Ulcera: i rimedi naturali più efficaci per contrastarla

L’ulcera è una ferita che interessa lo stomaco e coinvolge un numero sempre maggiore di persone. Scopriamo quali sono i rimedi naturali che possono aiutarci a star meglio.

Per ulcera si intende una lesione (di solito unica, talvolta anche multipla) a carico della mucosa interna dell’apparato digerente. I tratti maggiormente interessati sono il duodeno e lo stomaco e, per tale ragione, il disturbo è indicato anche come ulcera duodenale (forma, tra l’altro, percentualmente più frequente) e ulcera gastrica.

Uomo con dolore alla pancia a causa dell'ulcera

Il dolore è la manifestazione tipica dell’ulcera: esso è descritto come una fitta bruciante nella zona alta e centrale dell’addome, che si presenta a stomaco vuoto (almeno un’ora e mezza dopo i pasti) e spesso nelle ore notturne. Il disturbo mostra frequentemente un ritmo stagionale, manifestandosi soprattutto in primavera e autunno. Nella forma gastrica, al dolore possono accompagnarsi anche nausea, vomito e perdita di peso.

A causare l’insorgenza di tale lesione vi è innanzitutto uno squilibrio tra i fattori aggressivi (succo gastrico, specialmente acido cloridrico, pepsina, enzimi pancreatici) e i fattori difensivi dell’integrità della mucosa intestinale, cui si accompagna quasi sempre un’infezione da Helicobacter pylori, un microrganismo produttore di tossine che, una volta introdotto nell’organismo, vi risiede per sempre.

Altri fattori che possono predisporre alla formazione delle ulcere sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), i cortisonici, il fumo di sigaretta, l’abuso di caffeina o di alcolici e fattori emotivi. Vediamo di seguito i migliori rimedi naturali che possano contribuire a ridurre la sintomatologia e a farci stare meglio.

Ulcera: i rimedi naturali più efficaci per ridurre i sintomi

Esistono numerosi rimedi naturali per combattere l’ulcera e gestirne i sintomi. Ci sembra però opportuno ricordarvi e sottolineare che, considerate le possibile complicanze di questa patologia, è sempre fondamentale confrontarvi con il vostro medico di fiducia, che possa consigliarvi il trattamento più opportuno.

1 Infuso di Calendula

La Calendula ha proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti della mucosa gastrica, grazie soprattutto al contenuto di mucillagini. Versare un cucchiaio (5 grammi) di fiori di Calendula in una tazza (250 mL circa) di acqua bollente, quindi coprire e lasciare in infusione per 8-10 minuti. Filtrare e assumerne una dose al giorno.

2 Decotto di Altea

La radice di Altea possiede azione lenitiva, emolliente e protettiva delle mucose, anche di quella gastrica. Si consuma in seguito alla preparazione di un decotto. Versare un cucchiaino raso di radice di Altea sminuzzata in una tazza d’acqua fredda da portare ad ebollizione. Lasciar bollire, quindi, un paio di minuti, poi spegnere il fuoco e coprire. Si lascia in infusione per dieci minuti, poi si filtra. È preferibile bere il decotto dopo i pasti principali. Attenzione: la radice di Altea può dare effetti ipoglicemizzanti anche importanti; tenetene conto se usate farmaci per la cura del diabete.

3 Succo di cavoli

Il cavolo ha proprietà riparatrici, emollienti ed antinfiammatorie. Esso contribuisce a velocizzare la cicatrizzazione delle ferite e, grazie alla presenza del gefarnato, rinforza la parete dello stomaco proteggendola dagli acidi. Per questi motivi è spesso usato nella medicina popolare. Per ridurre i sintomi legati all’ulcera, se ne usano le foglie. Per avere un prodotto più ricco in principi attivi, si consiglia la variante del cappuccio e di coltivazione biologica. Lavare e tagliare le foglie, quindi inserirle nella centrifuga o in un estrattore. Il centrifugato ottenuto va assunto circa un quarto d’ora prima dei pasti principali, per almeno due settimane consecutive.

4 Liquirizia

La liquirizia non è solo buona, ma apporta numerosi benefici all’apparato gastroesofageo. Essa è indicata anche per l’ulcera per le sue qualità antispastiche, antiflogistiche e protettive. In commercio la si trova soprattutto sottoforma di compresse, tavolette di estratto secco standardizzato e capsule. Attenzione a chi soffre di pressione alta, vista l’azione ipertensiva propria della liquirizia: in questi casi si consiglia di ricercare tra gli scaffali la variante priva di glicirrizina, principio attivo tipico della liquirizia e responsabile dell’innalzamento pressorio.

5 Miele di Manuka

Il miele di Manuka, ottenuto dai fiori della omonima pianta originaria della Nuova Zelanda, è un ottimo rimedio naturale per l’ulcera grazie alle sue innate proprietà antibiotiche, accentuate dalla presenza di un principio attivo definito metilgliossale, efficace anche contro l’Helicobacter pylori. In commercio troviamo miele di Manuka con concentrazioni differenti di metilgliossale, da 100 a 550 mg/kg: maggiore è il numero riportato sulla confezione, più alta sarà l’attività antibiotica del prodotto. La dose suggerita è di un cucchiaino da ingerire mezz’ora prima dei pasti principali, fino a tre volte al giorno. Se ne sconsiglia l’uso nei diabetici.

6 Decotto di Olmo

La corteccia di Olmo è ricca di mucillagini che conferiscono alla pianta azione lenitiva e cicatrizzante. Aiuta a ridurre la sintomatologia dolorosa e l’acidità di stomaco. Porre 10 g di corteccia taglio tisana in 200 ml di acqua fredda. Portare a ebollizione e lasciar bollire per 5-6 minuti. Coprire e lasciar riposare per 5 minuti circa, poi filtrare. Bere un paio di tazzine al giorno di decotto, meglio se lontano dai pasti.

7 Camomilla

La Camomilla comune, Matricaria camomilla (e non la variante romana), mitiga molti disturbi legati all’ulcera peptica, grazie alle sue qualità antispastiche, analgesiche, antinfiammatorie. In presenza di ulcera, al classico infuso è preferibile ricorrere all’estratto secco titolato di Matricaria camomilla: si assumono, quindi, un paio di compresse da 200-400 mg di estratto anche più volte al giorno.

8 Banana

La banana è un ottimo frutto per la buona salute dell’apparato digerente. Nello specifico, contribuisce a cicatrizzare le ferite a carico della mucosa gastrica e a inspessire le pareti dello stomaco. Mangiarne una al giorno (preferibilmente matura) aiuterà a migliorare la sintomatologia e contribuirà a lenire le lesioni ulcerose.

9 Infuso di Melissa e Passiflora

La Melissa ha azione antispastica, calma il sistema nervoso e rilassa la muscolatura, specialmente quando l’ansia e lo stress si riversano sull’apparato digerente. La Passiflora riduce la tensione nervosa, ha effetto miorilassante e favorisce anche il riposo notturno. La combinazione delle due piante aiuta a placare le manifestazioni dolorose e dona maggior senso di quiete.
Per la preparazione dell’infuso, si aggiungono un cucchiaino di foglie di Melissa e un cucchiaino di parti aeree di Passiflora in una tazza di acqua bollente. Si copre e si lascia in infusione per 8-10 minuti, poi si filtra. Se ne consiglia il consumo nel tardo pomeriggio o prima di coricarsi. Attenzione: la melissa può essere controindicata nei soggetti affetti da ipotiroidismo e in cura con farmaci per la tiroide.

10 Argilla verde ventilata

L’argilla verde è un mix di Sali minerali e di materiali vegetali decomposti dalle innumerevoli proprietà benefiche e terapeutiche. In caso di ulcera, grazie al suo pH leggermente alcalino contribuisce a ridurre l’acidità gastrica, mentre la presenza di differenti oligoelementi stimola la riparazione della mucosa. Si scioglie un cucchiaio di argilla verde ventilata in un bicchiere d’acqua aiutandosi con un cucchiaio di legno o plastica (non usare metallo). Si lascia riposare per una notte così da permettere all’argilla di sedimentare completamente sul fondo. Al mattino, meglio se a digiuno, si beve l’acqua sovrastante.

11 Olmaria

L’olmaria possiede un’azione antinfiammatoria ed è in grado di ridurre la sensazione di nausea e bruciore allo stomaco. Non è un anti-acido nel vero senso del termine, ma è in grado di minimizzare gli effetti negativi di acido cloridrico e della pepsina, oltre a contenere sostanze tampone che riducono complicanze quali i sanguinamenti ed è pertanto particolarmente adatta alla problematica da noi considerata.

In questo caso la tintura madre è sconsigliata per il contenuto alcolico, da preferire l’infuso di 30-40 gr di fiori in 1 litro di acqua bollente. Si consiglia di lasciare in infusione 10 minuti e consumare poi suddiviso in 3-4 razioni al giorno, a digiuno. È possibile consumare anche ½ cucchiaino di polvere diluito in ½ bicchiere di acqua, 3 volte al giorno oppure l’estratto fluido (30-40 gocce per 3 volte ogni giorno).

12 Rimedi secondari contro l’ulcera

Di seguito, infine, vi presentiamo delle erbe con azione secondaria rispetto alla patologia considerata, che potrebbero aiutare ad alleviare i sintomi e offrire protezione allo stomaco:

  • Aloe vera (gel): l’aloe può avere azione anti-ulcera sul tratto gastro-intestinale e sembra che possa normalizzare le secrezioni acide;
  • Fieno greco: può essere anche utilizzato come lenitivo in caso di ulcere peptiche;
  • Lapacho: possiede un’azione antimicrobica contro batteri sia gram-positivi, sia gram-negativi;
  • Malva: riconosciuta per la sua azione lenitiva sulle mucose infiammate;
  • Propoli: possiede proprietà battericide e batteriostatiche e antinfiammatorie a livello di tutte le mucose;
  • Uncaria: sembra possedere azione preventiva nei confronti dell’ulcera gastrica;
  • Uva ursina: è stato recentemente scoperto che gli estratti di uva ursina sono attivi contro l’H.pylori.

Peperoncino per combattere l’Helicobacter pylori, una delle principali cause dell’ulcera

Alcuni studi hanno riscontrato l’efficacia antibatterica posseduta dal peperoncino nei confronti dell’Helicobacter pylori, uno degli agenti eziologici principali nella formazione delle ulcere peptiche. Occorre, però, fare una precisazione: combattere non vuole dire eradicare, né tantomeno ristabilire il microbiota intestinale.

Ma non è tutto. L’idea più comune è sempre stata che il peperoncino, a causa del suo tipico sapore piccante, forte e “irritante”, potesse danneggiare la mucosa gastrica e pertanto favorire la comparsa di lesioni. In realtà, la capsaicina (principio attivo prevalente del peperoncino) ha un’azione quasi protettiva verso l’apparato digerente: inibisce la secrezione degli acidi, favorisce quella dei muchi protettivi della parete gastrica e stimola il flusso sanguigno della mucosa stessa, allo scopo di aiutare a prevenire e/o guarire le ulcere.

Inserire di tanto in tanto un pizzico di piccante in caso di ulcera, dunque, potrebbe portare benefici. Naturalmente non tutti i soggetti reagiscono o rispondono allo stesso modo all’uso del peperoncino, pertanto è preferibile farsi seguire dal proprio medico in merito ad alcune scelte alimentari.

Dott.ssa Caterina Perfetto

Biologa nutrizionista, laureata in Scienze Biologiche presso l’Università Federico II di Napoli, perfezionata in Igiene Alimentare, Nutrizione e Benessere.

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