Cachi: proprietà e benefici per la salute, consigli d’uso e controindicazioni

Deliziosamente dolci, succosi, ricchi di fibre, vitamina C e potassio, i cachi sono i frutti principi dell’autunno. Scopriamo insieme tutte le proprietà e i benefici dei frutti della pace.

Il cachi è il frutto dell’albero Diospyros kaki, originario della Cina e attualmente diffuso in molte parti del Mondo. Il frutto viene raccolto nel tardo autunno e talvolta rimane sull’albero fino all’inverno. A seconda del ceppo, il colore varia dal giallo al rosso scuro-arancio e si caratterizzano per il tipico sapore dolce e la polpa gelatinosa.

Cachi: proprietà, benefici e controindicazioni

Il cachi è conosciuto anche col nome di “Albero delle sette virtù”, questo perché è un albero che eccelle in tutto, dai frutti, al legno, alle foglie, queste ultime particolarmente ricche di sostanze nutrienti. È comunemente noto anche come “Albero della pace”, pare, infatti, che in seguito alla bomba atomica di Nagasaki diversi albero di caco sopravvissero.

I cachi si distinguono generalmente in due “macro categorie”: i cachi astringenti e quelli non astringenti. I primi possono essere consumati solo maturi a causa dell’alto contenuto di tannini; i secondi, invece, possono essere consumati anche con una maturazione inferiore.

Ciò è dovuto alla natura chimica dei tannini presenti nel frutto, essendo insolubili nelle varietà non astringenti (‘Fuyu’, ‘Izu’, ‘Jiro’, ‘Okugosho’, ‘Suruga’) e solubili in quelli astringenti (‘Rojo brillante’, ‘Hachiya’, ‘Tanenashi’, ‘Taubata’, ‘Triumph’). I tannini solubili si legano alle proteine salivari e causano la loro precipitazione, dando origine alla fastidiosa sensazione di “carta vetrata” in bocca.

Varietà di cachi: caratteristiche

Questi frutti sono presenti sul nostro territorio in numerose varietà. In particolare, tra le varietà di cachi più coltivate in Italia possiamo ricordare la Vaniglia di Campania, il Cachi Mela, il Loto di Romagna, la Misilmeri di Sicilia e la Hachiya.

  • Hachiya: il cachi Hachiya corrisponde alla varietà comune più spesso presente sulle nostre tavole; esso contiene semi e va consumato a maturazione avanzata, ovvero quando è possibile apprezzarne la morbidezza e la dolcezza;
  • Cachi mela: come intuibile dalla denominazione di questa seconda varietà, il cachi mela presenta una consistenza più turgida e croccante rispetto alla varietà precedente, sebbene restituisca un ottimo grado di dolcezza. Si tratta di una varietà priva di semi e dal più basso contenuto di tannini (sostanze che rendono il cachi poco gradevole se consumato acerbo);
  • Cachi vaniglia: particolarmente apprezzato per la polpa dolce e succosa, il cachi vaniglia rappresenta una varietà simile a quella comune, sebbene la sua forma tenda ad appiattirsi rispetto al più tondo cachi classico. È preferibile consumare il cachi vaniglia a maturazione raggiunta, quando il frutto presenta una colorazione omogenea tendente al rosso;
  • Loto di Romagna: tipico del territorio indicato nel nome di questa varietà, i lotI di Romagna presentaNO una vivace colorazione arancione, un involucro esterno particolarmente sottile e una polpa estremamente dolce. Il loto di Romagna vanta il marchio IGP;
  • Kaki di Misilmeri: nonostante le origini orientali, il kaki di Misilmeri viene invece classificato come prodotto tradizionale della terra siciliana. Questa varietà presenta una colorazione rosso-arancio molto intensa, contenendo una polpa decisamente succosa e zuccherina.

Differenza tra cachi e cachi mela

Come abbiamo avuto modo di vedere sopra, i frutti del caco comune (oggetto di questo articolo) sono bacche sferiche di colore giallo-arancio, dalla polpa morbida e gelatinosa che racchiudono dei semi, mentre il caco mela (appartenente ad un’altra varietà) è privo di noccioli e presenta una polpa croccante e compatta.

Un’altra differenza sostanziale che esiste tra “kaki comune” e “kaki mela” risiede nella scarsa presenza di tannini in quest’ultimo, il che lo rende adatto ad essere consumato anche a non piena maturazione. Approfondiamo ora tutte le proprietà dei cachi e quali sono i principali benefici che apportano alla salute.

Cachi: calorie e valori nutrizionali

Come accade per la maggior parte della frutta, i cachi sono composti in prevalenza di acqua, più dell’80%; seguono in ordine decrescente di peso i carboidrati (in particolare zuccheri), le fibre, le proteine e i grassi. Le calorie dei cachi sono 70 ogni 100 grammi di parte edibile. Inoltre, questi frutti hanno un indice glicemico medio (50) e devono essere consumati con moderazione in caso di diabete. Approfondiremo successivamente questo argomento. Vediamo ora i valori nutrizionali di questi frutti.

Valori nutrizionali per 100g di cachi:
Acqua 80,32 g
kcal 70
Proteine 0,58 g
Grassi 0,19 g
di cui saturi 0,02 g
Carboidrati 18,59 g
di cui zuccheri 12,53 g
Fibre 3,6 g
Potassio 161 mg
Fosforo 17 mg
Magnesio 9 mg
Vitamina C 7,5 mg
Colina 7,6 mg
Indice glicemico 50
Colesterolo 0 g
(fonte USDA)

Cachi: proprietà nutrizionali

I cachi hanno un buon quantitativo di fibre, minerali e vitamine, oltre che sostanze dal potere antiossidante. Approfondiamo ora le caratteristiche nutrizionali di questi frutti.

  • Fibre: il buon contenuto di fibre dei cachi migliora il senso di sazietà, il transito intestinale e riduce l’assorbimento di zuccheri semplici e di grassi, soprattutto il colesterolo;
  • Vitamina C: si tratta di potente antiossidante che promuove la salute della pelle, la funzione immunitaria e aiuta l’assorbimento del ferro;
  • Potassio: i cachi sono una buona fonte di potassio, il minerale essenziale coinvolto nel controllo della pressione sanguigna, nella salute cardiaca, nella trasmissione nervosa e nello scambio idro-salino a livello cellulare;
  • Fosforo: è l’elemento strutturale di denti, ossa e cellule e supporta il sistema immunitario;
  • Vitamina K: i cachi contengono vitamina K, essenziale per la coagulazione del sangue ma anche utile a prevenire l’osteoporosi;
  • Carotenoidi: i cachi sono ricchi di criptoxantina, licopene, zeaxantina e beta-carotene, che agiscono migliorando la salute degli occhi e proteggono la pelle dalle scottature;
  • Proantocianidine: polifenoli ad azione antiossidante che svolgono un ruolo importante nel ridurre il rischio di malattie cardiache, di cancro e di altre patologie croniche;
  • Fitosteroli: agiscono a livello intestinale nel ridurre l’assorbimento del colesterolo.

Cachi: benefici per la salute

Le sostanze appena viste conferiscono ai cachi proprietà utili a sostenere la salute su molti fronti. In breve, i cachi sono un frutto energetico, fanno bene alla salute del cuore, hanno azione antiossidante e offrono benefici alla salute di occhi e capelli. Vediamo in dettaglio tutti i benefici che apportano questi frutti.

Infografica su 5 benefici dei cachi

✓ Energizzante naturale

L’apporto calorico e la quantità di zuccheri semplici presenti nei cachi agiscono come energizzanti naturali e dovrebbero essere presenti nella dieta di chi pratica regolare attività fisica. Inoltre, il contenuto di potassio aiuta a ridurre la fatica, la stanchezza e limita lo sviluppo dei crampi muscolari.

✓ Benefici per la salute cardiaca

Le proantocianidine presenti nei cachi possono ridurre il rischio di patologie cardiovascolari attraverso l’abbassamento della pressione sanguigna e la riduzione dell’aggregazione piastrinica. Inoltre, gli estratti dalle foglie di cachi, il succo e l’aceto di questi frutti sono stati usati per secoli nella medicina tradizionale giapponese per abbassare la pressione sanguigna.

✓ Azione antiossidante dei kaki

Le molecole antiossidanti presenti nei cachi proteggono il nostro DNA dal danno ossidativo, riducono il rischio di sviluppare patologie infiammatorie e tumorali.

✓ I cachi riducono colesterolo e trigliceridi

Uno studio del 2000, pubblicato su Food Chemistry, avrebbe dimostrato l’azione dell’integrazione dei cachi nella dieta degli animali da laboratorio (ratti), evidenziando che gli antiossidanti presenti in questi frutti agirebbero riducendo di circa del 20% il valore di colesterolo totale, del 31% il valore del colesterolo cattivo (LDL) e del 19% il valore dei trigliceridi.

✓ Salute degli occhi

I carotenoidi aiutano a proteggere i nostri occhi dai danni causati dalla luce solare e mantengono in salute la vista. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato che entrambi questi pigmenti lavorano per prevenire la degenerazione maculare e la cataratta, che sono le principali malattie che causano la cecità.

✓ Belefici per la pelle

La vitamina C e i carotenoidi sono potentissimi antiossidanti capaci di aiutare a combattere i danni della pelle causati dall’esposizione solare e dall’inquinamento, riducono le rughe e migliorano la struttura generale della pelle. Inoltre la vitamina C svolge un ruolo essenziale nella formazione del collagene, il principale sistema di supporto della pelle.

✓ Riduzione dell’intossicazione

Diversi studi sembrerebbero dimostrare che il consumo di cachi limiterebbe i sintomi postumi di una sbornia rallentando l’assorbimento e il metabolismo dell’alcol.

Infografica sulle proprietà dei cachi

Quanti cachi mangiare al giorno?

Come accade per tanti altri alimenti, anche il consumo di cachi deve essere contestualizzato e adattato correttamente alle singole esigenze nutrizionali. In linea generale, e considerandone l’apporto calorico non proprio trascurabile, si tende a suggerire un consumo moderato di questo frutto, consigliando la porzione indicativa di un cachi al giorno. Un frutto intero, infatti, corrisponde ad una porzione standard di frutta.

Cosa succede se mangi cachi tutti i giorni?

Come abbiamo visto, il cachi è un frutto energetico e ricco di benefici e, mangiarne uno al giorno, contribuisce ad apportare al nostro organismo tutti i nutrienti presenti nel frutto, con effetti positivi sulla salute generale. Nello specifico, quindi, mangiare un cachi al giorno contribuisce alla salute del cuore riducendo colesterolo e trigliceridi e offre benefici per occhi e capelli, grazie alla presenza di antiossidanti come la vitamina C ed i carotenoidi. Anche l’intestino ne trarrà beneficio poiché i cachi sono un rimedio contro la stitichezza e una fonte di fibra idrosolubile, che migliora il transito intestinale. Infine, mangiarlo regolarmente ci permette di combattere la stanchezza tipica del periodo autunnale, stagione in cui si raccolgono questi frutti.

Ricordiamo, tuttavia, che l’apporto calorico del frutto non è trascurabile e, pertanto, è consigliabile mangiarne una sola porzione al giorno, specialmente nel caso in cui si segua una dieta ipocalorica. In caso di diabete, inoltre, si suggerisce di mangiarlo saltuariamente e con moderazione.

Cachi: come utilizzarli in cucina

Come abbiamo visto sopra, il cachi è un frutto che va consumato a maturazione completa perché il gusto astringente per il palato (anche detto allappato), dovuto alla presenza di buone quantità di tannini, lo renderebbe praticamente immangiabile.

I kaki sono ottimi se mangiati freschi, gustando la polpa con un cucchiaio oppure aggiunti a frullati o centrifughe e inoltre la consistenza gelatinosa li rende gli ingredienti ideali per la preparazione di budini, marmellate, creme e dolci.

Esistono anche diverse ricette salate per poter consumare questi frutti non solo al termine dei pasti, ecco alcuni esempi:

  • Risotto ai cachi;
  • Cuocete in forno qualche fetta di caco mela con rosmarino, olio, sale e pepe;
  • Aggiungete qualche fetta di caco mela alle vostre insalate di noci e mandorle tostate.

Se avete la fortuna di avere un albero di caco potete provare a consumare una tisana preparata con le sue foglie. Le foglie del caco, infatti, risultano essere un ottimo digestivo.

Se volete invece sperimentare i benefici dei cachi sulla pelle potete fare una maschera di bellezza fai da te semplicemente spalmando la polpa del frutto direttamente sul viso e beneficiare così delle sue proprietà antiossidanti e antiage.

Come si conservano i cachi

Quando molto maturo, il frutto del caco va conservato in frigorifero, altrimenti lo si può lasciare maturare a temperatura ambiente per 2-3 giorni, appoggiato sul lato con il picciolo. Se molto acerbo, si può accelerare la maturazione mettendolo in un sacchetto di carta con una mela o una banana, entrambi frutti che emanano etilene favorendo per l’appunto la maturazione. Per conservare a lungo i cachi si può anche essiccarli oppure congelarli.

Chi ha il diabete può mangiare i cachi? Se si, quanti?

Il cachi rientra tra i frutti più zuccherini e tende, dunque, a essere bandito dalla dieta del paziente diabetico. In realtà, alcuni accorgimenti possono fare la differenza e limitare eventuali rinunce. A tal proposito, anche il cachi può essere consumato in caso di diabete, purché in quantità e frequenza moderate, le quali dovranno essere stabilite sulla base del singolo paziente, del relativo controllo glicemico e dei fabbisogni nutrizionali soggettivi.

All’interno dei pasti, la porzione del cachi deve essere, inoltre, rapportata a quella di altri alimenti ricchi di carboidrati, riducendo la porzione di questi ultimi. In tal modo, è possibile tenere sotto controllo il carico glicemico complessivo del pasto.

Volendo aggiungere un accorgimento ulteriore, il cachi mela può essere una scelta migliore poiché può essere consumato anche non completamente maturo e, in tal caso, dovrebbe possedere un grado zuccherino inferiore rispetto al cachi comune giunto a maturazione, rendendosi lievemente più adatto in caso di diabete.

Chi soffre di gastrite può mangiare i cachi?

Vantando un pH lievemente basico (alcalino), la polpa del cachi sortisce un effetto benefico in caso di gastrite e reflusso gastroesofageo. In particolare il consumo di questo frutto agisce in modo neutralizzante sull’acidità dei succhi gastrici.

Cachi: controindicazioni e potenziali effetti negativi

I cachi non presentano particolari controindicazioni. Come abbiamo visto sopra, il loro consumo andrebbe ridotto in coloro che soffrono di diabete, insulino-resistenza e obesità, a causa dell’alto contenuto di zuccheri semplici, in particolare fruttosio. Per quanto riguarda il consumo di cachi nella dieta dimagrante, esso è possibile ma le quantità devono essere ridotte e, possibilmente, non superare un frutto al giorno.

Infine, ricordiamo che i cachi hanno un basso contenuto di nichel e risultano ben tollerati anche da chi è allergico a questo metallo. Come sempre, però, è bene testare la propria tolleranza individuale cominciando a consumare solo piccole quantità del frutto.

Avete mai provato ad utilizzare i cachi in qualche ricetta? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti!

Dott.ssa Alessandra Esposito

La Dott.ssa Alessandra esposito è biologa nutrizionista laureata in Scienze Biologiche con 110 e lode presso l’Università degli studi di Pavia, con master di specializzazione in Nutrizione Umana e Alimentazione e il Master in Nutrizione Culinaria.

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2 commenti

  1. Grazie per questo post ben documentato come sempre. Molto interessante! Vorrei sapere se c’è differenza tra i cachi morbidi e quelli duri e le aree di diffusione di questo frutto nel mondo, perché non l’ho visto in Africa e nel Sud-est asiatico.

    Grazie

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