappeso. Spesso nelle gestanti c’è una recrudescenza di sintomi della candida.

Un’altro fattore predisponente può essere l’assunzione di antibiotici poiché alterano l’equilibrio della flora batterica intestinale e permettono alle specie resistenti di proliferare, come per esempio i funghi che resistono all’azione degli antibiotici.

Da ciò si comprende come l’impostazione di un corretto regime alimentare sia il primo passo da compiere e mettere in pratica nel momento in cui si presenti il problema della candidosi.

In caso di candida attenzione a zuccheri e lieviti

In caso di candida, occorre prima di tutto eliminare zuccheri, farine raffinate e lieviti perché sono gli alimenti di cui si nutre direttamente la candida.

Gli zuccheri favoriscono la fermentazione che stimola l’attività dei miceti. Va eliminato anche l’alcol (ricco di zuccheri) perché quando viene metabolizzato alimenta la proliferazione della candida. Allo stesso modo occorre eliminare gli alimenti contenenti lieviti e muffe.

Esistono cibi dolci derivati dal topinambur e dalle radici di tarassaco che stimolano la crescita dei bifidobatteri e non quella dei miceti, andando a nutrire correttamente la flora batterica intestinale. Una flora batterica ripristinata ed equilibrata rafforza le difese immunitarie ed è uno dei fattori più importanti per combattere la proliferazione di funghi.

La candidosi non curata può cronicizzarsi

La candida può cronicizzarsi. Questo disturbo è collegato a un’alterazione dello stato del pH interno, alle condizioni della flora batterica, alla presenza di carico tossinico, al livello di idratazione dei tessuti.

Questi fattori influiscono sul sistema immunitario e la candida può diffondersi liberamente nei vari distretti tra cui laringe, faringe, stomaco, esofago, intestino, retto, canale vaginale.

La candidosi cronica una volta insidiata nell’intestino provoca danni alle pareti intestinali che diventano più permeabili, permettendo un maggior passaggio di sostanze tossiche e antigeniche. Per questo motivo è molto importante curare l’alimentazione ed evitare, quando possibile, l’uso di antibiotici (se non strettamente necessari e solo dopo prescrizione medica).

Infezione da candida: cosa fare

La candidosi è una condizione che in alcuni casi richiede una terapia farmacologica specifica e costituita da composti imidazolici, topici o sistemici. Tuttavia, è possibile la creazione di meccanismi di “resistenza” dovuti al fatto che il micete si riproduce per mezzo di spore, le quali possono essere in grado di riorganizzarsi anche dopo tempi di latenza molto lunghi.

I rimedi per la candida sono vari ed alcuni di essi possono essere considerati come un aiuto anche per la prevenzione della candidosi stessa.

In particolare, essendo lo squilibrio della flora intestinale normale una delle cause più frequenti della candida, il mantenimento di un equilibrio corretto del “microbiota intestinale” si pone come uno dei punti fondamentali a cui prestare attenzione. Il riequilibrio di questa flora residente, oltre a favorire la guarigione in caso di patologia acuta, può aiutare nella prevenzione da possibili ricadute.

A livello preventivo, anche lo svolgimento di un’attività fisica adeguata è ritenuto essere un accorgimento benefico contro la candidosi (oltre che per il benessere generale).

In caso sia stato presente un contatto sessuale (che ricordiamo essere una delle cause della candida), è bene trattare anche il partner per evitare infezioni recidivanti “a ping-pong” causate dal fatto che solo uno dei due cura completamente l’infezione. L’uomo, come abbiamo scritto sopra, può rimanere asintomatico pur in presenza di infezione genitale.

Normalmente, se c’è stato un rapporto sessuale con un partner con candidosi conclamata, è ritenuto opportuno trattare entrambe le persone con terapia farmacologica, anche se l’altra non manifestasse in quel momento la sintomatologia caratteristica. A ciò si possono associare rimedi naturali e più nello specifico i fermenti lattici, oltre ad una corretta igiene personale. Per conoscere i rimedi più utili vi invitiamo a leggere il nostro articolo decidato ai rimedi naturali contro la candida.

Consigli di alimentazione contro la candida

La Candida, anche quando presente naturalmente nella flora residente, è coinvolta nel metabolismo degli zuccheri per mezzo di un meccanismo chiamato fermentazione. Pertanto, come abbiamo visto sopra, nel momento in cui una persona presenti una patologia causata dalla Candida, sarebbe bene sospendere l’introduzione con la dieta di zucchero bianco ed alimenti preparati con farina bianca. È possibile il consumo di cereali integrali, in quantità moderata. Anche l’abitudine al fumo di tabacco andrebbe abolita.

È necessario aumentare il consumo di frutta e verdura fresche e di stagione, poiché una carenza di vitamine e minerali può favorire, secondo alcuni autori, lo sviluppo di candidosi.

Tra gli alimenti consigliati, benefici per il benessere intestinale, possiamo ricordare la curcuma e il kefir. La curcuma è una spezia chiamata “zafferano dell’India” e nota per le sue possibili proprietà antinfiammatorie, mentre il kefir è una bevanda prodotta dal latte fermentato e contenente fermenti lattici e probiotici. Inoltre, su consiglio professionale, è possibile affiancare al corretto regime nutrizionale anche l’utilizzo di particolari oligoelementi.

È bene evitare, almeno per un periodo, il consumo di alimenti confezionati e conservati, le bibite gassate, gli alimenti lievitati (ad esclusione eventualmente del lievito madre e del cremor tartaro), gli alcolici, i formaggi, il latte, il caffè e gli insaccati. È invece consigliata un’idratazione abbondante, possibilmente fuori dai pasti.

Consigliamo sempre il supporto di un nutrizionista nell’attuare e seguire questi accorgimenti, poiché un cambiamento brusco e non corretto delle proprie abitudini alimentari reca effetti sfavorevoli sulla flora intestinale (oltre che poter essere causa di altri problemi), pertanto potrebbe andare ad aumentare il disequilibrio anziché a risolverlo. Potete approfondire l’aspetto alimentare leggendo il nostro articolo: Dieta contro la Candida: cosa mangiare e cosa evitare

Dott.ssa Beatrice Andreoli

Medico chirurgo, laureata presso l’università di Verona. Ha conseguito il Master internazionale in Nutrizione e dietetica applicata presso l’università politecnica delle Marche (sede di Ancona) e il diploma triennale in Agopuntura energetica e tradizionale presso l'Associazione Italiana Agopuntura di Roma.

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